Pompei. Villa dei Misteri: grazie all’accordo con la Procura di Torre Annunziata, abbattuti due edifici abusivi (un ristorante e una casa privata), scoperti cunicoli di clandestini e il criptoportico di un edificio sconosciuto, e avviate le ricerche nella parte non scavata della villa antica

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Foto aerea del 18/2/24 della villa dei Misteri a Pompei: si vede l’inizio dello scavo stratigrafico nell’rea a ridosso, prima occupata da una casa abusiva (foto parco archeologico pompei)

A Pompei, dopo quasi un secolo dalla grande campagna di scavo di Amedeo Maiuri, si completa lo scavo della parte ancora non indagata della Villa dei Misteri. Dopo l’abbattimento della casa abusiva sopra villa dei Misteri, nuove indagini stratigrafiche del parco archeologico in collaborazione con la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, in funzione di un protocollo d’intesa per il contrasto alle attività di scavo clandestino, hanno portato alla luce un pezzo del muro perimetrale Nord della villa, di cui un settore era rimasto inesplorato dopo gli scavi sistematici degli anni 1929-‘31. Della storia degli scavi alla Villa dei Misteri e delle nuove scoperte ha parlato il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, in un primo briefing in videoconferenza.

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Archivio Parco di Pompei: lettera di Amedeo Maiuri con richiesta di contributo al Banco di Napoli per la Villa dei Misteri (foto parco archeologico pompei)

“Alla Villa dei Misteri gli scavi sono partiti nel 1909-’10 da parte di un privato, lo svizzero Aurelio Item, che aveva comprato il terreno dalla proprietaria di una casa adiacente l’area”, ricorda Zuchtriegel. “Sono quelli gli ultimi anni in cui lo scavo da parte di un privato era possibile. In questi scavi vengono portati alla luce essenzialmente il grande salone dei Misteri e poco altro. Dopo quasi vent’anni – continua – Amedeo Maiuri riprende lo scavo per portare alla luce tutto il complesso”. In archivio del parco archeologico c’è una testimonianza straordinaria, parte di un faldone dove c’è scritto sopra “Richiesta di contributo al Banco di Napoli – Pompei Villa de Misteri”. La lettera del 7 febbraio 1929, secondo Zuchtriegel, dimostra che Maiuri si adopera subito in una grande operazione esemplare. “L’onorevole vice presidente dell’Economia – scrive Maiuri – si è compiaciuto di far presente all’eccellenza vostra (quindi al presidente direttore generale del Banco di Napoli) tra i molti gravi e urgenti bisogni del patrimonio archeologico della Campania quello che riveste in questo momento carattere di più particolare urgenza e interesse archeologico e turistico, e cioè il compimento e la sistemazione della nota e celebrata Villa dei Misteri in Pompei. Scoperta solo in minima parte verso il 1910, divulgatene in tutto il mondo la bellezza dei grandiosi affreschi di carattere dionisiaco, la villa restò per altro in massima parte sepolta e gli affreschi minacciati dalle infiltrazioni di terre incombenti da ogni lato e da possibili frane (“Sono quasi le stesse motivazioni – sottolinea Zuchtriegel – che oggi ci portano a intervenire in situazioni come la insula 10: fronte di scavo, assetto idrogeologico).

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Villa dei Misteri a Pompei: una fase degli scavi diretti da Amedeo Maiuri tra il 1929 e il 1930 (foto archivio parco archeologico pompei)

Solo nello scorso anno – continua la lettera – fu possibile alla mia soprintendenza ottenere dal superiore ministero un primo fondo per attuare rapidamente un programma di scavo e di sistemazione integrale di questa che è tra le più preziose ville romane della Campania. Ma essendo stato per imprescindibili necessità di bilancio decurtato il fondo richiesto, i lavori già iniziati scavo e restauro dovranno tra pochi giorni necessariamente interrompersi con grave nocumento delle pitture e delle strutture murarie in parte già emergenti dal terreno in parte ancora sepolte. Trattandosi di un monumento pompeiano verso il quale per il singolarissimo interesse per le pitture è rivolta l’attenzione di tutto il mondo – insiste Maiuri – ho pensato di non vanamente rivolgermi all’eccellenza vostra che con così alta visione degli interessi economici, morali e culturali di questa città ne regge il massimo istituto bancario. Dal preventivo delle opere da eseguire per lo scavo e la sistemazione del monumento si prevede il fabbisogno di almeno 50mila lire. E con tanto il lavoro potrebbe essere metodicamente concluso prima dell’estate. Nel rimettermi a quanto l’eccellenza vostra vorrà fare per uno dei più insigni monumenti dell’arte antica, voglia gradire l’espressione del mio profondo ossequio”. Praticamente – riprende Zuchtriegel – noi abbiamo qui in questa lettera il primo esempio di Art Bonus ante litteram. Questo è un documento straordinario perché racconta la visione ampia che è esattamente la stessa che noi oggi insegniamo agli studenti di Beni culturali. Cioè quando lui parla di valori economici, la sostenibilità, morali – noi oggi diremmo etici -, culturali e scientifici, e lo mette tutto insieme per chiedere un contributo considerando l’importanza di questo monumento è esattamente la stessa cosa che noi facciamo oggi”.

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2022: veduta zenitale dell’area pertinente la villa dei Misteri a Pompei. In alto, a destra, una casa privata; in basso, il ristorante “Bacco e Arianna” (foto parco archeologico pompei)

Maiuri completa lo scavo, quasi. Perché “ci rimane una parte”, come dice sempre lo stesso Maiuri: ed è quella che rimane tra l’area scavata e lo spazio che arriva fino alla casa accanto alla Villa dei Misteri. Poi la casa passa in altre mani, la casa viene ampliata abusivamente, e dunque la situazione si è fossilizzata/stabilizzata nel tempo, come rilevato nel 2022, come accertato dalle immagini da drone con il quale da anni ogni mese viene monitorato tutto il sito, e dal quale è stato individuato anche il ristorante “Bacco e Arianna”, totalmente abusivo, che si inserisce materialmente nel sito archeologico. Per decenni, quindi, il valore inestimabile della villa dei Misteri, situata fuori le mura dell’antica Pompei e famosa per i suoi affreschi a tema dionisiaco, è stato compromesso da costruzioni abusive: al di sopra della villa antica troneggiava una villetta costruita intorno a un antico rudere, mentre a fianco sorgeva il ristorante “Bacco e Arianna”, che si inseriva materialmente nel perimetro dell’area archeologica occupando un pezzo di terra nelle immediate vicinanze della dimora antica.

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Veduta aerea del 2023 dell’area di competenza della Villa dei Misteri: in basso, si vede che è già stato abbattuto il ristorante “Bacco e Arianna” (foto parco archeologico pompei)

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La nuova illuminazione adottata nella Villa dei Misteri a Pompei (foto parco archeologico pompei)

La situazione è cambiata profondamente nel 2023, quando, in virtù di un ulteriore protocollo d’intesa tra Procura e Parco che mira a contrastare l’abusivismo edilizio nella buffer zone intorno al sito UNESCO, sono stati abbattuti i due edifici (la casa privata e il ristorante Bacco e Arianna) per iniziare un’attività di ripristino della legalità e della pubblica fruizione. Contemporaneamente, si concludeva il lotto 1 di un intervento di restauro della villa che prevedeva l’illuminazione degli affreschi e il montaggio di tegole fotovoltaiche per produrre energie elettrica senza creare impatto visivo. “La Procura si è fatta promotrice del progetto e dell’iniziativa”, spiega Zuchtriegel, “ma non avendo un proprio bilancio ha fatto leva sul bilancio del parco, e quindi si fa una collaborazione che prevede che poi l’autorità preposta per la tutela – in questo caso il Parco – diventi il proprietario dell’area di sedime. Con questa operazione non solo abbiamo migliorato/ripristinato il decoro di un sito Unesco ma siamo anche divenuti proprietari di un’area che adesso finalmente può chiudere questa ferita”.

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Foto aerea 18/2/2024: evidenziata la planimetria della Villa dei Misteri con le evidenze archeologiche riscontrate nell’area adiacente dove c’era la casa abusiva (foto parco archeologico pompei)

“Poco dopo anche l’abbattimento della casa soprastante”, fa sapere Zuchtriegel, “già in fase di esplorazione da parte dei carabinieri di Pompei e della Procura si era notato la presenza di scavi che partono dalle cantine. Perciò il progetto fin dall’inizio ha previsto una piccola indagine stratigrafica. Questo piccolo saggio ha portato a dei risultati notevoli seppur non spettacolari – certo non ci si deve aspettare un altro ciclo della Villa dei Misteri -, ma abbiamo dei dati molto promettenti. Ciò significa che nei prossimi anni dovremo investire in quest’ara per rendere accessibile e prima indagare, capire l’estensione delle attività clandestine, e poi per valorizzare anche scientificamente per il pubblico questo sito”.

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Lo scavo dell’area prima occupata dalla casa abusiva dietro la Villa dei Misteri a Pompei (foto parco archeologico pompei)

A Nord della villa corre una piccola strada campestre, da identificare con la c.d. via superior, una ramificazione della via per Ercolano. Sull’altro lato della strada, al di sotto dell’area di sedime della casa abusiva, sono stati intercettati resti di un ulteriore complesso, di cui finora si conoscono due muri e un criptoportico. In tutta l’area è stata documentata la presenza di attività di scavo clandestino, sulle quali la Procura sta indagando. “Abbiamo tracce di un altro edificio a monte della Villa dei Misteri di cui finora conosciamo solo questo muro”, precisa Zuchtriegel, “nel quale c’era una breccia che ha consentito l’esplorazione di quello che c’è dietro che sembrerebbe un criptoportico, quindi un ambiente semi-interrato che esattamente come nel caso della Villa dei Misteri doveva correre – è ancora un’ipotesi – lungo il perimetro di un altro complesso che ancora non conosciamo”.

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Un cunicolo scoperto dai carabinieri giunge fino al muro perimetrale della Villa dei Misteri a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Nell’altra parte dello stesso scavo sono state trovate tracce di cunicoli, di gallerie scavate dai sotterranei della casa. “Sempre in collaborazione con la Procura e i carabinieri stiano cercando di capire con metodi archeologici come si datano questi interventi. Abbiamo trovato – ad esempio – una busta di plastica, una maglietta… cioè cose che non sono normalmente oggetto di studi archeologici, però in questo caso ci aiutano a capire a quanto tempo fa risalgono queste attività che sono estremamente dannose. E un cunicolo arriva al muro perimetrale della Villa dei Misteri, dell’ultima parte non scavata. Quindi adesso riusciamo a vedere quella piccola parte che Maiuri non è riuscito a scavare. È solo l’inizio. Ora dobbiamo continuare le ricerche. Quindi un’occasione straordinaria ancora di gettare luce finalmente su queta parte inesplorata, portare a termine quello che aveva iniziato Maiuri, e al tempo stesso capire esattamente i danni che sono stati arrecati al patrimonio da questi scavi clandestini”.

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2 risposte a “Pompei. Villa dei Misteri: grazie all’accordo con la Procura di Torre Annunziata, abbattuti due edifici abusivi (un ristorante e una casa privata), scoperti cunicoli di clandestini e il criptoportico di un edificio sconosciuto, e avviate le ricerche nella parte non scavata della villa antica”

  1. Avatar di italinabacciga
    italinabacciga dice :

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