“Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna”: a dicembre al museo civico Archeologico di Bologna una mostra, risultato di un ambizioso progetto, illustrerà attraverso 1000 reperti le novità di scavo e di ricerca sulla storia di uno dei più importanti popoli dell’Italia antica

La testa in bronzo del giovinetto di Fiesole conservato al museo Archeologico nazionale di Firenze (foto polo museale della Toscana)
Siete pronti per un affascinante viaggio nelle terre degli Etruschi tra archeologia e paesaggi sorprendenti? Allora appuntatevi una data: 7 dicembre 2019. E un luogo: museo civico Archeologico di Bologna. A distanza di 20 anni dalle grandi mostre di Bologna e Venezia, il museo civico Archeologico di Bologna annuncia un ambizioso progetto espositivo dedicato alla civiltà etrusca, in cui saranno riuniti circa 1000 oggetti provenienti da 60 musei ed enti italiani e internazionali. “Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna” è una mostra promossa e progettata da Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico, in collaborazione con la Cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche dell’università di Bologna, e realizzata da Electa. E metterà in risalto le novità di scavo e di ricerca sulla storia di uno dei più importanti popoli dell’Italia antica.
La metafora del viaggio darà forma e struttura all’esposizione, divisa in due grandi sezioni. La prima offre un momento di preparazione al viaggio, facendo conoscere al visitatore i lineamenti principali della cultura e della storia del popolo etrusco. Così preparato, il visitatore potrà affrontare la seconda sezione, dove si compie il viaggio vero e proprio nelle terre dei Rasna, come gli Etruschi chiamavano se stessi.

Acroterio configurato a guerriero dalla Vigna Marini-Vitalini a Cerveteri, oggi al Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen (foto Ole Haupt / The Ny Carlsberg Glyptotek)
Un itinerario attraverso quei territori e centri di Lazio, Umbria e Toscana che già furono oggetto di attenzione, meraviglia e descrizione da parte dei viaggiatori del passato, come il diplomatico inglese George Dennis, che nel XIX secolo con il suo The Cities and Cemeteries of Etruria (1848) diede conto di cinque anni di viaggi che toccarono i siti archeologici allora conosciuti, in paesaggi profondamente diversi da come sono oggi.

La sezione etrusca del museo civico Archeologico di Bologna (foto Matteo Monti / Istituzione Bologna Musei)
Il viaggio continua nei territori etruschi della valle Padana e della Campania, forse meno noti al grande pubblico ma importanti teatri di nuove scoperte archeologiche. La mostra infine dialoga naturalmente con la ricchissima sezione etrusca del museo, che testimonia il ruolo di primo piano di Bologna etrusca.
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