Locri (Rc). Musica, archeologia, teatro, cinema, laboratori: ecco il ricco programma di luglio al museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri
“Musica, archeologia, teatro, cinema, laboratori…ed è solo il programma di luglio… Vi avevamo assicurato che sarebbe stata un’estate calda e intensa, eccone la dimostrazione. Non avete che l’imbarazzo della scelta!”. È la stessa direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri (Rc), Elena Trunfio, ad annunciare il ricco programma degli eventi per il mese di luglio 2022. Si inizia giovedì 7 luglio, alle 21, col concerto jazz “Pat Metheny e la scala musicale locrese”, evento gratuito promosso dalla città metropolitana di Reggio Calabria nell’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Mercoledì 13 luglio, alle 17.30, “Abitare e produrre a Locri: l’area di Centocamere”, conversazione a ingresso gratuito con la prof.ssa Valeria Meirano (UniTO), nell’ambito del ciclo di incontri “Locri Epizefiri tra Parco e Museo. Dallo scavo alla collezione”, seguita dalla visita guidata all’area archeologica (raccomandato l’uso del cappello e di portare con sé una bottiglietta d’acqua). Sabato 16 luglio, alle 15, “Fuori campo. Il cinema abbraccia la storia” a cura di Rete Cinema Calabria: incontri e proiezioni tra cinema e archeologia (evento al solo costo del biglietto di ingresso). Martedì 26 luglio, alle 21.30, al teatro greco-romano, spettacolo teatrale a pagamento “Stand up Omero” con Paolo Rossi, a cura del Gal Terre Locridee. Mercoledì 27 luglio, alle 17.30, “Il viaggio del reperto”, laboratorio gratuito per bambini da 9 a 12 anni a cura di Laura Delfino e Antonella Ursino. Prenotazione obbligatoria al numero 3346126366, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Infine giovedì 28 luglio, alle 17.30, “Passeggiata archeologica nell’area greca del Parco” con l’Archeoclub di Locri.
Locri (Rc). Dopo un lungo e complesso intervento di adeguamento sismico riapre il museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri: tre giorni di eventi. Inaugurazione a invito con diretta Facebook
“L’attesa è finita! Dopo un lungo e complesso intervento di adeguamento sismico, siamo lieti di annunciare la riapertura del museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri con una tre giorni di eventi”: lo fa sapere visibilmente emozionata la direttrice Elena Trunfio. “Per limitare gli assembramenti e per dare a tutti la possibilità di visitare il Museo in sicurezza, abbiamo previsto una serie di momenti diversi”. Venerdì 13 maggio 2022, alle 17, inaugurazione istituzionale (solo su invito, ma la giornata sarà trasmessa integralmente sulla pagina Facebook del museo). Introduce e coordina Elena Trunfio. Dopo il taglio del nastro con la benedizione di don Pietro Romeo, i saluti istituzionali di Salvatore Patamia, segretario regionale Mic per la Calabria; Fabrizio Sudano, soprintendente ABaP per Rc e Vv; Giuseppina Princi, vicepresidente Regione Calabria; Carmelo Versace, sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria; ten. Giacomo Geloso, comandante nucleo Tutela Carabinieri; Giovanni Calabrese, sindaco di Locri; Rocco Luglio, sindaco di Portigliola. Intervengono: Giancarlo del Sole, responsabile unico del procedimento; Giuseppina Vitetta, coordinatrice alla progettazione; Rossella Agostino e Maria Maddalena Sica, responsabili scientifici dell’allestimento. Conclude Filippo Demma, direttore ad interim Direzione regionale Musei della Calabria. Seguirà la visita guidata alle sale espositive. Sabato 14 maggio 2022, alle 10, 12, 16 e 18, narrazione guidata dell’allestimento. Alle 15.30, “Il Museo incontra la comunità”: la direttrice Elena Trunfio incontra le associazioni del territorio. Alle 20.30, Notte dei Musei: performance reading “Morgana e i miti dello Stretto” (preferibile la prenotazione). Domenica 15 maggio 2022, alle 10, 12, 16 e 18, narrazione guidata dell’allestimento. Ingresso senza green pass, è fortemente consigliato l’uso della mascherina. “Ricordiamo a tutti – conclude la direttrice – che il Museo sarà liberamente visitabile (senza invito, quindi) nei giorni del 14 e del 15 maggio. Non è obbligatoria la prenotazione delle visite guidate ma se ci avvisate è meglio! La prenotazione è invece necessaria per la notte dei musei: i posti per il reading sono limitati! Per prenotazioni e info, chiamateci al 3346126386”.
Il museo Archeologico nazionale di Locri documenta le produzioni degli artigiani locresi con manufatti significativi come i pinakes (quadretti votivi), le offerte alle divinità in terracotta, gli specchi bronzei e le tavolette dell’Archivio di Zeus Olimpio. Sono esposte anche produzioni ceramiche provenienti da diverse aree del mondo greco e insulare, testimonianza degli intensi scambi commerciali di Locri. Completano l’esposizione elementi architettonici recuperati dagli edifici della città. I pinakes. Agli inizi del Novecento, in località Mannella, immediatamente al di fuori della cinta muraria della città, Paolo Orsi identificò il Persephoneion, santuario dedicato alla dea Persefone, già ricordato dallo storico Livio. Da questa area provengono i pinakes, quadretti votivi in terracotta policromi offerti dai fedeli, che raffigurano scene legate al mito della dea. I pinakes venivano prodotti dagli artigiani locresi nella prima metà del V secolo a.C., con l’utilizzo di matrici (ne sono state distinte 81), e decorati con una vivace policromia. Gli archeologi ne hanno recuperati e classificati migliaia, distinguendoli in dieci gruppi a seconda della scena raffigurata.
Carenza di organico al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Malacrino: “Stop alle attività programmate al MArRC”. Anche il direttore tra il personale di vigilanza per #domenicalmuseo del 3 aprile


Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)
Il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, già in drammatica carenza di organico, perde un’altra unità di personale. Il funzionario archeologo responsabile dell’Ufficio prestiti e mostre, nonché dei Servizi didattici e dei rapporti con le scuole, lascia il MArRC per prendere servizio alla Direzione Regionale Musei. E il direttore Carmelo Malacrino è costretto a sospendere le attività programmate del museo. È un momento particolarmente difficile per il MArRC, gravato da carenze di organico anche nel settore della fruizione, accoglienza e vigilanza nelle sale espositive. E questo in un momento che dovrebbe essere di festa, per il superamento dell’emergenza Covid-19 e la ripresa delle domeniche con ingresso gratuito, la cui prima giornata sarà quella del prossimo 3 aprile 2022. E da venerdì, 1° aprile 2022, ai sensi dell’ultimo decreto ministeriale, la certificazione verde Covid-19 non sarà più necessaria per entrare in Museo, ma basterà indossare la mascherina chirurgica. “Auguro al nostro funzionario i migliori successi per il proseguo di una brillante carriera”, dichiara Malacrino, “e lo ringrazio per l’impegno profuso in questi anni al museo di Reggio. Non posso, tuttavia, non segnalare un’ulteriore contrazione dell’organico museale, che mette a rischio tutte le attività che avevamo programmato per la primavera e l’estate. Anche e soprattutto in vista delle celebrazioni per il Cinquantesimo anniversario dei Bronzi di Riace. Restano ora scoperte funzioni nevralgiche, quali quelle relative alle mostre e alle procedure di prestito di opere, sia in entrata che in uscita, ma anche la didattica e i progetti con scuole e università. Con sofferenza mi trovo obbligato a sospendere le manifestazioni già programmate per il mese di aprile, auspicando la rapida assegnazione di nuovo personale. Ridurre le attività culturali è una sconfitta non solo per il Museo, ma per l’intera comunità del territorio. Mi scuso con i tanti partner e le associazioni con cui avevamo costruito una ricca programmazione, ringraziandoli per la continua collaborazione che in questi anni ha trasformato il MArRC in un luogo della cultura inclusivo e dinamico”. E aggiunge: “Stiamo già ricevendo molte richieste da parte delle scuole e più in generale da un pubblico che vuole riappropriarsi della propria quotidianità, anche culturale, dopo la pandemia. In queste condizioni, la gestione di una visita in sicurezza all’interno del museo diventa estremamente complessa. Per questa ragione domenica 3 aprile 2022, in concomitanza con la ripresa dell’iniziativa #domenicalmuseo, ci sarò anch’io tra le sale per supportare in prima persona il personale di vigilanza”.
Capo Colonna (Kr). Operazione del ministero della Cultura con i Carabinieri del Nucleo Sub di Messina e Nucleo Tutela di Cosenza per la salvaguardia dei resti archeologici di epoca romana, a rischio dopo il nubifragio del novembre 2020


Operazione di recupero di parte di strutture murarie romane a Capo Colonna (Kr) (foto mic)
A Capo Colonna operazione di salvaguardia dei resti archeologici di epoca romana messa in atto dal ministero della Cultura con i Carabinieri del Nucleo Sub di Messina e Nucleo Tutela di Cosenza. I lavori di somma urgenza a protezione del Santuario di S. Maria di Capo Colonna (KR) e dei resti archeologici di epoca romana posizionati sul ciglio est della falesia si sono conclusi l’11 febbraio 2022. A marzo 2021 il ministero della Cultura aveva disposto, in procedura di somma urgenza, l’esecuzione dei lavori con un intervento necessario e improcrastinabile a causa del violento nubifragio che si era abbattuto sul promontorio nel mese di novembre 2020. Con il coinvolgimento del personale di tutti gli Uffici territoriali del ministero della Cultura, il Segretariato Regionale per la Calabria, la Soprintendenza ABAP per le province di Catanzaro e Crotone, la Direzione Regionale Musei per la Calabria e il Nucleo Carabinieri TPC di Cosenza, le operazioni sono state seguite direttamente dal personale del Segretariato Regionale per la Calabria. Le opere di difesa costiera sono state precedute da mirate prospezioni subacquee, di carattere archeologico e naturalistico, nelle aree interessate dalla posa in opera dei massi e dalle lavorazioni ad essa attinenti, e, nei giorni 5, 6 e 7 febbraio 2022, dalle operazioni di recupero di parti di strutture murarie e di un blocco rettangolare in calcarenite locale, pertinenti a uno dei triclinia della domus CRr databile agli ultimi decenni del I sec. a.C., precipitati al piede della falesia, in ultimo, negli anni ’50 del secolo scorso.


Il muro antico a Capo Colonna (Kr) danneggiato dal nubifragio del novembre 2020 (foto mic)
La particolare ubicazione dei setti murari e del blocco rettangolare, disposti irregolarmente su un tratto di scogliera molto accidentato raggiungibile, in sicurezza, solo via mare e sottoposto all’oscillare periodico delle maree, ha determinato, per le operazioni di recupero, il ricorso a personale specializzato dei Carabinieri subacquei e a mezzi e uomini specializzati in opere marittime. Nello specifico sono stati recuperati 3 setti murari di dimensione e peso variabili, costituiti da fondazione in conglomerato cementizio e alzato in opera reticolata, e una soglia di accesso di circa 220 chili. Il blocco A giaceva in posizione verticale, appoggiato a porzioni distaccate di falesia e al blocco B; il blocco B, con la fondazione lesionata e in parte staccata, giaceva in orizzontale sopra il blocco C, si appoggiava al blocco A e a grosse sezioni di falesia distaccate; il blocco C era in giacitura orizzontale, parzialmente obliterato da B; la soglia in calcarenite locale era incastrata, in giacitura verticale, tra più sezioni distaccate della falesia. La dimensione dei blocchi, la posizione degli stessi, lo stato di conservazione molto compromesso, il loro peso, l’accidentalità del luogo e le condizioni meteo-marine hanno fortemente condizionato la tempistica delle operazioni e le azioni lavorative con il ricorso, anche, a specifici cuscini di sollevamento per i blocchi orizzontali. Ogni singolo blocco, una volta assicurato a una struttura lignea di supporto, per mezzo di apposite fasce, di diverso tonnellaggio, veniva sollevato dalla gru presente sul moto pontone dove veniva caricato per poi essere trasportato al Porto di Crotone.

Il recupero delle porzioni di strutture murarie, necessario al completamento della somma urgenza per la messa in sicurezza dei resti archeologici presenti sulla sommità, ha evidenziato e, allo stesso tempo, confermato la particolare cura dell’elaborazione planimetrica della domus CRr; uno dei setti recuperati, infatti, conserva in opera la base di un plinto angolare in calcarenite locale. Le murature e la soglia, recuperate, sono state trasferite al museo Archeologico nazionale di Capo Colonna, temporaneamente disposte nell’aiuola di fronte all’ingresso del Museo nel raggio di azione delle telecamere. Oggetto immediato di sopralluogo tecnico da parte di restauratori specializzati, saranno in tempi celeri sottoposte a interventi di trattamento conservativo.
Reggio Calabria. Prorogata fino a maggio la mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”. Visite guidate con giovani “ciceroni”


Il direttore Carmelo Malacrino con i carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza all’inaugurazione della mostra “Salvati dall’oblio” (foto MArRC)
È stata la grande mostra del 2021 al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, prevista in chiusura il 9 gennaio 2022. Ma non è finita. Ora ci sono ancora quattro mesi per visitarla. È stata prorogata fino al 15 maggio 2022 la mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”, curata dal direttore Carmelo Malacrino, dal Capitano Bartolo Taglietti, già Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza, e dall’archeologo Maurizio Cannatà (vedi Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale la mostra “Salvati dall’oblio. Tesori d’archeologia recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”: in vetrina oltre 150 reperti trafugati o destinati al mercato clandestino | archeologiavocidalpassato). “Promuovere il valore identitario del patrimonio culturale e l’importanza della sua tutela presso le giovani generazioni”, ha dichiarato il direttore Carmelo Malacrino, “è uno degli obiettivi della missione istituzionale del MArRC. Questa esposizione lancia un messaggio significativo su tutto il territorio e si è rivelata finora un grande successo. Oltre 75mila visitatori, a partire dallo scorso 18 giugno, al loro ingresso al Museo hanno trovato ad accoglierli, nel suggestivo spazio di Piazza Paolo Orsi, oltre 150 preziosi reperti restituiti alla collettività dallo straordinario lavoro dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Per questo motivo, in accordo con il Comando generale e con il Nucleo T.P.C. di Cosenza, si è deciso di prorogare l’esposizione ancora per qualche mese”. La funzione sociale del Patrimonio Culturale, la sua appartenenza a tutta la collettività e l’importanza di garantirne l’accessibilità a tutte le categorie di pubblico, dunque, saranno ancora protagonisti al MArRC, proprio in contemporanea con le celebrazioni per il 50° anniversario dalla scoperta dei Bronzi di Riace, simboli identitari della Calabria nel Mondo. L’obiettivo è stato possibile grazie alla preziosa sinergie intessute dal MArRC, in primo luogo con il Nucleo Carabinieri TPC di Cosenza oggi al comando del Ten. Giacomo Geloso, oltre che con la Direzione Regionale Musei Calabria guidata da Filippo Demma e con il Dipartimento Culture Educazione e Società dell’Unical, diretto da Roberto Guarasci. Incontri formativi coordinati dai Servizi Educativi Museali hanno formato giovani ‘Ciceroni’ che al termine di un importante percorso formativo umano e professionale metteranno a disposizione dei loro coetanei le loro conoscenze, attraverso visite e percorsi guidati alla mostra. Le attività saranno prenotabili all’indirizzo mail man-rc.mostre@beniculturali.it a partire dal mese di febbraio e si svolgeranno nel rispetto dei protocolli anticontagio.

“La ripresa dell’emergenza sanitaria ha purtroppo frenato nuovamente l’affluenza di pubblico, soprattutto dei gruppi scolastici, tra i principali destinatari del messaggio culturale dell’esposizione”, ha commentato Cannatà, responsabile dei servizi educativi del Museo. “Per tale ragione abbiamo lavorato per consentire la fruizione della mostra fino alla prossima primavera, per permettere ai bambini e ai ragazzi delle comunità scolastiche del territorio di non perdere questa straordinaria opportunità”. Valore aggiunto della nuova programmazione dell’esposizione sarà uno specifico protocollo d’intesa, stipulato tra il MArRC, l’Ufficio Servizi Sociali dei Minorenni del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria, l’Istituto professionale alberghiero di Villa San Giovanni e l’Associazione culturale Biesse, con l’obiettivo di rafforzare nei ragazzi le radici classiche dell’identità calabrese e con esse i suoi valori positivi da contrapporre a quelli della cultura massificante e dell’illegalità. “Uno strumento fondamentale per il riscatto di tanti giovani”, ha dichiarato Bruna Siviglia, presidente dell’associazione culturale Biesse. “Una sinergia importantissima per divulgare i valori di legalità e di giustizia attraverso l’arte e la bellezza. La bellezza salverà il mondo”.
Giornate europee del Patrimonio 2021: visite guidate, spettacoli ed eventi speciali nei musei e parchi archeologici della direzione regionale Musei della Calabria


Filippo Demma, direttore regionale dei Musei della Calabria
Sabato 25 e domenica 26 settembre 2021, dopo l’anno di sospensione dovuto alla pandemia da Covid-19, ritornano le Giornate del Patrimonio, nate per volontà del Consiglio d’Europa e della Commissione Europea al fine di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio culturale tra le nazioni. Nell’occasione, la Direzione regionale Musei della Calabria guidata da Filippo Demma propone una serie di interessanti iniziative. Nell’occasione vengono proposte visite guidate, spettacoli ed eventi speciali. Sabato 25 settembre, inoltre, sono previste aperture straordinarie serali con biglietto di ingresso al costo simbolico di 1 euro, fermo restando le gratuità attualmente in vigore.

La sede del museo Archeologico nazionale di Vibo Valentia “Vito Capialbi”
Museo Archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia. Apertura straordinaria ed evento digitale trasmesso nelle sale del Museo e pubblicato sulla pagina Facebook al link: https://www.facebook.com/museoarcheologicovv/. Attraverso un video verrà proposto un exursus cronologico di storia e leggenda, patrimonio culturale immateriale di una lunga vicenda storica che nel Museo, ubicato all’interno del castello trova il suo custode naturale. Le leggende presentate saranno illustrate con opere del maestro Antonio La Gamba. Nell’occasione il museo “Vito Capialbi” rimarrà aperto al pubblico, sabato 25 dalle 20 alle 23 e domenica 26 dalle 9 alle 13.

Una sala espositiva del museo Archeologico Lametino di Lamezia Terme (foto pm-cal)
Museo Archeologico Lametino. In collaborazione con l’associazione di promozione sociale “Ambrosia” sabato 25 settembre sarà presentato l’evento “Il diadema del Tesoro di Terina: dal 3D al tattile”. Programma: 17-17.30: visita guidata a misura di bambino (max 15 bambini età 6-8 anni) a cura della diagnosta e tecnico di restauro Felicia Villella; 17.30-18.30: laboratorio di diagnostica junior: “Com’è fatto il diadema?” (max 15 bambini età 6-8 anni) a cura di Felicia Villella; 19.30-21: seminario, che dopo l’introduzione della direttrice Simona Bruni prevede gli interventi di: Francesco La Trofa su “Il tema dell’inclusività nel settore dei Beni Culturali”, Felicia Villella su “L’importanza della comunicazione nel patrimonio culturale” e Gabriele Simonetta su “Dal 3D al tattile, il caso studio del diadema del Tesoro di Terina”. Dalle 17.30 e alle 18.30, previa prenotazione obbligatoria, sarà possibile prendere parte a due visite guidate a cura dell’archeologo Antonio Vescio. Prenotazioni al numero telefonico: 3207984594 o alla e-mail: drm-cal.lametino@beniculturali.it.

La sede del museo Archeologico nazionale di Locri
Parco archeologico nazionale di Locri – Complesso museale del Casino Macrì. Sabato 25 settembre: 17, “Inclusione è partecipazione!”, con introduzione della direttrice del Parco Elena Trunfio e narrazione guidata a cura dell’archeologa Margherita Milanesio; 18.30, performance reading “Le voci delle donne di Omero”, di e con Katia Colica (testi e voce) e Antonio Aprile (basso elettrico e synth). L’evento viene realizzato nell’ambito della terza edizione del “Balenando in burrasca reading festival”, promosso dall’Associazione Adexo con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria e della Città metropolitana di Reggio Calabria.
Museo del territorio di Palazzo Nieddu. Apertura straordinaria: 20-23. Agli eventi delle 17 e delle 18.30 si potrà accedere previa prenotazione telefonica al numero 334.6126386 e al solo costo del biglietto di ingresso.
Museo Archeologico nazionale di Crotone. Sabato 25 settembre: apertura straordinaria, 20-23. Domenica 26 settembre: 10-13, attività didattiche per bambini e famiglie.
Museo Archeologico nazionale di Capocolonna. Sabato 25 settembre: 19.30-22.30, apertura straordinaria con visita alla mostra fotografica temporanea “Navigando nella storia”.
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