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Torino. Al museo Egizio conferenza “La creazione del confine geopolitico nell’Antico Egitto”, in presenza e on line, con Maria Carmela Gatto (Accademia Polacca delle Scienze)

torino_egizio_conferenza-la-creazione-del-confine-geopolitico-nell-antico-egitto_maria-carmela-gatto_locandinaL’antico Egitto è il primo esempio di Stato territoriale che conosciamo e la sua formazione ha cambiato radicalmente la struttura socioculturale della bassa valle del Nilo, soprattutto ai suoi confini. Se ne parla martedì 11 marzo 2025, alle 18.30, in sala conferenze del museo Egizio di Torino all’incontro con Maria Carmela Gatto (Accademia Polacca delle Scienze) su “La creazione del confine geopolitico nell’Antico Egitto”. L’evento è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria su Eventbrite al link https://www.eventbrite.it/…/la-creazione-del-confine… Live streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del museo Egizio. La conferenza è organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Studi storici dell’università di Torino. Con l’esempio in mente degli Stati moderni e confini geopolitici, che tanto condizionano la nostra vita, ci si aspetta di trovare istituzioni simili anche nell’Antico Egitto. Tuttavia, ricerche più recenti hanno evidenziato come lo Stato egizio non funzionasse come i nostri Stati moderni, e questo ha sicuramente influenzato la struttura dei suoi confini. È quindi fondamentale comprendere le dinamiche che hanno portato alla creazione di questa istituzione nell’Antico Egitto. Durante la conferenza, verranno presentati i risultati del progetto BORDERSCAPE, che ha analizzato il caso studio della regione della prima cateratta del Nilo, il confine meridionale con la Nubia.

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Maria Carmela Gatto (Accademia Polacca delle Scienze)

Maria Carmela Gatto è ricercatrice all’Istituto sulle Culture del Mediterraneo e dell’Oriente dell’Accademia Polacca delle Scienze a Varsavia, dove lavora dal 2020. Laureatasi alla Sapienza università di Roma e dottoratasi all’università di Napoli L’Orientale, ha sviluppato i suoi interessi di ricerca su varie tematiche riguardanti l’archeologia della valle del Nilo e del Sahara, focalizzandosi soprattutto sulla preistoria della regione nubiana e dell’alto Egitto. Ha svolto la sua carriera in diverse istituzioni academiche come le università di Yale, Leicester e Birmingham e il British Museum. È stata visiting professor all’università americana del Cairo, all’università di Bologna e alla Sapienza di Roma. Dal 2005 co-dirige una missione archeologica nella regione della Prima Cateratta nel sud dell’Egitto, ma ha lavorato anche in altri paesi dell’Africa Sahariana, soprattutto in Libia. Ha diretto e dirige progetti di ricerca finanziati a livello internazionale tra cui BORDERSCAPE, di cui ci parlerà oggi e su cui sta preparando una monografia.

 

Egitto. Webinar promosso dall’istituto italiano di Cultura al Cairo su “Wadi Rasras: un eccezionale sito di arte rupestre nel deserto a est di Assuan” a cura della prof.ssa Maria Carmela Gatto dell’Accademia polacca delle Scienze, e del prof. Antonio Curci dell’università di Bologna. Ecco come seguirlo

L’appuntamento è martedì 1° febbraio 2022, alle 17 ora italiana (18 ora egiziana) per il webinar “Wadi Rasras: un eccezionale sito di arte rupestre nel deserto a est di Assuan” a cura della prof.ssa Maria Carmela Gatto dell’Accademia polacca delle Scienze, e del prof. Antonio Curci dell’università di Bologna, promosso dal Centro archeologico italiano dell’Istituto italiano di Cultura al Cairo in collaborazione con l’ambasciata italiana al Cairo. La conferenza potrà essere seguita attraverso Microsoft Teams al link https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ameeting_ZjA2NDQ1NmYtODc3Zi00MzI1LTkxYzEtOTI1NzY3NTdjZTU4%40thread.v2/0?context=%7b%22Tid%22%3a%2234c64e9f-d27f-4edd-a1f0-1397f0c84f94%22%2c%22Oid%22%3a%22babdcf46-9524-4ae8-ae30-59e751a8a656%22%7d (istruzioni: 1- clicca sul link; 2- scegli “continua su questo browser”, non sarà necessario scaricare alcuna applicazione; 3 – fai clic su partecipa e sarai nella sala riunioni; 4- Se ti iscrivi da cellulare, dovrai installare l’app).

Il pannello dipinto trovato negli scavi a Wadi Ras Ras, a est di Aswan, con figure incise e, eccezionalmente, figure animali e umane dipinte in rosso e bianco (foto AKAP)

“In seguito alle ricognizioni effettuate nel tra il 2018 e il 2020 insieme al dott. Sayed el-Rawy (Ispettorato di Aswan), nell’ambito del Progetto Archeologico Assuan-Kom Ombo (AKAP) in aree selezionate nella regione tra Assuan e Kom Ombo”, scrivono Antonio Curci, Maria Carmela Gatto, Serena Nicolini in “Ricerche italiane e scavi in Egitto. RISE VIII. 2020” a cura di Giuseppina Capriotti Vittozzi, “Wadi Ras Ras è diventato uno dei siti di maggiore interesse tra le aree di concessione nel deserto orientale per l’enorme quantità di arte rupestre e per la presenza di numerosi ripari sotto roccia che meriteranno un’analisi più dettagliata. Sebbene al momento siano state fatte solo poche giornate di ricognizione per valutare l’estensione dell’arte rupestre ed essa necessiti di un’analisi molto più dettagliata, alcuni pannelli meritano una breve descrizione per la loro unicità. In particolare, è stato possibile documentare una scena posizionata al di sotto di un piccolo riparo che mostra figure incise e, eccezionalmente, figure animali e umane dipinte in rosso e bianco, che cronologicamente risultano antecedenti quelle incise. Tra le numerose incisioni rupestri presenti lungo lo wadi è molto probabile che siano presenti motivi decorativi risalenti all’Epipaleolitico, oltre naturalmente ad una grande quantità di scene riferibili all’iconografia predinastica, con barche e animali ampiamente attestati. Assai particolare risulta una scena di caccia con elefanti, cani, cacciatori e alcune figure femminili, riconoscibili per la presenza del seno. Sono molto numerosi, infine, i pannelli con segni e simboli geometrici che sono solitamente interpretati come testimonianze del passaggio di carovane di cammellieri. L’abbondanza delle raffigurazioni rupestri presenti a Wadi Ras Ras e il loro ampio arco cronologico richiederanno in futuro maggiori studi di approfondimento”.