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Ancona. A 51 anni dal sisma del 1972 riapre la sezione “romana” del museo Archeologico nazionale delle Marche: apertura speciale gratuita il 6 e 7 dicembre

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L’allestimento della nuova sezione romana, nell’ala a mare del museo Archeologico nazionale della Marche ad Ancona. In primo piano un mosaico da Pollenza (MC) e un sostegno in marmo a forma di felino, da Falerone (FM) (foto drm-marche)

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La facciata di Palazzo Ferretti sede del museo Archeologico nazionale delle Marche ad Ancona (foto drm-marche)

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Ritratti di età repubblicana (I sec. a.C.) esposti nella sezione romana del museo Archeologico nazionale delle Marche (foto drm-marche)

A 51 anni dal sisma del 1972 riapre la sezione “romana” del museo Archeologico nazionale delle Marche: appuntamento mercoledì 6 dicembre 2023, alle 16, con la presentazione alle autorità; poi dalle ore 17 l’intero museo di Palazzo Ferretti ad Ancona resterà aperto con ingresso libero fino alle 23.30 e per l’intera giornata di giovedì 7 dicembre 2023. Nell’ambito del delicato intervento di rinnovamento (restauro architettonico e riallestimento) in corso al museo Archeologico nazionale delle Marche, mercoledì 6 dicembre 2023 riapre la sezione dedicata all’archeologia dell’età romana nel territorio marchigiano, chiusa dal 1972 a seguito dell’evento sismico che ha profondamente modificato il volto e la storia della città di Ancona. Il nuovo percorso espositivo proporrà all’attenzione dei visitatori una selezione di reperti che narrano le vicende della regione, dalla romanizzazione fino alla fine dell’Impero Romano. Dalle 17 del 6 dicembre 2023 saranno aperte a tutto il pubblico le porte della nuova sezione romana e per l’occasione il Museo sarà visitabile a ingresso gratuito nelle giornate del 6 (con apertura prolungata fino alle 23.30) e del 7 dicembre 2023, con il consueto 8.30-19.30. I dettagli della riapertura della sezione “romana” del museo Archeologico nazionale delle Marche saranno illustrati mercoledì 6 dicembre 2023, alle 11, al museo Archeologico nazionale delle Marche, a Palazzo Ferretti ad Ancona. Intervengono Luigi Gallo, direttore regionale dei Musei delle Marche; Diego Voltolini, direttore del museo Archeologico nazionale delle Marche; Manuela Faieta, restauratrice e coordinatrice Restauro e conservazione delle collezioni archeologiche; Nicoletta Frapiccini, archeologa e progettista scientifico della sezione museale; Amanda Zanone, archeologa e progettista scientifico della sezione museale.

Archeodromo del Conero. Il video immersivo sulla “Tomba della Regina” di Sirolo-Numana (Ancona), nell’area archeologica “I Pini”, premiato come miglior video dall’ICOM: la cerimonia il 25 agosto a Praga

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Frame del video immersivo sulla Tomba della Regina nell’area archeologica “I Pini” di Sirolo-Numana (foto sabap-marche)

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Home page del VR Archaeology sulla Tomba della Regina nell’area archeologica “I Pini” di Sirolo-Numana (foto sabap-marche)

Il video immersivo sulla “Tomba della Regina” di Sirolo-Numana (AN) nell’Archeodromo del Conero, realizzato con il coordinamento scientifico della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio AN-PU (Stefano Finocchi) in collaborazione con la Direzione regionale Musei Marche (Nicoletta Frapiccini), il parco del Conero (Filippo Invernizzi) e l’università Politecnica delle Marche (Paolo Clini), è stato riconosciuto quale “Miglior prodotto di realtà virtuale” aggiudicandosi il primo premio al F@IMP  di AVICOM (ICOM International Commitee for Audiovisual), che sarà consegnato all’Ente Parco del Conero il 25 agosto 2022 a Praga. Non si tratta di una semplice ricostruzione in 3D di un contesto archeologico, ma di un vero e proprio viaggio virtuale nel mondo funerario piceno e all’interno della celebre “Tomba della Regina”. Grazie a un visore (oculus) è possibile effettuare una prima visione aerea dell’intera necropoli per poi entrare all’interno della sepoltura, interagire con i diversi oggetti presenti nella scena, osservare da vicino e maneggiare virtualmente i manufatti. La soprintendenza ha voluto mettere a disposizione del pubblico e della comunità scientifica i primi risultati di un progetto di studio su questa ricca sepoltura, affidato al Römisch-Germanisches Zentralmuseum di Mainz (RGZM) (Giacomo Bardelli) in collaborazione con la Direzione regionale Musei e la stessa Sabap.

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L’area archeologica “I Pini” a Sirolo-Numana (foto sabap-marche)

Il video immersivo è stato pensato nell’ambito del progetto di valorizzazione dell’area archeologica “I Pini” di Sirolo (unica area archeologica delle Marche in cui è possibile visitare parte di una necropoli picena, il cui scavo è tuttora in corso sotto la direzione di Stefano Finocchi per la Sabap e del prof. Vincenzo Baldoni per l’università di Bologna), assieme all’utilizzo di sistemi di realtà aumentata e 3D e la realizzazione di video e librerie digitali che arricchiscono i percorsi espositivi e di visita anche dell’antiquarium statale di Numana e del Centro visite del parco del Conero. “È stata scelta questa sepoltura”, spiegano alla soprintendenza Abap delle Marche, “perché il grande circolo detto della Regina, scavato nel 1989, rappresenta il complesso funerario più spettacolare dell’antico insediamento piceno di Numana (oggi Sirolo-Numana, AN), nonché uno dei contesti archeologici più ricchi a livello italiano ed europeo. Il grande fossato anulare del circolo, com’è noto, ospitava al suo interno la sepoltura di una donna, vissuta durante la seconda metà del VI secolo a.C., il cui corredo era suddiviso in più fosse di diverse dimensioni e profondità. Abbiamo voluto che i primi risultati dello studio scientifico avessero una ricaduta immediata in termini di valorizzazione: essi – concludono – sono infatti alla base della realtà aumentata e 3D e hanno dato la possibilità di ripensare e aggiornare anche l’esposizione del corredo all’antiquarium di Numana”.

Si inaugura l’Archeodromo del Conero, il primo nelle Marche, che comprende l’antiquarium statale Numana, l’area archeologica “I Pini” e il centro visite Parco del Conero a Sirolo

La necropoli picena dell’area archeologica “I Pini” a Sirolo (foto sabap-marche)

L’Archeodromo del Conero, il primo nelle Marche, è un progetto che prevede la realizzazione di un percorso tematico ampio che comprende l’antiquarium statale Numana, l’area archeologica “I Pini” e il centro visite Parco del Conero a Sirolo. La progettazione e la costruzione delle prime strutture dell’Archeodromo hanno coinvolto studiosi e archeologi esperti del mondo piceno e dell’archeologia sperimentale. Venerdì 8 aprile 2022 ci sarà l’inaugurazione dell’Archeodromo del Conero. Lo annuncia la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Ancona Pesaro Urbino e Ascoli Piceno: “Inauguriamo la ricostruzione di una “casa picena” in scala 1:1 di V-IV secolo a.C. e un’area di produzione ceramica realizzate con tecniche di archeologia sperimentale, cercando di riprodurre le tecniche di costruzione antiche”.

Alle 11, a Sirolo, in via Peschiera, inaugurazione dell’Archeodromo del Conero con taglio del nastro da parte del presidente dell’ente parco regionale del Conero Daniele Silvetti che presenterà il progetto “Archeopaesaggio del Conero, nuovi spazi e nuove pratiche per scoprire conservare e vivere il territorio del Parco”. Alle 12, a Numana, in piazzale del Cavalluccio, conferenza “La Tomba della Regina. Riallestimento e novità”. Interverranno Giorgia Latini, assessore alla Cultura della Regione Marche; Gianluigi Tombolini, sindaco di Numana; Filippo Moschella, sindaco di Sirolo; Luigi Gallo, direttore regionale Musei Marche; Cecilia Carlorosi, soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio An-Pu-Ap; Giacomo Bardelli, ricercatore al Römisch-Germanisches Zentralmuseum (RGZM) di Mainz; Nicoletta Frapiccini, direttore dell’antiquarium statale di Numana. Modera Daniele Silvetti. Al termine aperitivo offerto dalle studentesse e dagli studenti dell’istituto Einstein-Nebbia di Loreto. Seguirà la visita all’antiquarium statale di Numana. L’Archeodromo del Conero rimarrà aperto sino alle 17. Sarà possibile visitare l’area e partecipare alle attività di archeologia sperimentale accompagnati dagli archeologi che hanno realizzato il progetto e dalle guide della cooperativa Opera. L’area archeologica “I Pini” sarà aperta dalle 15 alle 17, con visite guidate del personale Pro loco di Sirolo. L’antiquarium statale di Numana sarà aperto dalle 8.30 alle 19.30. Alle 15, visita guidata a cura di Marta Natalucci.

Una sala dell’antiquarium statale di Numana (foto sabap-marche)

Grazie alle attività di controllo e tutela del territorio effettuate soprintendenza delle Marche, che hanno permesso il ritrovamento anche nel comprensorio del Conero di importanti testimonianze archeologiche sugli insediamenti di età picena, è stata ipotizzata anche l’ambientazione interna dell’abitazione con una zona per la preparazione e cottura dei cibi, un’area per lo stoccaggio alimentare e deposito utensili, una zona mensa e notte. Il fornello e il telaio insieme ad altri oggetti di uso quotidiano presenti all’interno della casa sono riproduzioni scientifiche in archeologia sperimentale di oggetti di V-IV sec. a.C. ritrovati in vari contesti archeologici piceni, che possono essere maneggiati e utilizzati anche dai visitatori durante le attività svolte per sperimentare la vita e la quotidianità picena. All’abitazione si affianca anche la ricostruzione di un’area produttiva costituita da una fornace per la cottura della ceramica, che permette di eseguire l’intero processo produttivo dell’argilla, dalla realizzazione del vaso, all’essiccazione fino alla cottura finale. Queste ricostruzioni costituiscono un primo passo verso la realizzazione di un parco archeologico dove sarà possibile ammirare e fruire delle testimonianze archeologiche dell’età picena grazie all’archeologia sperimentale e ad innovative tecniche di realtà aumentata e 3D già presentate nei mesi scorsi.

Il progetto “Archeopaesaggio al Conero”, nuovi spazi e nuove pratiche per scoprire e conservare il territorio del Parco” avviato nel 2018 è promosso dall’Ente Parco Regionale del Conero e cofinanziato dalla Fondazione Cariverona all’interno del Bando Valore Territori 2018 per un totale di 440mila euro. Vede coinvolti oltre al capofila l’Ente Parco Regionale del Conero, la soc. coop. sociale onlus Opera che gestisce la struttura del Centro Visite del Parco ed il connesso Centro di Educazione Ambientale Cea, i Comuni di Sirolo, Numana e Camerano, la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio An-Pu e Ap-Fm-Mc, l’antiquarium statale di Numana, il museo Tattile statale Omero e l’associazione Riviera del Conero e Colli dell’Infinito.