Roma. Alla Domus Aurea l’attore Marton Csokas legge le poesie di Gabriele Tinti e fa rivivere l’arte un tempo presente nella reggia di Nerone
Nello straordinario contesto della Domus Aurea dove secoli di storia si sono incontrati e hanno dialogato, è ripartito il ciclo di #CantidiPietra, promosso e organizzato dal Parco archeologico del Colosseo, in collaborazione con Anantara Palazzo Naiadi e curato dallo scrittore e poeta Gabriele Tinti. In questo nuovo inizio è toccato all’attore neozelandese Marton Csokas, noto per la partecipazione a produzioni internazionali tra le quali la trilogia del Signore degli Anelli, far rivivere l’arte un tempo presente nell’eccezionale Reggia di Nerone. Dopo la collaborazione con attori come Alessandro Haber, Michele Placido, James Cosmo, Stephen Fry e Robert Davi che nel corso del 2020 hanno prestato la loro arte per celebrare le antiche divinità del Pantheon romano e alcuni dei più celebri monumenti del Foro Romano e del Palatino, è stata la volta di Marton Csokas. Per “Canti di pietra alla Domus Aurea” Marton Csokas legge “Rovine”, poesie dello scrittore e poeta Gabriele Tinti ispirate alle opere d’arte presenti nella residenza di Nerone. Le composizioni poetiche evocano gli affreschi di Fabullo e la statuaria che, grazie a Plinio il Vecchio, sappiamo essere stata vanto della collezione dell’imperatore. È noto infatti che Nerone utilizzò un grande numero di statue, portate a Roma dalla Grecia e dall’Asia minore, per decorare la sua residenza.
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