Archeologia preventiva nel Vicentino. Il libro “Il cavaliere longobardo di Monticello di Fara” di Claudia Cenci, edito da SAP, illustra la scoperta della necropoli longobarda tra cui spicca la Tomba del Cavaliere

Copertina del libro “Il cavaliere longobardo di Monticello di Fara” a cura di Claudia Cenci (SAP società archeologica)
Meraviglie dell’archeologia preventiva. In occasione della realizzazione di un acquedotto nel Comune di Sarego (Vi), gli scavi archeologici, diretti dalla soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Verona Rovigo e Vicenza, condotti tra settembre e dicembre 2020, hanno restituito un’estesa necropoli di età longobarda connessa ad un luogo di culto. Sono state indagate oltre 50 tombe databili tra la fine del VI sec. d.C. e la metà del VII sec. d.C., collocate intorno ai resti di opere murarie pertinenti a un edificio di culto altomedievale, secondo un modello funerario di straordinario interesse. Tra i corredi funerari particolarmente degno di nota è quello restituito da una tomba maschile di alto rango, composto da scudo da parata, lancia, spatha, fibbie di cintura, frecce e speroni. In un altro settore dello scavo è stata esplorata una fornace per mattoni che testimonia la preesistenza nella zona di un insediamento produttivo di età romana, databile alla fine del I sec. d.C. Tra le numerose sepolture indagate, si distingue la cosiddetta tomba “del cavaliere”, caratterizzata da uno straordinario corredo in armi longobardo. Ne parla il libro di Claudia Cenci “Il cavaliere longobardo di Monticello di Fara”, edito da SAP Società archeologica srl. I materiali, restaurati con il contributo di Veneto Acque, sono stati studiati ed esposti per la prima volta presso il museo Zannato di Montecchio Maggiore (VI) nel maggio 2022 (vedi Montecchio Maggiore (Vi). Al museo Zannato apre la mostra “Il cavaliere longobardo di Monticello di Fara” sull’eccezionale sepoltura scoperta nel 2020 a Sarego nei lavori per l’acquedotto anti Pfas | archeologiavocidalpassato). Allo scavo e ai reperti rinvenuti è dedicata questa prima pubblicazione, in cui si è volutamente scelto di utilizzare un linguaggio divulgativo, supportato dai disegni ricostruttivi del cavaliere e del suo corredo, realizzati sempre con il rigore scientifico del metodo archeologico.
Montecchio Maggiore (Vi). Al museo Zannato apre la mostra “Il cavaliere longobardo di Monticello di Fara” sull’eccezionale sepoltura scoperta nel 2020 a Sarego nei lavori per l’acquedotto anti Pfas

Fase dei preparativi della mostra “Il cavaliere longobardo di Monticello di Fara” al museo di Archeologia e Scienze Naturali “G. Zannato” di Montecchio Maggiore (VI) (foto sabap-vr)
Al museo Zannato di Montecchio Maggiore (Vi) fervono gli ultimi preparativi per l’esposizione dedicata a “Il cavaliere longobardo di Monticello di Fara”. Giovedì 19 maggio 2022, alle 10, nella sala civica Corte delle Filande a Montecchio Maggiore, l’inaugurazione della mostra curata da Claudia Cenci per la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Verona Rovigo e Vicenza, dove verranno esposti al pubblico i materiali di età longobarda rinvenuti nel 2020 nel comune di Sarego (VI), durante le indagini di archeologia preventiva per la realizzazione dell’acquedotto anti Pfas nella tratta Brendola-Lonigo.

L’umbone dello scudo del cavaliere longobardo al momento del rinvenimento a Monticello di Fara (foto sabap-vr)

L’umbone del cavaliere longobardo di Monticello di Fara dopo il restauro (foto sabap-vr)
L’eccezionale sepoltura di un cavaliere di età longobarda ed altri importanti reperti, restaurati grazie al contributo di Veneto Acque Spa, saranno presentati per la prima volta al pubblico al museo di Archeologia e Scienze Naturali “G. Zannato” di Montecchio Maggiore (VI). Una nuova occasione di studio e conoscenza del territorio vicentino nell’Alto Medioevo. Dal 21 di maggio 2022 la mostra rimarrà aperta al pubblico il sabato (15-18.30) e la domenica (9.30-12.30 e 15-18.30).
Il programma di giovedì 19 maggio 2022. Introduce Annachiara Bruttomesso, conservatore museo Zannato. Seguono i saluti istituzionali di Vincenzo Tinè, soprintendente ABAP per le province di Verona Rovigo e Vicenza; Gianvittore Vaccari, amministratore unico Veneto Acque SpA; Roberto Castiglion, sindaco di Sarego; Gianfranco Trapula, sindaco di Montecchio Maggiore. Quindi la presentazione della mostra: Claudia Cenci, funzionario archeologo SABAP Verona Rovigo e Vicenza e DG ABAP Servizio II, scavi e tutela patrimonio archeologico, su “Dallo scavo alla vetrina. Il progetto di valorizzazione dei materiali di Monticello di Fara”; Caterina Giostra, docente di Archeologia medievale all’università Cattolica di Milano, su “Un cavaliere longobardo sepolto presso una chiesa”. A seguire inaugurazione dell’esposizione al museo Zannato.
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Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)
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