Verona. Il 28 maggio riapre il museo Archeologico al Teatro Romano, totalmente rinnovato e ampliato. Nuovi reperti e una vista privilegiata sulla città

Il 28 maggio 2016 riapre rinnovato il museo Archeologico al Teatro Romano di Verona

Il 28 maggio 2016 riapre rinnovato il museo Archeologico al Teatro Romano di Verona

Il teatro romano di Verona sovrastano dall'ex convento di San Girolamo, sede del museo

Il teatro romano di Verona sovrastano dall’ex convento di San Girolamo, sede del museo

Il 28 maggio 2016 riapre al pubblico il museo Archeologico al Teatro Romano di Verona, totalmente rinnovato ed ampliato nell’ex convento dei Gesuati che sorge dal XV secolo sul fianco del colle di San Pietro a picco sopra il Teatro Romano ed è a questo strettamente collegato. Proprio questa particolarissima collocazione costituisce l’elemento fondamentale ed eccezionale dell’intero complesso: lo splendido panorama del teatro e della città dall’alto consente infatti di mettere immediatamente in relazione ciò che è esposto nel museo col contesto della città. Il rinnovato museo Archeologico di Verona si annuncia un’autentica sorpresa per i visitatori, a iniziare dai veronesi, con una collezione di notevolissimo valore (reperti legati anche alle decorazioni scultoree del teatro Romano e dell’rena) e con nuovissimi apparati didascalici: elementi che, per gli organizzatori, faranno di questo luogo affascinante una delle mete imperdibili di Verona.

Una sfinge romana esposta nel "nuovo" museo Archeologico al Teatro Romano di Verona

Una sfinge romana esposta nel “nuovo” museo Archeologico al Teatro Romano di Verona

Qualche piccola anticipazione prima dell’inaugurazione. Si potrà ora ammirare un Museo Archeologico ricco di reperti di notevolissimo valore – legati anche alle decorazioni scultoree del Teatro Romano e dell’Arena – e di nuovi apparati didascalici: tutti elementi che fanno di questo luogo una delle mete imperdibili di Verona. All’area archeologica si accede dalla strada che costeggia il fiume Adige. Dal rinascimentale Palazzetto Fontana, completamente ristrutturato, si attraversa il teatro romano e si sale al quinto livello da dove inizia la visita del museo. La prima sezione introduce alla Verona romana quando era conosciuta come una città “grande” le cui vestigia sono sopravvissute fino ai giorni nostri. Accanto è la sezione dedicata alle necropoli, impreziosita da una “tomba di medico” dalla presenza di strumenti chirurgici. La visita ci porta quindi a conoscere i grandi monumenti della Verona romana, dall’Arco dei Gavi , con un bel modello di XIX secolo in legno, agli edifici per l’intrattenimento: il grandioso anfiteatro (l’Arena) è illustrato da uno splendido modello di fine del XVIII secolo e da un certo numero di opere d’arte. Ampio spazio è dato al teatro nei suoi vari aspetti: la struttura architettonica, documenti sugli spettacoli , reperti provenienti dagli scavi, sculture che celebrano figure eminenti, e raffinate sculture decorative.

"Nereide": mosaico romano policromo esposto nella chiesetta dell'ex convento

“Nereide”: mosaico romano policromo esposto nella chiesetta dell’ex convento

L’itinerario si completa al piano superiore con la sezione dedicata al santuario delle divinità egizie Iside e Serapide, che fa parte del complesso teatrale. Al piano nobile del monastero vengono presentate le sculture in bronzo e in marmo che ornavano i luoghi pubblici della città romana, cui seguono le sculture provenienti dalle collezioni acquisite dalla città nel corso degli anni: non sono di Verona, ma sono comunque collegate ad essa come rivelano l’entusiasmo per l’antichità di figure eminenti, così come il loro amore per la loro città. Esposte in tre celle del monastero alcuni oggetti di pregio, anche se piccoli, provenienti dal territorio e dalle collezioni del museo: figure in bronzo e tali oggetti della vita quotidiana come vetreria splendidamente colorate. Invece nel chiostro del museo ci non molti esempi di sculture funerarie in pietra, mentre nella piccola chiesa del monastero dei padri gesuiti mosaici in bianco e nero e policromi da Verona e zona circostante. Sulla grande terrazza, da cui si gode un magnifico panorama, esposizione all’aria aperta pietre funerarie e elementi architettonici. La visita si conclude nella sala inferiore che ospita altari e monumenti dedicati alle divinità venerate nel Veronese, ed elementi architettonici altamente raffinati. Per festeggiare la riapertura, dal 28 maggio al 30 giugno 2016 il costo di ingresso al Museo sarà a tariffa unica di 1 euro.

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4 risposte a “Verona. Il 28 maggio riapre il museo Archeologico al Teatro Romano, totalmente rinnovato e ampliato. Nuovi reperti e una vista privilegiata sulla città”

  1. karolmcmlxviii dice :

    Molto contenta !! Ero stata a Febbraio e trovandolo chiuso mi era dispisciuto molto, ora ci tornerò! Grande notizia grazie!

  2. Italina Bacciga dice :

    Mi piace

  3. Carla Lanfranchi dice :

    non vedo l’ora di visitarlo!!! grazie!

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