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Locri (RC). Al via la rassegna “Un caffè… storicamente corretto” promosso dal museo nazionale Archeologico di Locri Epizefiri e dal Circolo di Studi Storici Le Calabrie. Apre la presentazione del libro “La Calabria e il Mediterraneo nel Seicento. Economia, società, istituzioni, cultura”

locri-epizefiri_archeologico_un-caffè-storicamente-corretto_libro-la-calabria-e-il-mediterraneo-nel-seicento_locandinaPresentazioni di volumi, conferenze, seminari, incontri con esperti: sarà un 2024 intenso al museo nazionale e parco archeologico di Locri Epizefiri che con l’iniziativa “Un caffè… storicamente corretto – I giovedì del Circolo di Studi Storici Le Calabrie” presenta una programmazione annuale all’insegna della cultura e della condivisione di saperi. Si parte il 27 gennaio 2024, alle 17, al museo nazionale Archeologico di Locri Epizefiri, con la presentazione del libro “La Calabria e il Mediterraneo nel Seicento. Economia, società, istituzioni, cultura” che contiene gli atti dell’omonimo convegno promosso dal Circolo a cura di Sebastiano Marco Cicciò (università LUMSA di Palermo) e Vincenzo Naymo (università di Messina). Intervengono Filippo Demma, direttore regionale Musei della Calabria; Elena Trunfio, direttore del museo nazionale e del parco di Locri Epizefiri; Domenica Bumbaca, assessore alla Cultura del Comune di Locri; Marilisa Morrone, presidente del Circolo di Studi Storici Le Calabrie; Luigi Franco, direttore editoriale di Rubettino editore. Nella stessa giornata sarà presentato l’intero programma della rassegna che prevede circa un incontro al mese. Il progetto, promosso dalla direzione del Museo e dal Circolo di Studi Storici Le Calabrie con il patrocinio del Comune di Locri, offrirà al pubblico diversi spunti di approfondimento su temi ampi legati al mondo della storia, dell’arte e dell’archeologia, con il coinvolgimento di studiosi autorevoli, afferenti tra l’altro ai più importanti atenei italiani. Il programma è stato concepito di concerto dalla direzione del Museo e dalla presidenza del Circolo che si è avvalsa della collaborazione del comitato scientifico del sodalizio nello specifico da Marco Cicciò, Alfredo Fulco, Filippo Racco, Gianfrancesco Solferino, Vincenzo Tavernese. Gli incontri si svolgono di giovedì (escluso il primo) e l’ingresso è gratuito. Non è necessaria la prenotazione.

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Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri

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Marilisa Morrone, presidente del Circolo di Studi Storici Le Calabrie

“Questa iniziativa è frutto del lavoro sinergico e della condivisione di intenti con il Circolo Le Calabrie”, commenta la direttrice di Locri Epizefiri, Elena Trunfio, “che è un’istituzione strutturata e riconoscibile sul territorio e annovera tra i propri soci studiosi qualificati. Insieme con la Presidente, la dott.ssa Marilisa Morrone che ringrazio, abbiamo costruito un programma variegato dal punto di vista dei contenuti, per abbracciare interessi diversi e dare risalto a temi culturali afferenti a svariati ambiti”. E il presidente del Circolo “Le Calabrie”, Marilisa Morrone: “La collaborazione con il museo nazionale di Locri Epizefiri, la cui direttrice Elena Trunfio abbiamo l’onore di annoverare tra i soci del Circolo, è il prosieguo di un percorso avviato lo scorso anno nel Museo che riconosciamo come un presidio di cultura prima ancora che un’Istituzione. È doveroso, perciò, ringraziare per la disponibilità la direttrice Trunfio e il direttore regionale Filippo Demma. La rassegna è una miscellanea di temi che rispecchiano le tre anime del Circolo, ovvero la Storia, l’Arte, l’Archeologia, declinate attraverso varie forme di divulgazione di studi e ricerche. I protagonisti degli eventi saranno studiosi e docenti di fama, molti dei quali soci del Circolo, che si alterneranno in una formula già sperimentata dal Circolo e accolta favorevolmente dagli addetti ai lavori. La Calabria sarà protagonista delle tematiche degli incontri ma inserita in un più ampio contesto del Regno di Napoli e del mondo mediterraneo, in un percorso tra generale e particolare”. “Sarà certamente un anno intenso”, concludono le curatrici Trunfio e Morrone, “con la consapevolezza che il museo Archeologico di Locri Epizefiri è sempre più un luogo in cui la comunità, del territorio e scientifica, può sentirsi rappresentata e costruire direttamente un percorso di crescita e sviluppo culturale e sociale”.

locri-epizefiri_archeologico_un-caffè-storicamente-corretto_i-giovedì-del-circolo_programma_locandinaIL PROGRAMMA. Nel mese di febbraio infatti si parlerà de  “Il Monastero delle Cappuccinelle di Cosenza e l’Ordine della Beata Maria Lorenza Longo nel Regno di Napoli” con Vincenzo Naymo dell’università di Messina e socio cultore del Circolo di Studi Storici “Le Calabrie” mentre a marzo, Filippo Racco, deputato di Storia Patria per la Calabria e socio cultore del Circolo di Studi Storici “Le Calabrie”, relazionerà su “Le disposizioni in favore dell’anima nei testamenti pubblici calabresi del XVIII secolo. Aspetti sociali, giuridici ed economici”. Un doppio appuntamento è invece programmato per il mese di aprile: la presentazione del volume “Uccialì. Dalla Croce alla Mezzaluna. Un grande ammiraglio ottomano nel Mediterraneo del Cinquecento (Rubbettino Editore, 2021) di Mirella Mafrici (università di Salerno) e la tavola rotonda dal titolo “Dal commercio al contrabbando. Il traffico di beni archeologici e artistici nel XIX secolo” che coinvolgerà esponenti del mondo scientifico e degli enti di tutela. Nel mese di maggio spazio al periodo medievale con la presentazione del volume “La feudalità in Calabria. Potere e fortificazioni in età Normanna” curato da Francesca Martorano (università Mediterranea di Reggio Calabria) e dalla direttrice Elena Trunfio. Il tema della “via della seta” sarà invece trattato a giugno con la conferenza da Bianca Stranieri dell’università della Campania “L. Vanvitelli” dal titolo “Un fil di seta tra la Calabria e Napoli”. L’età moderna sarà invece protagonista a luglio della conferenza del prof. Giulio Sodano, Ordinario di Storia Moderna e direttore del dipartimento di Lettere e Beni culturali della “L. Vanvitelli”, nonché direttore della rivista Studi Calabresi, con il suo “Corti e cerimoniali nell’Europa dell’età moderna” mentre il legame tra la Calabria e la capitale del Regno farà da sfondo in agosto ancora una volta alla presentazione del volume su “Marco Aurelio Severino e il suo tempo” di Aurelio Musi già ordinario di Storia moderna dell’università di Salerno e Gennaro Rispoli direttore del museo delle Arti Sanitarie di Napoli, che tratta del celebre medico e scienziato calabrese vissuto nella Napoli del Seicento. Nel mese di settembre un appuntamento di approfondimento sui temi dell’archeologia del territorio di Locri Epizefiri con la conferenza del prof. Antonino Facella dell’università di Genova che relazionerà su “Pretoriate Survey: indagini topografiche nella vallata del Torbido”. Ad ottobre sarà la volta del prof. Giuseppe Caridi già ordinario di Storia moderna dell’università di Messina e presidente della deputazione di Storia patria per la Calabria con il volume “Il Cardinale Fabrizio Ruffo e la straordinaria avventura del 1799”, una lettura inedita del famoso condottiero della Santa Fede, mentre a novembre, la conferenza dello storico dell’arte socio cultore del Circolo di Studi Storici “Le Calabrie” Gianfrancesco Solferino i “Capolavori della cartapesta leccese in Calabria, tra serialità e libere interpretazioni” precederà la presentazione del volume “Corpus della pittura monumentale bizantina in Italia” di Lorenzo Riccardi della soprintendenza ABAP per le province di Frosinone, Latina e Rieti e socio cultore del Circolo di Studi Storici “Le Calabrie”. Il fitto programma si concluderà a dicembre con l’intervento dell’archeologo medievista e socio cultore del Circolo di Studi Storici “Le Calabrie” Giuseppe Hyeraci “Da Locri a Gerace. Percorso diacronico attraverso la cultura materiale di età post classica”.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale incontro con Fabrizio Mollo (università di Messina) sulle ricerche archeologiche a Santa Gada di Laino Borgo che chiude il ciclo su “Reggio e oltre”

reggio-calabria_archeologico_ricerche-archeologiche-nella-valle-del-mercure_locandinaAl museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria terzo e ultimo appuntamento del ciclo di conferenze “Reggio e oltre. Studi, ricerche e valorizzazione in Calabria” a cura dell’Ufficio Collezioni del MArRC. Appuntamento martedì 16 gennaio 2024, alle 17, con l’incontro: “Ricerche archeologiche nella valle del Mercure-Lao: l’insediamento di Santa Gada di Laino Borgo”. Introduce Daniela Costanzo, museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, relaziona Fabrizio Mollo, università di Messina, che parlerà dell’insediamento di Santa Gada di Laino Borgo e presenterà i risultati delle ultime ricerche.

Reggio Calabria. Per il ciclo “Incontri al MArRC”, al museo Archeologico nazionale conferenza “Una guerra per tutte le stagioni. Le Troiane di Euripide secondo il filosofo J. P. Sartre” con Anna Maria Urso (università di Messina)

reggio-calabria_archeologico_incontri-2024_troiane-di-euripide_locandinaPer il ciclo “Incontri al MArRC”, il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, venerdì 12 gennaio 2024, alle 17, promuovono la conferenza “Una guerra per tutte le stagioni. Le Troiane di Euripide secondo il filosofo J. P. Sartre”. Aprono l’incontro i saluti di Filippo Demma, direttore del MArRC e di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Introduce il tema della manifestazione Paola Radici Colace, già ordinario di Filologia classica all’università di Messina, presidente onorario e direttore scientifico del CIS della Calabria. Con il contributo di slide, relaziona Anna Maria Urso, prof. ordinario di Filologia classica, dipartimento di Civiltà antiche e moderne, università di Messina.

Reggio Calabria. Alla Villetta De Nava la conferenza “Reggio in Età Arcaica e Classica” con Daniele Castrizio (università di Messina), terzo incontro nell’ambito della mostra filatelica e libraria “Civiltà del Mediterraneo /per servire alla Pace”

reggio-calabria_biblioteca-de-nava_civiltà-del-mediterraneo_castrizio-11-gennaio_locandina“Reggio in Età Arcaica e Classica” con Daniele Castrizio: terzo approfondimento sulla storia antica promosso dall’associazione culturale Anassilaos, con la Biblioteca “Pietro De Nava”, e patrocinato dal Comune di Reggio Calabria, nell’ambito della mostra libraria e filatelica “Civiltà del Mediterraneo/per servire alla Pace” in corso presso la Villetta De Nava. Appuntamento giovedì 11 gennaio 2024, alle 16.45, nella sala Giuffrè della Villetta De Nava a Reggio Calabria. Conduce e modera il prof. Amos Martino, responsabile del Centro studi Anassilaos Glauco di Reggio per la cultura letteraria greca e latina. Il prof. Eligio Daniele Castrizio, ordinario di Iconografia e Archeologia della moneta e Iconografia e storia della moneta antica all’università di Messina, porterà i partecipanti alle origini dell’antica Reghion e, alla luce delle fonti antiche, letterarie, archeologiche, numismatiche e artistiche, ricostruirà le vicende complesse e fin qui poco approfondite della poleis in età arcaica della quale abbiamo un breve cenno in una preziosa testimonianza di Aristotele: “Una vite era nata in quel posto. La regione in cui fondarono la polis era chiamata Reggio da un eroe del luogo. Fissarono una Costituzione aristocratica. Governavano in mille tutti scelti in base al censo. Usarono le leggi di Caronda cataneo. Li tiranneggiò Anaxilas Messenio. E avendo vinto ad Olimpia con le mule diede un banchetto per gli Elleni. E qualcuno avendo visto disse: Costui cosa avrebbe fatto se avesse vinto con i cavalli? Simonide compose l’epinicio: Salve, figlie delle cavalle dai piedi di tempesta. Vi furono altri dinasti presso i Reggini”.

Reggio Calabria. Il museo Archeologico nazionale apre il 2024 con il ciclo di tre conferenze “Reggio e oltre. Studi, ricerche e valorizzazione in Calabria” e con il progetto sperimentale “Dietro le quinte: visite al laboratorio di restauro del MArRC”

reggio-calabria_archeologico_buon-anno_locandinaCome si scopre un sito? Come si studiano resti umani, strutture, reperti o manufatti artistici? Come si presentano i dati per mezzo delle nuove tecnologie? A queste e altre domande risponderanno studiosi e ricercatori affermati protagonisti del ciclo di tre conferenze “Reggio e oltre. Studi ricerche e valorizzazione in Calabria” ideato e curato dall’Ufficio Collezioni del MArRC nelle quali presenteranno i loro progetti, spesso condotti in stretta collaborazione con noi. Il 2024 inizia dunque nel segno dell’apertura e della divulgazione per il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. La partecipazione alle conferenze è gratuita e libera fino ad esaurimento posti. “Questo ciclo di tre conferenze”, spiega Daniela Costanzo, archeologa e funzionario responsabile dell’Ufficio Collezioni del Museo, “intende proiettare il Museo nel più ampio contesto della ricerca archeologica e storico-artistica nella nostra regione, proponendo al pubblico novità scientifiche sul doppio asse della ricerca e della valorizzazione del patrimonio”. E a gennaio il MArRC propone il progetto sperimentale “Dietro le quinte: visite al laboratorio di restauro del MArRC”. “Queste due iniziative”, interviene il direttore del MArRC, Filippo Demma, “sono le prime di un breve ciclo che occuperà i mesi di gennaio e febbraio 2024, ideato in queste settimane di lavoro per iniziare a riposizionare il Museo al centro del dibattito scientifico e aprire al pubblico spazi di conoscenza e riflessione, introducendolo anche nei luoghi finora meno accessibili o chiusi. L’idea alla base è che un museo Archeologico sia e debba essere un organismo vivo che alimenta la propria offerta culturale con lo sviluppo della ricerca e con la massima condivisione delle proprie metodologie di lavoro”.

reggio-calabria_archeologico_conferenze-reggio-e-oltre-studi-ricerche-e-valorizzazione-in-calabria_locandinaGiovedì 4 gennaio 2024, alle 17, in sala conferenze del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, si terrà il primo incontro, con la relazione di Dario Piombino Mascali, università di Vilnius, sul tema “Osteobiografie o ricostruire il profilo biologico degli antichi. Riflessioni a partire dalla necropoli reggina di San Giorgio Extra”. Introdurranno l’incontro Daniela Costanzo (MArRC) e Andrea Maria Gennaro, funzionario responsabile della tutela per l’area urbana di Reggio Calabria per la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Martedì 9 gennaio 2024, “La mostra Calabria angioina. Ricerca e tecnologie multimediali per valorizzare il patrimonio medievale”: si prosegue con le applicazioni multimediali per la valorizzazione del patrimonio: esperienze e potenzialità saranno indagate a partire dalla mostra curata da Stefania Paone (università della Calabria) al museo civico di Altomonte (Cs) e dedicata alla cultura artistica della Calabria Angioina, che espone anche un frammento di sarcofago in marmo del XV secolo raffigurante Maria Maddalena e Caterina d’Alessandria normalmente conservato nei depositi del MARC. Nell’ultimo appuntamento, martedì 16 gennaio 2024, “Ricerche archeologiche nella valle del Mercure-Lao: l’insediamento di Santa Gada di Laino Borgo”: Fabrizio Mollo dell’università di Messina, renderà noti i dati del suo scavo iniziato nel 2018 nel sito di Santa Gada di Laino Borgo (Cs): una scoperta recentissima che riscrive in parte la nostra conoscenza di un importante comparto dell’Italia antica, un punto di passaggio tra Jonio e Tirreno che collegava la Sibartitide con l’area del Vallo di Diano e del Lagonegrese, che ha visto avvicendarsi Enotri, Lucani e Romani.

reggio-calabria_archeologico_progetto-dietro-le-quinte-visita-al-laboratorio-di-restauro-del-marrc_locandinaSempre nel mese di gennaio 2024 per la prima volta il Laboratorio di Restauro del MArRC apre le porte al pubblico per mostrare il dietro le quinte delle attività di restauro e conservazione che si svolgono al suo interno. Nelle mattine del 10 – 11 – 17 gennaio 2024 Barbara Fazzari, funzionario responsabile del Laboratorio di Restauro del MArRC, propone il progetto sperimentale “Dietro le quinte: visite al laboratorio di restauro del MArRC”. Gli incontri di “Dietro le quinte: visita al laboratorio di restauro del Museo” si terranno su quattro turni di 30 minuti per 5 persone con prima partenza alle 10 e chiusura alle 12. I posti sono limitati a causa della dimensione degli spazi e per misure di sicurezza, pertanto è obbligatoria la prenotazione mezzo mail all’indirizzo man-rc.comunicazione@cultura.gov.it entro e non oltre il 5 gennaio, comunicando numero, nominativo ed età del partecipante. La partecipazione alle visite guidate nel Laboratorio è inclusa nel costo del biglietto. “Un’occasione unica per capire come il museo si prende cura delle opere, con approfondimenti su aspetti di conservazione, diagnostica e restauro”, dichiara Fazzari. La responsabile del Laboratorio di Restauro accompagnerà i visitatori a conoscere da vicino e con dimostrazioni pratiche i metodi e i processi di un affascinante lavoro che si svolge tra arte e scienza. Durante il percorso sarà possibile assistere ai cantieri didattici degli affreschi provenienti dalle Terme Romane di Via Marina e delle lastre in stucco provenienti dalla chiesa di Santa Maria Terreti restaurati dagli studenti del corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni culturali dell’Università della Calabria sotto la guida della docente e restauratrice Anna Arcudi. Il pubblico potrà finalmente conoscere le attività conservative che si svolgono dietro le quinte del Museo, spesso poco note ai non addetti ai lavori.

Reggio Calabria. Alla Villetta De Nava l’incontro “L’apporto delle Culture dell’Oriente antico alla civiltà del Mediterraneo” con Annunziata Rositani, e “Nuovo contributo alla conoscenza dei Bronzi di Riace” con Daniele Castrizio, nell’ambito della mostra filatelica e libraria “Civiltà del Mediterraneo /per servire alla Pace” e in occasione dell’emissione del francobollo per il 50.mo del ritrovamento dei Bronzi di Riace

reggio-calabria_biblioteca-de-nava_civiltà-del-mediterraneo_francobollo-e-incontro_locandinaAncora il Mediterraneo e le complesse problematiche sottese al presente momento storico al centro dell’attenzione dell’associazione culturale Anassilaos che, congiuntamente con la biblioteca “Pietro De Nava” propone a Reggio Calabria una mostra filatelica e libraria sul tema “Civiltà del Mediterraneo /per servire alla Pace”, inaugurata il 7 dicembre 2023 nella Villetta della medesima Biblioteca dove sarà visitabile fino al 19 gennaio 2024. Accanto al materiale librario una ricca scelta di valori bollati, emessi da diversi paesi che si affacciano su tale mare ricco di storia e dedicati all’Antichità dell’Oriente (Ittiti, Sumeri, Assiri, Babilonesi, Fenici, Ebrei), all’Egitto, alla civiltà egea (Minoici e Micenei), ai Greci e ai Romani. Giovedì 14 dicembre 2023, alle 16.45, alla Villetta De Nava, nell’ambito della mostra filatelica e libraria “Civiltà della Mediterranea”, l’incontro di approfondimento “L’apporto delle Culture dell’Oriente antico alla civiltà del Mediterraneo”: conversazione della prof.ssa Annunziata Rositani, associato di Storia dell’Oriente antico e Cultura e Letteratura del Vicino Oriente antico all’università di Messina.

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Cartolina celebrativa emessa dalle Poste Italiane con il francobollo per il 50.mo del ritrovamento dei Bronzi di Riace (foto anassilaos)

Segue “Nuovo contributo alla conoscenza dei Bronzi di Riace”, conversazione del prof. Eligio Daniele Castrizio, ordinario di Iconografia e Archeologia della moneta e Iconografia e storia della moneta antica all’università di Messina, in occasione dell’emissione di un francobollo dedicato al 50.mo del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Conduce e modera Fabio Arichetta, responsabile del Centro Studi Anassilaos. Quindi presentazione del francobollo. E al pubblico presente sarà dato in dono una cartolina celebrativa.

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Il francobollo emesso per celebrare il 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace (foto centro anassilaos)

Il francobollo emesso per celebrare il 50° anniversario del ritrovamento dei bronzi di Riace che fa seguito ai valori bollati già emessi nel settembre dl 1981, in occasione del restauro delle due statue, e a quello emesso nel marzo 2005 nell’ambito della serie dedicata alla Regione Calabria, è stato emesso il 12 dicembre 2023, all’Ufficio Filatelico di Poste Italiane di Reggio Calabria. Il nuovo francobollo entra ora di diritto nelle diverse tematiche dei collezionisti di tutto il mondo e questo è particolarmente importante per far conoscere Reggio Calabria e il suo Museo. Di particolare pregio anche lo speciale Folder filatelico e le cartoline che contribuiscono a valorizzare i Bronzi.

Palermo. Al Palazzetto Mirto giornata di studi “LEPANTO. LA BATTAGLIA. Storia Arte Archeologia” promossa dal dipartimento Beni culturali e Identità siciliana della Regione Siciliana e dalla soprintendenza del Mare

palermo_palazzetto-mirto_giornata-di-studi-lepanto-la-battaglia_locandinaGiornata di studi “LEPANTO. LA BATTAGLIA. Storia Arte Archeologia” promossa dal dipartimento Beni culturali e Identità siciliana della Regione Siciliana e dalla soprintendenza del Mare: appuntamento lunedì 11 dicembre 2023, alle 9, al Palazzetto Mirto in via Lungarini 9 a Palermo. Ingresso libero. IL PROGRAMMA. Alle 9, saluti istituzionali: Francesco Paolo Scarpinato, assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana; Mario La Rocca, dirigente generale del dipartimento Beni culturali e Identità siciliana; Juan Carlos Reche Cala, direttore istituto Cervantes di Palermo; Ferdinando Maurici, soprintendente del Mare. SESSIONE MATTUTINA presiede Gianclaudio Civale. Interventi: alle 10, Francesco Vergara, già direttore della biblioteca centrale della Regione Siciliana, “La Sicilia e Lepanto”; 10.30, Antonino Giuffrida, già professore associato di Storia moderna, università di Palermo, “Il mito di Lepanto”; 11, pausa caffè; 11.30, Giacomo Pace Gravina, ordinario di Storia del Diritto all’università di Messina, “Lepanto: storie di una battaglia”; 12, Chiara Caldarella, funzionaria Storica dell’arte della soprintendenza del Mare, “La sella di Marcantonio Colonna, eroe di Lepanto”; 12.30, discussione. SESSIONE POMERIDIANA presiede Giacomo Pace Gravina. Alle 15.30, Gabriella Monteleone, catalogatrice alla soprintendenza del Mare, “Colamaria Carnevale, un “venturiero” calabro-siculo al servizio di Filippo II nella battaglia di Lepanto. Analisi di una ricerca”; 16, Gianclaudio Civale, professore associato di Storia moderna all’università di Milano, “La battaglia come esperienza religiosa tra ideale crociato e processo disciplinare”; 16.30, discussione; 17, pausa caffè; 17.30, Salvatore Bottari, ordinario di Storia moderna dell’università di Messina, “L’epopea di Lepanto nella Sicilia del tardo Cinquecento”; 18, Ferdinando Maurici, soprintendente del Mare, “As armas e as naus assinaladas: navi e armi a Lepanto”; 18.30, discussione; 19, Giacomo Pace Gravina, chiusura dei lavori.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per gli “Incontri al MArRC” conferenza “Incontri di popoli e culture. Miti e culti delle città dello Stretto nelle monete antiche” con Maria Caccamo Caltabiano direttore scientifico del CIS

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Palazzo Piacentini, sede del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

Per gli “Incontri al MArRC”, il ciclo di appuntamenti che vede protagoniste le associazioni attive sul territorio in programma per la stagione autunnale al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Appuntamento venerdì 27 ottobre 2023, alle 17, nella sala conferenze del MArRC. Il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e il Centro internazionale Scrittori della Calabria promuovono la conferenza “Incontri di popoli e culture. Miti e culti delle città dello Stretto nelle monete antiche”. Aprono la manifestazione gli interventi di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC e Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Introduce l’incontro Paola Radici Colace, già professore ordinario di Filologia classica all’università di Messina, presidente onorario e direttore scientifico del CIS della Calabria. Relazionerà Maria Caccamo Caltabiano, già professore ordinario di Numismatica greca e romana, dipartimento di Civiltà antiche e moderne, università di Messina, componente del comitato scientifico del CIS. Per secoli nell’aria dello Stretto di Scilla e Cariddi si sono intrecciati popoli e culture diverse. La professoressa Maria Caccamo Caltabiano, con il supporto di slide, illustrerà attraverso le monete antiche, miti e culti che testimoniano l’importante ruolo avuto dalle città di Messina e Reggio poste al centro del Mediterraneo.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per “Notti d’Estate al MArRC” sulla terrazza sullo stretto il Planetario Pythagoras propone la conferenza “Scill’e Cariddi” con Mauro Geraci (università di Messina) e Vincenzo Zappia (Iuav di Venezia)

reggio-calabria_archeologico_notti-d-estate-2023_19-agosto_locandinaSabato 19 agosto 2023, alle 21, sulla splendida terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, nuovo appuntamento con “Notti d’Estate”: dopo l’affascinante incontro sulla Medea di Euripide, il Planetario Pythagoras di Reggio Calabria presenta “Scill’e Cariddi” nel mito, nell’arte e nella letteratura: un dialogo appassionante tra relatori e pubblico sul “mythos” che unisce le due sponde dello Stretto. “Un altro imperdibile appuntamento con il Planetario Pythagoras”, commenta il direttore del Museo, Carmelo Malacrino, “che ringrazio per la collaborazione a questa edizione delle Notti d’Estate, nel solco ormai consolidato di coinvolgenti manifestazioni rivolte alla divulgazione scientifica. Attività che si aggiungono alla possibilità di ammirare i reperti della Calabria antica, in un momento di notevole afflusso di visitatori”. Dopo i saluti iniziali del direttore Malacrino e di Angela Misiano, direttrice del Planetario, relazionano Mauro Geraci, professore ordinario di Antropologia culturale al Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’università di Messina, e Vincenzo Zappia architetto allo Iuav di Venezia. Presenta l’incontro Fortunato Zappia, con la partecipazione di Angela Misiano. Dicevano i Greci: il mito insegna, racconta come comportarsi. Il mito insegna la vita. Scilla e Cariddi erano due donne e in quanto meridionali bellissime. A causa di terribili sortilegi, da bellissime quali erano, sono trasformate in mostri che pattugliano da opposte sponde lo stretto di mare che divide Reggio Calabria da Messina, incutendo terrore e rappresentando una letale minaccia per i marinai. Come tante altre creature mitologiche sono lo specchio di reali pericoli e banco di prova per gli eroi. “E qui subentra l’astuzia dell’intelligenza”, commenta la prof.ssa Misiano, responsabile del Planetario. “Scilla e Cariddi è per certi versi il racconto della lotta tra l’uomo e la bestia per fronteggiare con astuzia e stratagemmi gli ostacoli che ci troviamo davanti nella vita. Ma di queste due donne che gli dei hanno trasformato in mostri, non si può parlare senza tenere conto di quel peculiare ambito geografico che è lo stretto di Messina e del mare che lo contiene, il Mare Nostrum”. Nell’immaginario collettivo che li presenta come mostri, posti a guardia dello stretto di Messina, Scilla e Cariddi sono emblema della lotta tra ragione e sfera emotiva. Sabato il Museo resterà aperto fino alle 23 (ultimo ingresso 22.30). Dalle 20, il prezzo del biglietto sarà di 3 euro, con 1 euro di maggiorazione a favore del patrimonio culturale danneggiato dall’alluvione in Emilia Romagna (art. 14, DL 61/2023). Sarà possibile visitare tutto il Museo che, attualmente, oltre ai quattro livelli di collezione permanente ospita ben tre nuove esposizioni. In Piazza Orsi, atrio del MarRC, la mostra “Bronzi di Riace, cinquant’anni di storia”, a cura di Carmelo Malacrino. Al Livello E “Per gli uomini e per gli Dei. Musica e danza nell’antichità” a cura di Carmelo Malacrino, Angela Bellia e Patrizia Marra e “Le nuvole e il fulmine. Gli Etruschi, interpreti del volere divino”, a cura di Carmelo Malacrino, Mario Iozzo, Barbara Arbeid.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per “Notti d’Estate al MArRC” sulla terrazza sullo stretto conferenza della prof.ssa Paola Radici Colace su “La Medea di Euripide. Le scritture nel tempo”

reggio-calabria_archeologico_notti-d-estate-2023_17-agosto_locandinaGiovedì 17 agosto 2023, alle 21, sulla splendida terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, nuovo appuntamento con “Notti d’Estate”. Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria promuove la conferenza “La Medea di Euripide. Le scritture nel tempo” di Paola Radici Colace, ordinario di Filologia classica dell’università di Messina, presidente onorario e direttore scientifico del Cis. Un viaggio straordinario sul tema delle riscritture del teatro greco, rivivendo la tragedia “Medea” di Euripide, andata in scena ad Atene nel 431 a.C. e nella versione filmica di Pasolini (Medea 1969), con protagonista Maria Callas. Un’analisi comparativa dei due ‘testi’, distanti tra loro ventiquattro secoli tra analogie e differenze. Introdurranno l’incontro Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, e Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS della Calabria. “L’irruzione di Giasone, elemento esterno e straniero nella vita di Medea”, commenta la professoressa Paola Radici Colace, “segna di fatto il repentino passaggio dal sacro allo sconsacrato, dal mitico al razionale, e la trasformazione improvvisa della giovane donna. Infatti, quando capisce che Giasone e i suoi compagni hanno usanze totalmente opposte alle sue, la fanciulla ha una crisi spirituale in cui le sensazioni di tormento si acuiscono, in un conflitto tra la realtà della nuova terra e la vita scandita dai rituali del suo passato nella Colchide”. E il direttore Malacrino conclude: “Una affascinante narrazione della tragedia greca, con richiami a pensieri ed attitudini umane sempre attuali. Con una location d’eccezione, rappresentata dalla panoramica terrazza del Museo, che rende questo viaggio di ventiquattro secoli ancora più sensazionale”.