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Firenze. A tourismA 2023 stand del Mic con focus su Altino, Metaponto, Sepino, Scolacium, e Ostia antica. Poi visite immersive, tavola rotonda sui bronzi dei musei delle Marche e filmato Rai sulla Regina viarum

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Lo stand del ministero della Cultura a tourismA 2023 (foto graziano tavan)

Il ministero della Cultura a “TourismA”, il Salone dell’archeologia e del turismo culturale al Palazzo dei Congressi, a Firenze, dal 24 al 26 marzo 2023. Il MiC, con il coordinamento del Servizio VI del Segretariato generale, è presente con uno spazio espositivo incentrato sulle iniziative di promozione del patrimonio archeologico, sulle strategie di valorizzazione e sulla conoscenza del mondo antico. Nello stand istituzionale vengono raccontati 5 luoghi della cultura, individuati in collaborazione con la Direzione generale Musei: il museo nazionale e area archeologica di Altino (Direzione regionale Musei Veneto); il parco archeologico Area urbana di Metaponto e Tempio delle Tavole Palatine (Direzione regionale Musei Basilicata); il parco archeologico di Sepino, in Molise; il museo e parco archeologico nazionale di Scolacium (Direzione regionale Musei Calabria) e, infine, il parco archeologico di Ostia antica che viene mostrato dall’alto grazie alle riprese effettuate con un drone. Quest’ultimo è stato premiato con il Marchio del patrimonio europeo dalla Commissione europea, nel 2019.

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Frame del film di RaiCultura “Regina Viarum. La via Appia nella storia”

Nelle tre giornate del Salone ci sono anche momenti di alto confronto scientifico che danno poi ampio risalto alle iniziative del MiC, i cui progetti saranno oggetto di dibattito tra i maggiori esperti del settore. Tra queste, in particolare, si segnala (sabato 25, dalle 12 alle 17 nello stand del MiC) una visita immersiva, con visori oculus, del ‘Tempio del Belvedere’ e degli affreschi delle ‘Tombe Golini’ (museo Archeologico nazionale di Orvieto). Prevista poi una tavola rotonda, a cura dell’Istituto Centrale per il Restauro, dal titolo “Sulle vie dei bronzi. Sculture in bronzo e bronzo dorato dai Musei delle Marche” e la presentazione di “Regina Viarum. La via Appia nella storia”, realizzato da Rai Cultura in convenzione con MiC-Ufficio UNESCO e presentato in occasione dell’iter di candidatura della Via Appia Antica nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO (link Regina Viarum. Via Appia nella storia – RaiPlay). “Il turismo culturale rappresenta un segmento importante  dell’intero settore in Italia”, interviene il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Per questo motivo il Ministero ha deciso di partecipare con convinzione a TourismA, portando una accurata selezione dei tesori meno conosciuti ma non per questo meno preziosi del nostro patrimonio archeologico”.

Locri. Al museo Archeologico nazionale apre la mostra “Nostos. Tesori locresi tornano a casa”: due opere dal museo Archeologico nazionale di Napoli

locri_archeologico_mostra-nostos-tesori-locresi-tornano-a-casa_locandinaQuasi un anno fa, all’inaugurazione del museo Archeologico nazionale di Locri, il direttore della direzione regionale Musei della Calabria, Filippo Demma, annunciava l’avvio dell’iter per il rientro di alcuni reperti locresi, diffusi nelle collezioni dei musei italiani. La promessa è mantenuta. Il primo passo venerdì 10 febbraio 2023, alle 17.30, si inaugura la mostra “Nostos. Tesori locresi tornano a casa” che rimarrà aperta al museo Archeologico nazionale di Locri fino al 10 aprile 2023. Dopo i saluti di Filippo Demma, direttore ad interim della direzione regionale Musei Calabria, interverranno i curatori Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico di Locri, e Maurizio Cannatà, direttore del museo Archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia. Quindi l’archeologa Daniela Costanzo, del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, parlerà di “Tante sublimi cose che ritrovai a Locri: studi e scoperte prima dell’Unità”. Posti limitati. La mostra riaccende la memoria sulla stagione di ricerche nell’Italia preunitaria con la formazione del Real Museo Borbonico di Napoli, nel quale confluivano le principali scoperte archeologiche di tutto il Meridione. Grazie alla sinergia attuata tra la direzione regionale Musei Calabria e il museo Archeologico nazionale di Napoli, erede del museo borbonico, nell’ambito della mostra “Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario”, due tesori locresi appartenenti alla collezione “Magna Grecia” del museo partenopeo potranno essere visti nello stesso luogo in cui furono rinvenuti. “È una grande gioia annunciare questa esposizione, piccola ma molto significativa per Locri Epizefiri”, scrive la direttrice Elena Trunfio. “Grazie al direttore Filippo Demma per avere avviato l’iter che ci porterà a rivedere a Locri reperti che sono custoditi nei depositi di altri musei italiani. Grazie a Maurizio Cannatà per avere contribuito in maniera determinante al ritorno a Locri dei pezzi che vi presenteremo venerdì e per la co-curatela dell’esposizione. Grazie a Daniela Costanzo per avere accettato il nostro invito a raccontarci di un’interessante stagione dell’archeologia dell’Italia preunitaria e di Locri Epizefiri. Grazie sempre a tutti i miei super colleghi del museo e parco archeologico nazionale di Locri”.

Bova Marina (RC). “Chanukka, festa ebraica della luce” al museo e parco archeologico di Archeoderi con l’accensione della menorah seguendo il disegno del candelabro rappresentato sul mosaico della sinagoga

bova-marina_parco-archeoderi_festa-khanukka_locandinaDal 22 al 30 dicembre 2022 si celebra Chanukkà, la festa ebraica della luce. Per l’occasione, il 21 dicembre 2022, il museo e parco archeologico Archeoderi di Bovo Marina (RC) accende le luci della menorah. Il candelabro che verrà usato per la cerimonia è stato realizzato seguendo il disegno di quello rappresentato nel mosaico dell’aula della preghiera della nostra sinagoga. La luce rappresenta in tutte le culture la vita, la rinascita e la gioia. “Siamo lieti che il nostro Museo sia il simbolo della fratellanza e dell’amicizia tra fedi diverse”, commenta la direttrice Elena Trunfio. Appuntamento, alle 15, al museo Archeoderi con “Chanukka, la festa ebraica della luce ad Archeoderi. La sinagoga di Bova Marina si illumina con le luci del candelabro”. Evento a ingresso gratuito realizzato in collaborazione con la Comunità Ebraica di Napoli e il Comune di Bova Marina con il patrocinio di UCEI. Introduce e coordina Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico Archeoderi. Intervengono: Filippo Demma, direttore della direzione regionale Musei della Calabria; Saverio Zavettieri, sindaco di Bova Marina (RC); Cesare Moscati, rabbino capo della Comunità ebraica di Napoli responsabile del Meridione; Giulio Disegni, vice presidente UCEI; Corrado Landolina, sindaco di Zambrone; Marta Petrusewic, assessora alla Cultura del Comune di Rende. Conclude Roque Pugliese, referente per la regione Calabria della Comunità Ebraica di Napoli. A seguire l’accensione del candelabro realizzato su disegno di quello rappresentato nell’Aula della preghiera della sinagoga di Archeoderi.

Calabria. Il quinto e ultimo appuntamento di “Fuori Campo. Il cinema abbraccia la storia” fa tappa a Monasterace (Rc) al parco e museo archeologico dell’Antica Kaulon e al Castello con “Kaulon, la casa del Drago. Devozione e Culto” nella Giornata della Cultura ebraica

calabria_rassegna-fuori-campo_parco-kaulon-monasterace_locandinaUna giornata ricca di appuntamenti, tra il museo e parco archeologico dell’Antica Kaulon – Direzione regionale musei Calabria e il Castello Medievale di Monasterace (Rc), per continuare ad indagare il patrimonio storico-culturale calabrese attraverso l’occhio della settima arte, con un focus sulle tracce della cultura ebraica in Calabria. Si conclude così Fuori Campo, la rassegna cinematografica itinerante di Rete Cinema Calabria, che sabato 17 settembre 2022 fa tappa a Monasterace per il quinto e ultimo appuntamento della terza edizione. L’evento di sabato, in presenza e in streaming, organizzato con il supporto del Comune di Monasterace, è finanziato dal MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e dalla Fondazione Calabria Film Commission attraverso l’Avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di festival e rassegne cinematografiche e audiovisive in Calabria 2022, ed è realizzato grazie alla collaborazione del ministero della Cultura – Direzione regionale Musei Calabria, RAM Film Festival, Calabria Movie International Short Film Festival e le Direzioni dei Musei e Parchi coinvolti.

calabria_rassegna-fuori-campo_parco-kaulon-monasterace_locandina-ridottaL’ultima tappa di Fuori Campo 2022, dal titolo “Kaulon. La casa del Drago. Devozione e Culto”, moderato e presentato da Ernesto Orrico, si aprirà alle 16.30 al parco archeologico dell’Antica Kaulon con “Draghi Delfini Ippocampi. Il mare il viaggio l’altrove”, a cura di Francesco A. Cuteri, archeologo e professore di Beni culturali ambientali all’Accademia Belle arti di Catanzaro, dove insegna anche Storia dell’Arte medievale. È autore di circa 200 saggi su temi archeologici, minerari, d’architettura e di ceramica e di alcune guide sulla Calabria antica e medievale. Ha condotto molte ricerche in Toscana, Calabria e Grecia, in Attica. A Monasterace è stato artefice nel 2012 della scoperta di un mosaico di età ellenistica considerato al momento il più grande e articolato della Magna Grecia, ricevendo la cittadinanza onoraria. Alle 17.45 appuntamento con la visita della biblioteca Agafray, a cura dell’associazione Agafray. Una piccola realtà nata con l’obiettivo di non disperdere il patrimonio di libri e documenti sulla storia della Calabria e dell’ebraismo in questa regione raccolto nel corso della sua vita da Agazio Flaiano Fraietta.

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Il castello di Monasterace ospita alcuni eventi della rassegna Fuori Campo

Al Castello di Monasterace, alle 18.15, verrà proiettato il video-racconto sul Parco di Kaulon di Luigi Simone Veneziano di Rete Cinema Calabria, a cui seguiranno i saluti del sindaco di Monasterace Cesare De Leo e della direttrice del Parco Simona Bruni. Alle 18.45, in collaborazione con il Calabria Movie Short Film Festival, verrà proiettato alla presenza del regista “U figghiu” (2020), il cortometraggio di Saverio Tavano, vincitore di vari premi nazionali tra cui Corto Dorico premio Acec, miglior corto al Pop Corn Film Festival, miglior corto nazionale al Fernando di Leo Film Festival miglior corto Calabria al Calabria Movie e allo Stretto Film Festival. Tavano è inoltre sceneggiatore e regista nel docufilm “Donne di Calabria, Giuditta Levato” prodotto da RAI STORIA, Anele e Calabria Film Commission. Il corto è ambientato nel giorno di Pasqua, in un piccolo paese del Sud Italia dove viene rubata la corona di spine dalla statua di Cristo. È stato Saro (Francesco Gallelli), il figlio schizofrenico di Nino e Concetta – rispettivamente interpretati da due grandi attori, Fabrizio Ferracane e Anna Maria De Luca –, convinto di essere la reincarnazione divina. Il gioco tra realtà e follia, tra quotidianità e ritualità, si intreccia nel rapporto familiare dei tre protagonisti.

calabria_rassegna-fuori-campo_parco-kaulon-monasterace_film-ennio_locandinaA seguire, ci sarà la lectio “La Calabria ebraica. Appunti sulle testimonianze archeologiche”, a cura di Francesco A. Cuteri, mentre alle 19.45 verrà proiettato il documentario di Elliot Maintigneux “Archeologia del giudaismo” (Francia, 2021; 51’), a cura del RAM Film Festival di Rovereto. La terza edizione si chiuderà alle 21 con uno dei lavori più belli ed emozionanti proposti nella passata stagione cinematografica: “Ennio” (2021, 156’), il documentario biografico di Giuseppe Tornatore, incentrato sulla figura del grande maestro Ennio Morricone, il compositore italiano, scomparso il 6 luglio 2020. Un film documentario che racconta un’eccellenza italiana, onorato nel 2007 dall’Academy con un Oscar alla carriera. Un racconto intimo e forse inaspettato di Morricone, che si svela allo sguardo della camera di Tornatore, con il quale ha avuto intense collaborazioni e un rapporto consolidato di amicizia. Un ritratto di un grande Maestro e al tempo stesso uno spaccato sul cinema e la cultura musicale attraverso il racconto dei grandi registi e musicisti del nostro secolo.

Calabria. Il quarto appuntamento di “Fuori Campo. Il cinema abbraccia la storia” fa tappa al parco e museo archeologico di Capo Colonna (Kr) con “Heraion Lakinion. Il mare il sacro e il mito”. In presenza e in streaming su Fb. Protagonisti i registi Antonio Martino e Fabio Serpa, l’archeologa Maria Teresa Iannelli e il film sul patrimonio sommerso proposto dal RAM film festival

calabria_rassegna-fuori-campo_parco-capo-colonna_locandinaDopo la pausa di Ferragosto si riprende con gli appuntamenti di “Fuori Campo, il Cinema abbraccia la Storia”. Per il quarto appuntamento, la rassegna fa tappa sabato 20 agosto 2022 in uno dei siti più suggestivi della Calabria, nel parco e museo Archeologico di Capo Colonna (Kr) col tema “Heraion Lakinion. Il mare il sacro e il mito”: modera Ernesto Orrico. L’evento, finanziato dal MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e dalla Fondazione Calabria Film Commission attraverso l’Avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di festival e rassegne cinematografiche e audiovisive in Calabria 2022, è realizzato grazie alla collaborazione del Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei Calabria, RAM Film Festival, Calabria Movie International Short Film Festival e le Direzioni dei Musei e Parchi coinvolti. L’ingresso nel museo e nel parco è gratuito come il resto dell’iniziativa. Per chi non potrà essere presente, può seguire la diretta streaming sulla nostra pagina FB di rete Cinema Calabria. Ad accogliere gli ospiti, alle 18, per la visita al museo e al parco archeologico di capo Colonna sarà lo stesso direttore Gregorio Aversa. Alle 19, nell’anfiteatro del parco, “L’ultima colonna. La terra, il sacro, il mare, la memoria”, video racconto sul parco archeologico di Capo Colonna: un piccolo docufilm a quattro voci realizzato per la tappa da Francesco Cristiano e introdotto, come il resto degli appuntamenti, da Ernesto Orrico, figura fondamentale di moderazione e raccordo, che accompagna il pubblico presente da inizio rassegna in questo percorso di scoperta e conoscenza. Ai saluti, alle 19.20, del direttore Aversa, segue, alle 19.30, sempre nella cornice dell’anfiteatro del parco, l’interessante conversazione sull’archeologia territorio su “L’Heraion del Capo Lacinio. Il mito il culto e il mare” a cura dell’archeologa Maria Teresa Iannelli, Iannelli, responsabile della tutela e della ricerca archeologica nelle subcolonie locresi di Hipponion, di Medma, di Caulonia e di Mèthauros e del relativo. Alle 20, a cura e grazie alla collaborazione di Calabria Movie Short Film Festival, proiezione del cortometraggio di Fabio Serpa “Cracolice” (Italia, 2020; 11’) che narra le vicende di quella che è stata definita la Chernobyl calabrese: questo paesino marittimo del Tirreno è tristemente noto alla cronaca per un evento scoppiato nei primi anni ’90, mai smentito né confermato: a seguito dell’approdo delle famose “navi dei veleni”, la popolazione giovane smise improvvisamente di crescere, creando degli eterni adolescenti. Come questo sia stato possibile, rimane ancora un mistero. Alle 20.15, “Il canto della Sirena: archeologia progresso e tradizione”: workshop su cinema, territorio, archeologia e antropologia, che avrà un particolare taglio politico questa volta, come è nella storia professionale del regista Antonio Martino che da sempre si occupa di documentazioni e reportage di denuncia in ambito internazionale. “Con la riforma agraria, con la forzata industrializzazione del territorio e poi con il boom dell’edilizia abusiva”, ricorda il regista, “iniziarono a venire fuori, seppur involontariamente, reperti archeologici inediti. Molti dei siti archeologici vennero completamente distrutti in nome del progresso. Reperti unici per valenza storica vennero dispersi oppure scavati abusivamente e venduti sul mercato nero, attirando “tombaroli” e ricattatori da tutta Italia. Tra questi, un pezzo unico nel suo genere come l’Askos che testimonia direttamente la presenza di Pitagora a Crotone, trafugato e venduto sul mercato nero e finito nelle vetrine del museo Getty di Malibu”. Per l’occasione parlerà del suo ultimo lavoro in fieri, che sta realizzando proprio nella zona di Crotone e che svela una storia ricca di particolari poco conosciuti ai più. Chiude la giornata, alle 21, a cura del RAM film festival Rovereto Archeologia Memorie la proiezione del film “Il patrimonio sommerso. Un mistero sul fondo del mare” di Eugenio Farioli Vecchioli e Marta Saviane e prodotto da RAI Cultura (Italia, 2020; 60’) che ci porterà a scoprire il mondo sommerso dei nostri mari, che custodiscono tesori e patrimoni inestimabili: la città di Baia, la nave di Albenga, il satiro danzante di Mazara del Vallo, l’incredibile scoperta dei rostri navali della battaglia delle Egadi.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale apre la mostra “L’età degli eroi. La Magna Grecia e i Bronzi di Riace” al centro delle celebrazioni per il Cinquantesimo anniversario della scoperta delle due statue celebri in tutto il mondo: reperti dai grandi musei archeologici dell’Italia meridionale e da tutti i musei archeologici della Calabria

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Locandina della mostra “L’età degli eroi. Ka Magna Grecia e i Bronzi di Riace” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria dal 12 agosto al 23 ottobre 2022

È un omaggio dei grandi musei archeologici dell’Italia meridionale al centro delle celebrazioni per il Cinquantesimo anniversario della scoperta delle due statue celebri in tutto il mondo: i capolavori sono giunti dal museo Archeologico di Napoli a quello di Taranto, dal parco archeologico dei Campi Flegrei a quello di Paestum e Velia, dal museo nazionale di Matera al parco archeologico di Sibari, fino a tutti i musei archeologici della Calabria, afferenti alla Direzione regionale Musei e alla soprintendenza. E sono tutti arrivati al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria dove venerdì 12 agosto 2022, alle 17.30, nel suggestivo spazio di piazza Paolo Orsi al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, apre la grande mostra “L’età degli eroi. La Magna Grecia e i Bronzi di Riace” che rimarrà aperta al pubblico fino al 23 ottobre 2022. “Un progetto di grande prestigio: tutta la Magna Grecia insieme per i Bronzi di Riace”, commenta il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino. “Ogni Istituto è presente con reperti identitari sul tema degli “Eroi”, proprio come tributo ai più noti “Eroi venuti dal mare”, i Bronzi di Riace”. E conclude: “È una straordinaria immagine della Magna Grecia tutta unita, ma anche un’importante occasione di promozione per i musei calabresi. Accanto a ogni vetrina, infatti, ci sarà un pannello di presentazione, che costituirà anche un invito per decine di migliaia di visitatori a proseguire il loro viaggio in questi posti meravigliosi dell’archeologia calabrese. Ringrazio tutti i direttori dei Musei coinvolti per l’entusiasmo con il quale hanno partecipato a questo progetto e tutto il personale amministrativo, tecnico, scientifico e AFAV che, assieme a quello del Museo di Reggio, ha reso possibile questa esposizione: un meraviglioso omaggio ai Bronzi di Riace”.

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Il ricco corredo della tomba 191 dall’Abbazia di San Michele Arcangelo di Montescaglioso (Matera) conservato al museo nazionale di Matera (foto drm-basilicata)

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Frammento della cosiddetta Dama di Sibari (foto drm-calabria)

Il percorso si apre con un monumentale cratere a figure rosse portato dal Mann di Napoli, la cui scena dialoga con un bel torso in marmo bianco proveniente dal foro di Scolacium, uno dei siti più suggestivi della Calabria ionica. Si procede con un bel cratere a campana del museo Archeologico nazionale di Taranto, esposto accanto ad altri importanti reperti, tra cui una bella testa di Ercole in marmo bianco. Un ricco corredo funerario proveniente da Cuma e comprendente una preziosa urna in argento introduce alla seconda sezione, dominata dalla grande statua del Doriforo scoperta nella Palestra sannitica di Pompei e portata sulla sponda dello Stretto grazie alla generosità del Museo partenopeo. Segue un lussuoso corredo della seconda metà del IV secolo a.C., scoperto a Montescaglioso, che rappresenta su ben tre vetrine l’omaggio offerto dal museo nazionale di Matera. Anche il parco archeologico di Sibari porta in mostra, tra le altre, un’opera fortemente identitaria, la cd. Dama di Sibari. Seguono i musei calabresi di Crotone, Lamezia e Vibo Valentia, dell’antica Kaulon, di Locri e infine delle città greche di Medma e Metauros, rispettivamente Rosarno e Gioia Tauro.

Crotone. In presenza alla Casa della Cultura e on line su Facebook, presentazione dell’Avviso pubblico per il rilancio del museo e del parco archeologico di Capo Colonna. Demma: “Concreta possibilità di iniziare un’attività imprenditoriale al fianco della Pubblica Amministrazione per tanti giovani in un territorio difficile come quello calabrese”

crotone_parco-archeologico-capo-colonna_progetto-valorizzazione_locandinaUna nuova alleanza tra pubblico e privato per il rilancio del museo e del parco archeologico di Capo Colonna. Martedì 26 luglio 2022, alle 11, nella Casa della Cultura di Crotone (e in diretta sulla pagina Facebook della Direzione regionale Musei della Calabria), si terrà un incontro operativo per presentazione progetto, spiegazione dettagliata dell’Avviso Pubblico, modalità e tempi di azione. L’obiettivo è quello di incrementare la conoscenza e la fruizione del Museo e del sito archeologico nell’ambito di un processo partecipato con la comunità di riferimento. Tutti i dettagli verranno illustrati nel corso dell’incontro organizzato in collaborazione con il Comune di Crotone. Dopo i saluti e l’introduzione da parte di Vincenzo Voce (sindaco di Crotone), Rachele Via (assessore alla Cultura, Comune di Crotone), Stefania Argenti (soprintendente ABAP per le provincie di Crotone e Catanzaro), interverranno: Filippo Demma (direttore della Direzione regionale Musei Calabria – ministero della Cultura), Marco D’Isanto (DRM Calabria – ministero della Cultura), Patrizia Nardi (esperta in valorizzazione del patrimonio culturale e candidature UNESCO). Le conclusioni saranno affidate a Filippo Demma. “L’avviso pubblico – anticipa Demma – non ha nulla a che vedere con le funzioni svolte dagli assistenti alla fruizione, assistenza e vigilanza, perché -come facilmente verificabile ad una semplice lettura- riguarda attività di valorizzazione, progettazione e gestione di servizi educativi ed aggiuntivi (ristoro, spettacoli), che non rientrano tra le attribuzioni funzionali degli AFAV. L’avviso rappresenta invece una concreta possibilità di iniziare un’attività imprenditoriale al fianco della Pubblica Amministrazione per tanti giovani in un territorio difficile come quello calabrese”.

Calabria. Al via “Fuori Campo. Il cinema abbraccia la storia”: cinque appuntamenti in altrettanti siti archeologici significativi con proiezioni, incontri con esperti di archeologia, workshop con professionisti del cinema e visite guidate. Si inizia da Locri

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Capo Colonna: il parco archeologico è una delle sedi scelte per la terza edizione di “Fuori campo” (foto drm-calabria)

Ritorna “Fuori Campo. Il cinema abbraccia la storia”. Un modo per parlare di Cinema ma anche del valore della Storia, due mondi che spesso s’incrociano nello sviluppo della narrazione di un’opera audiovisiva. La terza edizione della rassegna cinematografica è in programma dal 16 luglio all’11 settembre 2022 nei musei e parchi archeologici della Calabria. “Fuori Campo 3: Il Cinema abbraccia la Storia” è realizzato da Rete Cinema Calabria, con il contributo di Fondazione Calabria Film Commission e la collaborazione del ministero della Cultura – Direzione regionale Musei Calabria, RAM Film Festival, Calabria Movie International Short Film Festival e le Direzioni dei Musei e Parchi coinvolti. La terza edizione dedicata alla produzione cinematografica e audiovisiva nazionale indipendente e d’autore, con un’attenzione particolare rivolta all’analisi e alla rappresentazione del territorio calabrese, prevede cinque appuntamenti in alcuni significativi siti archeologici della Calabria, luoghi ricchi di storia e civiltà che dialogano quindi con e attraverso il mondo del cinema: Locri, Scolacium, Sibari, Capo Colonna, Kaulon. In programma anche incontri con esperti di archeologia, workshop con professionisti del cinema e visite guidate per conoscere meglio la storia e il pensiero di antiche civiltà fondamentali per leggere il nostro contemporaneo.

calabria_parchi-archeologici_fuori-campo_rassegna-cinema_locandinaIL PROGRAMMA. Si inizia sabato 16 luglio 2022, al museo e parco nazionale di Locri (Rc) con “Locri Epizefiri: archeologia del Sacro e cultualità femminile”; quindi domenica 24 luglio 2022, al museo e parco archeologico nazionale di Scolacium (Roccelletta di Borgia, Cz) con “L’eco degli Eroi e le tracce degli Imperatori”; sabato 6 agosto 2022, al museo e parco archeologico nazionale di Sibari (Cassano allo Ionio, Cs) con “Siubarys, Thurii, Copiae. Storie di distruzioni e rinascite”; sabato 20 agosto 2022, al museo e parco archeologico nazionale di Capo Colonna (Kr) con “Heraion Lakinion. Il Mare, il Sacro e il Mito”; chiude domenica 11 settembre 2022, al museo e parco archeologico dell’Antica Kaulon (Monasterace, RC) con “Kaulon, la Casa del Drago. Devozione e culto”. I workshop e i dibattiti della rassegna, come per la seconda edizione dello scorso anno, saranno fruibili gratuitamente anche in modalità streaming sulle maggiori piattaforme web.

calabria_parchi-archeologici_fuori-campo_prima-tappa-locri_locandinaPrima tappa, Locri: sabato 16 luglio 2022, negli spazi del tempio di Masarà, parco nazionale di Locri (Rc) con “Locri Epizefiri: archeologia del Sacro e cultualità femminile”. Modera Ernesto Orrico. Alle 15, visita al parco archeologico con Roberta Eliodoro; alle 16, video racconto sul parco archeologico di Locri a cura di Ivana Russo e Fabrizio Nucci (Rete Cinema Calabria); alle 16.15, saluti di Elena Trunfio, direttrice del museo e parco di Locri; alle 16.30, “Donne e dee a Locri Epizefiri”: conversazione sull’archeologia con Margherita Milanesio; alle 17, il corto “Eggshell” di Ryan William Harris (UK, 2020; 14’) a cura di Calabria Movie Short Film Festival; alle 17.15, “I Bronzi di Riace: appunti sul lavoro di realizzazione di un film documentario”: workshop a cura del regista Fabio Mollo; alle 18.15, il  documentario “The Young Pope – A Tale of filmmaking” di Fabio Mollo (Italia, 2016; 57’).

Monasterace Marina (Rc). Dopo un anno chiusura per lavori, al museo Archeologico nazionale dell’Antica Kaulon riapre la Sala dei draghi, dei delfini e dell’ippocampo

kaulon_museo_riapetura-sala-draghi-delfini_locandinaL’attesa è finita. “È stato l’anno della pazienza per noi”, ammettono al museo e parco archeologico dell’antica Kaulon, nel territorio di Monasterace Marina, “con il Museo chiuso per lavori (necessari per la messa in sicurezza dell’edificio), ma domenica riapre ai visitatori la Sala dei draghi, dei delfini e dell’ippocampo al museo”. Appuntamento domenica 10 luglio 2022, alle 18: alla cerimonia di riapertura interverranno, tra gli altri, il direttore ad interim della Direzione regionale musei Calabria, Filippo Demma, e il direttore del sito museale e archeologico, Elisa Nisticò. Seguirà, alle 18.30, una narrazione ed evocazione a due voci, con Maria Teresa Iannelli e Francesco Cuteri. I mosaici delle Terme di Nannon dovevano essere uno spettacolo unico per i frequentatori delle terme del tempo: il IV sec. a.C. “Possiamo immaginare il movimento delle acque che riflette questo sommerso e colorato spettacolo marino costellato da una flora luminosa. Draghi, delfini, ippocampi, che rimandano ai miti marini, ai culti apollinei e dionisiaci. Creature immaginifiche e immense a protezione dell’umanità, che non ci hanno mai abbandonato”.

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Il celebre mosaico pavimentale del drago proveniente dall’antica Kaulon (foto drm-Calabria)

Il mosaico della cosiddetta Sala dei Draghi e dei Delfini, realizzato con tessere policrome, di particolare interesse scientifico per la sua fattura, per la ricercatezza del tema figurativo e per le dimensioni, è da considerarsi tra le testimonianze più significative riconducibili al centro magno-greco di Kaulonía, identificato dall’archeologo Paolo Orsi agli inizi del Novecento e localizzato nell’odierna cittadina di Monasterace Marina. Testimonianze oggi conservate nell’area del parco archeologico dedicato allo stesso centro e situato in contrada Runci, lungo la Strada Statale 106, nel comune di Monasterace ai piedi della suggestiva Collina del Faro. Dopo la scoperta, a cura della soprintendenza Archeologica della Calabria, nel 2012, nell’ambito delle attività di ricerca condotte nel sito di Kaulonia, il mosaico è ad oggi ricordato come uno dei più importanti e dei più antichi ritrovati in Magna Grecia.

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La scoperta della sala dei draghi e dei delfini nell’antica Kaulon (foto drm-Calabria)

Il mosaico, di circa 30 mq, databile tra fine IV – inizio III secolo a.C., costituisce il piano pavimentale centrale di un lungo vano con piscina per il bagno caldo di un edificio termale, eretto su un edificio pubblico già esistente, munito di ambienti di rappresentanza e di servizio. Colpisce la particolare ricchezza dei motivi e dei soggetti decorativi scelti – delfini, draghi, ippocampi – e la loro composizione armoniosa con particolari tecnici quali l’uso di lamine in piombo per delineare i profili dei delfini. Lo schema compositivo del mosaico – realizzato con tessere policrome in pietra naturale, ceramica e terracotta di varie forme e dimensioni – pone al centro sei medaglioni con motivi floreali, delimitati da più listelli colorati, la cui particolare composizione dà luogo a una visione prospettica, mentre sul lato occidentale e meridionale sono disposti stretti e lunghi pannelli con figure di animali marini (draghi, delfini e ippocampo) affrontati per coppie. Un particolare decorativo è costituito inoltre, in prossimità dell’accesso alla sala, da una rosetta circolare a 12 petali.

Locri (Rc). Musica, archeologia, teatro, cinema, laboratori: ecco il ricco programma di luglio al museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri

locri_archeologico_eventi-luglio_locandina“Musica, archeologia, teatro, cinema, laboratori…ed è solo il programma di luglio… Vi avevamo assicurato che sarebbe stata un’estate calda e intensa, eccone la dimostrazione. Non avete che l’imbarazzo della scelta!”. È la stessa direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri (Rc), Elena Trunfio, ad annunciare il ricco programma degli eventi per il mese di luglio 2022. Si inizia giovedì 7 luglio, alle 21, col concerto jazz “Pat Metheny e la scala musicale locrese”, evento gratuito promosso dalla città metropolitana di Reggio Calabria nell’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Mercoledì 13 luglio, alle 17.30, “Abitare e produrre a Locri: l’area di Centocamere”, conversazione a ingresso gratuito con la prof.ssa Valeria Meirano (UniTO), nell’ambito del ciclo di incontri “Locri Epizefiri tra Parco e Museo. Dallo scavo alla collezione”, seguita dalla visita guidata all’area archeologica (raccomandato l’uso del cappello e di portare con sé una bottiglietta d’acqua). Sabato 16 luglio, alle 15, “Fuori campo. Il cinema abbraccia la storia” a cura di Rete Cinema Calabria: incontri e proiezioni tra cinema e archeologia (evento al solo costo del biglietto di ingresso). Martedì 26 luglio, alle 21.30, al teatro greco-romano, spettacolo teatrale a pagamento “Stand up Omero” con Paolo Rossi, a cura del Gal Terre Locridee. Mercoledì 27 luglio, alle 17.30, “Il viaggio del reperto”, laboratorio gratuito per bambini da 9 a 12 anni a cura di Laura Delfino e Antonella Ursino. Prenotazione obbligatoria al numero 3346126366, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Infine giovedì 28 luglio, alle 17.30, “Passeggiata archeologica nell’area greca del Parco” con l’Archeoclub di Locri.