Rovereto (Tn). “Al cinema e oltre”: alla Fondazione Caritro anteprima RAM film festival “Sguardi sull’acqua” con presentazione del programma 2025 e incontro con Behrouz Boochani, giornalista, poeta e documentarista curdo-iraniano, autore di “Libertà. Solo Libertà”
Il RAM film festival – Rovereto Archeologia Memorie si presenta alla città e al pubblico. Venerdì 19 settembre 2025, alle 18.30, in sala Conferenze della Fondazione Caritro, in piazza Rosmini 5 a Rovereto (Tn), “Al cinema e oltre” anteprima dell’edizione 2025 del festival che da 36 anni racconta il patrimonio culturale attraverso il cinema, con presentazione del programma 2025 del festival “Sguardi sull’acqua” e incontro con Behrouz Boochani, giornalista, poeta e documentarista curdo-iraniano, autore di “Libertà, solo Libertà” (add editore, 2024): resistere nell’inferno dei centri di detenzione per migranti, lato oscuro delle democrazie. L’incontro è moderato da Giorgio Gizzi (Libreria Arcadia). Organizzano la serata: RAM film festival (Fondazione Museo Civico) con Tre Volte Lucy – i festival di Lucy e add editore, in collaborazione con Comune di Rovereto e con Biblioteca Civica Tartarotti, Patto per la Lettura – Rovereto, Libreria Arcadia. La partecipazione è gratuita, su prenotazione obbligatoria > www.ticketlandia.com/m/event/19-settembre-cinema-e-oltre.
Fuggito nel 2013 dall’Iran per salvarsi la vita, Behrouz Boochani ha cercato di ottenere lo status di rifugiato in Australia, ma è stato confinato insieme a migliaia di altri richiedenti asilo a Manus, un’isola in mezzo al Pacifico. Una prigionia durissima senza alcuna accusa, né condanna. Da lì, attraverso centinaia di messaggi inviati al cellulare dell’amico Omid Tofighian, Boochani ha composto il suo straordinario memoir “Nessun amico se non le montagne” (add editore, 2019), testimonianza di un vero e proprio atto di resistenza. Nel 2019 Boochani vince il Victorian Prize, il più prestigioso premio letterario australiano. Ancora detenuto a Manus, pronuncia il suo discorso di accettazione. Ora la voce di Behrouz Boochani torna con “Libertà, solo libertà” (add editore, 2024), una raccolta degli articoli giornalistici scritti durante e dopo la prigionia e di testi narrativi inediti. Ne emerge una voce profondamente umana che denuncia l’indegnità della condizione dei richiedenti asilo detenuti in tutto il mondo, la complessità dell’esperienza dei profughi e la natura surreale dell’isola-prigione. La riflessione, arricchita dal contributo di giornalisti, critici culturali e storici che ne hanno sostenuto la vicenda umana e intellettuale, dà vita al resoconto commovente e creativo della lotta di uno scrittore che ha reso pubblici gli effetti delle politiche di confine.
Torino. Per Salone OFF 2025, al museo Egizio l’incontro su musei e digitale con Olivier Van Beemen, autore del volume “Cattivi Custodi” (Add Editore), in dialogo con Gianluca De Serio, regista e sceneggiatore
Nell’ambito del Salone internazionale del Libro OFF 2025, appuntamento al museo Egizio di Torino: giovedì 17 maggio 2025, alle 18.30, in sala conferenze, incontro su musei e digitale con Olivier Van Beemen, autore del libro “Cattivi Custodi” (Add Editore), in dialogo con Gianluca De Serio, regista e sceneggiatore. Introduce Federico Zaina, museo Egizio. L’evento è gratuito con prenotazione obbligatoria su Eventbrite al link https://www.eventbrite.it/…/cattivi-custodi-tickets…. Nei giorni successivi all’evento, la conferenza sarà trasmessa anche in streaming sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale YouTube. In un reportage frutto di tre anni di viaggi e inchieste sul campo, Olivier van Beemen racconta la più grande organizzazione per la salvaguardia della natura africana che, con un fatturato di oltre 120 milioni di euro, controlla una superficie totale pari a quella della Gran Bretagna. Ma oltre agli ambiziosi piani di crescita e al successo nel mondo politico e imprenditoriale, c’è anche molto altro. Il confine che separa la tutela dell’ambiente dal colonialismo verde è sempre più labile: African Parks è la soluzione o il problema?
Torino. Al museo Egizio lo scrittore Christophe Boltanski dialoga con l’antropologo Marco Aime sul suo libro “King Kasai. Una notte coloniale nel cuore dell’Europa” (ADD Editore). Incontro in presenza e on line
Venerdì 10 maggio 2024, alle 18.30, nella sala conferenza del museo Egizio di Torino l’autore Christophe Boltanski dialoga con l’antropologo Marco Aime sul suo libro “King Kasai. Una notte coloniale nel cuore dell’Europa” (ADD Editore). Introduce Maria Elena Colombo, curatore del museo Egizio. L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria al link https://www.eventbrite.co.uk/e/891535074407/… L’incontro sarà trasmesso anche in streaming sulla pagina Facebook e sul nostro canale YouTube del museo. L’incontro è realizzato in collaborazione con ADD Editore.

Copertina del libro “King Kasai. Una notte coloniale nel cuore dell’Europa” (ADD Editore)
King Kasai. Una notte coloniale nel cuore dell’Europa. Benvenuti all’Africa Museum, un tempo Museo reale dell’Africa centrale, costruito per celebrare la gloria dell’impero coloniale belga e del suo re, Leopoldo II. È qui, in questo edificio maestoso oggi “de-colonizzato”, che Christophe Boltanski decide di passare una notte, visitandone i sotterranei, densi di stereotipi razzisti scolpiti nel marmo e nel bronzo, per poi riemergere nelle gallerie dove teche scintillanti racchiudono uccelli, pesci, rettili, primati, fino all’uomo-leopardo di Tintin. E King Kasai: cinque metri di altezza, sette di lunghezza, quattro zampe grosse come boe, due vele grigie spiegate al vento come orecchie e un centinaio di chili di avorio alla prua. Troneggia in disparte, lontano da tutto, arca simbolica della crudeltà di un tempo dimenticato. In “King Kasai” Boltanski segue a ritroso le orme del cacciatore che partecipò alla spedizione del Museo e uccise l’elefante, nel 1956, addentrandosi nell’oscurità di uno dei tanti “cuori di tenebra” dell’Occidente, densi di colpe un tempo impensabili, e ora appena ammissibili.

Christophe Boltanski, scrittore e giornalista
Christophe Boltanski è scrittore e giornalista; è stato corrispondente dalla Guerra del Golfo, da Gerusalemme, da Londra. La conversazione, dedicata al suo ultimo scritto, sarà incentrata sull’esperienza della notte che l’autore ha trascorso all’Africa Museum, a Bruxelles, affrontando una delle manifestazioni più eclatanti del colonialismo – pur in cerca di equilibrio – in Europa, accompagnato in quell’oscurità dalla lettura “Cuore di tenebra” di Conrad.



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