Napoli. A Palazzo Reale la soprintendenza presenta i risultati delle campagne di scavo 2023-2024 della Villa Augustea di Somma Vesuviana. Il soprintendente Nuzzo: “Un’occasione per condividere con il pubblico i risultati del lavoro di tutela e ricerca con prestigiose istituzioni internazionali”
Mercoledì 13 novembre 2024, alle 17, nella sala “Giovanni Carbonara” del Palazzo Reale di Napoli, presentazione delle campagne di scavo 2023-2024 della Villa Augustea di Somma Vesuviana, un importante appuntamento per raccontare le scoperte e i progressi delle ricerche in questo sito archeologico di grande valore storico. All’evento parteciperanno il soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo, e il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore di Sarno. Saranno presenti anche Antonio De Simone, responsabile della conservazione e del restauro del progetto per l’università Suor Orsola Benincasa, e Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, che offriranno approfondimenti sul contributo delle rispettive istituzioni al progetto. Dal Giappone interverranno Satoshi Matsuyama, direttore tecnico dello scavo, e Mariko Muramatsu, referente del progetto per l’Italia, entrambi rappresentanti della The University of Tokyo, insieme a Claudia Angelelli, archeologa responsabile scientifica dello scavo per la stessa università. Completeranno il parterre Luca Di Franco, funzionario SABAP NA-MET responsabile dell’area archeologica, e Daniele De Simone, funzionario archeologo SABAP NA-MET responsabile di zona. Questa occasione di confronto e dialogo tra esperti italiani e giapponesi offrirà al pubblico una visione completa sulle metodologie di scavo, sulle ultime scoperte e sulle prospettive future della ricerca. “La presentazione delle campagne di scavo della Villa Augustea”, dichiara il soprintendente Mariano Nuzzo, “rappresenta un momento cruciale per condividere con il pubblico i risultati del lavoro di tutela e ricerca svolto in collaborazione con prestigiose istituzioni internazionali. È nostro impegno proseguire in questo percorso di conoscenza e valorizzazione del nostro patrimonio culturale, al fine di restituire alla comunità e alle future generazioni un’eredità storica di inestimabile valore”.
Velia (Sa). Alle terme ellenistiche l’incontro “Memorie dal sottosuolo: Archeologia e Speleologia in dialogo a Paestum e Velia”. Presentazione del progetto di documentazione dei contesti archeo-speleologici dei siti di Paestum e Velia
Il 18 ottobre 2024, alle 11, alle terme ellenistiche dell’area archeologica di Velia, la conferenza “Memorie dal sottosuolo: Archeologia e Speleologia in dialogo a Paestum e Velia”. Intervengono Tiziana D’Angelo, direttore dei parchi archeologici di Paestum e Velia; Francesco Uliano Scelza, funzionario archeologo in servizio ai Parchi; Graziano Ferrari, presidente associazione Cocceius; Daniele De Simone, funzionario archeologo della soprintendenza ABAP per l’Area Metropolitana di Napoli. L’iniziativa è inclusa nel biglietto di ingresso ai Parchi è nell’abbonamento Paestum&Velia. L’incontro è dedicato alla presentazione del progetto di documentazione dei contesti archeo-speleologici dei siti di Paestum e Velia. Tale attività è stata inaugurata attraverso l’intesa tra i Parchi archeologici di Paestum e Velia e l’Associazione Cocceius, un gruppo non accademico senza scopo di lucro, composto da speleologi, geologi, archeologi e naturalisti che, da vari anni, opera nel territorio campano applicando le tecniche speleologiche nell’esplorazione e nella documentazione del patrimonio culturale sotterraneo. In particolare saranno illustrate le ricerche sui sistemi idraulici antichi di Paestum e Velia, recentemente esplorati con l’impiego di tecniche di progressione in verticale e di modellazione 3D.
Pompei. All’auditorium la conferenza “Il sistema idraulico ipogeo del Foro Civile” con lo speleologo Graziano Ferrari e l’archeo-speleologo Daniele De Simone promosso dall’associazione internazionale “Amici di Pompei” sui risultati dell’associazione Cocceius

Particolare del sistema idraulico ipogeo dell’antica città di Pompei (foto associazione cocceius)
Sotto il Foro Civile di Pompei, via Marina e la cosiddetta Villa Imperiale si sviluppa un complesso sistema ipogeo di raccolta, conservazione e drenaggio delle acque piovane, risultato di diversi interventi, realizzato in antico e solo parzialmente indagato nel XX secolo per garantire un efficace smaltimento delle piogge al di fuori dell’area archeologico. Tale sistema, che alcuni anni fa ha mostrato limiti nella capacità di assorbimento delle acque meteoriche in caso di forti eventi temporaleschi, è stato oggetto nel 2018-2020 di un’attività di esplorazione attraverso tecniche speleologiche da parte dell’associazione Cocceius, grazie ad un accordo con il parco archeologico di Pompei: è stata perlustrata e studiata la zona sotterranea che si trova al di sotto del Foro Civile, di via Marina e della cosiddetta Villa Imperiale dell’antica città consentendo di aggiungere dati sulla gestione delle acque nel sottosuolo della città.

Esplorazioni dell’associazione Cocceius nel sistema idraulico ipogeo del Foro Civile di Pompei (foto associazione cocceius)
Venerdì 23 febbraio 2024, alle 17, all’auditorium scavi del parco archeologico di Pompei, l’associazione internazionale “Amici di Pompei” ETS ospita la conferenza “Il sistema idraulico ipogeo del Foro Civile” con lo speleologo Graziano Ferrari, presidente dell’associazione Cocceius, e l’archeo-speleologo Daniele De Simone che proporranno i risultati delle indagini realizzate dagli speleologi dell’associazione Cocceius. L’indagine, oltre a dare informazioni sull’evoluzione del sito tra il II a.C. e il I d.C., ha fornito dati sulle caratteristiche strutturali dei condotti, sulle potenziali cause di degrado e di dissesto della struttura che funziona tutt’oggi per il drenaggio del Foro Civile. Tali dati, che sono significativi per la comprensione delle scelte costruttive dei progettisti antichi, costituiscono anche una base di conoscenza fondamentale per le azioni future di conservazione e tutela che il parco archeologico di Pompei potrà intraprendere.

Esplorazioni dell’associazione Cocceius nel sistema idraulico ipogeo del Foro Civile di Pompei (foto associazione cocceius)
“I condotti oggetto della ricerca”, racconta Graziano Ferrari, “erano stati esplorati solo nell’anno 1900 dagli operai addetti agli scavi destinati al ripristino funzionale del sistema, per cui non ne era mai stato steso un rilievo. Gli scavi per il ripristino non furono completati mentre le recenti esplorazioni hanno così rivelato l’esistenza di un tratto di circa 15 metri di lunghezza in cui è ancora presente il riempimento originale ricco di materiale fittile. Si tratta di un cosiddetto record intatto che meriterebbe quindi una delicata operazione di scavo archeologico in ambiente confinato ipogeo. Tali informazioni forniscono dati utili alla comprensione dell’urbanistica delle domus soprastanti e dell’evoluzione nel tempo della gestione idrica del settore di Pompei compreso fra il Foro Civile e Porta Marina”.
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