Baia. Intervento di emergenza degli archeosub del parco sommerso per salvare un lacerto di mosaico di rara bellezza attaccato dalle radici della posidonia
“Siamo di fronte ad un caso quasi disperato, ma la bellezza di questo lacerto di mosaico, con le sue geometrie e i suoi colori, ci costringono ad un disperato tentativo di salvataggio”. Comincia così la nota del parco archeologico dei Campi Flegrei su una situazione d’emergenza nelle Terme del Lacus, vicinissime ai ben noti e conservati mosaici con Ottagoni e con Esagoni: la stanza a loro successiva -spiegano gli archeologi subacquei – è stata più sfortunata, invasa dalla posidonia. Ora è sparita, ma le sue radici sono penetrate nel mosaico, causando la disgregazione della malta fra le tessere. “Questa è una delle tante storie di un ambiente che cambia quotidianamente, di un parco archeologico che vive nell’acqua: qui la posidonia, fino ad almeno un decennio fa copriva molte aree, poi è quasi del tutto scomparsa, a testimonianza di un cambiamento climatico a tutti evidente”.
“Ciò che rimane da fare – concludono – è documentare tutto ciò e avviare un delicatissimo tentativo di restauro che permetta la conservazione della piccola porzione di mosaico ancora visibile. Per ora possiamo mostrare qualche foto di servizio e i rilievi che stiamo eseguendo in questi giorni, sperando di poter presto presentare questo lavoro anche ad un pubblico subacqueo”.
Mi piace