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Bacoli (Na). Al museo Archeologico dei Campi Flegrei e Castello di Baia “Il Castello dei destini incrociati”: nuovo percorso museale negli spazi del Padiglione Cavaliere; apertura di “In_Pausa Culture Concept Store”, spazio caffè e hub culturale; mostra fotografica “Campi Flegrei, la terra ardente” di Luigi Spina

Giornata speciale quella di giovedì 20 novembre 2025 per il parco archeologico dei Campi Flegrei (Na): alle 11, al museo Archeologico dei Campi Flegrei e Castello di Baia c’è “Il Castello dei destini incrociati” che racchiude tre eventi. Nel cuore del Castello, nella sua parte più alta, nobile e antica, si incroceranno infatti i destini di tre progetti che arrivano finalmente a destinazione: l’inaugurazione del nuovo percorso museale negli spazi del Padiglione Cavaliere, a conclusione di importanti interventi di restauro e valorizzazione; l’apertura di “In_Pausa Culture Concept Store”, uno spazio caffè e un hub dedicato alla scoperta del territorio; e l’inaugurazione della mostra fotografica “Campi Flegrei, la terra ardente” di Luigi Spina.

Fabio Pagano, direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei (foto fmcr)

“Il Castello di Baia e il museo Archeologico dei Campi Flegrei sono già la storia di un destino incrociato. La vicenda di un meraviglioso contenitore monumentale che è stato chiamato a svolgere una nuova funzione museale per restituire e raccontare, dal cuore del territorio flegreo, la complessità culturale di una terra centrale per la storia del Mediterraneo antico”, dichiara il direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei Fabio Pagano. “Negli ultimi anni il Parco ha riversato straordinarie energie nel perseguimento di importanti obiettivi: cantieri, progetti di ricerca, innovazioni gestionali e nuovi paradigmi interpretativi. Alcuni di questi percorsi giungono a conclusione e si incontrano nel cuore del Parco, nel suo luogo più simbolico. Il Castello dei destini incrociati è il momento in cui le traiettorie intraprese vanno a congiungersi, la giusta finalizzazione di progetti convergenti, un punto di arrivo ma anche un punto di partenza verso nuovi importanti obiettivi che ambiscono a ritagliare al Castello di Baia, e all’intero Parco archeologico dei Campi Flegrei, un rinnovato ruolo all’interno dell’offerta culturale e turistica della Campania”.

La rampa di accesso al Padiglione Cavaliere nel museo Archeologico dei Campi Flegrei al Castello di Baia (foto pafleg)

Inaugurazione del nuovo percorso museale del Padiglione Cavaliere. Il percorso di visita all’interno del museo Archeologico dei Campi Flegrei e Castello di Baia si amplia, con l’apertura al pubblico di ambienti e terrazze del Padiglione Cavaliere, il maschio della fortezza, interessato negli ultimi anni da un complesso progetto di restauro e valorizzazione. Gli interventi hanno riguardato il restauro delle superfici, l’abbattimento delle barriere architettoniche mediante la realizzazione di percorsi e servizi dedicati, il consolidamento e restauro strutturale e la rifunzionalizzazione degli ambienti del padiglione comprensiva dell’adeguamento impiantistico.

Gli ambienti esterni del Padiglione Cavaliere nel museo Archeologico dei Campi Flegrei al Castello di Baia, dopo i restauri (foto pafleg)

I lavori, finanziati con fondi PON Cultura e Sviluppo, consolidano il percorso di restauro del Castello aragonese di Baia e di nuovo allestimento del museo Archeologico dei Campi Flegrei, restituiscono alla pubblica fruizione spazi espositivi e monumentali chiusi da anni. Il progetto, frutto del lavoro di progettazione del parco archeologico dei Campi Flegrei con il raggruppamento di professionisti guidato dallo studio CORVINO+MULTARI, è stato articolato in diverse azioni che hanno previsto il restauro dei paramenti murari del Padiglione Cavaliere e la messa in sicurezza dei percorsi, la ricostruzione del V Ponte Levatoio e del volume che si affaccia sul piazzale Nervesa, la ricostruzione del IV Ponte Levatoio e la sistemazione dell’atrio di ingresso al Padiglione, il restauro dei piazzali di copertura, dei camminamenti e dei merli con la demolizione della cisterna, il restauro e adeguamento funzionale delle rampe interne ed esterne della Torre Tenaglia, il restauro degli ambienti romani nella c.d. Torre Mediana, il restauro degli ambienti medioevali nella c.d. Torre Mediana, il restauro della Rampa Pasubio che dal V Ponte Levatoio sale al Padiglione Cavaliere.

La Sala 51 nel Padiglione Cavaliere del museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia con la sezione dedicata a Baia (foto pafleg)

l nuovo itinerario offrirà al pubblico la possibilità di visitare i resti del livello superiore della villa di epoca romana inglobata all’interno del Castello e inaugura la riapertura delle prime sale della sezione museale dedicata a Baia (sale 51-54). Risparmiati dalla costruzione del Castello, a circa 85 metri sul livello del mare, sul punto più alto che la natura offriva direttamente a picco sul golfo di Baia, si conservano i resti di una villa tardo-repubblicana, ristrutturata e ampliata in età giulio-claudia. Il complesso costituisce un esempio delle gloriose residenze baiane ed è forse legata alla figura di Caio Giulio Cesare. Messi in luce in occasione dei primi lavori di restauro della fortezza eseguiti tra la fine degli anni Novanta e gli inizi del Duemila, gli ambienti superiori della villa, che presentano una decorazione pavimentale eccezionalmente conservata, diventano uno spazio espositivo privilegiato per raccontare l’antica Baia. Nell’allestimento rinnovato, è esposta una selezione significativa di reperti provenienti dal mare: storie recuperate, nelle forme di antiche statue o decorazioni architettoniche trasfigurate dal prolungato “letargo” marino, tornano a toccare terra.

Lo spazio ristoro di “In_Pausa Culture Concept Store” nel Castello aragonese di baia (foto pafleg)

Apertura di “In_Pausa Culture Concept Store”. Incastonato tra i bastioni e le rampe del Castello, In-Pausa è un luogo accogliente e luminoso, pensato come spazio di sosta, incontro e scoperta. L’iniziativa si inserisce tra le azioni di valorizzazione previste dal progetto “Insieme. L’archeologia Flegrea unisce” nell’ambito di un Partenariato Speciale Pubblico-Privato (PSPP) in collaborazione con CoopCulture. In_Pausa è un hub dedicato alla scoperta del territorio: uno spazio dove degustare e acquistare prodotti enogastronomici locali, pubblicazioni tematiche e merchandising di qualità, ma anche un punto informativo dove conoscere la storia del Castello, delle sue prigioni e degli altri luoghi di interesse del territorio. In questo spazio sarà, inoltre, possibile acquistare i servizi di accompagnamento all’ingresso di Piscina Mirabilis e Cento Camerelle, insieme alle visite guidate alle prigioni del Castello, creando un legame diretto tra accoglienza, conoscenza e scoperta. In_Pausa mette a valore le risorse culturali, artistiche ed enogastronomiche dell’area flegrea — e non solo — favorendo nuove sinergie nel territorio. L’obiettivo di In_Pausa è offrire al visitatore del Castello un’esperienza esclusiva, capace al tempo stesso di diventare motore di coesione sociale e di rivitalizzazione del territorio. In-pausa ospiterà – inoltre – incontri culturali, mostre ed eventi, sarà un laboratorio aperto e permanente che promuove la partecipazione attiva e l’innovazione sociale.

Inaugurazione della mostra fotografica “Campi Flegrei, la terra ardente. Di Luigi Spina”. Allestita nella Polveriera e in alcuni ambienti del Padiglione Cavaliere recuperati durante il recente restauro per essere destinati a spazi espositivi temporanei, la mostra fotografica di Luigi Spina attraverso 25 scatti    racconta e interpreta il paesaggio unico dei Campi Flegrei. Luigi Spina approfondisce la geografia complessa e stratificata del luogo, nel tentativo di esplorare il precario equilibrio in cui elementi naturali, antiche rovine e occupazione urbana coesistono, tra mimetismo e contraddizione. Ciò che emerge è il racconto di un ambiente aspro e insieme incantevole, in cui le percezioni visive si trasfigurano in sensazioni, nella continua contrapposizione tra la caducità umana e la potenza incontrollabile della natura. Ad accompagnare la mostra, aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2026, il volume edito da 5 Continents Edition completo di tutti gli scatti realizzati da Spina nella sua ricerca dedicata ai Campi Flegrei.

Tivoli (Roma). “Ferragosto sotto le stelle a Villa Adriana”: accesso straordinario all’isola centrale del Teatro Marittimo per la prima volta dopo i restauri della vasca e l’installazione della nuova illuminazione. E visita guidata tematica sulle architetture di Adriano

“Ferragosto sotto le stelle a Villa Adriana”: il 15 agosto 2025 Villa Adriana apre eccezionalmente in orario serale, dalle 19.30 alle 23 ((ultimo ingresso al sito 21.45; all’isola del Teatro Marittimo ore 22.15), con accesso straordinario all’isola centrale del Teatro Marittimo per la prima volta dopo i restauri della vasca e l’installazione della nuova illuminazione. Il Teatro Marittimo è uno degli edifici più rappresentativi di Villa Adriana, simbolo della straordinaria concezione architettonica. L’isola artificiale circondata da un bacino d’acqua e da un portico colonnato, conserva ancora i raffinati fregi figurati in marmo con soggetto marino che danno il nome al complesso: una vera e propria domus riservata all’imperatore Adriano, che qui poteva ritirarsi in solitudine, lontano dal clamore della corte. In occasione dell’apertura serale di Ferragosto il pubblico potrà provare l’emozione di accedere a questo luogo esclusivo e al contempo godere dello spettacolo unico della Villa illuminata. Passeggia tra le luci della residenza dell’imperatore Adriano e lasciati incantare dal silenzio e dalla bellezza di un luogo senza tempo: un’esperienza unica, tra storia e suggestione. Il percorso serale comprende anche Pecile, Tre Esedre, Vestibolo, Grandi e Piccole Terme, Canopo e Serapeo, Mouseia e Rocca Bruna. Ingresso con tariffazione ordinaria (salvo gratuità o agevolazioni di legge). Non occorre prenotazione. Accesso all’isola del Teatro Marittimo in piccoli gruppi, max 10 persone per turno.

Visita guidata. Inoltre, in occasione dell’apertura serale, CoopCulture propone un percorso guidato che permetterà di scoprire le originali soluzioni architettoniche e funzionali adottate dall’imperatore Adriano. Attraverso il racconto della guida i visitatori saranno accompagnati alla scoperta dell’affascinante storia del luogo anche attraverso aneddoti legati al suo proprietario. Orario: 19.30 e 21. Partenza dal plastico della villa. Durata circa 1 ora. Costo 7 euro. Per i possessori di VILLA PASS intero o abbonati VILLAE 365 il costo ridotto è di 5 euro, gratuito sotto i 6 anni. Info e prenotazioni su www.coopculture.it 0774382733

Selinunte (Tp). “SonOra – visita al tramonto e la sera a Selinunte”: due viaggi nel cuore dell’antica città siceliota, tra tramonti, stelle e archeologia accompagnati da musica immersiva per godere al massimo delle sensazioni e della storia di questo luogo magico

Nell’area archeologica di Selinunte (Castelvetrano, Tp) appuntamento con “SonOra – visita al tramonto e la sera a Selinunte”: due viaggi nel cuore dell’antica città siceliota, tra tramonti, stelle e archeologia accompagnati da musica immersiva per godere al massimo delle sensazioni e della storia di questo luogo magico. Le due visite guidate, rispettivamente sulla Collina Orientale (11, 15 e 16 agosto) e sull’Acropoli (21 e 22 agosto) rientrano nel programma Fuori Orario di Selinunte Estate 2025 del parco archeologico di Selinunte Cave di Cusa e Pantelleria. L’esperienza proposta vuole essere molto di più di una classica visita, perché resa ancora più suggestiva dalla musica, in grado di arricchire notevolmente l’esperienza, rendendola più coinvolgente e memorabile. Ben nota a tutti è la maestosità e il potere evocativo di questo sito archeologico, dove la musica potrà agire come un ponte tra il passato e il presente, amplificando le emozioni e la comprensione del luogo. Con quest’ultimo prodotto, Coopculture offre al visitatore un momento unico nel suo genere: la voce narrante dell’archeologo, intervallata dall’ascolto in cuffia di colonne sonore che permetteranno di apprezzare ancora di più la bellezza delle rovine dei tre templi della collina orientale. I visitatori resteranno estasiati alla visione di uno scenario archeologico che sembrerà fondersi ad arte con quello paesaggistico, aiutati anche dalla musica quale strumento per esaltare e migliorare l’esperienza di visita.

SonOra | Selinunte in Musica alla Collina Orientale: con CoopCulture visita guidata alla collina orientale con accompagnamento sonoro, l’11, 15 e 16 agosto 2025, alle 18. Ritrovo alla biglietteria ingresso Est-Collina Orientale: durata 1 ora. Prezzo 10 euro, tariffa confidenziale e riservata ai possessori card Selinunte 365 8 euro, 6-17 anni 8 euro, gratuito 0-5 anni compiuti.

SonOra | Selinunte in Musica all’Area Archeologica dell’Acropoli: con CoopCulture visita guidata all’Acropoli con accompagnamento sonoro, 21 e 22 agosto 2025, alle 20. Ritrovo alla biglietteria ingresso Est-Collina Orientale: durata 75 minuti. Prezzo intero Unico – nessun posto assegnato 10 euro, tariffa confidenziale e riservata ai possessori card Selinunte 365 8 euro, 6-17 anni 8 euro.

Segesta (Tp). Al Tempio Dorico il “Picnic degli Elimi”: l’esperienza che unisce storia e natura

Un tempio antico. Una passeggiata lenta. Il profumo del mirto e il silenzio della pietra. Venerdì 18 luglio 2025, alle 17.30, al Tempio Dorico del parco archeologico di Segesta (Tp) torna il “Picnic degli Elimi”, l’esperienza che unisce storia e natura in un rito contemporaneo di bellezza e lentezza. Si parte con una visita didattica al Tempio dorico, insieme a un archeologo Coopculture che racconterà segreti, simboli e suggestioni di uno dei luoghi più iconici del Mediterraneo. Poi, il tempo si ferma. Si stende una coperta nel boschetto accanto, si aprono le ceste, e il picnic ha inizio. Tra le fronde e il profilo del tempio, un momento da condividere con chi ami, respirando l’aria di un paesaggio intatto, sacro, ancora vivo. Posti limitati, consigliata la prenotazione. Tutte le info su www.coopculture.it/it/prodotti/picnic-degli-elimi

Selinunte di notte: cinque aperture serali speciali al parco archeologico per una passeggiata sotto le stelle e i templi della Collina Orientale

Le aperture serali del parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa tornano per regalare un’esperienza suggestiva, quasi irripetibile. Selinunte di notte: la bellezza ha un’altra luce. Da mercoledì 16 luglio 2025, e solo in date speciali, cioè 11, 15, 17, 28 agosto 2025, dalle 19 alle 23 (ultimo ingresso ore 22), quando il sole cala, Selinunte si trasforma. I templi si accendono di nuova vita, la pietra riflette ombre millenarie e ogni dettaglio si svela nel silenzio della notte. Si può vivere una passeggiata sotto le stelle e i templi della Collina Orientale, visitare la mostra “Pericolo Estinzione” di Stefano Bombardieri, ammirare spettacolari videomapping sul Tempio E alle 21, 21.30, 22 e 22.30. Apprezzare un parco vivo, accessibile, pronto ad accogliere gli ospiti anche di sera. Biglietto serale 7 euro; gratuiti: 0-17 anni, possessori Selinunte Card e gli aventi diritto secondo normativa vigente – da richiedere in biglietteria. Si può prenotare su https://www.coopculture.it/it/prodotti/selinunte-di-notte/ oppure acquistare l’ingresso direttamente in biglietteria.

Segesta (Tp). “Tra Cielo e Storia”: l’emozione del volo vincolato in mongolfiera sul parco archeologico al tramonto per ammirare il tempio antico da una prospettiva assolutamente nuova

Un tempio antico, il cielo della Sicilia, e tu… sospeso tra luce e silenzio! Ecco “Tra Cielo e Storia” per vivere l’emozione del volo vincolato in mongolfiera sul parco archeologico di Segesta: appuntamento da mercoledì 16 luglio a domenica 20 luglio 2025 in contrada Barbaro di Segesta (Calatafimi, Tp), alle 19.30, 20, 20.30, 21, 21.30 e 22, per godere della vista del paesaggio dall’alto, assaporando l’emozione di alzarsi in volo a bordo di una delle bellissime mongolfiere. Si potrà ammirare il panorama e il parco archeologico da una prospettiva assolutamente nuova ed insolita rendendone chiara e definita la lettura complessiva, e assistere allo spettacolo dei templi dall’alto al tramonto! Per volo vincolato o frenato si intende il gonfiaggio del pallone ancorato a terra che effettua una serie di ascensioni di circa 5 minuti l’una, fino ad un’altezza massima di 15/20 metri (ad insindacabile decisione del Pilota in Comando). L’abbigliamento consigliato è comodo, con scarpe dalla suola piatta. Non è possibile portare a bordo passeggini. I voli saranno effettuati in ottemperanza alle regole vigenti sulla sicurezza del volo e alle direttive vigenti e future emanate da ENAC. A tale proposito, quindi, i voli non potranno mai essere effettuati in presenza di vento forte, pioggia, precipitazioni e temporali nella zona. Possono partecipare adulti e bambini autonomi (no neonati o infanti). La cesta è dotata di porta per facilitare l’accesso. In caso di maltempo, l’evento potrà essere annullato, rimandato o interrotto per motivi di sicurezza, a insindacabile decisione del Pilota. La capienza massima è di 4-5 persone (bambini inclusi) alla volta. Il tempo di attesa potrebbe variare in base all’affluenza. Età minima 3 anni. L’orario indicato è approssimativo, in quanto la mongolfiera – essendo un aeromobile – dipende dalle condizioni meteo. L’evento potrebbe iniziare con ritardo o procedere a ritmo variabile. Si consiglia di arrivare con qualche minuto di anticipo rispetto alla fascia oraria per disporsi in coda secondo l’ordine di arrivo. La mongolfiera è dotata di porta per l’accesso e quindi idonea anche ai diversamente abili. Biglietti: intero (parco archeologico di Segesta ed esperienza in mongolfiera ma senza mostra): 25 euro; ridotto per giovani dai 12 ai 18 anni, disabili e accompagnatori, docenti di ruolo e studenti di settore, altre categorie aventi diritto gratuità ingresso, solo online e da call center, previa verifica idoneità in biglietteria (parco archeologico di Segesta ed esperienza in mongolfiera ma senza mostra):18 euro. Ridotto da 3 a 11 anni compiuti, previa verifica idoneità in biglietteria (parco archeologico di Segesta ed esperienza in mongolfiera ma senza mostra): 12 euro.

 

Selinunte (Tp). Al via Selinunte Estate 2025, la rassegna culturale del parco archeologico di Selinunte con CoopCulture e Genia: in due mesi 60 appuntamenti tra teatro, musica, danza, musical, lectio magistralis e progetti speciali, in un dialogo unico tra archeologia, arte e contemporaneità

In un paesaggio che custodisce il respiro dei secoli, la musica torna a farsi rito. Al via Selinunte Estate 2025, la grande rassegna culturale del parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria realizzata con CoopCulture e la collaborazione di Genìa che per due mesi trasformerà Selinunte – e non solo – in un palcoscenico a cielo aperto. Dall’11 luglio al 9 settembre 2025 con 60 appuntamenti tra teatro, musica, danza, musical, lectio magistralis e progetti speciali, in un dialogo unico tra archeologia, arte e contemporaneità. A Selinunte, ogni suono vibra tra le colonne del Tempio E, si rifrange sulle pareti delle Cave di Cusa, riecheggia tra le mura del Baglio Florio. Un cartellone ricchissimo, nato dall’ascolto profondo del luogo e della sua anima, accoglie le voci della contemporaneità. Dal jazz al folk elettronico, dalle sinfonie disneyane alla canzone d’autore, ogni concerto è un gesto di bellezza: una carezza sul paesaggio, un dialogo con la memoria. È musica che non intrattiene soltanto, ma racconta, cura, rianima. Un viaggio che attraversa epoche, radici e ispirazioni, dalla tradizione mediterranea alle avanguardie, dalle atmosfere ancestrali agli omaggi ai grandi maestri della musica italiana e internazionale. Un cartellone nato da oltre 100 proposte artistiche arrivate tramite open call, affiancate dai grandi nomi che scelgono Selinunte per la loro estate culturale: da Paolo Sorrentino a Debora Caprioglio, Alessandro D’Avenia, Umberto Galimberti, Francesca Michielin, passando per Teatri di Pietra, il Festival della Bellezza, il Neòkoros Festival, il jazz di Curva Minore, il concerto “A Nome Loro” in diretta Rai Radio2, l’Associazione Senso Unico Alternato e tantissimi altri. Info, biglietti e programma completo di tutti gli spettacoli di Teatro, Danza, Talk e Musica su https://www.coopculture.it/…/evento/selinunte-estate-2025.

Ercolano. Con la Notte europea dei Musei al parco archeologico apre ufficialmente la Primavera dell’Arte: ecco il ricco programma di visite guidate, laboratori e percorsi esperienziali

Con la Notte europea dei Musei sabato 17 maggio 2025 al parco archeologico di Ercolano apre ufficialmente la Primavera dell’Arte. Per l’occasione, il Parco resterà aperto in orario serale dalle 20 alle 23, con ultimo ingresso alle 22 da corso Resina, 187, con attraversamento del viale Maiuri e del Parco Maiuri. Il biglietto avrà il costo simbolico di 1 euro, salvo le consuete gratuità di legge. I visitatori potranno accedere a due aree di grande fascino: il Padiglione della Barca, con le testimonianze del forte legame di Ercolano alle attività marinaresche e l’Antiquarium, recentemente arricchito da una nuova sezione che espone la straordinaria selezione di mobili, suppellettili e reperti lignei, autentica testimonianza della vita quotidiana nell’antica Herculaneum, che va ad aggiungersi alla preziosa esposizione degli antichi ori degli ercolanesi. La bigliettazione avverrà fino alle 22 del giorno dell’evento esclusivamente presso la biglietteria del Parco. In occasione dell’apertura delle due aree espositive, i visitatori potranno non solo ammirare le collezioni, ma anche approfondirne la conoscenza in compagnia dei funzionari e del personale del parco, che saranno lieti di accompagnare il pubblico alla scoperta dei materiali archeologici che rendono unica Ercolano in tutto il mondo.

Nella serata del 17 maggio dalle 19 alle 22 resterà inoltre aperta al pubblico anche la mostra “Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo ei piaceri della tavola a Ercolano” a Villa Campolieto, che in poco più di un mese dall’apertura ha già superato i 3500 visitatori. I biglietti si potranno acquistare direttamente presso la Villa.

Allestimento della mostra “Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo e i piaceri della tavola a Ercolano” a Villa Campolieto di Ercolano: il banchetto (foto paerco)

la Notte Europea dei Musei, la primavera culturale prosegue con una serie di visite guidate, laboratori e percorsi esperienziali curati da CoopCulture, tutti legati alla mostra “Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo e i piaceri della tavola ad Ercolano”, allestita presso Villa Campolieto. Il primo appuntamento è previsto per domenica 18 maggio – Giornata Internazionale dei Musei (International Museum Day) organizzata dall’ICOM – con due turni di visita (alle 10.30 e alle 12), durante i quali si potranno ammirare reperti organici, utensili e oggetti di uso quotidiano che raccontano l’arte del mangiare nell’antichità, tra usi, tecniche e suggestioni che richiamano i fasti delle tavole imperiali. Alle 11.45, spazio alla suggestione narrativa con la lettura animata “Panem et Condimenta: ricette, rimedi e curiosità”: un viaggio tra sapori e saperi guidato dalle parole di Catone, Galeno, Plinio e altri autori classici, alla scoperta di una cultura alimentare che era insieme nutrimento, cura e simbolo di potere. Il secondo appuntamento è previsto per lunedì 2 giugno 2025, sempre con visite alle 10.30 e alle 12, arricchite da un itinerario integrato mostra + Parco Archeologico dedicato al tema dell’alimentazione nel mondo romano. Il calendario si completa con una varietà di proposte per ogni fascia di pubblico: la visita di approfondimento “Anfore e calici”, la visita-gioco “Un gioco da tavola”, il laboratorio sensoriale “Ab ovo… usque ad mala” e il percorso tematico “Cibus”, che mette in dialogo la mostra con il sito archeologico. Tutte le attività sono prenotabili e dedicate anche a gruppi e scuole. I costi: 8 euro a persona per visita + lettura animata (escluso biglietto mostra); 15 euro per l’itinerario integrato (escluso biglietto mostra e Parco di Ercolano). Info e prenotazioni: 06 399 67050 –  www.coopculture.it

Selinunte (Tp). Eccezionale scoperta che riscrive i confini della città greca e conferma le intuizioni dell’archeologo Mertens: torna alla luce la porta Nord di accesso alla polis, individuate anche le mura della città arcaica prima della distruzione dei Cartaginesi. L’obiettivo è rendere l’area accessibile al pubblico. Introdotti una nuova segnaletica e un logo ispirato alla foglia di selinon, simbolo dell’antica Selinunte

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La porta monumentale a nord della polis greca di Selinunte scoperta dagli scavi del prof. Carlo Zuppi al parco archeologico di Selinunte (foto regione siciliana)

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Panoramica della zona nord del parco archeologico di Selinunte dove è stata scoperta una porta monumentale (foro regione siciliana)

 

Rivedere la mappa dell’antica Selinunte. Che restituisce le mura della città arcaica, prima della distruzione dei Cartaginesi nel 409 a.C. Nuove scoperte archeologiche al parco archeologico di Selinunte (Castelvetrano, Tp) che stanno infatti riscrivendo la storia della città arcaica, confermando a distanza di trent’anni le intuizioni dell’archeologo tedesco Dieter Mertens. Gli scavi hanno portato alla luce una porta monumentale e tratti della cinta muraria settentrionale, estendendo di circa 300 metri verso nord i confini della città rispetto a quanto si pensava finora.

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Presentazione della scoperta della porta monumentale di Selinunte al Baglio Florio: da sinistra, Correra, Zoppi. Scarpinato, Crescente e Cusenza (foto regione siciliana)

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La didracma con la foglia di selinon che ha ispirato il nuovo logo del parco archeologico di Selinunte (foto regione siciliana)

La scoperta è stata annunciata il 25 marzo 2025 al Baglio Florio di Selinunte, in occasione della presentazione della nuova immagine visiva del parco archeologico che recupera e declina l’elemento iconico della foglia del selinon (il sedano), rappresentata su una didracma del periodo arcaico (540-510 a.C.). Sono intervenuti Francesco Paolo Scarpinato, assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana; Giovanni Lentini, sindaco del Comune di Castelvetrano; Felice Crescente, direttore del Parco di Selinunte; Carlo Zoppi, università del Piemonte Orientale; Marco Correra, dell’ArcheOfficina; Maria Elena Cusenza, società Cooperativa Culture, Antonino Giancontieri, Atelier 790 e in videoconferenza Dieter Mertens, Istituto Germanico di Roma. E dal 6 aprile 2025 entrano in programma le nuove visite guidate alle Mura dell’Acropoli, tra i tratti più suggestivi della Selinunte post-cartaginese. “Il parco archeologico continua a lavorare riuscendo, con fondi propri, a riscrivere la storia di Selinunte”, sottolinea l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato. “Il nuovo logo, la segnaletica, le visite e i servizi raccontano un Parco vitale, al servizio del pubblico, che continua ad attirare nuovi visitatori innamorati di questo lembo di Sicilia colmo di storia”.

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Scoperta una porta monumentale a Nord di Selinunte: veduta zenitale (foto regione siciliana)

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I resti della porta monumentale scoperta nella zona Nord del parco di Selinunte (foto regione siciliana)

I nuovi scavi del parco archeologico hanno spostato molto in avanti l’estensione della polis verso Nord, rispetto a quanto pensato finora, confermando la sua enorme importanza e potenza tra i centri di cultura greca del Mediterraneo: a fine V secolo a.C. a Selinunte vivevano almeno 26mila abitanti, il suo territorio di influenza andava dall’attuale Mazara a Monte Adranone, sopra Sambuca, a Sciacca e Eraclea Minoa, per un totale di altri 90mila abitanti. Individuate almeno 5000 tombe in tre diverse necropoli, tutte saccheggiate nei secoli dai tombaroli. Sono tornate alla luce porzioni di mura fortificate che chiudevano la città da Nord, e la porta, da cui passava la Via sacra verso la necropoli monumentale fuori le mura. Di fatto, era questa la via di accesso più difficile da difendere perché non protetta dai due fiumi e dal mare. Quando nel 409 a.C. i Cartaginesi assediarono e distrussero Selinunte, attraversarono probabilmente anche questo ingresso: Diodoro Siculo descrive l’offensiva da Nord, dieci giorni di assedio e riporta 16mila morti in battaglia.

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La porta monumentale Nord della polis greca di Selinunte: veduta zenitale (foto regione siciliana)

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I resti della porta monumentale scoperta nella zona Nord del parco di Selinunte (foto regione siciliana)

Il parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, guidato da Felice Crescente, ha lavorato sull’intuizione del grande archeologo tedesco Dieter Mertens (oggi 83enne) che, a fine anni Novanta, scavò due delle porte di accesso che guardavano al porto orientale; e aveva intuito una cinta muraria molto più ampia di quella conosciuta. Ma Mertens, pur avviando indagini georadar sulla zona, si fermò. La sua emozione alle nuove scoperte di Selinunte, oggi è tangibile. “In fondo sono stato io a suggerirlo: intervenire su questo luogo era un desiderio che mi era rimasto dentro”, dice il grande archeologo che giunse per la prima volta in Sicilia nel 1971. “Allora mi ero accorto di questa cosiddetta “anomalia” di Galera Bagliazzo, nei pressi della necropoli monumentale. Era un luogo bellissimo, immenso, direi obbligatorio dal punto di vista difensivo della città, da quassù si ha un panorama di 360 gradi. Quando ho visto le immagini, mi sono emozionato: questa è la vera porta Nord della città, abbiamo finalmente un’idea esatta della monumentalità e della pianta urbana della città arcaica, anche l’assemblaggio dei blocchi mi sembra di grande ambizione. È veramente una grande scoperta, la più importante degli ultimi decenni”.

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Il prof. Carlo Zoppi e il direttore Felice Crescente osservano i resti della porta monumentale scoperta a Selinunte (foto regione siciliana)

“Siamo partiti dall’intuizione di Mertens e dagli scavi dell’Istituto Germanico che ha dimostrato l’esistenza di un primo abitato”, spiega il direttore del Parco archeologico di Selinunte, Felice Crescente. “Superando le recinzioni del Parco che risalgono a trent’anni fa, abbiamo trovato la cinta muraria e la porta monumentale di circa 3 metri, identica alle altre due scavate da Mertens, quindi riconducibile al V secolo. Il fatto che guardi alla necropoli monumentale ci porta a pensare che da qui passavano i cortei funebri”.  La porta presenta una sorta di “anticamera” controllata da due torri gettanti di guardia, una delle quali già individuata; il ritrovamento di particolari reperti fa pensare a un certo numero di botteghe artigiane che erano a ridosso delle mura. “Di questi scavi resterà il metodo: il Parco archeologico è in grado di sostenere le campagne di scavo, sperimentando tecniche innovative” come la tomografia geoelettrica tridimensionale, più veloce ed economica del georadar, che permette di sondare il terreno fino a 4 metri.

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I resti della porta monumentale scoperta nella zona Nord del parco di Selinunte (foto regione siciliana)

Per questa campagna di scavo hanno lavorato i giovani archeologi di ArcheOfficina sotto la direzione scientifica di Carlo Zoppi dell’università del Piemonte Orientale. “C’erano zone in cui anno dopo anno, non cresceva mai l’erba, sotto doveva esserci qualcosa”, spiega Zoppi che da giovane archeologo, lavorava già a Selinunte trent’anni fa. “Esaminando le fotografie aeree ci siamo resi conto di una traccia precisa che poteva solo indicare la presenza di mura. Ma non avremmo mai immaginato allora, di poter vedere affiorare questo tratto della cinta con la sua porta. Adesso bisognerà continuare gli scavi per portarla interamente alla luce”.

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Il logo e l’immagine grafica del parco di Selinunte sono declinati sulla nuova linea di merchandising in vendita al bookshop (foto regione siciliana)

L’idea del Parco è quella di musealizzare l’intera area e renderla fruibile al pubblico, anche con la ricostruzione virtuale dell’antica cinta muraria. Sono capitoli di un progetto complessivo di fruizione che guarda al futuro prossimo: si parte dalla nuova segnaletica e dalla rilettura dell’immagine coordinata del Parco, ideata da Atelier 790, che ruota attorno all’elemento iconico della foglia di selinon, riportata su un’antica didracma (540-510 a.C.), simbolo distintivo dell’antica Selinunte. Anche la palette cromatica attinge alle decorazioni dei templi; il logo e l’immagine grafica sono declinati sulla nuova linea di merchandising in vendita al bookshop.

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Veduta zenitale della zona nord del parco archeologico di Selinunte dove è stata scoperta una porta monumentale (foro regione siciliana)

Coopculture, su richiesta della direzione del Parco, ha prodotto uno studio che razionalizza la segnaletica, individuando i punti di maggiore interesse – Collina Orientale, Acropoli, Collina di Manuzza, Malophoros e le aree intermedi – e i servizi al pubblico; suggerendo percorsi con indicazioni delle distanze, che in un Parco enorme come Selinunte, daranno ai visitatori un’idea dei tempi della visita, del grado di accessibilità, dei mezzi disponibili (navette elettriche o bici). “Visitare il Parco”, aggiunge Scarpinato, “diventa sempre più un’esperienza immersiva, affrontata da soli, complice la nuova segnaletica, o con l’ausilio di approfondite e percorsi inediti”. Tra questi ideati da CoopCulture, le nuovissime visite alle Mura dell’Acropoli, lanciate in anteprima a febbraio con grande successo del pubblico: dal 6 aprile 2025 (prima domenica del mese a ingresso gratuito) entreranno infatti nell’offerta abituale.

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I resti della porta monumentale scoperta nella zona Nord del parco di Selinunte (foto regione siciliana)

Quando, dopo la distruzione cartaginese, il siracusano Ermocrate giunge a Selinunte, la rinchiude in una cinta muraria che abbraccia l’Acropoli, un territorio che corrisponde a circa un decimo dell’antica città: saranno queste mura, con il loro passaggi segreti, ad affascinare i visitatori. In un Parco che in questi giorni è un vero giardino di margherite gialle e acetosella. Il Parco archeologico di Selinunte è aperto tutti i giorni dal lunedì alla domenica. Fino al 30 aprile 2025, dalle 9 alle 19 (chiusura biglietteria alle 18), dal 1° maggio al 15 settembre 2025, dalle 9 alle 20 (chiusura biglietteria alle 19). Da metà luglio il Parco apre di sera per ospitare la stagione di spettacoli e concerti, secondo il calendario sul sito www.cooopculture.it da cui è possibile acquistare ogni tipologia di biglietti di ingresso e di visita al sito.

Giornata dei Beni culturali siciliani, in memoria di Sebastiano Tusa: al museo Archeologico Salinas di Palermo visita guidata alle collezioni; all’università di Palermo presentazione di “Sicilia archeologica. 115”, e alla fondazione Federico II presentazione di “Sicilia archeologica vista dal cielo”

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10 marzo 2025: per la “Giornata dei Beni Culturali Siciliani”, dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa, archeologo e assessore regionale ai Beni Culturali tragicamente scomparso nel disastro aereo del 10 marzo 2019, i parchi archeologici, i musei, le gallerie e le biblioteche della Regione Siciliana aprono gratuitamente le loro porte al pubblico: il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo apre dalle 9 alle 19 [ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura]. Ingresso gratuito. Per l’occasione, CoopCulture offrirà alle 17 una visita guidata gratuita alle collezioni del “Salinas”. La visita darà inoltre l’opportunità di conoscere meglio la figura di Sebastiano Tusa e il suo importante contributo all’archeologia, ricordando un uomo che ha lasciato un’impronta duratura nella cultura siciliana. Un’opportunità unica per scoprire le collezioni del museo più antico della Sicilia, con un focus speciale sulla figura di Sebastiano Tusa, del quale verrà ripercorsa la sua straordinaria vita e il suo instancabile lavoro di archeologo, fino al tragico incidente che ne ha segnato la scomparsa. Tusa è stato un uomo che ha dedicato con passione e impegno la sua esistenza alla ricerca e allo studio del mondo antico, apportando un contributo fondamentale alla scoperta, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale siciliano.

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La Fondazione Sebastiano Tusa, rispettando la “Giornata dei Beni Culturali Siciliani”, l’appuntamento annuale in ricordo della tragica scomparsa dell’illustre archeologo, lo ricorda con due eventi il 10 e 11 marzo 2025. Lunedì 10 marzo, alle 17, nella Sala Magna del Complesso Monumentale dello Steri (piazza Marina, 61 a Palermo) si tiene la presentazione del nuovo volume della rivista “Sicilia Archeologica” (n. 115). Programma. Saluti di Massimo Midiri, rettore dell’università di Palermo; Roberto Lagalla, sindaco di Palermo; Massimo Mariani, prefetto di Palermo; Francesco Paolo Scarpinato, assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Regione Siciliana. Interventi istituzionali: P. Sergio M. Catalano op, priore del convento San Domenica di Palermo; Mario La Rocca, dirigente generale dei Beni culturali e all’identità siciliana, Regione Siciliana. Introduce Valeria Li Vigni Tusa, presidente Fondazione Sebastiano Tusa, direttrice Sicilia Archeologica. Modera Ludovico Gippetto, giornalista. Intervengono Bruno Corà, presidente Fondazione Burri; Massimo Cultraro, ISPC-CNR, comitato scientifico Sicilia Archeologica; Luigi Fozzati, Istituto Italiano di Archeologia Subacquea, redazione Sicilia Archeologica; Assia Kysnu Ingoglia, università Tor Vergata, redazione Sicilia Archeologica; Franco Palla, università di Palermo, comitato scientifico Sicilia Archeologica; Roberto Marcucci, editore L’ERMA di Bretschneider.

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Copertina del numero 115 di “Sicilia archeologica” (L’Erma di Bretschneider)

Sicilia archeologica 115. In questo numero è particolarmente focalizzato l’aspetto della circolazione di uomini e culture nel Mediterraneo che evidenzia quel modo di sentire comune ai Paesi che vi si affacciano: Un mare di storia, dove i popoli che hanno navigato collegando sponde diverse, oggi, come millenni fa, devono proseguire sulla strada del dialogo e sostenere una collaborazione per la tutela e valorizzazione del Mare Nostrum. Come è prassi anche questo numero si divide in quattro grandi sezioni: scoperte archeologiche più recenti; diagnostica dei beni culturali (archeometria, biotecnologie, …); aggiornamenti dalla preistoria al mondo classico e al mondo sommerso; normativa sui beni culturali (valorizzazione, conservazione, tutela, fruizione).

palermo_10-marzo_presentazione-sicilia-archeologica-vista-dal-cielo_locandinaMartedì 11 marzo 2025, alle 9.30, alla Fondazione Federico II (Oratorio di Sant’Elena e Costantino Piazza della Vittoria, 23 – Palermo) verrà presentato il libro “Sicilia archeologica vista dal cielo: dalla preistoria all’età romana”. Intervengono Gaetano Galvagno, presidente Assemblea regionale siciliana e Fondazione Federico II; Valeria Li Vigni, presidente Fondazione Sebastiano Tusa; Roberto Marcucci, editore L’Erma di Bretschneider; Giovan Battista Scaduto, fondazione Federico II; Luigi Nifosi, archivio fotografico siciliano; Luigi Fozzati, istituti italiano di Archeologia Subacquea, fondazione Sebastiano Tusa. Modera Ludovico Gippetto, giornalista.