Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi. Il direttore Roberto Sciarratta presenta il Festival (diffuso) del Cinema Archeologico nel giorno del suo avvio dal museo della Badia di Licata
Il festival (diffuso) del cinema archeologico di Agrigento è al via. Sette serate di cinema, tre location, talk per raccontare le ricerche archeologiche. Il Festival del Cinema Archeologico rappresenta una delle attività di divulgazione culturale più radicate e identitarie (vedi Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi con RAM film festival. Il Festival del Cinema Archeologico 2023 si fa in tre e diventa Festival diffuso: Licata, Agrigento, Sambuca. Prima tappa al museo Archeologico regionale della Badia di Licata | archeologiavocidalpassato). Quest’anno una nuova formula, quella del Festival diffuso, mette in rete tre dei musei, punte di diamante tra i luoghi della cultura affidati al parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi: il Museo della Badia di Licata (13-14 luglio), il Museo Pietro Griffo (18-19-20 luglio), al centro della Valle dei Templi e il Museo di Palazzo Panitteri di Sambuca di Sicilia (21-22 luglio). A presentarlo è il direttore del Parco, Roberto Sciarratta.
“Il cinema archeologico è un’attività culturale molto importante”, spiega Sciarratta, “nasce quasi con il parco e quindi ci troviamo ogni anno a questo evento che coinvolge gran parte della nostra attività culturale; e per quest’anno abbiamo un nuovo format con cui abbiamo voluto interessare i nostri luoghi della cultura della provincia oltre alla Valle dei Templi e ad Agrigento. Quindi il cinema archeologico che inizierà il 13 luglio si sposterà e sarà all’interno di tre contenitori culturali importanti. Partirà da Est verso Ovest, e partirà da Licata, dal museo della Badia, per poi spostarsi al museo “Pietro Griffo” di Agrigento, all’interno della Valle dei Templi, e in ultimo a Sambuca di Sicilia all’interno di Palazzo Panitteri. Questa innovazione ci consente non solo di portare il mondo del cinema archeologico in tutta la provincia, ma di portare a conoscenza anche i nostri magnifici luoghi della cultura. Quindi ci sarà la possibilità con la comunità locale, con le amministrazioni che ringraziamo per il contributo che hanno dato e che daranno di partecipazione anche alle nostre attività culturali, sarà un momento di apertura del mondo culturale alla comunità comunale dove verranno realizzate le proiezioni. È una innovazione che abbiamo pensato assieme alle colleghe e assieme a tutto lo staff organizzativo che potrà secondo me avere un risultato e un riscontro ottimo, soprattutto permetterà la conoscenza di questo patrimonio culturale di cui noi siamo i depositari e che abbiamo il grande dovere di mettere a conoscenza di tutti”.
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