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Palermo. Alla Gipsoteca dell’università workshop “Paesaggi, archeologia ed ecologia: metodi e ricerche per lo studio dei territori siciliani nella lunga durata” dalla Preistoria al Medioevo

palermo_università_paesaggi-archeologia-ecologia_workshop_locandinaMartedì 9 maggio 2023, dalle 10, nella Gipsoteca del dipartimento Culture e Società dell’università di Palermo (Ed. 15, Campus di viale delle Scienze) si tiene il workshop “Paesaggi archeologia ed ecologia: metodi e ricerche per lo studio dei territori siciliani nella lunga durata”. L’incontro è organizzato dal prof. Giuseppe Bazan del dipartimento STEBICEF, dal prof. Aurelio Burgio del dipartimento Culture e Società e dal dott. Angelo Castrorao Barba della Polish Academy of Sciences, con l’obiettivo di presentare diversi approcci metodologici per ricostruire e comprendere i paesaggi siciliani nella lunga durata, dalla Preistoria fino al Medioevo. Partecipazione libera e aperta a tutti.

IL PROGRAMMA. Alle 10, introduzione: Chiara Portale, università di Palermo, dipartimento Culture e Società. Interventi: 10.10, Vincenza Forgia, università di Palermo, laboratorio di Topografia antica del dipartimento Culture e Società, su “Paesaggi in movimento: dai territori delle comunità paleolitiche alle origini del paesaggio pastorale”; 10.30, Massimo Cultraro, istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, CNR, su “Paesaggi montani tra grotte e lava: per un’archeologia dei siti ad alta quota nella Sicilia orientale”; 10.50, Aurelio Burgio, università di Palermo, laboratorio di Topografia antica del Dipartimento Culture e Società, su “Paesaggi della romanizzazione nella Sicilia centro-occidentale”; 11.10, discussione. Dopo il coffee break, alle 11.50, Emma Vitale, università di Palermo, dipartimento Culture e Società, su “I paesaggi della cristianizzazione”; 12.10, Daniela Patti, università Kore di Enna, facoltà di Studi Classici, Linguistici e della Formazione, su “Paesaggi rupestri: temi e prospettive della ricerca archeologica nella Sicilia centrale”; 12.30, Angelo Castrorao Barba, Institute of Archaeology and Ethnology, Polish Academy of Sciences, su “Archeologia dei paesaggi islamici: temi, prospettive e ricerche in corso nella Sicilia occidentale”; 12.50, discussione. Dopo la pausa pranzo, alle 14.30, Rosa Maria Cucco, soprintendenza BB.CC.AA di Palermo, su “Strategie di tutela del patrimonio archeologico nel territorio della provincia di Palermo”; 14.50, Giuseppe Bazan, università di Palermo, laboratorio di Ecologia del Paesaggio ed Archeobotanica del dipartimento STEBICEF, su “La vegetazione come indicatore delle traiettorie storiche dei paesaggi”; 15.10, Roberto Miccichè, università di Palermo, laboratorio di Antropologia “LabHomo” del dipartimento STEBICEF, su “Paesaggi pastorali e interazioni sociali a Selinunte tra il VII e il VI sec. a.C. Una prospettiva archeozoologica”; 15.30, discussione. Alle 16.20, Luca Sineo, università di Palermo, laboratorio di Antropologia “LabHomo” del dipartimento STEBICEF, su “Paleoecologia del sito pleistocenico di San Teodoro”; 16.40, Claudia Speciale, IPHES-CERCA, Catalan Institute of Human Palaeoecology and Social Evolution, su “Il ruolo dell’archeobotanica nella ricostruzione del paesaggio siciliano: passato, presente e futuro”; 17, discussione e chiusura lavori.

Palermo. Al museo Archeologico regionale “A. Salinas” presentazione del libro “La Sicilia e il Mediterraneo dal Tardoantico al Medioevo. Prospettive di ricerca tra archeologia e storia”, Atti del Convegno del 2018, a cura di Lucia Arcifa e Cristina Rognoni

palermo_salinas_la-sicilia-e-il-mediterraneo-dal-tardoantico-al-medioevo_presentazione-libro_locandina“La Sicilia e il Mediterraneo dal Tardoantico al Medioevo. Prospettive di ricerca tra archeologia e storia”, Atti del Convegno Internazionale di studi dedicato a Fabiola Ardizzone Lo Bue (Palermo 11-13 ottobre 2018) a cura di Lucia Arcifa e Cristina Rognoni, edito da Palermo University Press, è il titolo del libro che sarà presentato giovedì 4 maggio 2023, alle 17.30, al museo Archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Dopo i saluti di Caterina Greco (museo Salinas), Michele Cometa (università di Palermo) e Aurelio Burgio (università di Palermo), introdurrà Oscar Belvedere (università di Palermo). Presenterà il libro Alessandra Molinari (università di Roma Tor Vergata). Saranno presenti le curatrici. Il volume raccoglie i lavori presentati nel corso delle giornate di studio “La Sicilia e il Mediterraneo dal Tardoantico al Medioevo. Prospettive di ricerca tra archeologia e storia”, tenutesi a Palermo dall’11 al 13 ottobre 2018 e dedicate a Fabiola Ardizzone Lo Bue. Ripercorre, attraverso i contributi di colleghi e allievi, i temi di ricerca sviluppati da Fabiola Ardizzone Lo Bue nel corso della sua carriera, che la ha vista protagonista di una stagione importante, se non di svolta, per l’archeologia medievale siciliana. I saggi raccolti in sezioni cronologiche (età tardoantica, età bizantina, età islamica e età normanna) affrontano questioni legate alla cultura materiale, alle reti di scambio mediterranee, al mondo rurale, alle città contribuendo a disegnare un quadro articolato e complesso dello stato della ricerca sulla Sicilia, nel contesto mediterraneo, dal tardoantico al medioevo. Costituisce infine uno stimolo alla riflessione sull’archeologia medievale siciliana e sul suo futuro, sul possibile ruolo sociale, “pubblico”, della ricerca archeologica e storica.

Palermo. Per gli incontri del mese al museo Archeologico regionale “A. Salinas” presentazione del libro “La Sicilia archeologica di Tommaso Fazello” di Ferdinando Maurici, direttore della soprintendenza del Mare

palermo_archeologico_presentazione-libro_la-sicilia-archeologica-di-tommaso-fazello_locandinaQuesto mese nell’Agorà del museo Archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo, per il ciclo di appuntamenti con studiosi ed esperti di varie discipline organizzati dal Salinas, Ferdinando Maurici della Soprintendenza del Mare parlerà di Tommaso Fazello, considerato uno dei padri fondatori della topografia storica e dell’archeologia. Al domenicano originario di Sciacca e al suo paziente e tenace lavoro di ricerca si deve infatti l’identificazione di numerose città antiche della Sicilia che ha permesso di dare un volto alla carta, fino ad allora pressoché vuota, della Sicilia antica. Il suo De rebus siculis decades duæ, inoltre, è stato e rimane uno strumento quotidiano di lavoro per chiunque studi la Sicilia antica, e non solo: la prima decade può essere considerata anche il primo grande libro di viaggio in Sicilia, la prima opera che – dal Grand Tour all’odierno turismo di massa – ha guidato per secoli generazioni di visitatori. Appuntamento dunque al museo “Salinas” di Palermo mercoledì 18 maggio 2022, alle 17.30, per la presentazione del libro di Ferdinando Maurici “La Sicilia archeologica di Tommaso Fazello”. Dialogheranno con l’autore Caterina Greco, direttrice del Salinas, e Aurelio Burgio dell’università di Palermo. Ingresso libero da piazza Oivella con mascherina FFP2, fino a esaurimento dei posti disponibili.

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Copertina del libro “La Sicilia archeologica di Tommaso Fazello”

La Sicilia archeologica di Tommaso Fazello. Tommaso Fazello (Sciacca, 1498 – Palermo, 1570)  percorse la sua terra descrivendone attentamente le rovine – che egli definì cadavera – e riuscì a individuare e a identificare correttamente la maggior parte delle principali località archeologiche mettendo sullo stesso piano le città antiche, i monumenti della Sicilia greca e poi romana e persino alcuni siti medievali. Al di là di qualche errore e alcune approssimazioni quasi inevitabili, la grandezza di Fazello sta anche nell’impegno profuso nella salvaguardia e nella difesa del patrimonio culturale. Ferdinando Maurici ci accompagna così in questo viaggio, attraverso un ideale colloquio tra passato e presente.

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Ferdinando Maurici è il nuovo soprintendente del Mare della Regione Siciliana

Ferdinando Maurici è direttore della Soprintendenza del Mare, è stato direttore del Parco archeologico di Monte Iato, del Museo Interdisciplinare di Terrasini, della Fototeca del Centro Regionale Inventario e Catalogazione e delle sezioni archivistica e bibliografica della Soprintendenza di Trapani. Specializzato in Archeologia Cristiana e Medievale, ha al suo attivo oltre trecento pubblicazioni e diverse docenze universitarie, dottorati di ricerca, oltre a diverse attività di coordinamento e ricerca per conto della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. In particolare, come dirigente per i beni archeologici della Soprintendenza del Mare – nata nel 2004 dall’intuizione e dalla volontà di Sebastiano Tusa – ha seguito le prospezioni in alto fondale nell’isola di Ustica con la scoperta di un relitto di epoca romana; le indagini di archeologia subacquea in alto fondale nel mare delle Isole Egadi a bordo della nave oceanografica Hercules della RPM Nautical Foundation, che hanno portato lo scorso anno alla scoperta di due nuovi rostri e di un relitto tardoantico-bizantino. Sempre per la Soprintendenza del Mare, ha collaborato all’individuazione di un nuovo possibile itinerario sommerso a Marettimo. E ancora, ha collaborato nell’estate del 2021 con i subacquei altofondalisti della SDSS nel recupero di altri rostri nello specchio di mare della battaglia delle Egadi del 241 a.C.; ha coordinato le attività svolte in collaborazione con la Bayerische Gesellschaft für Unterwassearchäologie (Società Bavarese per l’Archeologia Subacquea) a Mozia e Eraclea Minoa. È co-progettista dei lavori di scavo e indagine preliminare del relitto romano denominato “Marausa 2”.