Passeggiate notturne nei siti archeologici vesuviani: dopo Stabia, ora tocca a Pompei e Oplontis, infine Boscoreale

“Passeggiate notturne” al via agli scavi di Pompei: il Capitolium (foto parco archeologico di Pompei)

Venerdì e sabato visite guidate in notturna a villa San Marco di Stabia (foto parco archeologico di Pompei)
Con agosto i siti archeologici vesuviani acquistano la notte un’atmosfera magica: è tempo di “Passeggiate notturne” tutti i venerdì e sabato, dalle 20,30 alle 22,30 (ultimo ingresso alle 22) agli scavi di Pompei, alla villa di Poppea a Oplontis, alla villa San Marco a Stabia, all’Antiquarium di Boscoreale. Di un appuntamento già sappiamo: sono le “Noctes Stabianae” alla villa San Marco a Stabia, iniziate il 16 agosto, e che proseguiranno fino al 21 settembre 2019: una passeggiata suggestiva a ingresso gratuito in una tra le più grandi ville romane residenziali, con i suoi 11mila mq, posta in posizione panoramica sulla collina di Varano, a Castellammare di Stabia (vedi https://archeologiavocidalpassato.com/2019/08/15/noctes-stabianae-per-sei-settimane-il-venerdi-e-il-sabato-passeggiate-notturne-gratuite-con-visite-guidate-alla-villa-san-marco-tra-le-piu-grandi-ville-romane-residenziali-dellarea-vesu/). Ora è la volta di Pompei e della villa di Poppea ad Oplontis, dal 23 agosto fino al 28 settembre 2019. L’ultimo appuntamento sarà con l’Antiquarium di Boscoreale, dal 6 settembre fino al 12 ottobre 2019.

Il foro romano di Pompei è al centro delle “Passeggiate notturne” (foto parco archeologico di Pompei)
A Pompei le passeggiate notturne interessano uno dei luoghi più monumentali del sito, l’area del Foro, cuore della vita politica, religiosa ed economica della città antica, attraverso un percorso di suoni e luci che ha inizio da porta Marina. Oltrepassate le Terme Suburbane, poco fuori la cinta muraria e l’accesso dalla via del mare, le grida e le attività di artigiani e lavoratori provenienti dalle botteghe di via marina (la bottega del panettiere e il negozio di Furius), i rumori e le chiacchiere della padrona di casa nella Domus di Trittolemo, i suoni e le voci che accompagnano e raccontano i ludi (giochi) in onore di Apollo nel Santuario omonimo, e ancora il ritmo dei tamburi e delle musiche delle sacre cerimonie di culto per Giove, al Capitolium (o Tempio di Giove), la confusione del Mercato (il Macellum) e le attività dei fulloni (i lavandai) presso l‘Edificio di Eumachia, scandiscono le tappe di questo viaggio nel passato. Dopo la Basilica, l’antico palazzo di Giustizia, l’itinerario si conclude, uscendo dal Tempio di Venere, con la visita all’ Antiquarium e ai reperti esposti nelle mostre in corso. Il costo delle passeggiate notturne a Pompei è di 5 euro. Ingresso di Porta Marina.
A Oplontis le visite serali alla Villa di Poppea, tra i più splendidi esempi di villa dell’aristocrazia romana, attribuita a Poppea Sabina, moglie dell’imperatore Nerone, e all’Antiquarium di Boscoreale, con i suoi numerosi reperti, testimonianza della vita e dell’ ambiente dell’epoca romana nell’agro Vesuviano, hanno il costo di 2 euro.
A Boscoreale (Na), in occasione delle Giornate europee dell’archeologia, apre al pubblico il cantiere di restauro di Villa Regina, l’unica villa rustica (I sec. a.C. – I sec. d.C.) interamente scavata. Trovati un torcularium e un plaustrum

La locandina dell’evento a Boscoreale (Na): apertura al pubblico del cantiere di restauro di Villa Regina in occasione delle Giornate europee dell’Archeologia
Un’occasione unica. Grazie alle Giornate per l’archeologia 2019. Venerdì 14 giugno 2019, a Boscoreale (Na) Villa Regina apre le porte del suo cantiere per raccontare gli interventi di messa in sicurezza e restauro che la stanno interessando, offrendo al contempo l’opportunità di visita alla Villa rustica, in attesa della sua riapertura definitiva. Le visite al cantiere si svolgeranno dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 16:30, con ingresso gratuito ai visitatori, che saranno accolti da un responsabile dell’Impresa ACF Restauri e da un funzionario del Parco Archeologico. Gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza dell’edificio e alla futura fruizione da parte del pubblico, hanno previsto la sistemazione e ripristino delle coperture, oltre ad interventi conservativi di pulitura degli apparati decorativi. L’ingresso all’adiacente Antiquarium di Boscoreale permane a pagamento. Le Giornate dell’archeologia, in programma dal 14 al 16 giugno 2019 nei luoghi di cultura statali e non, promosse dal Mibac, nascono su iniziativa dell’Istituto nazionale francese di ricerca archeologica preventiva (Inrap), che per il decimo anniversario ha coinvolto tutti i Paesi europei, come occasione per promuovere il patrimonio e far conoscere il lavoro dell’archeologo, attraverso conferenze, spettacoli, laboratori didattici e visite guidate a cantieri di scavo.

Villa Regina a Boscoreale, l’unica villa rustica (fattoria) del I sec. a.C. – I sec. d.C. interamente scavata (foto parco archeologico di Pompei)
Villa Regina a Boscoreale è l’unica villa rustica interamente scavata delle numerose fattorie specializzate nella produzione agricola presenti sul territorio pompeiano. La villa, che presentava anche un piano superiore, è databile nel suo impianto originario al I sec. a.C. e fu ampliata in almeno due fasi successive in età augustea e giulio-claudia. Fu scoperta nel 1977, a seguito di lavori edilizi, e poi portata in luce con accurate campagne di scavo concluse nel 1980. È composta da vari ambienti disposti sui tre lati di un cortile scoperto che ospita la cella vinaria con diciotto dolia (orci per la conservazione del vino). L’attività principale era infatti la produzione del vino. Nella villa si conservano alcuni calchi degli infissi in legno di porte e finestre. Gli ambienti pregiati della Villa, oltre all’ampio porticato, al torcularium con i calchi del torchio ligneo ed i fori e pozzetti per il suo ancoraggio al suolo, la vasca di spremitura e il contenitore per la raccolta del mosto; includono il triclinio, dalle pareti decorate da pitture attribuite alla fase di transizione tra il III e il IV stile; la cucina, in disuso al momento dell’eruzione, con forno in muratura e focolare al centro della stanza, un vano di servizio con la cisterna per l’acqua, sormontata da un vaso di argilla; il granaio per la conservazione di fieno, cereali e legumi, adiacente all’aia scoperta. Nel portico venne ritrovato durante lo scavo un carro da trasporto (plaustrum), di cui restano evidenti, in una stradina adiacente alla villa, i solchi lasciati dalle ruote nel terreno. Il piano di calpestio dell’area circostante la villa è costituito dal terreno agricolo del 79 d.C., che conserva le tracce delle antiche coltivazioni e di cui sono stati eseguiti i calchi delle radici di vite. Accanto ad esse sono state ripiantate le viti per la ricostruzione dimostrativa dell’impianto del vigneto. Lungo le pareti dello scavo la stratigrafia del terreno mostra chiaramente la successione dei depositi di materiale piroclastico determinati dall’eruzione del 79 d.C. che causò la distruzione della piccola fattoria.
Nuovo sito web per il parco archeologico di Pompei: mappa interattiva e informazioni in sette lingue
Dal 10 dicembre sarà online il nuovo sito web del Parco Archeologico di Pompei con una nuova veste grafica, ma soprattutto con una maggiore navigabilità e accessibilità per gli utenti e un più ricco contenuto testuale, di immagini e video. Il sito del Parco, che manterrà l’indirizzo http://www.pompeiisites.org e avrà le due versioni in italiano e inglese, prevede anche una landing page con le informazioni di base in ulteriori 7 lingue (tedesco, francese, spagnolo, russo, portoghese, giapponese e cinese) e porta in evidenza le informazioni su Pompei, ma anche sui siti periferici della Reggia di Quisisana, del Polverificio Borbonico, di Villa Sora e Longola che, oltre ai siti di Stabiae, Oplontis e l’Antiquarium di Boscoreale, rientrano nella competenza del Parco Archeologico di Pompei.
Una novità è la mappa interattiva dell’area archeologica di Pompei, facilmente navigabile sia da mobile che da desktop, con aggiornamenti in tempo reale sulle aperture e gli orari delle domus, con foto e descrizione degli edifici e con la possibilità di potersene servire come guida mobile per orientarsi facilmente all’interno degli scavi. Il sito, nell’ottica dell’attenzione che il Parco archeologico sta riservando all’ accessibilità degli utenti di ogni categoria al patrimonio culturale di Pompei, è in linea da un punto di vista normativo con gli standard tecnici previsti dal Decreto Ministeriale 8 luglio 2005 e successive modifiche (Allegato A ).
A Boscoreale “suggestioni notturne”: musica, poesia e visite serali all’Antiquarium. E a Pompei “Musica in terrazza”
L’avevamo scritto: “La notte rende magico il mondo antico. Le luci danno forza e spessore a ogni particolare, dalle colonne ai capitelli, e imponenza e volume a ogni monumento, dai templi ai palazzi alle terme. E se questo vale per la maggior parte dei siti archeologici, lo è ancora di più per i siti archeologici vesuviani: dal 27 luglio al 28 settembre 2018, Pompei, Oplontis, Antiquarium di Boscoreale, e per la prima volta la Villa S. Marco di Stabia con “Stabiae Nocte” aprono alle “passeggiate notturne” (vedi https://archeologiavocidalpassato.wordpress.com/2018/07/26/fine-settimana-magici-nei-siti-archeologici-vesuviani-per-due-mesi-passeggiate-notturne-con-percorsi-illuminati-a-pompei-oplontis-antiquarium-di-boscoreale-e-per-la-prima-volta-villa-san-marco-di/)”. Per questo ultimo scorcio di settembre c’è una novità: sono le “Suggestioni notturne” a Boscoreale: musica, poesia e visite serali all’Antiquarium a partire da venerdì 14 settembre 2018. In occasione infatti delle passeggiate notturne promosse dal Mibac, all’Antiquarium di Boscoreale, il parco archeologico di Pompei in collaborazione con la Scabec-Regione Campania propone a partire dal 14 settembre “Boscoreale, suggestioni notturne” un’originale visita serale con performance musicale e narrativa creata ad hoc per lo spazio museale vesuviano. Accompagnato da un trio di musicisti, l’attore e regista Ottavio Costa si esibirà in un raffinato percorso di testi e musica attraverso le sale del museo, fino all’auditorium. Appuntamento venerdì 14 settembre 2018 alle 20.30, con repliche sabato 15 e i venerdì 21 e 28 settembre.
Le composizioni musicali più delicate e affascinanti del compositore francese Claude Debussy faranno da sottofondo ai versi dello scrittore Pierre Louÿs che ha dedicato la maggior parte del suo lavoro al mondo antico. La prima parte, in prosa e accompagnata dal flauto, prevede un testo elaborato per l’occasione, liberamente ispirato alle pagine di Egon Corti e di Alberto Angela sulla Villa di Lucio Cecilio Giocondo. Il percorso di visita terminerà con un evento musicale conclusivo della durata di 30 minuti previsto per le 21.30 e in replica alle 22.15. La proposta artistica è a cura di Progetto Sonora. Il biglietto è di 2 euro.

A Pompei le passeggiate notturne interessano uno dei luoghi più monumentali del sito, l’area del Foro
Prosegue intanto a Pompei “Musica in Terrazza”, l’apertura serale degli scavi con performance musicale sulla terrazza dell’Antiquarium. Venerdì 14 settembre 2018 si esibiranno i Sonora Sax Quartet Domenico Luciano (sax soprano), Angela Colucci (sax contralto), Nicola De Giacomo (sax tenore), Gaetano Amoroso (sax baritono). In programma composizioni originali e interpretazioni di celebri brani classici, dal popular al jazz. Sabato 15 settembre invece sarà la volta del Marco Sannini Trio in The Swing Tree con Marco Sannini accompagnato dalla chitarra manouche di Oscar Montalbano e il contrabbasso di Marco de Tilla. L’accesso ai percorsi notturni non richiede prenotazione. Il costo del biglietto d’ingresso al percorso di luci proposto a Pompei è di 7 euro. Sarà possibile acquistare i biglietti direttamente nei siti archeologici.
Fine settimana magici nei siti archeologici vesuviani: per due mesi passeggiate notturne con percorsi illuminati a Pompei, Oplontis, Antiquarium di Boscoreale e, per la prima volta, villa San Marco di Stabia
La notte rende magico il mondo antico. Le luci danno forza e spessore a ogni particolare, dalle colonne ai capitelli, e imponenza e volume a ogni monumento, dai templi ai palazzi alle terme. E se questo vale per la maggior parte dei siti archeologici, lo è ancora di più per i siti archeologici vesuviani: dal 27 luglio al 28 settembre 2018, Pompei, Oplontis, Antiquarium di Boscoreale, e per la prima volta la Villa S. Marco di Stabia con “Stabiae Nocte” aprono alle “passeggiate notturne”. Tornano infatti i percorsi illuminati nei siti archeologici vesuviani, nell’ambito dei progetti di valorizzazione 2018 promossi dal ministero per i Beni e le attività culturali. L’appuntamento è il venerdì e il sabato dalle 20.30 alle 23.30. L’accesso ai percorsi notturni non richiede prenotazione.

A Pompei le passeggiate notturne interessano uno dei luoghi più monumentali del sito, l’area del Foro
A Pompei le passeggiate notturne interesseranno uno dei luoghi più monumentali del sito, l’area del Foro, cuore della vita politica, religiosa ed economica della città antica, attraverso un percorso di suoni e luci che ha inizio da porta Marina. La suggestione e la bellezza di templi e edifici illuminati, ma anche la possibilità di rivivere attraverso voci, rumori e suoni gli attimi di vita quotidiana dell’antica città, accompagneranno il visitatore alla scoperta della storia. Da Porta Marina, oltrepassate le Terme Suburbane, poco fuori la cinta muraria e l’accesso dalla via del mare, le grida e le attività di artigiani e lavoratori provenienti dalle botteghe di via marina (la bottega del panettiere e il negozio di Furius), i rumori e le chiacchiere della padrona di casa nella Domus di Trittolemo, i suoni e le voci che accompagnano e raccontano i ludi (giochi) in onore di Apollo nel Santuario omonimo, e ancora il ritmo dei tamburi e delle musiche delle sacre cerimonie di culto per il supremo Giove, al Capitolium (o Tempio di Giove), la confusione del Mercato (il Macellum) e le attività dei fulloni (i lavandai) presso l‘Edificio di Eumachia, scandiscono le tappe di questo viaggio nel passato. Dopo la Basilica, l’antico palazzo di Giustizia, l’itinerario si conclude, uscendo dal Tempio di Venere, con la visita all’ Antiquarium e ai reperti esposti nelle mostre in corso. I percorsi al costo di 7 euro, 18 serate secondo il seguente calendario: 27 e 28 luglio; 3, 4, 10, 11, 17, 18, 24, 25, 31 agosto; 1°, 7, 8, 14, 15, 21, 28 settembre.
Ad Oplontis le visite notturne alla Villa di Poppea, tra i più begli esempi di villa dell’aristocrazia romana, attribuita a Poppea Sabina, moglie dell’imperatore Nerone, e all’antiquarium di Boscoreale, con i suoi reperti esposti, testimonianza della vita e dell’ ambiente dell’epoca romana nell’agro Vesuviano, avranno il costo di 2 euro. A partire da settembre le visite notturne di Pompei si ampliano con le performance musicali sulla terrazza dell’Antiquarium, organizzate in collaborazione con la Scabec – Regione Campania nell’ambito del progetto Campania by night. Performance musicali e suggestioni notturne di Campania by night anche a Oplontis e all’Antiquarium di Boscoreale.
Partecipa all’iniziativa anche l’area archeologica di Villa S. Marco a Stabia, con l’apertura notturna “Stabiae Nocte”: 4 serate a ingresso gratuito il 28 luglio, 4 e 11 agosto, 1° settembre, che prevedono possibilità di visite guidate alle 21 e alle 22. Un suggestivo itinerario alla scoperta della villa romana di San Marco (I sec. a.C. – I sec. d.C.), nell’area archeologica di Stabiae, per la prima volta visitabile di sera grazie a installazioni luminose. Un percorso emozionante, accompagnati da una guida, che culminerà con l’ascolto della lettera di Plinio il Giovane a Tacito, letta dall’attore Luigi Vernieri, contenente il racconto degli ultimi istanti di vita dello zio, Plinio il Vecchio, morto proprio a Stabiae, vittima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Possibilità anche di visita libera dalle 20.30 alle 23.30.
Visite serali all’Antiquarium di Boscoreale, ai piedi del Vesuvio, con un’opportunità eccezionale: ammirare l’affresco di giardino della casa del Bracciale d’Oro di Pompei, il più bello mai trovato nella colonia romana
Metti una sera una passeggiata in giardino. Ma non un giardino qualsiasi; uno spazio verde speciale: l’eccezionale affresco di giardino recuperato a Pompei nella Casa del Bracciale d’Oro. L’opportunità fino al 30 settembre 2017 la offre l’Antiquarium di Boscoreale, ai piedi del Vesuvio, che il venerdì in agosto e il venerdì e il sabato in settembre, nel corso delle aperture serali, al costo di 2 euro, presenterà eccezionalmente la grande parete affrescata con scene di giardino proveniente dalla casa del Bracciale d’Oro di Pompei, rientrata il 14 agosto dal Grand Palais di Parigi dove era stata esposta dal 15 marzo al 24 luglio scorsi nella mostra “Jardins” assieme a opere di Fragonard, Monet, Cézanne, Klimt, Picasso e Matisse.
“L’Antiquarium, istituito nel 1991 ed ospitato in un edificio costruito su un terreno donato dal Comune di Boscoreale, nelle adiacenze dell’area archeologica di Villa Regina”, spiegano alla soprintendenza speciale di Pompei, “illustra, con l’ausilio di strumenti didattici, la vita e l’ambiente dell’epoca romana nell’agro Vesuviano particolarmente favorevole all’insediamento e allo sfruttamento umano. Vi sono esposti numerosi reperti di ogni genere, rinvenuti spesso in eccezionale stato di conservazione sotto la coltre di cenere e lava vesuviana durante gli scavi effettuati, tra la fine dell’Ottocento ed i primi decenni del Novecento, in alcune delle case di Pompei e nelle ville rustiche e signorili attestate in questa zona, i quali permettono di acquisire dati notevolmente precisi sul tenore di vita, sulle condizioni economiche, sugli usi e costumi degli abitanti di questo territorio in età romana”.

Il massiccio bracciale d’oro, che ha dato il nome alla casa di Pompei dove è stato trovato: oggi è conservato al museo Archeologico di Napoli
Il grande affresco decorava la zona centrale della parete a sinistra dell’ingresso della Casa del Bracciale d’Oro a Pompei. “La dimora”, ricorda l’archeologa Rosaria Ciardiello, “prende il nome dal rinvenimento di un bracciale d’oro dell’eccezionale peso di seicentodieci grammi. Nel corso dello scavo, nel settore di servizio, infatti, si rinvenne un piccolo nucleo familiare composto da due adulti ed un bambino in tenera età, che si erano rifugiati nel sottoscala dove trovarono la morte. Al braccio di uno dei due adulti fu rinvenuta la preziosa armilla costituita da una verga che termina con due teste di serpente i cui occhi sono composti da pietre preziose che reggono nelle fauci un disco sul quale è rappresentato un busto di Selene. La divinità, sormontata da un crescente lunare e da sette stelle, regge un velo rigonfio a forma di nimbo”. Vedi il video della soprintendenza sulla casa del Bracciale d’Oro
L’affresco della Casa del Bracciale d’Oro è tra le più accurate rappresentazioni di giardino di III stile, risalente al secondo venticinquennio del I secolo d.C. La cura dei dettagli con la quale è raffigurato il lussureggiante giardino fiorito, genera un effetto realistico che permette di riconoscere diverse specie di piante dell’epoca, l’oleandro, il viburno, il vilucchione, la palma, la rosa, l’edera variegata, oltre alla varie tipologie di uccelli, volteggianti o posati sui rami degli alberi, come il colombo, il colombaccio, la gazza ladra, il passero e la rondine. La decorazione rinvenuta negli anni ’70 in frammenti è stata ricomposta grazie ad un complesso intervento di restauro. Proprio Rosaria Ciardiello descrive l’affresco nei minimi dettagli: “L’oecus (la sala di rappresentanza) era decorato da bellissime pitture di giardino che, per l’ottimo stato di conservazione dei colori dell’intonaco, nonostante le condizioni di frammentarietà, cui si è ovviato con una attenta e curatissima opera di distacco e ricomposizione realizzata tra il 1979 e il 1983, si pongono al primo posto fra quelle ritrovate nelle città vesuviane. La decorazione, rinvenuta negli anni ‘70 in numerosi frammenti sotto il crollo della volta, è stata ricomposta a seguito di un delicato intervento di restauro. Essa riproduceva un bellissimo viridarium ricco di vari tipi di piante e ravvivato da erme marmoree ed uccelli di varia specie. Le pareti mostrano un giardino immaginario visto attraverso una grande finestra che si apre per tutta la sua larghezza. La fauna e la flora sono rappresentate con grande fedeltà. Tra gli uccelli si riconoscono l’alzavola, raffigurata mentre si leva in volo, l’usignolo, la cornacchia grigia, la garzetta. Tra le piante spiccano gli oleandri, i corbezzoli, il pino, le rose. Ad ogni elemento si accompagna anche un possibile significato simbolico. Sono state riconosciute, infatti, la palma da datteri, simbolo di vittoria e immortalità; l’alloro, sacro ad Apollo; il corbezzolo, simbolo di eternità; il papavero, caro a Demetra; il pino, simbolo di fecondità e sacro a Cibele; il viburno, consacrato nei trionfi; l’oleandro velenoso simbolo di morte, e la rosa, simbolo di amore e sacra a Venere. Allo stesso modo è stato possibile riconoscere anche nelle specie di uccelli raffigurati un significato simbolico, come nel caso della colomba sacra a Venere simbolo della fedeltà coniugale o della coturnice simbolo dell’amore. A sinistra di un bacino di fontana zampillante si riconosce l’usignolo poggiato su di una canna utilizzata come sostegno alle rose. Dall’alto pendono maschere dionisiache, in funzione di oscilla”.
Le passeggiate notturne sono previste anche negli altri siti vesuviani: fino al 30 settembre 2017, dalle 20.30 alle 23, si può entrare nella Villa di Poppea a Oplontis e agli Scavi di Pompei in due diversi itinerari, l’uno con partenza da Porta Marina con proiezioni multimediali lungo il percorso fino al quartiere dei teatri e l’altro da piazza Anfiteatro con visita alle mostre “Pompei e i greci”, “Pompei underground” sui Pink Floyd e all’esposizione sugli affreschi di Moregine alla Palestra grande.














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