Napoli. Doccia fredda del Mic sulle aspettative di una città: “Paolo Giulierini non può ricandidarsi alla guida del Mann”. Lo annuncia lo stesso Giulierini: “Le ali sono spezzate e non voleremo più insieme”. Le reazioni: attestazioni di stima e di affetto

Paolo Giulierini, già direttore del Mann, nei depositi sotterranei delle Cavaiole (foto graziano tavan)
“Oggi è un giorno difficile perché le ali sono spezzate e non voleremo più insieme”, comincia con queste parole che grondano amarezza il breve saluto di commiato postato l’8 febbraio 2025 da Paolo Giulierini col quale il Direttore con la “D” maiuscola si congeda dal “suo” Mann e da quella Napoli che l’ha adottato come un figlio illustre e che non ha esitato a tappezzare col suo volto i luoghi più significativi partenopei, accanto ad altri grandi come Maradona, in una campagna che voleva tributare il grazie della città a chi l’ha valorizzata e portata nel mondo. “Niente sarà come prima ma nessuno mi potrà mai togliere l’orgoglio di aver riportato in prima fascia il Mann. Vi assicuro che ho dato tutto quello che potevo, così come enorme è l’affetto che ho ricevuto dai colleghi e dai cittadini di questa superba città. Dura lex sed lex. FORZA NAPOLI SEMPRE”. Una postilla inattesa in un bando macchinoso, già aperto il 4 febbraio, e inserita il 7 febbraio 2025, impedirebbe al momento a Paolo Giulierini la partecipazione, nascondendo il tutto dietro la saracinesca burocratica del “principio di rotazione”: “…al fine di evitare il consolidarsi di relazioni che possono favorire dinamiche improprie nella gestione amministrativa, conseguenti alla permanenza prolungata…”. “Un delitto perfetto”, è stato definito.
“Lavorare otto anni in città come Napoli – aveva dichiarato Paolo Giulierini ad archeologiavocidalpassato alla vigilia della fine del suo mandato, nel settembre 2023 – è come in qualche modo aprire il cuore a un grande amore. Insomma questi sono stati anni importanti per la mia crescita, per l’affetto che la città mi ha dato, per l’impegno che ho cercato di fornire nel restituire una fiducia incondizionata da parte dei cittadini e delle istituzioni. Adesso si profila all’orizzonte una nuova fase. È molto importante non lasciare a metà il museo ed è per questo che abbiamo presentato tutti i progetti per il futuro (vedi Napoli. “Ecco il Mann del futuro”: il direttore Giulierini a chiusura del suo mandato annuncia progetti e interventi (tutti esecutivi già finanziati) per i prossimi cinque anni, a cominciare dai depositi e nuovi servizi nei sotterranei. Una strada tracciata ben precisa per il direttore che verrà. I dettagli e le considerazioni | archeologiavocidalpassato) che consegnano o a chi sta parlando o a un nuovo direttore una strada ben più chiara di quella che ho trovato io quando arrivai. Quindi io credo che onestamente sia importante amare il proprio lavoro, amare il proprio museo. Ma è un po’ come l’amore per i figli: bisogna predisporli e crescerli perché diventino grandi in autonomia a prescindere. Poi se ci sarà la possibilità di accompagnarli ancora, appunto come un figlio, lo faremo volentieri”.

Il saluto dei dipendenti del museo Archeologico nazionale di Napoli al direttore Paolo Giulierini a fine mandato il 14 novembre 2023 scandendo “O capitano, mio capitano” (foto mann)
Le attestazioni di stima e di affetto si sono susseguite in queste ore. Quelle poche righe postate da Giulierini cancellavano con un colpo di spugna lunghi mesi di attesa e di speranza, dopo quel 14 novembre 2023 quando i dipendenti hanno salutato il direttore Paolo Giulierini mostrando cartelli e scandendo: “O capitano, mio capitano”. Contraccambiati dall’abbraccio simbolico di Giulierini che commentava: “Ci sono cose che ti segnano la vita e che ti ripagano di tutto. Grazie Napoli!”. E l’archeologo Mario Grimaldi sottolineava: “Mai vista una cosa del genere … mai visto una persona saper creare una tale unità di intenti tra l’interno e l’esterno di un ambito lavorativo … una squadra grandissima … in attesa di un ritorno, un nostos epico, perché il meglio deve ancora venire …”.

Conferenza con Giulia Longo e Paolo Giulierini su Thorvaldsen nel novembre 2022 all’Accademia di Danimarca a Roma
Quel ritorno non ci sarà, salvo soprese, ripensamenti o ricorsi. Scrive l’archeologa Giulia Longo: “Nulla concessero gli dei agli uomini senza fatica, caro Paolo. Sono certa che porterai successi e sorrisi in qualsiasi altro museo andrai a dirigere in futuro. Beato chi potrà iniziare o continuare a collaborare con te e con la tua mente vulcanica, instancabile, visionaria. God vind dicono i danesi per augurare il meglio in una fase di cambiamento, e letteralmente significa infatti Buon vento. Cogli allora la tua rosa, caro Paolo. Napoli per te sarà sempre casa. Qualunque cosa farai, non ci deluderai. Questo adesso è il tuo momento. Grazie di cuore per tutto, e buon vento!”. E un napoletano doc, Roberto Cinquegrana, esperto di arte equestre, e “studente” di archeologia: “Voglio solo ringraziare il direttore Paolo Giulierini per l’enorme contributo che ha dato alla mia città ed al Mann. Molteplici sono state le attività con lui nella vastità di interventi che ha fatto con la sua grande proiezione e disponibilità verso tutti. La città di Napoli tutta è grata incondizionatamente così come la mia persona nella speranza che il suo futuro possa essere sempre radioso portando con sé una Napoli che gli ha voluto bene. Ma tanto tanto bene”. E un’altra napoletana doc, esperta d’arte, Luciana Mastrangelo: “Grazie carissimo e splendido direttore del museo Archeologico di Napoli, che hai portato il Mann ai vertici, rendendolo uno tra i più bei Musei al mondo. Con te il Mann era il MyMann. Grazie per l’impegno, la professionalità ma soprattutto l’amore e la dedizione con cui hai svolto il tuo lavoro, creando uno staff di energie positive e propositive. Grazie per aver donato alla città di Napoli Cultura e passione come mai prima… ma io spero e credo che prima o poi riporterai la tua luce qui”.

Antonella Carlo, Paolo Giulierini e Mario Grimaldi in un evento al Mann nel 2018 (foro di leva)
Antonella Carlo, responsabile Comunicazione del Mann: “Come cittadina, non dimentico la luce che Paolo Giulierini ha fatto brillare su uno dei tesori della nostra Napoli. Come funzionario del Mann, non dimentico il bene che ha fatto al Museo. Come persona, non dimentico l’ascolto e la fiducia che mi ha sempre concesso. Auguri, caro Paolo, per tutti i successi che meriti”. E la storica dell’arte Lucia Emilio: “Paolo Giulierini grande competenza ed enorme passione. Ha reso il museo il “Mann internazionale”, una realtà immensa per Napoli, per i napoletani e non solo. Grazie di tutto Paolo. Con l’affetto di sempre”. E l’archeologo Mario Grimaldi: “Come vuole la prassi … si utilizzano le regole con sapiente uso e abuso … in questi ultimi anni abbiamo assistito a tante cose strane ma la luce che il Mann ha avuto per se stesso e per la città trasformandosi in una piazza coperta è qualcosa che nessuna regola ad hoc potrà cambiare … l’intelligenza di chi verrà si misurerà dal modo in cui si saprà confrontare e collegare a questo passato aureo dopo un grigio presente per andare verso un futuro che assomigli a quanto fatto in termini di connessione, cooperazione e fervore scientifico … magari un giorno riprenderemo da dove abbiamo lasciato con un rassicurante “dove eravamo rimasti” ma per ora resta tanta gratitudine verso una persona che ha fatto comprendere che esiste un metodo di far stare le persone assieme diverso, basato sul rispetto e la cooperazione … merce rara, rarissima e quindi preziosa”.
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