Siderno. In sala consiliare focus sulla “Brattea di Siderno. Il racconto di uno straordinario reperto”, splendida laminetta aurea conservata nel Complesso museale del Casino Macrì del parco di Locri Epizefiri
Il museo Archeologico di Locri Epizefiri va “Fuori museo”. Giovedì 8 febbraio 2024, alle 17, nell’aula consiliare di Siderno focus sulla “Brattea di Siderno. Il racconto di uno straordinario reperto”, scelto dal museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri per la card di auguri del Natale 2023 che – ricordano al museo – ha suscitato moltissima curiosità e un rinnovato interesse del pubblico. Introduce e modera Giusy Massara, capogruppo di maggioranza del Comune di Siderno. Dopo i saluti del sindaco di Siderno Mariateresa Fragomeni, intervengono Vito Pirruccio, presidente dell’associazione museo della scuola “I care!”, ed Elena Trunfio, direttore del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri. Conclusioni affidate a Giacomo Maria Oliva, direttore del museo Diocesano e del Tesoro della cattedrale di Gerace.

La brattea di Siderno, laminetta aurea conservata nel complesso museale del Casino Macrì nel parco archeologico di Locri Epizefiri (foto drm-calabria)
Questa splendida laminetta aurea è conservata ed esposta nel Complesso museale del Casino Macrì sito entro il Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri. La laminetta è stata rinvenuta nel territorio di Siderno nel 1886, recuperata entro un podere della famiglia De Moja ed è datata al VII sec. d.C. Si tratta di una brattea aurea (sottile lamina d’oro lavorata a sbalzo) con raffigurata la celebre scena dell’adorazione dei Magi. Sulla superficie sono infatti ben visibili i tre sapienti (a destra) che offrono i doni al Bambino Gesù, sorretto dalla Madonna assisa in trono.
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