Torino. Al museo Egizio, in presenza e on line, la conferenza “The Mensa Isiaca: a monument to the Christian Faith” di dunque Jean Winand dell’università di Liegi apre il ciclo di incontri di marzo
Con l’incontro “The Mensa Isiaca: a monument to the Christian Faith” giovedì 6 marzo 2025, alle 18.30, al museo Egizio di Torino al via le conferenze del mese di marzo, a ingresso è libero, con prenotazione su Eventbrite. Disponibile anche lo streaming (in diretta e in differita). Comincia dunque Jean Winand dell’università di Liegi che parlerà della Mensa Isiaca. L’evento si tiene nella Sala Conferenze, a ingresso libero con prenotazione obbligatoria su Eventbrite al link: https://www.eventbrite.it/…/the-mensa-isiaca-a-monument… In inglese con traduzione simultanea in sala. Live streaming sulla nostra pagina Facebook e sul canale YouTube del museo Egizio. La conferenza è organizzata in collaborazione con l’Associazione ACME, Amici e Collaboratori del Museo Egizio, e con il dipartimento di Studi storici dell’università di Torino.

La Mensa Isiaca nella prima sala del museo (foto museo egizio)
La scoperta della Mensa Isiaca (o Tabula Bembina) all’inizio del XVI secolo diede nuovo impulso alla frenesia geroglifica nell’Europa occidentale. Questo manufatto, che per due secoli fu ritenuto di estrema antichità, è in realtà un’opera romana del I secolo d.C. che probabilmente aveva un ruolo nel culto di Iside. Tuttavia, gli umanisti erano convinti che potesse fornire la chiave per decifrare i geroglifici. Il padre Athanasius Kircher (1602-1680) attribuì alla Mensa Isiaca un posto di rilievo nei suoi studi. Secondo lui, essa era la prova che gli Egizi avevano conservato una parte significativa della saggezza cristiana trasmessa da Dio ad Adamo. Uno scarabeo con testa umana, situato sul bordo inferiore della Mensa, giocò un ruolo cruciale nella sua ricostruzione della trasmissione della Fede. Curiosamente, questa figura è stata riprodotta in quattro manoscritti arabi del XVII-XVIII secolo del trattato del pseudo-Ibn Wahshiyya sulla scrittura segreta.

L’egittologo Jean Winand (università di Liegi)
Nato nel 1962, Jean Winand è professore ordinario all’università di Liegi. È stato preside della facoltà di Lettere (2011-2017) e primo vice-rettore dell’università (2018-2022). È vincitore del premio annuale della Reale Accademia del Belgio, del premio quinquennale della Fondazione Universitaria del Belgio e dell’Anneliese Maier Forschungspreis (della Humboldt Stiftung, Germania). È membro della Reale Accademia del Belgio. Nel 2024-2025 sarà professore ospite al Collège de France (Parigi), l’università di Torino e l’università Carlo di Praga. Dal 2021 è titolare di una cattedra UNESCO. I suoi principali ambiti di ricerca riguardano la scrittura geroglifica, le lingue e la letteratura dell’antico Egitto. Ha pubblicato ampiamente sulle questioni relative al tempo e all’aspetto nella lingua egizia antica, nonché su vari aspetti della sintassi e della semantica lessicale. Si interessa anche alla ricezione della scrittura geroglifica nel Rinascimento e nell’epoca barocca, con un’attenzione particolare alle opere del gesuita Athanasius Kircher. È l’ideatore del progetto Ramses, un corpus ampiamente annotato di tutti i testi in egiziano tardo, fondato nel 2007, che gestisce insieme a Stéphane Polis.
PROGRAMMA CONFERENZE DI MARZO 2025. Sabato 8 marzo 2025, alle 18, “Dal cuore dell’Iran all’antico Egitto: Pegah Moshir Pour e il ruolo femminile nei millenni” con Pegah Moshir Pour, Federica Facchetti e Cinzia Soddu. Martedì 11 marzo 2025, alle 18.30, “La creazione del confine geopolitico nell’antico Egitto” con Maria Carmela Gatto. Martedì 18 marzo 2025, alle 18.30, “Le tante vite e morti delle statue egizie” con Simon Connor. Martedì 25 marzo 2025, alle 18.30, “I libri della respirazione nei papiri del museo Egizio” con Letizia Loprieno.
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