Caorle (Ve). Al museo nazionale di Archeologia del Mare apre “La grotta del suono-35.000 anni di note” un’esperienza sensoriale immersiva ideata e curata dall’archeologo e musicista Simone Pedron, presidente di Tramedistoria
Per iniziativa della direzione regionale Musei nazionali Veneto in collaborazione con Tramedistoria Impresa Sociale sabato 29 novembre 2025, alle 11, al museo nazionale di Archeologia del mare di Caorle (Ve) arriva “La grotta del suono-35.000 anni di note” è il titolo dell’esperienza ideata e curata dall’archeologo e musicista Simone Pedron, presidente di Tramedistoria, un’esperienza sensoriale che unisce archeologia, musica ed emozione. L’esperienza sensoriale immersiva, che consentirà al visitatore di percorrere un viaggio nel tempo lungo 35.000 anni, attraverso i suoni degli strumenti musicali, luci, profumi e suggestioni acustiche che ci accompagnano da millenni, approda a Caorle dopo il successo ottenuto nelle edizioni 2024 e 2025 al museo “Vittorino Cazzetta” di Selva di Cadore (Bl). Un percorso unico nel suo genere che ha già affascinato migliaia di visitatori e che ora trova casa tra le sale del museo, dove sarà visitabile dal 29 novembre 2025 al 3 maggio 2026. L’esperienza sarà inclusa nel biglietto d’ingresso del museo e fruibile nei consueti orari: venerdì, sabato e domenica, dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17). Per info e prenotazioni: drm-ven.museocaorle@cultura.gov.it, 0421 83149 – 379 1805649.
L’installazione è il risultato di oltre trent’anni di ricerca e sperimentazione sull’archeologia del suono: flauti in osso, fischietti, rombi sonori, tamburi in terracotta, raschiatori e conchiglie-tromba ricostruiti partendo da reperti originali e capaci di restituire le sonorità del Paleolitico Superiore, del Mesolitico, del Neolitico e dell’Età del Rame. Il percorso accompagna il visitatore in un ambiente immersivo dove suoni in quadrifonia, luci calde e fragranze naturali evocano luoghi che potevano essere frequentati dalle prime comunità umane. La “colonna sonora” è stata registrata nel Castello di Andraz (Bl), con la collaborazione di Eleonora Demattia e Virginia Salvatore, musiciste, e la produzione audio di Federico Pelle di The Basement Studio di Vicenza. Nell’allestimento di Caorle ci sarà un collegamento con il relitto del Mercurio, le cui evidenze sono esposte al museo. Tra queste un fischietto in osso rinvenuto nel relitto ed esposto in vetrina che sarebbe stato usato dal nostromo per impartire ordini a bordo del brigantino militare, affondato dagli Inglesi nel 1812 durante la battaglia di Grado (Go). In alcune giornate, durante la visita, il pubblico potrà vedere e ascoltare proprio una replica del “sifflet de bosco”.

Trackback/Pingback