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Firenze. All’auditorium Paolucci (Gallerie degli Uffizi) la conferenza “Etruschi e Italici” con Gianluca Tagliamonte (università di Lecce), tredicesimo appuntamento del ciclo “Gli Etruschi: nuove ricerche, nuove scoperte, nuove storie”

Mercoledì 24 settembre 2025, alle 17, all’auditorium Paolucci delle Gallerie degli Uffizi a Firenze, la conferenza “Etruschi e Italici” con Gianluca Tagliamonte (università di Lecce), tredicesimo appuntamento del ciclo “Gli Etruschi: nuove ricerche, nuove scoperte, nuove storie”, 15 incontri dall’11 giugno all’8 ottobre 2025 con alcuni tra i massimi esperti del settore a ingresso gratuito. Nel ciclo vengono affrontate le principali novità della storia e dell’archeologia degli Etruschi. Dal dibattutissimo problema delle origini, a quello altrettanto caldo della loro lingua, a quelli delle città e della loro organizzazione interna, dei luoghi di sepoltura (le grandi necropoli d’Etruria), dei culti e della religione, delle manifestazioni artistiche, della struttura politica e delle cariche magistratuali, della loro presenza territoriale nell’Italia antica, dal Po al Sele, del loro ruolo di navigatori e commercianti nel Mediterraneo, dei rapporti e delle relazioni culturali con i Greci e con gli altri popoli dell’Italia Antica, e della loro fine nell’impatto con la Roma.

Firenze. Etruschi protagonisti agli Uffizi con la rassegna “Gli Etruschi: nuove ricerche nuove scoperte nuove storie”, 15 incontri di approfondimento il mercoledì da giugno a ottobre. Apre Sassatelli con “Gli Etruschi tra luoghi comuni e realtà storiche”. Ecco tutto il programma

Mercoledì 11 giugno 2025, alle 17, all’auditorium Paolucci delle Gallerie degli Uffizi a Firenze con la conferenza “Gli Etruschi tra luoghi comuni e realtà storiche”, Giuseppe Sassatelli, presidente Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici, apre la rassegna “Gli Etruschi: nuove ricerche, nuove scoperte, nuove storie”. A 40 anni dall’“Anno degli Etruschi”, il 1985, iniziativa della Regione Toscana alla quale hanno partecipato Università, Soprintendenze, Musei e, con un ruolo di coordinamento culturale, anche l’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici, con importanti mostre a Firenze, Arezzo, Siena, Volterra, Orbetello Cortona e Perugia nelle quali furono presentati e illustrati al pubblico monumenti e materiali degli Etruschi e della loro civiltà, sono moltissime le novità dovute a scavi e ricerche. Ecco dunque “Gli Etruschi: nuove ricerche, nuove scoperte, nuove storie”, rassegna di 15 incontri di approfondimento, con al centro gli Etruschi, i loro misteri, le loro origini e la loro storia, organizzata dalle Gallerie degli Uffizi e dall’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici con sede a Firenze in collaborazione con la Regione Toscana. Le conferenze, ospitate nell’auditorium Paolucci delle Gallerie degli Uffizi, si svolgeranno di mercoledì dall’11 giugno all’8 ottobre 2025 (con inizio alle 17). A parlare saranno docenti universitari, specialisti ed esperti della misteriosa civiltà mediterranea. La partecipazione sarà a ingresso libero.

L’obiettivo del ciclo di incontri agli Uffizi è affrontare in modo organico e coerente tutte le principali novità sui più rilevanti aspetti della storia e dell’archeologia degli Etruschi, per offrire al pubblico interessato un quadro completo e aggiornato su questa civiltà, affrontandone e illustrandone i temi di maggiore importanza. Dal dibattutissimo problema delle origini, si passerà a quello altrettanto caldo della lingua, a quello delle città e della loro organizzazione interna, ai luoghi di sepoltura (le grandi necropoli d’Etruria), ai culti e alla religione, alle manifestazioni artistiche (scultura, pittura, bronzistica), alla struttura politica e alle cariche magistratuali, alla loro presenza territoriale nell’Italia antica, dal Po al Sele, con una ampiezza maggiore rispetto a quanto solitamente si credeva, al loro ruolo di navigatori e commercianti nel Mediterraneo, ai rapporti e alle relazioni culturali con i Greci e con gli altri popoli dell’Italia Antica, e alla loro fine nell’impatto con Roma.

CALENDARIO CONFERENZE, il mercoledì alle 17, all’auditorium Paolucci, piazzale degli Uffizi 6, a Firenze: 11 giugno, “Gli Etruschi tra luoghi comuni e realtà storiche” (Giuseppe Sassatelli, presidente Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici); 18 giugno, “La lingua: dal “mistero” alla conoscenza: nuovi testi, nuove letture” (Enrico Benelli, università di Roma Tre); 25 giugno, “L’architettura: Case e palazzi” (Simonetta Stopponi, università di Perugia); 2 luglio, “L’architettura: Le tombe” (Alessandro Naso, università di Napoli Federico II); 9 luglio, “Politica e istituzioni: i magistrati e le città” (Daniele Federico Maras, direttore museo Archeologico nazionale di Firenze); 16 luglio, “La pittura: nuovi documenti e nuove interpretazioni” (Daniele Federico Maras, direttore museo Archeologico nazionale di Firenze); 23 luglio, “La religione: santuari, divinità e culti” (Laura Michetti, università di Roma La Sapienza); 30 luglio, “Le arti: botteghe “locali” e artigiani “venuti da fuori” (Stefano Bruni, università di Ferrara); 6 agosto, “…Ancora sull’origine degli Etruschi” (Vincenzo Bellelli, direttore parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia); 3 settembre, “Gli Etruschi e il Mediterraneo orientale” (Maurizio Sannibale, Musei Vaticani); 10 settembre, “Etruschi e Greci” (Maurizio Harari, università di Pavia); 17 settembre, “Gli Etruschi a Pompei e in Campania” (Luca Cerchiai, università di Salerno); 24 settembre, “Etruschi e Italici” (Gianluca Tagliamonte, università di Lecce); 1° ottobre, “Gli Etruschi nella valle del Po” (Elisabetta Govi, università di Bologna); 8 ottobre, “La fine degli Etruschi” (Jacopo Tabolli, università per Stranieri di Siena).

Palermo. Al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” apre la mostra “Sicilia//Grecia//Magna Grecia. E dunque quello che cercavo sono (Odisseo Elitis)”: un dialogo tra i capolavori del Salinas, del museo dell’Acropoli di Atene e del museo nazionale di Ruvo di Puglia, e da altri musei dell’Italia meridionale

“Sicilia//Grecia//Magna Grecia. E dunque, quello che cercavo sono (Odisseo Elitis)” è il titolo della mostra che cita il poeta greco, premio Nobel per la letteratura nel 1979. La mostra allestita nel museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo sarà inaugurata alle 21 di mercoledì 20 dicembre 2023 e sarà visitabile fino al 31 marzo 2024 (dal martedì al sabato dalle 9 alle 18, domenica e festivi 9-13.30). Alla presentazione saranno presenti l’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato; l’assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Gianpiero Cannella; l’assessore al Centro storico del Comune di Palermo, Maurizio Carta; la direttrice del museo Salinas, Caterina Greco, curatrice della mostra insieme alla professoressa di Storia greca dell’università di Lecce, Flavia Frisone, e alla ricercatrice di Museologia dell’università di Bari Elisa Bonacini. La mostra, finanziata dal ministero della Cultura con fondi europei del Pon “Cultura e sviluppo” (Fesr 2014-2020), fa parte di un programma di interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, per i quali l’assessorato regionale dei Beni culturali ha sottoscritto un accordo con il Comune di Palermo.

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Caterina Greco, direttrice del museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo nella sala delle metope del Tempio E di Selinunte (foto regione siciliana)

Filo conduttore della mostra è “Il viaggio”, come racconta lo stesso logo. Una barca che solca le onde del mare, quelle “strade liquide” capaci di creare una fitta rete di relazioni sociali, culturali ed economiche fra Grecia, Sicilia e Magna Grecia, aree nelle quali si sviluppò il grande fenomeno della grecità occidentale che sta a fondamento della cultura europea. Un “dialogo” fra i capolavori del museo Salinas, dai sarcofagi della Cannita alle metope dei Templi di Selinunte, e quelli dell’arte greca, come il rilievo dell’Atena pensosa proveniente dal museo nazionale dell’Acropoli di Atene, e dell’arte magno-greca, come il monumentale cratere apulo del pittore di Licurgo, in prestito dal museo nazionale di Ruvo di Puglia. Tanti gli altri preziosi reperti provenienti dai numerosi musei prestatori siciliani, che in questa occasione hanno fatto rete intorno al museo palermitano, in una narrazione corale da oriente a occidente in Sicilia. La mostra sarà accompagnata da narrazioni digitali di differente tecnologia, dall’esperienza immersiva in realtà virtuale a brochure interattive e corredate di video storie animate e podcast, realizzate dalle aziende del gruppo Vodafone Italia.