Reggio Calabria. Per “Notti d’estate al MArRC” sulla terrazza del museo Archeologico nazionale il soprintendente Sudano illustra il ritrovamento di una struttura di età romana imperiale durante i lavori sotto piazza Garibaldi e i nuovi progetti
Piazza Garibaldi e la struttura di età romana imperiale ritrovata durante la costruzione di un parcheggio sotterraneo sono al centro del nuovo appuntamento del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria per il ciclo “Notti d’estate al MArRC”. Sabato 3 settembre 2022, sulla terrazza panoramica del MArRC, alle 21, con il Touring club italiano – sezione di Reggio Calabria si parlerà della scoperta che ha affascinato studiosi ed appassionati di tutto il territorio nazionale i quali, con curiosità, ora attendono di conoscere meglio i ritrovamenti. Ospite d’eccezione per la serata sarà Fabrizio Sudano, soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia, nonché Segretario Regionale ad interim del MiC per la Calabria che, lo scorso 13 agosto ha ricevuto il “Premio Bronzi di Riace 2022” per la categoria “Tutela dei beni culturali e del paesaggio”. “La conferenza sul passato, presente e futuro di piazza Garibaldi rappresenterà un contributo del Club di Territorio del TCI sull’area archeologica scoperta al di sotto della stessa piazza. Lo faremo con la competenza e le ricerche del soprintendente archeologico dott. Sudano”, commentano Cappellano e Zuccarello del Touring Club. “La scoperta archeologica di una struttura di età romana imperiale a Piazza Garibaldi ha, fin dal 2016, incuriosito appassionati e cittadini e si è in attesa di una ripresa delle ricerche con un progetto della soprintendenza ABAP RC-VV finanziato dal Comune di Reggio Calabria”, dichiara il soprintendente Sudano. “Sarà l’occasione per ripensare alla storia antica della città e per affrontare l’ennesima sfida tra lo sviluppo e la convivenza con le realtà provenienti dal sottosuolo. In attesa dell’inizio del cantiere – conclude – si cercherà di capire quanto è emerso finora, perché è stato per il momento ricoperto, cosa ci si aspetta dal nuovo progetto e quale potrebbe essere la dimensione della nuova Piazza Garibaldi a lavori terminati”. Il soprintendente condividerà con il pubblico gli studi effettuati, i progetti in procinto di attuazione e quelli futuri che permetteranno di riportare alla luce una pagina della storia millenaria di Reggio Calabria. Fino al 10 settembre 2022, ogni giovedì e sabato, sarà possibile visitare il Museo con l’orario prolungato fino alle 23, con ultimo ingresso alle 22:30, con biglietto ridotto a soli 3 euro. L’ingresso consentirà l’accesso agli spazi espositivi, l’ingresso alle 4 mostre in esposizione: “Il vaso sui Vasi. Capolavori dal Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia”; “Oltre l’emergenza. Attività e restauri dopo l’alluvione del 2018”; “I Bronzi di Riace. Un percorso per Immagini”; “L’Età degli Eroi. La Magna Grecia e i Bronzi di Riace”, e la partecipazione agli eventi sulla terrazza panoramica del Museo con accesso massimo ridotto, fino ad esaurimento, a 90 posti, per disposizioni di sicurezza. Al MArRC si entra senza prenotazione, con l’uso fortemente raccomandato della mascherina chirurgica.
Locri (Rc). Dopo un lungo e complesso intervento di adeguamento sismico riapre il museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri: tre giorni di eventi. Inaugurazione a invito con diretta Facebook
“L’attesa è finita! Dopo un lungo e complesso intervento di adeguamento sismico, siamo lieti di annunciare la riapertura del museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri con una tre giorni di eventi”: lo fa sapere visibilmente emozionata la direttrice Elena Trunfio. “Per limitare gli assembramenti e per dare a tutti la possibilità di visitare il Museo in sicurezza, abbiamo previsto una serie di momenti diversi”. Venerdì 13 maggio 2022, alle 17, inaugurazione istituzionale (solo su invito, ma la giornata sarà trasmessa integralmente sulla pagina Facebook del museo). Introduce e coordina Elena Trunfio. Dopo il taglio del nastro con la benedizione di don Pietro Romeo, i saluti istituzionali di Salvatore Patamia, segretario regionale Mic per la Calabria; Fabrizio Sudano, soprintendente ABaP per Rc e Vv; Giuseppina Princi, vicepresidente Regione Calabria; Carmelo Versace, sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria; ten. Giacomo Geloso, comandante nucleo Tutela Carabinieri; Giovanni Calabrese, sindaco di Locri; Rocco Luglio, sindaco di Portigliola. Intervengono: Giancarlo del Sole, responsabile unico del procedimento; Giuseppina Vitetta, coordinatrice alla progettazione; Rossella Agostino e Maria Maddalena Sica, responsabili scientifici dell’allestimento. Conclude Filippo Demma, direttore ad interim Direzione regionale Musei della Calabria. Seguirà la visita guidata alle sale espositive. Sabato 14 maggio 2022, alle 10, 12, 16 e 18, narrazione guidata dell’allestimento. Alle 15.30, “Il Museo incontra la comunità”: la direttrice Elena Trunfio incontra le associazioni del territorio. Alle 20.30, Notte dei Musei: performance reading “Morgana e i miti dello Stretto” (preferibile la prenotazione). Domenica 15 maggio 2022, alle 10, 12, 16 e 18, narrazione guidata dell’allestimento. Ingresso senza green pass, è fortemente consigliato l’uso della mascherina. “Ricordiamo a tutti – conclude la direttrice – che il Museo sarà liberamente visitabile (senza invito, quindi) nei giorni del 14 e del 15 maggio. Non è obbligatoria la prenotazione delle visite guidate ma se ci avvisate è meglio! La prenotazione è invece necessaria per la notte dei musei: i posti per il reading sono limitati! Per prenotazioni e info, chiamateci al 3346126386”.
Il museo Archeologico nazionale di Locri documenta le produzioni degli artigiani locresi con manufatti significativi come i pinakes (quadretti votivi), le offerte alle divinità in terracotta, gli specchi bronzei e le tavolette dell’Archivio di Zeus Olimpio. Sono esposte anche produzioni ceramiche provenienti da diverse aree del mondo greco e insulare, testimonianza degli intensi scambi commerciali di Locri. Completano l’esposizione elementi architettonici recuperati dagli edifici della città. I pinakes. Agli inizi del Novecento, in località Mannella, immediatamente al di fuori della cinta muraria della città, Paolo Orsi identificò il Persephoneion, santuario dedicato alla dea Persefone, già ricordato dallo storico Livio. Da questa area provengono i pinakes, quadretti votivi in terracotta policromi offerti dai fedeli, che raffigurano scene legate al mito della dea. I pinakes venivano prodotti dagli artigiani locresi nella prima metà del V secolo a.C., con l’utilizzo di matrici (ne sono state distinte 81), e decorati con una vivace policromia. Gli archeologi ne hanno recuperati e classificati migliaia, distinguendoli in dieci gruppi a seconda della scena raffigurata.
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