Roma. Al museo delle Civiltà per il Darwin Day l’incontro “Storie di Neanderthal e iene: i reperti di Grotta Guattari del museo delle Civiltà” a cura di Francesca Alhaique e Alessandra Sperduti. Visita introduttiva al percorso di Preistoria

Cranio dell’uomo di Neanderthal scoperto nella Grotta Guattari al Circeo, oggi conservato al museo delle Civiltà (foto muciv)
Sul promontorio del Circeo, lungo la costa laziale, si trova Grotta Guattari, uno dei siti più importanti per lo studio dei Neanderthal. Per celebrare il Darwin Day — che si tiene ogni anno il 12 febbraio in occasione dell’anniversario della nascita di Charles Darwin — il Servizio di Bioarcheologia del museo delle Civiltà a Roma-Eur apre le porte del suo Laboratorio per mostrare e raccontare gli importantissimi reperti provenienti dagli scavi effettuati a partire dal 1939 nel sito di Grotta Guattari (Circeo). Questi reperti, insieme a quelli rinvenuti durante le ricerche degli ultimi anni, saranno oggetto, nel 2025, di un nuovo allestimento dedicato alle più recenti scoperte sul sito e sui Neanderthal. Appuntamento mercoledì 12 febbraio 2025, alle 17, al museo delle Civiltà con “Storie di Neanderthal e iene: i reperti di Grotta Guattari del museo delle Civiltà” a cura di Francesca Alhaique e Alessandra Sperduti. L’attività prevede una visita introduttiva al percorso di Preistoria. Ingresso con Biglietto Amico 5 euro. Posti limitati. Prenotazione richiesta. Per informazioni mu-civ.bioarcheologia@cultura.gov.it.
Graffignano (Vt). Al Castello Baglioni apre la mostra “LUNGO IL TEVERE. Testimonianze archeologiche dai territori di Graffignano e di Sipicciano al Castello Baglioni” con i più recenti rinvenimenti archeologici del territorio, nucleo di un Antiquarium articolato tra le sedi di Graffignano e di Sipicciano (di prossimo allestimento)
Al Castello Baglioni di Graffignano (Vt) sabato 2 dicembre 2023, alle 16.30, apre la mostra “LUNGO IL TEVERE. Testimonianze archeologiche dai territori di Graffignano e di Sipicciano al Castello Baglioni”. La soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale e l’amministrazione comunale di Graffignano, con il sostegno della Provincia di Viterbo e il contributo di sponsor locali, hanno organizzato all’interno del Castello Baglioni un’esposizione dedicata ai più recenti rinvenimenti archeologici del territorio, nucleo di un Antiquarium articolato tra le sedi di Graffignano e di Sipicciano (di prossimo allestimento). La mostra si articola in tre sezioni dedicate: alla Preistoria, con l’abitato del Casone; all’Età Romana, con la villa di campo la Noce e il complesso produttivo di Pian delle Frasche; alla fine dell’Evo Antico, con alcune novità sulla presenza ostrogota nel comprensorio; e infine al Medioevo e al Rinascimento, illustrato dalle testimonianze restituite dallo stesso Castello Baglioni, dove proprio in questa occasione i reperti faranno ritorno.
Marco Pacciarelli (università di Napoli “Federico II”), responsabile scientifico per la sezione dedicata al Casone, coadiuvato da Pasquale Miranda e Valentina Musella, presenterà i risultati dell’abitato dell’Età del Bronzo, indagato nel 2012 e oggetto di una recente pubblicazione (P. Miranda, V. Musella, L’abitato dell’età del bronzo del Casone di Graffignano e la facies di Belverde-Mezzano, Universitätsforschungen zur prähistorischen Archäologie, Bonn 2021): tra i materiali esposti figurano anche alcuni oggetti restaurati grazie alla liberalità di Archeomatica. Per l’Età Romana, i risultati delle indagini in concessione nel complesso residenziale in località Campo la Noce saranno curate da Francesca Letizia Rizzo (CNR ISPC), coadiuvata da Francesco Borsari e Simone Caglio. La stessa studiosa, che ha curato nel 2017 l’esposizione del complesso residenziale di Poggio la Guardia, inserita nell’attuale percorso di visita, presenterà nuovi dati sulla presenza ostrogota nel territorio partendo dalla nota fistula di Teodato. Cinzia Zegretti, con il supporto di Sergio Pregagnoli e Damiano Paoletti, illustreranno invece le testimonianze del complesso produttivo di Pian delle Frasche, indagato nel 2012 nell’ambito di un intervento di archeologia preventiva. Al prof. Giuseppe Romagnoli e alla sua équipe (Francesca Alhaique, Luca Brancazi, Flavia Marani, Lavinia Piermartini) è affidata la responsabilità scientifica della sezione più recente, in cui saranno illustrati gli aspetti della vita quotidiana nel Castello Baglioni, attraverso l’esposizione dei contesti rinvenuti all’interno della struttura nel corso dei lavori di restauro eseguiti a partire dal 2009.
Una parte dei reperti ceramici era già stata restaurata grazie al contributo del comune di Graffignano ed esposta nel 2020 a Viterbo a cura dello stesso Giuseppe Romagnoli (“Graffignano. Frammenti di vita quotidiana dai butti del Castello Baglioni”, museo della Ceramica della Tuscia, Viterbo 2020). Questa mostra è l’occasione per presentare al pubblico un nuovo nucleo di reperti restaurati grazie al contributo della soprintendenza per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, nell’ambito di un finanziamento destinato ai depositi dell’Istituto e al patrimonio culturale in essi conservato. Parte del percorso espositivo sarà invece costituito da pannelli didattici (storia del territorio in epoca antica e tardo antica, notizie sui complessi di Campo la Noce e di Pian delle Frasche) confidando, con il reperimento di ulteriori fondi, di poter al più presto ampliare l’offerta culturale alla cittadinanza e al mondo scientifico attraverso l’esposizione dei materiali restituiti da questi contesti.
Roma. “Leggere Dante al museo delle Civiltà”: al Muciv per il Dantedì miniconferenze on line e anticipazioni della mostra di settembre “Ne la città dolente. Viaggio nel mondo dei morti”

Il museo delle Civiltà di Roma, in occasione del “Dantedì”, giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, e in previsione della mostra “Ne la città dolente. Viaggio nel mondo dei morti” che sarà allestita in autunno per celebrare il 700.mo anniversario della morte del poeta, organizza un pomeriggio di miniconferenze on line “Lèggere Dante al Museo delle Civiltà”, giovedì 25 marzo 2021, dalle 16, che si possono seguire su https://meet.google.com/xpd-fzvd-kfj. Interverranno: Loretta Paderni, “Introduzione alle iniziative del Museo delle Civiltà per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri”; Alessandra Sperduti, “Annuncio della mostra Ne la città dolente. Viaggio nel mondo dei morti (settembre 2021)”; Massimiliano A. Polichetti, “Vexilla regis prodeunt inferni (Inferno XXXIV, 1) – Oriente e Occidente: demonologie a confronto”; Francesca M. Anzelmo, Ilenia Bove, “Dante e lo stupore dei Barbari per l’antica Roma (in Paradiso XXXI, 31-42)”; Francesca Alhaique, Gaia Delpino (con il contributo di Francesca M. Anzelmo, Paolo Boccuccia, Ilenia Bove, Maria Luisa Giorgi, Laura Giuliano, Michael Jung, Claudio Mancuso, Gabriella Manna, Donatella Saviola), “Il valore simbolico e culturale degli animali”; Claudio Mancuso, “Poscia, più che ’l dolor, poté ’l digiuno (Inferno XXXIII, 75) – Il cannibalismo tra storia e antropologia”; Gaspare Baggieri, “La Medicina al tempo di e con Dante”.





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