L’Italia tra i protagonisti nel restauro di Baalbeck e Tiro, simboli dell’archeologia del Libano

Il tempio di Giove e Bacco a Baalbeck, uno dei più famosi del Vicino Oriente

Il tempio di Giove e Bacco a Baalbeck, uno dei più famosi del Vicino Oriente

È uno dei templi antichi più famosi del Mediterraneo per la sua monumentalità, di certo il tempio di Giove e Bacco a Baalbeck in Libano è uno dei simboli del Vicino Oriente antico. Con un investimento di oltre 4 milioni di euro sarà proprio l’Italia protagonista nel progetto di consolidamento, restauro e valorizzazione del patrimonio archeologico libanese, in gran parte di epoca romana, nelle città di Tiro e di Baalbeck. L’iniziativa è stata presentata durante una cerimonia a Tiro, nel sud del Paese, alla presenza del ministro della Cultura libanese, Raymond Araygi, e dell’ambasciatore italiano Giuseppe Morabito. All’evento, organizzato e promosso dalla Municipalità di Tiro in collaborazione con la Direzione Generale delle Antichità (Dga), hanno partecipato anche il Presidente del Consiglio per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Cdr), Nabil El Jisr, il direttore dell’ufficio della Banca Mondiale per il Medio Oriente, Ferid Belhaj, il sindaco di Tiro, Hasan Dbouk, e per l’Italia il direttore Utl di Beirut, Guido Benevento.

L'Italia, con la Cooperazione, partecipa al recupero del patrimonio archeologico libanese

L’Italia, con la Cooperazione, partecipa al recupero del patrimonio archeologico libanese

Il progetto, che prevede un finanziamento anche della Banca mondiale per un ammontare di 8 milioni di euro, consentirà tra l’altro il restauro di monumenti simbolo del Libano, come i templi di Bacco e di Giove a Baalbeck, e l’arco monumentale, la necropoli, le terme, l’arena e la palestra a Tiro. L’iniziativa fa parte del Programma per i beni culturali e lo sviluppo urbano del Libano (Chud), con un finanziamento complessivo di 87 milioni di euro, di cui 10,8 milioni forniti dall’Italia. Il Chud (“Cultural Heritage and Urban Development”) è il programma per la valorizzazione del patrimonio culturale e lo sviluppo urbano in Libano: un vasto intervento proposto dalla Banca Mondiale di sei anni e mezzo di durata, per un importo complessivo di oltre 60 milioni di dollari. Il contributo Italiano è di circa 11 milioni di euro. L’intero programma Chud si sviluppa a Tripoli, Byblos, Baalbeck, Sidone e Tiro su tre linee operative: riabilitazione dei centri storici e miglioramento delle infrastrutture urbane; conservazione e gestione dei siti archeologici; rafforzamento istituzionale e gestione del progetto. L’Italia, attraverso la Cooperazione, si è impegnata a seguire nelle diverse fasi e in tempi successivi del programma, la valorizzazione dei siti archeologici di Baalbek, Tiro e Sidone e l’organizzazione museale della cittadella di Tripoli.

L'area archeologica di Tiro rientra nel Programma Chud che ne prevede il recupero con fondi anche della Cooperazione italiana

L’area archeologica di Tiro rientra nel Programma Chud che ne prevede il recupero con fondi anche della Cooperazione italiana

“Si tratta di un’iniziativa pionieristica per il Libano”, spiega Guido Benevento, direttore della Cooperazione italiana nel Paese, sottolineando che “il programma fornirà al governo libanese i fondi e l’assistenza tecnica necessari per valorizzare in modo appropriato le enormi risorse archeologiche del Paese”. E il presidente del Cdr, Nabil El Jisr: “Non va sottovalutato il valore anche economico del patrimonio culturale libanese e la necessità di considerare i diversi interventi Chud come progetti pilota da replicare in altre aree del Paese”. Un patrimonio culturale la cui salvaguardia, secondo il ministro della Cultura libanese, deve essere sentita da ogni cittadino come un dovere per mantenere la propria identità nazionale, ricordando che ”i Paesi che rispettano la loro civiltà non deperiscono e non muoiono”.

Approvati lavori di consolidamento strutturale, conservazione e presentazione del sito di Baalbeck

Approvati lavori di consolidamento strutturale, conservazione e presentazione del sito di Baalbeck

I lavori di consolidamento strutturale, conservazione e presentazione dei siti, inclusi nel piano finanziato dall’Italia e denominato  “Baalbeck & Tyre Archaeological Project Phase 2 (Btap 2)”, saranno avviati non appena il consorzio Cooperativa Archeologia s.c.r.l. – Italiana Costruzioni Spa, vincitore della gara di appalto per il progetto, avrà firmato il contratto. Con l’avvio di queste attività saranno allestiti cantieri di restauro altamente qualificati (tra cui il consolidamento delle colonne del tempio di Giove a Baalbeck, uno dei monumenti più rappresentativi del Libano) e saranno eseguiti anche i lavori di allestimento museografico del nuovo museo archeologico di Tiro, realizzato a partire da un edificio pre-esistente, nel quadro degli interventi Chud, grazie ad una sinergia tra Cooperazione italiana (finanziamento della progettazione e supervisione lavori) e Banca Mondiale (finanziamento della realizzazione delle opere civili da finalizzare con il successivo contratto italiano Btap 2).

 

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