Cassano all’Ionio (Cs). Al museo Archeologico nazionale della Sibaritide le Giornate europee del patrimonio si vivono all’insegna del dialogo con il pubblico: incontro col direttore su “Il museo dietro le quinte” per raccogliere impressioni, suggestioni, critiche, commenti

Il museo nazionale Archeologico della Sibaritide (foto drm-calabria)
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Filippo Demma è il nuovo direttore del parco archeologico di Sibari (foto da http://www.lanuovacalabria.it)

Al museo Archeologico nazionale della Sibaritide, a Cassano all’Ionio (Cs), le Giornate europee del patrimonio si vivono all’insegna dello slogan dell’edizione 2021: “Patrimonio culturale: TUTTI INCLUSI!”. “Quando arrivammo al museo della Sibaritide, lo scorso febbraio”, dichiara il direttore Filippo Demma, “questo racconto ci parve sfilacciato e poco chiaro. Da allora stiamo lavorando per migliorarlo, giorno dopo giorno, secondo una visione precisa, ma procedendo con la ponderazione necessaria a chi si appresta a semplificare la complessità, senza banalizzarla”. Il museo della Sibaritide ha origine negli anni Novanta del secolo scorso e racconta le storie di tre città che, proprio nel territorio dove oggi sorge il Museo, si avvicendarono tra l’VIII secolo a.C. e il VII secolo d.C.: la Sibari arcaica, la classica Turi, la romana Copia. Le vicende che riguardano le tre città sono complesse e si intrecciano con quelle degli altri centri coevi, dei popoli italici, dei greci colonizzatori prima, più tardi dei romani. Nel Museo, il racconto di queste vicende passa attraverso gli oggetti, testimonianza della cultura materiale delle persone che vissero o che frequentarono in tempi diversi le tre città. L’allestimento è lo strumento attraverso il quale gli archeologi, interpreti della complessità storica, cercano di offrire un racconto comprensibile e coinvolgente per ogni persona che varchi la soglia del Museo.

 

Museo nazionale Archeologico della Sibaritide: post-it e avvisi sull’allestimento provvisorio (foto drm-calabria)

Le modifiche e la provvisorietà della proposta sono tracciate con annotazioni scritte sulle vetrine, manifesti nuovi che integrano i vecchi pannelli, post-it con appunti di lavoro. Continua Demma: “Cerchiamo ora il dialogo con le persone a cui il Museo è destinato, vorremmo raccogliere impressioni, suggestioni, critiche, commenti”. E le Giornate Europee del Patrimonio saranno dedicate proprio a questo confronto. Sabato 25 settembre 2021, prima e dopo il dialogo con il direttore, lo staff responsabile dell’allestimento sarà a disposizione nelle sale del Museo; nel pomeriggio di domenica 26 settembre 2021, oltre allo staff, sarà presente nelle sale anche il direttore Demma. La sera del 25, il Museo resterà aperto fino alle 22.30 con ingresso a 1 euro.

La vetrina del Guerriero di Carati al museo nazionale Archeologico della Sibaritide: allestimento provvisorio (foto drm-calabria)

Il programma. Sabato 25 settembre 2021, alle 15.30, accoglienza e visita libera al Museo alla presenza dello staff responsabile dell’allestimento; alle 17, “Il Museo dietro le quinte”, in dialogo con il direttore Filippo Demma. Prenotazione obbligatoria: per prenotare, telefonare allo 0981.79391 dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19. Dalle 18 alle 19.30, visita libera al Museo alla presenza dello staff responsabile dell’allestimento; dalle 19.30 alle 22.30, apertura straordinaria serale del Museo con ingresso a 1 euro, fatte salve le gratuità previste per legge. Le iniziative pomeridiane sono accessibili con il biglietto d’ingresso al Museo, che dà diritto anche alla visita all’area archeologica Parco del Cavallo. Costo: intero 5 euro; 18 – 25 anni: 2 euro; gratuito per i minori di 18 anni e altre gratuità previste per legge. Domenica 26 settembre 2021, dalle 15.30 alle 19.30, visita libera al Museo alla presenza del direttore Filippo Demma e dello staff responsabile dell’allestimento.

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Una risposta a “Cassano all’Ionio (Cs). Al museo Archeologico nazionale della Sibaritide le Giornate europee del patrimonio si vivono all’insegna del dialogo con il pubblico: incontro col direttore su “Il museo dietro le quinte” per raccogliere impressioni, suggestioni, critiche, commenti”

  1. Italina Bacciga dice :

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