Archivio tag | Alessandra Vinciguerra

Ischia (Na). Ai Giardini La Mortella nella Recital Hall di Forio l’incontro “Paradisus Voluptatis: il giardino medievale tra simbolo religioso e luogo di vita”, col prof. Alessandro Cremona, storico dell’arte e dei giardini, ottavo e ultimo appuntamento del ciclo di conferenze del “Progetto Kepos, Incontri di Archeologia e Paesaggio”

Giovedì 29 ottobre 2025, alle 19, ai Giardini La Mortella nella Recital Hall di Forio, sull’isola d’Ischia (Na), l’incontro “Paradisus Voluptatis: il giardino medievale tra simbolo religioso e luogo di vita”, ottavo e ultimo appuntamento del ciclo di conferenze del “Progetto Kepos, Incontri di Archeologia e Paesaggio”, dedicato al tema del giardino in epoca medievale, con il prof. Alessandro Cremona, storico dell’arte e dei giardini, già funzionario della soprintendenza BB.CC. di Roma Capitale. Il dibattito si aprirà con i saluti della presidente della Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella Alessandra Vinciguerra, modererà l’appuntamento Mariangela Catuogno, direttore scientifico di Progetto Kepos. Il giardino medievale, da un punto di vista storico, rappresenta il tramite tra il giardino dell’antichità e del mondo mediorientale e quello rinascimentale. Può tuttavia essere analizzato anche in chiave metaforica e ideale, grazie ai suoi profondi legami con la simbologia religiosa e con la letteratura dell’epoca, sia di carattere utilitaristico sia di fantasia. Durante l’incontro verranno analizzate le numerose rappresentazioni del giardino medievale che ci sono giunte. Anche se spesso stilizzate o frutto di invenzione, queste testimonianze iconografiche sono preziose per capire com’era concepito l’hortus medievale e per provare a ricostruirne l’aspetto materiale e il significato profondo. L’incontro è ad ingresso libero a partire dalle 18.30. Per informazioni e prenotazioni lamortella.org.

Ischia (Na). In Villa Arbusto (museo Archeologico di Pithecusae) a Lacco Ameno l’incontro “Il quartiere metallurgico di Mazzola a Pithecussai: novità e prospettive alla luce delle ricerche recenti”, con Maria Luisa Tardugno, Matteo D’Acunto, settimo appuntamento del ciclo di conferenze del “Progetto Kepos. Incontri di Archeologia e Paesaggio” diretto da Mariangela Catuogno

Martedì 16 settembre 2025, alle 19, a Villa Arbusto, sede del museo Archeologico di Pithecusae a Lacco Ameno, sull’isola d’Ischia (Na), l’incontro “Il quartiere metallurgico di Mazzola a Pithecussai: novità e prospettive alla luce delle ricerche recenti”, settimo appuntamento del ciclo di conferenze del “Progetto Kepos. Incontri di Archeologia e Paesaggio”, diretto da Mariangela Catuogno, voluto dalla Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella in sinergia col Comune di Lacco Ameno e dedicato proprio alla ripresa delle attività di scavo nel sito di Mazzola sulla collina di Mezzavia a Lacco Ameno. Dopo i saluti della presidente della Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella, Alessandra Vinciguerra, e del sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, interverranno per presentare i recenti lavori Maria Luisa Tardugno, funzionario archeologo soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli; il prof. Matteo D’Acunto, professore di Archeologia classica dell’università di Napoli L’Orientale; e i responsabili di scavo e dello studio dei reperti Chiara Improta, Cristina Merluzzo e Francesco Nitti. L’appuntamento sarà moderato da Mariangela Catuogno, direttore scientifico del Progetto Kepos. L’ingresso è libero.

Campagna di scavo 2024 al quartiere metallurgico (VIII sec. a.C.) di Mazzola a Lacco Ameno sull’isola d’Ischia (foto sabap-na-met)

La scoperta del quartiere metallurgico di Mazzola, da parte di Giorgio Buchner, J. Rutter e J. Klein, sul finire degli anni ’60 del secolo passato, fu eccezionale in quanto mise in luce un’area con strutture utilizzate, fin dalle primissime fasi dell’impianto dell’insediamento di Pithekoussai, sia come laboratori per la lavorazione dei metalli che per abitazione. Lo scavo di Mazzola consentì di comprendere il ruolo dell’antico insediamento sull’isola d’Ischia nei processi produttivi di VIII sec. a.C. nel Mediterraneo legati alla metallurgia altamente specializzata. Dal 2024 un nuovo progetto di ricerca, rivolto al sito di Mazzola, con una concessione di scavo da parte del MiC vede il coinvolgimento dell’università di Napoli L’Orientale, la Scuola di Specializzazione in Beni archeologici ”Or.Sa.” dell’università di Salerno e dell’Orientale e la Soprintendenza Archeologica per l’area metropolitana di Napoli e la direzione scientifica in capo a Teresa E. Cinquantaquattro della direzione generale Archeologia Belle arti e Paesaggio del MiC, al prof. Matteo D’Acunto dell’università di Napoli l’Orientale e a Maria Luisa Tardugno, funzionario archeologo della SABAP-NA.

Ischia (Na). In Villa Arbusto (museo Archeologico di Pithecusae) a Lacco Ameno l’incontro “Napoli e Bisanzio: la prospettiva da Ischia”, quinto appuntamento del ciclo di conferenze del “Progetto Kepos. Incontri di Archeologia e Paesaggio”, con Maria Luisa Tardugno, don Emanuel Monte, Federico Marazzi, Maria Lauro, Mariangela Catuogno, quinto appuntamento del ciclo di conferenze del “Progetto Kepos. Incontri di Archeologia e Paesaggio”

Sabato 19 luglio 2025, alle 20, a Villa Arbusto, sede del museo Archeologico di Pithecusae a Lacco Ameno, sull’isola d’Ischia (Na), l’incontro “Napoli e Bisanzio: la prospettiva da Ischia”, quinto appuntamento del ciclo di conferenze del “Progetto Kepos. Incontri di Archeologia e Paesaggio”, con Maria Luisa Tardugno, funzionario archeologo soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli; don Emanuel Monte, direttore museo Diocesano di Ischia e Ufficio diocesano Beni culturali e Arte sacra; Federico Marazzi, ordinario di Archeologia cristiana e medievale, università Suor Orsola Benincasa di Napoli; Maria Lauro, archeologa; Mariangela Catuogno, archeologa. Dopo i saluti della presidente della Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella Alessandra Vinciguerra e del sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, gli intervenuti illustreranno – riesaminandolo – il lascito di don Pietro Monti per quanto riguarda i materiali ceramici compresi nell’arco cronologico fra il IV e il X secolo d.C., all’interno di un programma di studio e schedatura di tutto il patrimonio postclassico raccolto da don Pietro, che nel quinquennio 2019 – 2024 ha ricevuto il supporto anche del museo Archeologico nazionale di Napoli. L’eredità degli studi condotti da don Pietro Monti sui materiali archeologici di Ischia ha avuto infatti uno dei suoi aspetti più innovativi nel riconoscimento e nel salvataggio del materiale risalente all’età medievale. In un’Italia come quella dei primi decenni del dopoguerra, in cui il territorio isolano diveniva sempre più oggetto di appetiti speculatori che ne avrebbero modificato per sempre i connotati, don Pietro è andato letteralmente a caccia, ovunque sul territorio isolano qualcuno gliene facesse segnalazione, a recuperare materiali archeologici che venivano fortuitamente alla luce in occasione di sterri e lavori. Se quest’opera è stata meritoria in assoluto, ancor più essa lo è stata relativamente ai reperti di epoca medievale che, allora, non erano quasi mai oggetti di attenzione da parte dell’archeologia “ufficiale” praticata dalle Università e dalle Soprintendenze. L’istinto di don Pietro Monti per un’archeologia “globale” che spaziasse all’interno di tutti gli archi cronologici della lunga storia ischitana, ha conosciuto il suo apice nelle indagini sistematiche che egli condusse sotto la chiesa di Santa Restituta e nei suoi immediati dintorni, di cui egli riuscì a tratteggiare due millenni di storia, letta attraverso i reperti archeologici. L’incontro del 19 luglio 2025, a Villa Arbusto, è l’occasione per raccontare quanto sinora fatto e quanto resti ancora da fare.

Ischia (Na). In Villa Arbusto (museo Archeologico di Pithecusae) a Lacco Ameno l’incontro “Restauro e valorizzazione del patrimonio culturale di Ischia: interventi della Soprintendenza tra tutela e ricostruzione post-sisma”, con Marco De Napoli (Sabap-Na), quarto appuntamento del ciclo di conferenze del “Progetto Kepos. Incontri di Archeologia e Paesaggio”

Venerdì 4 luglio 2025, alle 19.30, a Villa Arbusto, sede del museo Archeologico di Pithecusae a Lacco Ameno, sull’isola d’Ischia (Na), l’incontro “Restauro e valorizzazione del patrimonio culturale di Ischia: interventi della Soprintendenza tra tutela e ricostruzione post-sisma”, quarto appuntamento del ciclo di conferenze del “Progetto Kepos. Incontri di Archeologia e Paesaggio”, con l’architetto Marco De Napoli, funzionario architetto della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Napoli –area metropolitana, che affronterà il tema della tutela nelle attività di restauro sul territorio di Ischia. Dopo i saluti della presidente della Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella, Alessandra Vinciguerra, e del sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, prenderà la parola l’architetto Marco De Napoli. L’appuntamento sarà moderato da Mariangela Catuogno, direttore scientifico del Progetto Kepos. Ingresso libero dalle 18.30. Le attività di restauro presuppongono interventi conservativi su di un bene culturale, quali manutenzione, prevenzione e risanamento che, sottoposti all’alta sorveglianza delle autorità competenti, devono essere premiati non solo per la complessità delle lavorazioni che si rendono necessarie, quanto come operazione svolta ope legis nell’interesse della collettività, ovvero per il bene comune che si viene a tutelare. In particolare le attività di restauro post sismico ad Ischia sui beni architettonici, di cui la Soprintendenza per competenza giuridica ha l’alta sorveglianza, impongono l’utilità di sviluppare comuni approcci metodologici nella conduzione degli interventi di riabilitazione degli edifici storici danneggiati attraverso l’utilizzo di linee guida d’intervento condivise. Appare fondamentale in questo agire sinergico tra gli Enti pubblici coinvolti da un piano di vista procedurale, urbanistico ed ambientale, l’avvio e il concretizzarsi di processi virtuosi di riqualificazione urbana, in una visione armonica di valorizzazione e sviluppo delle risorse del territorio dell’isola d’Ischia.

 

Ischia (Na). Ai Giardini La Mortella nella Recital Hall di Forio l’incontro “Cultura, cittadinanza, partecipazione”, con Ledo Pato, Fabio Pagano e Benedetto Valentino, terzo appuntamento del ciclo di conferenze del “Progetto Kepos, Incontri di Archeologia e Paesaggio”

Giovedì 12 giugno 2025, alle 19, ai Giardini La Mortella nella Recital Hall di Forio, sull’isola d’Ischia (Na), l’incontri “Cultura, cittadinanza, partecipazione”, terzo appuntamento del ciclo di conferenze del “Progetto Kepos, Incontri di Archeologia e Paesaggio”, dibattito a più voci dedicato al tema del rapporto tra cultura e cittadinanza, ed alla promozione di strategie culturali in grado di coinvolgere le comunità, rendendole partecipi della valorizzazione del patrimonio culturale e della sua fruizione, con Ledo Pato, esperto di politiche per i Beni culturali; Fabio Pagano, direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei; Benedetto Valentino, giornalista. Dopo i saluti della presidente della Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella Alessandra Vinciguerra il dibattito sarà moderato da Mariangela Catuogno, direttore scientifico del Progetto Kepos. L’obiettivo è stimolare una riflessione sul concetto di cultura come fattore di coesione sociale in grado di invogliare i giovani, i cittadini e le associazioni culturali nella costruzione di comunità generative, operose. Il confronto partirà dalle tematiche presentate nel libro di Ledo Prato, “Cultura è cittadinanza. Esperienze, pratiche e futuri possibili” e si animerà con gli interventi del direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano, e del giornalista ischitano Benedetto Valentino. Si affronterà il tema del rapporto fra cultura e politica, facendo riferimento a esperienze realizzate, all’esercizio del diritto alla formazione e alla cultura per tutti, ai processi culturali che generano cambiamenti attraverso la collaborazione, l’innovazione e la creatività. Una riflessione particolarmente necessaria in una realtà come Ischia, la cui ricca tradizione locale subisce il rischia di essere smarrita, perdendo la sua identità culturale e disperdendo le capacità creative delle nuove generazioni, fra l’overtourism e la “fuga dei cervelli”.

 

Ischia (Na). Ai Giardini La Mortella nella Recital Hall di Forio l’incontro “Il lascito della musica antica nello sviluppo della musica occidentale” con Massimo Raffa (università del Salento), secondo appuntamento del ciclo di conferenze del “Progetto Kepos, Incontri di Archeologia e Paesaggio”

Giovedì 29 maggio 2025, alle 19, ai Giardini La Mortella nella Recital Hall di Forio, sull’isola d’Ischia (Na), la conferenza “Il lascito della musica antica nello sviluppo della musica occidentale”, secondo appuntamento del ciclo di conferenze del “Progetto Kepos, Incontri di Archeologia e Paesaggio”, dedicato al tema dello sviluppo della musica occidentale a cura del prof. Massimo Raffa, ricercatore di Musicologia e Storia della Musica all’università del Salento. Dopo i saluti della presidente della Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella Alessandra Vinciguerra, prenderà la parola il prof. Massimo Raffa. A moderare l’appuntamento sarà Mariangela Catuogno, direttore scientifico del Progetto Kepos. Ingresso libero dalle 18.30. Nonostante non sia più udibile e sia ridotta a poche diecine di frammenti, la musica greca antica ha funzionato, in diversi momenti della nostra storia musicale, come una sorta di reagente chimico che ha innescato cambiamenti e innovazioni. Ad esempio, la nascita del melodramma e poi alcune delle sue riforme più importanti, da Gluck a Wagner, si devono proprio al desiderio di restaurare l’antica musica ellenica, o almeno una certa immagine di essa, più o meno idealizzata. Ma il retaggio dell’esperienza musicale dei Greci è ben più profondo. Alcune idee fondamentali, come la distinzione tra suono e rumore, il concetto di melodia, il valore non solo emotivo, ma anche etico e politico dell’attività musicale, sono state formulate per la prima volta dai Greci e continuano a essere alla base del nostro modo di pensare la musica.

Ischia (Na). Al museo Archeologico di Pithecusae, a Lacco Ameno, la conferenza “La tutela del patrimonio culturale per la conservazione dei valori identitari dell’isola d’Ischia” con Mariano Nuzzo, soprintendente ABAP per l’area metropolitana di Napoli, ottavo e ultimo appuntamento del progetto Kepos 2024

ischia_lacco-ameno_progetto-kepos_conferenza-tutela-del-patrimonio-culturale-dell-isola-d-ischia_nuzzo_locandinaVenerdì 8 novembre 2024, alle 16, al museo Archeologico di Pithecusae, a Lacco Ameno, sull’isola d’Ischia (Na), si svolge l’ottavo e ultimo appuntamento del Progetto Kepos, organizzato dalla Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella, in cui interviene il soprintendente Mariano Nuzzo, SABAP per l’area metropolitana di Napoli, su “La tutela del patrimonio culturale per la conservazione dei valori identitari dell’isola d’Ischia”. Dopo i saluti di Alessandra Vinciguerra, presidente della Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella, e del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, si svolgerà la conferenza del soprintendente Mariano Nuzzo. L’appuntamento sarà moderato da Mariangela Catuogno, direttore scientifico del Progetto Kepos. Il compito istituzionale della Soprintendenza è la tutela e la conoscenza del patrimonio archeologico, storico-artistico, architettonico e paesaggistico, la dichiarazione del suo interesse, le attività di manutenzione e restauro o il controllo su tale attività svolta da terzi, l’attività di inventariazione e catalogazione dei Beni culturali, oltre ad una vasta attività di valorizzazione e di gestione svolta in accordo con enti pubblici o privati, collabora e promuove iniziative volte a favorire l’accesso del pubblico al patrimonio attraverso il Servizio Educativo, pubblicazioni e progetti. L’isola d’Ischia con il suo ricco patrimonio archeologico, artistico e paesaggistico e la sua forte vocazione turistica impone strategie di tutela e di valorizzazione sempre più innovative alla luce degli eventi di natura geologica che hanno interessato l’isola nella consapevolezza che i valori identitari possano essere tutelati grazie alla sinergia tra gli enti e alla presenza di una comunità, che si senta erede e custode di questo straordinario patrimonio.

Ischia (Na). Ai Giardini La Mortella di Forio la conferenza “I Giardini delle grani dinastie: dai Medici ai Borbone” con Alberta Campitelli, vicepresidente dell’associazione Parchi e Giardini d’Italia, settimo appuntamento del progetto Kepos 2024

ischia_progetto-kepos_conferenza-i-giardini-delle-grandi-dinastie_alberta-campitelli_locandinaGiovedì 10 ottobre 2024, alle 19, nella Sala Recital Hall dei Giardini La Mortella di Forio (Ischia, Na), settimo appuntamento del Progetto Kepos, in cui interverrà la prof.ssa Alberta Campitelli, vicepresidente dell’associazione Parchi e Giardini d’Italia e presidente della commissione giudicatrice per il bando PNRR Restauro di Parchi e Giardini Storici sul tema dei Giardini Storici con una relazione dal titolo “I Giardini delle grani dinastie: dai Medici ai Borbone”. Dopo i saluti di Alessandra Vinciguerra, presidente della Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella si svolgerà la conferenza della prof.ssa Alberta Campitelli. L’appuntamento sarà moderato da Mariangela Catuogno, direttore scientifico del Progetto Kepos. Ingresso libero dalle 18.30.

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Il giardino della villa Medicea di Castello in Toscana (foto progetto kepos)

Il giardino, in tutti i tempi, è stato specchio del suo committente e per suo tramite sono stati veicolati i messaggi che si voleva giungessero alle comunità di riferimento. Il giardino era quindi la scena del potere, dove veniva presentata la personalità di chi lo aveva voluto, ma era anche simbolo della sua cultura, ricchezza e raffinatezza. Con il Rinascimento e l’affermarsi di potenti e ricche famiglie che dominavano i vari stati in cui era divisa la penisola, il giardino diventa uno status symbol, sia che fosse complemento di palazzi di città sia che fosse a decoro di residenze nel territorio. In questo secondo caso, alla bellezza e delizia del giardino situato nei pressi dell’edificio padronale, si accompagnava la tenuta agricola, fondamentale fonte di reddito.

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Il giardino della Reggia di Caserta (foto progetto kepos)

Questa impostazione accomuna i giardini voluti dai pontefici, dai re, dalle potenti dinastie quali i Medici, i Gonzaga, i d’Este, i Farnese, i Borbone, e da numerosi cardinali che ne facevano un mezzo per essere eletti al trono pontificio. Dalla seconda metà del XV secolo a tutto il XVIII secolo si assiste così, nelle diverse regioni, ad un proliferare di splendidi complessi che abbinano arte e natura, spesso opera di grandi artefici e che ancor oggi, in gran parte ancora conservati, ci documentano la cultura e il fascino di tempi passati.

Ischia (Na). A Villa Arbusto, sede del museo Archeologico di Pithecusae, la conferenza “Dal Levante ad Ischia: un Mediterraneo condiviso” con Ida Oggiano, dirigente di ricerca all’Ispc-CNR, sesto appuntamento del progetto Kepos 2024

ischia_lacco-ameno_villa-arbusto_archeologico_progetto-kepos-dal-levante-ad-ischia-un-mediterraneo-condiviso_oggiano_locandinaGiovedì 5 settembre 2024, alle 19.30, a Villa Arbusto sede del museo Archeologico di Pithecusae di Lacco Ameno, sesto appuntamento del progetto Kepos, organizzato dalla Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella e dedicato alle fasi storiche più antiche dell’isola d’Ischia, e dedicato al mondo levantino e alle connessioni col mondo greco e con l’antica Pithekoussai, con la dirigente di ricerca all’Istituto di Scienze del Patrimonio culturale del CNR, la prof.ssa Ida Oggiano, illustrerà il tema con la relazione “Dal Levante ad Ischia, un Mediterraneo condiviso”. Dopo i saluti del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale e di Alessandra Vinciguerra, presidente della Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella, interverrà la prof.ssa Ida Oggiano. L’incontro sarà moderato da Mariangela Catuogno, direttore scientifico del Progetto Kepos. Ingresso libero dalle 19.

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Corredo della tomba 545 dalla necropoli di Pithekoussai al museo Archeologico di Pithecusae: presenti un unguentario fenicio e una coppetta tripode di produzione locale (foto museo lacco ameno)

I primi tre secoli del primo millennio a.C. nel Mediterraneo furono caratterizzati da una grande mobilità di navi, merci, uomini e idee. Le coste del Mediterraneo Orientale e Cipro, il cosiddetto Levante, divennero parte integrante del sistema economico e culturale del Mediterraneo centro-occidentale (Sicilia e Sardegna, Nord-Africa e area tirrenica e Spagna). Tracce della presenza levantina sono sempre più evidenti negli scavi archeologici dell’area tirrenica e si aggiungono alla nota documentazione di Ischia, tra i primi luoghi di incontro tra le comunità locali, i greci dell’Eubea e i “levantini” appunto. Ma chi erano i Levantini di cui si parla? Chi furono i “phonikes”, i Fenici, che navigarono in questa parte del Mediterraneo ancor prima di fondare le loro colonie? Con la presentazione si proporrà un viaggio a ritroso, visitando un Vicino Oriente la cui multiculturalità è la base della sua ricchezza passata e contemporanea.

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Corredo della Tomba 944 rinvenuto nella necropoli di S. Montano a Lacco Ameno: disegno pubblicato da Giorgio Buchner, nel 1983

Ricorda Mariangela Catuogno: già Giorgio Buchner, nel 1983, pubblicando il corredo della Tomba 944 rinvenuto nella necropoli di S. Montano a Lacco Ameno sull’isola d’Ischia composto da una oinochoe (brocca locale), due skyphoi di tipo corinzio (coppe), una anforetta d’impasto a spirali, un aryballos (unguentario), due fibule, due fermatrecce, due anelli, globetti pendenti, scriveva: ” …l’unica fonte degli aryballoi usati a Pithekoussai nel terzo quarto dell’VIII sec. a.C. era il Levante, invita alla riflessione… si tratta di un rito allogeno…di una distinzione etnica… analoghe a quelle dimostrate dalle testimonianze epigrafiche semitiche… oppure ci troviamo di fronte ad un altro fenomeno pertinente alla stratigrafia sociale euboica, dalla cui espressione materiale non saranno certo state assenti le vicissitudini commerciali dell’epoca in cui ai vecchi contatti con l’Oriente si aggiungevano le imprese nell’ Occidente?”. Ne parlerà nell’incontro a Villa Arbusto.

Ischia (Na). Ai Giardini La Mortella di Forio la conferenza “I poteri della musica nei miti della Grecia Antica” con Massimo Raffa, ricercatore di Musicologia e Storia della Musica all’università del Salento, quinto appuntamento del progetto Kepos 2024

ischia_giardini-la-mortella_progetto-kepos_conferenza-i-poteri-della-musica-nei-miti-della-grecia-antica_massimo-raffa_locandinaSabato 24 agosto 2024, alle 19.30, nella Sala Recital Hall dei Giardini La Mortella di Forio (Ischia, Na),  quinto appuntamento del progetto Kepos, organizzato dalla Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella e dedicato alle fasi storiche più antiche dell’isola d’Ischia, dedicato alla Musica nota attraverso le fonti antiche e iconografiche e gli

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Il prof. Massimo Raffa (unisalento)

strumenti musicali utilizzati nel mondo antico con il prof. Massimo Raffa, ricercatore di Musicologia e Storia della Musica all’università del Salento. Dopo i saluti di Alessandra Vinciguerra, presidente della Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella si svolgerà la conferenza “I poteri della musica nei miti della Grecia Antica”, tenuta dal prof. Massimo Raffa. L’appuntamento sarà moderato da Mariangela Catuogno, direttore scientifico del Progetto Kepos. Ingresso libero dalle 19.

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Il volto di Orfeo del gruppo Orfeo e le sirene (foto Emanuele Antonio Minerva e Agnese Sbaffi / Mic)

Gli antichi Greci attribuivano alla musica il potere di influire sul macrocosmo – si pensi all’idea dell’armonia delle sfere – sulla vita pubblica, si consideri, ad esempio, il pensiero di politico-musicale di Platone e Aristotele e anche sull’esistenza individuale, come nel caso dell’ethos musicale e delle potenzialità terapeutiche della musica. Prima che questo tema entri nel pensiero filosofico, lo si ritrova massicciamente nel complesso dei miti. Le vicende di Orfeo, Museo, Tamiri, delle Muse e delle Sirene, per citarne solo alcune, costruiscono il racconto di una musica che può portare ordine nel mondo e nell’animo, ma può anche sconvolgerli. D’altro canto, la musica è anche un ponte tra uomini e dèi e tra vivi e morti. Fondamentale per la comprensione di come l’uomo antico si relazioni alla musica è analizzare i modi in cui l’enorme potere del suono e del canto emerge nelle narrazioni mitiche ed eroiche del mondo greco antico.