Reggio Calabria. 16 agosto 1972-2025, nell’anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace, riflessione del direttore del MArRC Fabrizio Sudano: “Opere tanto importanti quanto fragili e sempre bisognose di attenzioni costanti per la loro conservazione”

16 agosto 1972: una giornata indimenticabile. Per la Calabria, per l’Italia, per il mondo. Per l’archeologia. Quel giorno, dalle acque di Riace affioravano due capolavori destinati a cambiare la storia culturale del nostro Paese: i Bronzi di Riace. Il ritrovamento dei Bronzi di Riace è un evento fondativo: ha segnato una generazione, acceso l’immaginario collettivo, ridefinito il legame tra passato e identità. Oggi, 16 agosto 2025, nell’anniversario della scoperta, una riflessione del direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, Fabrizio Sudano.

Una fase del Check Up Bronzi al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)

Oltre cinquant’anni dopo, i Bronzi continuano a incantare, generare conoscenza, ispirare — anche grazie al lavoro costante di conservazione portato avanti dal museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, in collaborazione con l’Istituto centrale per il Restauro e l’università di Genova, nell’ambito del progetto #CheckUpBronzi (vedi Reggio Calabria. Progetto check up Bronzi: al museo Archeologico nazionale al via la campagna di manutenzione programmata sui Bronzi di Riace, grazie a un accordo con l’Istituto Centrale per il Restauro. L’ultimo intervento risale al 2009-2013 | archeologiavocidalpassato).

La sala dei Bronzi di Riace allestita nel 2016 al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)

Una fase del Check Up Bronzi al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)

“La Sala dei Bronzi è sicuramente il luogo più iconico del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e contiene le opere più preziose e importanti dell’intera collezione”, interviene Fabrizio Sudano, direttore del MArRC. “Tanto importanti quanto fragili e sempre bisognose di attenzioni costanti per la loro conservazione. Nel 2024 il nostro Museo, l’Istituto centrale per il Restauro e l’università di Genova, hanno condiviso un programma di verifiche, strumentali e visive, dello stato di conservazione dei reperti custoditi in Sala Bronzi, che abbiamo voluto chiamare Check Up Bronzi. E nel marzo 2025 sono state riportate al MArRC le terre di fusione dei Bronzi con l’obiettivo di favorirne lo studio, e ulteriori analisi, dando nuovo slancio al progetto di conservazione e divulgazione dell’inestimabile valore dei Bronzi di Riace”.

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