Locri (RC). Per la rassegna “Un caffè… storicamente corretto” promosso dal museo nazionale Archeologico di Locri Epizefiri e dal Circolo di Studi Storici Le Calabrie presentazione del libro “La feudalità in Calabria. Potere e fortificazioni nell’età normanna” (Iiriti Editore) a cura di Francesca Martorano (università Mediterranea di Reggio Calabria) ed Elena Trunfio (direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri)
Al museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri siamo arrivati all’appuntamento di marzo con “Un caffè…storicamente corretto”, il ciclo del giovedì promosso dal parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri con il Circolo di Studi storici “Le Calabrie” e il patrocinio del Comune di Locri, curato da Elena Trunfio e Marilisa Morrone. Alle 17.30, presentazione del libro “La feudalità in Calabria. Potere e fortificazioni nell’età normanna” (Iiriti Editore) a cura di Francesca Martorano (università Mediterranea di Reggio Calabria) ed Elena Trunfio (direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri), che porterà a scoprire uno dei più interessanti periodi della storia calabrese. Ingresso gratuito, senza prenotazione. Dopo i saluti di Giuseppe Monteleone, sindaco di Sant’Ilario dello Ionio, introduce Marilisa Morrone, presidente del Circolo di Studi storici “Le Calabrie”. Intervengono le curatrici Francesca Martorano (università Mediterranea di Reggio Calabria) ed Elena Trunfio (direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri). “Sono emozionata di presentare a Locri Epizefiri questo libro al quale abbiamo dedicato tempo e passione”, scrive Elena Trunfio. “Vi parleremo del Medioevo calabrese e di quei “maledetti Normanni” attraverso le fonti storiche, le testimonianze materiali, con inoltre alcuni spunti per la valorizzazione del patrimonio fortificato. Ringrazio ancora tutti i colleghi che hanno contribuito al volume”.

Copertina del libro “La feudalità in Calabria. Potere e fortificazioni nell’età normanna” (Iiriti Editore)
La feudalità in Calabria. Potere e fortificazioni nell’età normanna (Iiriti Editore). “Siamo tornati nel Medioevo!” è un’affermazione che, a più riprese, viene utilizzata dalla società contemporanea come sinonimo di periodo in cui barbarie, rozzezza e arretratezza culturale erano dominanti. In realtà tale epoca è stata ricca di innovazioni tecnologiche e sperimentazioni artistiche, e ha contribuito in maniera determinante alla costruzione della moderna Europa, avviando nuove strutture economiche, sociali e culturali. Per scardinare l’immaginario di un mondo buio e ricollocare questa fase temporale all’interno di precise coordinate storiche, ci sembra necessario promuovere progetti di divulgazione scientifica che, con linguaggi semplici rivolti ad un pubblico non specialistico, possano contrastare idee stereotipate, per raccontare l’evidenza di un mondo che ha ancora delle forti ripercussioni sul nostro modo di vivere.
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