Roma. Al Tempio di Venere e Roma al via “Venere in Musica”, la rassegna musicale ideata dal parco archeologico del Colosseo: quattro concerti a ingresso gratuito in uno scenario unico al mondo. E una coda con l’omaggio a Bizet
Giunta alla sua IV edizione, torna dal 19 al 22 giugno 2025 “Venere in Musica”, la rassegna musicale ideata dal parco archeologico del Colosseo diretta da Alfonsina Russo, curata da Fabrizio Arcuri che firma la direzione artistica. Quattro assoluti protagonisti della musica internazionale – Vinicio Capossela, Malika Ayane, Salif Keita e Bombino – per quattro imperdibili appuntamenti a ingresso gratuito, in uno scenario unico al mondo: il Tempio di Venere e Roma, il più grande edificio sacro costruito dai romani (e uno dei più grandi dell’antichità), voluto da Adriano, costruito a partire dal 121 d.C. e dedicato alla dea Roma Aeterna e alla dea Venus Felix. “Venere in Musica” è ormai uno degli appuntamenti più attesi dai Romani per salutare l’arrivo dell’estate; ma è anche un’occasione per i tanti turisti e visitatori che hanno l’opportunità di immergersi nelle meraviglie del patrimonio archeologico di Roma in orari inconsueti, lasciandosi rapire da nuovi colori, nuove sfumature oltre che da una musica densa di contaminazioni, commenta Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo. “Venere in Musica continua a presentare artisti che fanno della contaminazione l’anima della propria ricerca, pescando tra le eccellenze mondiali che si contraddistinguono per raffinatezza e studio delle proprie radici culturali. Anche quest’anno le atmosfere folk e indie si mescoleranno con le sonorità mondiali per offrire un panorama articolato e dal respiro globale”, dichiara Fabrizio Arcuri. Il pubblico potrà entrare gratuitamente nell’area del Tempio di Venere e Roma, dalla piazza del Colosseo, a partire dalle 20. Gli spettacoli avranno inizio alle 21 e termineranno alle 23. Per lo spettacolo del 19 giugno l’accesso è previsto alle 19.30.
CONCERTO DEL 19 GIUGNO 2025. “Venere in Musica” si apre giovedì 19 giugno 2025 con il concerto di un maestro della canzone d’autore, Vinicio Capossela, seconda tappa di “SIRENE. Richiami, emergenze e affioramenti”, una serie di speciali concerti estivi con formazioni e repertori diversi, in alcuni dei luoghi più suggestivi della nostra Penisola. “Le sirene sono sempre un richiamo, un segnale d’emergenza. Reali e favolose, portano nel proprio corpo la loro natura duplice e ambigua, mutante e sfuggente, di volta in volta creatura degli abissi e della luce, del mutismo e del canto, dell’oscuro dionisiaco e della bellezza apollinea. Sono la figura stessa dell’ambivalenza semantica dell’emergenza, che è sia pericolo che emersione, allo stesso tempo dannazione e salvezza, seduzione e redenzione”, racconta l’artista che aggiunge: “In questi tempi infausti, le segnalazioni di pericolo si sono moltiplicate, tra guerre, riarmi, sopraffazioni e ingiustizie sociali. Sirene intende allora ascoltare questi richiami, decifrarli, guardarli diritti negli occhi e così percorrere un periplo negli abissi delle emergenze attuali, nella speranza che all’immersione segua l’emersione”. Un tour particolarissimo, dunque, che ha tre declinazioni: il Mito, le Emergenze e la Frontiera. La tappa a Venere in Musica accade sotto il segno del Mito. Al fianco di Capossela Daniela Savoldi (violoncello), Alessandro “Asso” Stefana (chitarre), Raffaele Tiseo (violino) e Vincenzo Vasi (theremin, percussioni e “diavolerie varie”), in un repertorio che vuole entrare in risonanza con i luoghi e le rovine del passato che li abitano, indagando quel misterioso, rischioso e duplice canto del mito antico, sortilegio che immobilizza se non si adottano certi accorgimenti di fronte alla sua incantevole bellezza.
CONCERTO DEL 20 GIUGNO 2025. Protagonista della seconda serata di “Venere in Musica” 2025, venerdì 20 giugno 2025, sarà una delle voci femminili più amate dal pubblico italiano e internazionale, Malika Ayane. Reduce dallo straordinario successo del suo ultimo tour nei teatri, che ha registrato una lunga serie di sold out, per celebrare 15 anni di carriera, Malika Ayane arriva al Tempio di Venere e Roma con la sua sofisticata miscela di pop, soul, canzone d’autore e jazz. In equilibrio tra background classico, attitudine afroamericana, amore per la melodia e intensità emotiva, l’artista milanese ripercorrerà il suo vasto repertorio segnato da grandi successi, fino ad arrivare all’ultimo singolo uscito nel 2025, L’avresti detto mai, uno struggente brano composto per la colonna sonora del film di Guido Chiesa 30 notti con il mio ex.
CONCEETO DEL 21 GIUGNO 2025. Sabato 21 giugno arriva invece la Golden Voice of Africa, il supremo rinnovatore delle sonorità africane tradizionali, il cantante e musicista maliano Salif Keita. Discendente diretto del fondatore dell’impero del Mali, Sundiata Keita, la sua decisione di diventare cantante, in gioventù, creò scandalo all’interno di tutta la sua famiglia perché la musica è tradizionalmente riservata alla casta dei griot. Emarginato dalla sua comunità a causa del suo albinismo (segno di sfortuna nella cultura Mandinka), trovò successo sul piano internazionale fino a diventare esponente di punta della world music. Tutte le influenze acquisite durante la sua vita – rock, soul, la chanson francese, i ritmi afro cubani, tutto riletto in una prospettiva assolutamente africana – hanno trovato un nuovo e originalissimo approdo nel suo ultimo album So Kono, in cui per la prima volta nella sua carriera sperimenta la dimensione esclusivamente acustica. Nato da un’esperienza in Giappone e ispirato dalla spiritualità di un tempio Zen, un disco intimo ed essenziale che lo riconnette alle sue radici e alla sua chitarra.
CONCERTO DEL 22 GIUGNO 2025. Gran chiusura domenica 22 giugno con la stella del desert blues, definito dal New York Times “il Sultano delle sei corde” e riconosciuto da Noisey come “il più grande chitarrista al mondo”, oltre ad essere il primo artista nigerino a essere nominato ai Grammy Awards nel 2019. Stiamo parlando naturalmente di Goumour Almoctar, meglio conosciuto come Bombino, originario del Niger e cresciuto nella tribù Tuareg Ifoghas di Agadez, alle porte del Sahara, che lotta da secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo. Chitarrista e compositore influenzato da Jimi Hendrix e Mark Knopfler, le sue sonorità richiamano quelle dei Tinariwen, vicini suonatori del deserto, ma le sue melodie elettrizzanti, che racchiudono lo spirito della resistenza e della ribellione, trasudano un groove irresistibile. Il suo blues denso e magmatico lo ha reso un artista acclamato in tutto il mondo e lo ha portato a collaborare con artisti del calibro di Stevie Wonder, Keith Richards, Robert Plant, Dave Longstreth, Dan Auerbach e molti altri. L’ultimo album Sahel è il suo lavoro più personale, potente e politico ma anche il più vario dal punto di vista sonoro, perché rispecchia sempre più il complesso mosaico di culture e persone che compongono l’Africa subsahariana.
CONCERTO DEL 24 GIUGNO 2025. E dopo Venere in Musica 2025, il Tempio di Venere e Roma ospita il concerto del M° Pasquale Menchise “La Grande Musica tra Lirica e Pop. Omaggio a George Bizet per il 150° anniversario dalla morte”. Sul palco della serata-evento, l’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno e l’Orchestra 131 della Basilicata accompagneranno il soprano Maria Vidal, il tenore Alessandro Fantoni e il mezzosoprano Loredana Ferrante. Nel corso della serata, spazio anche alle arie celebri che hanno fatto da colonna sonora al grande cinema: il concerto si aprirà con la Carmen, opera tra le più celebri di Bizet, la cui storia appare ancora drammaticamente attuale. Una donna libera, che decide di seguire il proprio cuore e che per questo viene uccisa da un uomo che non accetta il suo rifiuto. Tra gli ospiti della serata, oltre al tenore Piero Mazzocchetti, l’attore Cesare Bocci con un monologo contro il femminicidio. L’iniziativa è organizzata da Iniziative Associate Srl e Associazione Orchestra da Camera e Sinfonica Lucana, in collaborazione con il Parco archeologico del Colosseo. Con il contributo di: Fondazione Potenza Futura, Nei Restauro e Costruzioni Srl, EdilPiemme, Gruppo Macchia, Calceforte. Patrocini: Comune di Roma, Comune di Venosa, Associazione dei Lucani a Roma.
Roma. Al museo del Foro Romano presentazione del catalogo di KORAI, la mostra personale di Mattia Bosco allestita nel Tempio di Venere e Roma
Mercoledì 10 Gennaio 2024, alle 10.30, il museo del Foro Romano ospita la presentazione del catalogo di KORAI, mostra personale di Mattia Bosco (Milano, 1976), allestita nei suggestivi spazi del Tempio di Venere e Roma. Il catalogo è edito da Giunti Editore. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Intervengono Daniele Fortuna, curatore della mostra; Paolo Conti, giornalista; Emanuele Dattilo, scrittore; Mattia Bosco, scultore. Modera Rachele Mannocchi, Comin & Partners. Ingresso gratuito con prenotazione.

Mostra KORAI: un’opera di Mattia Bosco al Tempio di Venere e Roma (foto PArCo)
Fino a domenica 3 marzo 2024 è possibile visitare la mostra personale di Mattia Bosco (Milano, 1976) intitolata Korai, nei suggestivi spazi del Tempio di Venere e Roma. Il progetto espositivo è a cura di Daniele Fortuna ed è promosso dal parco archeologico del Colosseo, dalla galleria d’arte Atipografia, diretta da Elena dal Molin, e da ArtVerona. La mostra nasce come esito della nona edizione del progetto Level 0, format di ArtVerona 2021 che ha invitato una selezione di musei e fondazioni private ad individuare ciascuno un artista presente in fiera da promuovere all’interno della loro programmazione futura. Mattia Bosco – rappresentato in Fiera da Atipografia – è stato scelto dal Parco archeologico del Colosseo per la realizzazione della mostra. Il progetto espositivo Korai prende vita da 12 sculture in marmo concepite appositamente per gli spazi del Tempio di Venere e Roma, il più grande Tempio della Roma antica, inaugurato nel 136 d.C. e rivestito in marmi preziosi provenienti da ogni parte dell’impero, spogliati nel corso dei secoli e oggi conservati solo in parte. Mattia Bosco reintroduce in forme nuove i preziosi materiali marmorei in uso nell’architettura romana di età imperiale nei resti dell’antico tempio: in profonda risonanza con il genius loci, vuole suscitare la sensazione di un rimosso che riaffiora, di antichi abitanti che tornano con sembianze diverse, rivelando però, dal loro modo di abitare lo spazio, di essere di casa. Il marmo Cipollino, il Portoro, il rosso Collemandina, il Paonazzo, il Fiordipesco e il bianco di Carrara – un tempo colonne, pavimenti intarsiati e rivestimenti parietali – ritornano qui come sculture, in una continuità materiale e temporale che unisce passato, presente e futuro. La sostenibilità rappresenta un elemento fondamentale nella pratica dell’artista. Bosco realizza le sue sculture partendo da pietre e da massi scartati dal lavoro di estrazione, perché privi di una forma adatta alla commercializzazione.

Mostra KORAI di Mattia Bosco al Tempio di Venere e Roma (foto PArCo)
Protagonista attivo del progetto è il tempio, suddiviso in due spazi adiacenti: la cella dedicata alla dea Roma, incarnazione della Città Eterna, e la cella di Venere, divinità dell’amore e della bellezza, progenitrice della Gens Iulia. Nella cella di Roma, disposte in cerchio come danzatrici, si trovano nove sculture della serie intitolata Korai, dal greco κόρη, “ragazza”, termine che indica una statua votiva femminile. Le nove sculture, plasmate in marmi che mostrano l’azione del tempo sulle stratificazioni della pietra, sono così descritte dall’artista Mattia Bosco: “Le immagino celebrare, come vestali nel tempio, il culto più antico del mondo: il culto della materia di cui è fatto il mondo stesso, la stessa materia che costituisce anche noi. Nel tempio di Roma saranno disposte in cerchio nove sculture a grandezza umana, realizzate in marmi diversi ma con il medesimo impianto formale, al contempo simili e differenti tra loro”.

Mostra KORAI: un’opera di Mattia Bosco al Tempio di Venere e Roma (foto PArCo)
Le due Sezioni Auree, situate nella cella di Venere sono tempo allo stato solido: un libro con le pagine saldate le une alle altre, la cui chiusura è vinta dalla scultura, che rompe la barriera e svela l’essenza segreta e luminosa della materia. Entrando nella pietra, si apre la porta verso il regno dell’immaginazione: la superficie opaca si trasforma in una superficie riflettente e affascinante, svelando la profonda bellezza che scorre attraverso ogni elemento come un filo d’oro. Lo Stonegate scavato nella pietra rappresenta un confine, una porta d’ingresso, un passaggio verso un’altra dimensione che collega il qui e l’altrove, il passato e il presente.
Roma. Al Tempio di Venere e Roma la rassegna musicale “Venere in Musica”, ideata e curata dal PArCo con la direzione artistica di Simone Prattico: otto concerti in quattro giorni dal forte timbro cosmopolita
La sera del solstizio d’estate si è aperta la 29° edizione della Festa della Musica. E il parco archeologico del Colosseo, dopo lo straordinario successo della prima edizione, è tornato a proporre “Venere in Musica”, rassegna musicale ideata e curata dal PArCo con la direzione artistica di Simone Prattico, batterista jazz di fama internazionale. Otto concerti in quattro serate musicali, dal 21 al 24 giugno 2023, a ingresso gratuito animano il Tempio di Venere e Roma, uno dei siti più iconici e suggestivi del PArCo, con un programma dal forte timbro cosmopolita, ispirato alla realtà multietnica che caratterizzava già in epoca antica questo luogo, cuore dell’Urbe. Sul palco di “Venere in Musica” 2023 si alternano artisti e musicisti provenienti da diversi paesi del mondo: i Votia da La Réunion, BGKO – Barcelona Gipsy balKan Orchestra dalla Spagna, Renata Rosa dal Brasile, Sandra Nkaké dalla Francia con le sue origini camerunensi, La Chica dal Venezuela, oltre che alcuni nomi storici della scena world italiana come Enzo Avitabile, Nuova Compagnia di Canto Popolare e Avion Travel. Il pubblico potrà entrare gratuitamente nell’area del Tempio di Venere e Roma, dalla piazza del Colosseo, a partire dalle 20.15. Lo spettacolo avrà inizio alle 21 e terminerà alle 23. La prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento posti su eventbrite.it.
Ad aprire i concerti, mercoledì 21 giugno 2023, sul palco del Tempio di Venere e Roma, i Votia, band proveniente dall’isola de La Réunion guidata da Marie-Claude Lambert-Philéas, figlia del leggendario musicista Gramoun Lélé.
La serata è proseguita con i BGKO, ovvero la Barcelona Gipsy balKan Orchestra, una delle band più acclamate in tutto il mondo per la capacità di tenere in perfetto equilibrio il rispetto della tradizione con la sensibilità verso il contemporaneo. Dieci anni di attività segnati da un’appassionata e inarrestabile esplorazione della musica rom, klezmer, balkan per arrivare a un suono unico e distintivo che si espande al Medioriente e approda sulle coste del Mediterraneo, grazie anche alle varie influenze portate dai musicisti di diversa provenienza.
Gli altri concerti. 22 giugno 2023: RENATA ROSA, AVION TRAVEL Link prenotazione 22 giugno: https://22giugnovenereinmusica.eventbrite.it; 23 giugno 2023: SANDRA NKAKÉ, LA CHICA Link prenotazione 23 giugno: https://23giugnovenereinmusica.eventbrite.it; 24 giugno: ENZO AVITABILE, NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE Link prenotazione 24 giugno: https://24giugnovenereinmusica.eventbrite.it.
Roma. Al museo del Foro Romano un nuovo video descrive la storia del tempio di Venere e Roma, aperto al pubblico dopo importanti restauri tra il 2020 e il 2021. Fu il più grande edificio sacro costruito dai romani
Dal 15 marzo 2023 un nuovo video descrive la storia del Tempio di Venere e Roma sugli schermi del museo del Foro Romano per iniziativa del parco archeologico del Colosseo. Il video è a cura di Martina Almonte con Ines Arletti, regia Flaviano Pizzardi. Le riprese drone sono di Invidio srl. La consulenza archeologica di Alessandro Mortera. Le traduzioni di Anna Gallone. La voce narrante è Alex Elton. Musica “Bow of perception (intro)”, “Fantas”, “Arrows of Time” di Caterina Barbieri (courtesy of light years and Warp Publishing).

La collina della Velia col Tempio di Venere e Roma, e, dietro, la chiesa di Santa Maria Nova col campanile medioevale (foto PArCo)
Il tempio di Venere e Roma. Su un alto basamento che affaccia sulla Valle del Colosseo si erge il tempio che Adriano progettò e dedicò alla dea Roma Aeterna e alla dea Venus Felix. Il più grande edificio sacro costruito dai romani, e uno dei più grandi dell’antichità, è tornato interamente accessibile al pubblico dopo importanti interventi di restauro conservativo realizzati tra settembre 2020 e luglio 2021 dal parco archeologico del Colosseo grazie a una sponsorizzazione tecnica della Maison Fendi. Oltre 200 colonne in granito e marmo scandivano in questo luogo gli sfarzosi spazi dei portici e delle due aule di culto contrapposte in cui dimoravano le gigantesche statue delle dee Roma Eterna e Venere Felice. Un monumento iconico che celebra ancora oggi la nascita e il destino dell’Urbe, profondamente radicati nel mito (vedi Esce in libreria il libro “Il Tempio di Venere e Roma” edito da Electa per celebrare, con il parco archeologico del Colosseo e FENDI, la restituzione di uno dei monumenti più iconici dell’Impero Romano, dopo il completamento degli interventi di restauro | archeologiavocidalpassato).
Roma. Per le Giornate europee del Patrimonio il parco archeologico del Colosseo propone un ricco un programma di visite guidate, aperture straordinarie e iniziative digitali
Tornano sabato 24 e domenica 25 settembre 2022, in Italia, Giornate Europee del Patrimonio 2022, la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea. Il parco archeologico del Colosseo aderisce con un programma di visite guidate, aperture straordinarie e iniziative digitali seguendo il tema “Patrimonio culturale sostenibile: un’eredità per il futuro”. Sabato sera 24 settembre è prevista una apertura straordinaria del museo del Foro Romano nel complesso di Santa Maria Nova con ingresso al costo simbolico di 1 euro (escluse le gratuità previste per legge). I biglietti potranno essere ritirati presso la biglietteria situata in piazza del Colosseo, nelle vicinanze del Tempio di Venere e Roma, dalle 19.45 alle 22. Per partecipare a tutte le attività è necessario acquistare il biglietto di accesso al PArCo 24h – Colosseo, Foro Romano, Palatino o gli altri biglietti che permettono l’ingresso al PArCo, inclusa la Membership Card, se non diversamente specificato. L’orario da selezionare per acquistare il biglietto riguarda solo l’ingresso al Colosseo e non è vincolante per accedere all’area del Foro Romano e del Palatino e partecipare alle aperture straordinarie e alle attività speciali delle Giornate Europee del Patrimonio 2022.

La grande Fontana delle Pelte nella Domus Augustana sul Palatino rifunzionalizzata con un progetto green (foto PArCo)
SABATO 24 SETTEMBRE. Mattina (9.15 – 12.45): apertura del peristilio inferiore della Domus Augustana con visita alla Fontana delle Pelte a cura dell’architetto Gabriella Strano. Appuntamento alle 9.15 all’arco di Tito; apertura della Curia Iulia. Pomeriggio (14.15 – 17.45): apertura del peristilio inferiore della Domus Augustana con visita alla Fontana delle Pelte a cura dell’archeologa Astrid D’Eredità. Appuntamento alle 14.15 all’arco di Tito; apertura della Curia Iulia. Sera (20-22:30, ultimo ingresso 22): apertura del Museo del Foro Romano e del Tempio di Venere e Roma. Ingresso e uscita dal varco presso l’arco di Tito con biglietto a 1 Euro acquistabile presso la biglietteria in piazza del Colosseo.

Veduta verso Sud dello stadio Palatino. La pianta dello Stadio è molto simile a quella del Circo di Caligola che si trovava nella villa di Agrippina in Vaticano (foto PArCo)
DOMENICA 25 SETTEMBRE. Mattina (9.15 – 12.45): apertura dello Stadio Palatino fino al peristilio inferiore della Domus Augustana; apertura della Curia Iulia con visite a cura delle archeologhe Francesca Boldrighini e Antonella Rotondi. 10.30 – 13.30: laboratorio per ragazzi e ragazze con disabilità cognitiva a cura del Servizio Didattica in collaborazione con Cooperativa Phoenix. Pomeriggio (14.15 – 17.45): apertura dello Stadio Palatino fino al peristilio inferiore della Domus Augustana; apertura della Curia Iulia con visite a cura dell’archeologa Antonella Rotondi. 16 – 18: laboratorio “Una Reggia da sogno” a cura del Servizio Didattica. I bambini e le bambine (dai 6 ai 12 anni), insieme alle loro famiglie, sono invitati sul Palatino per allestire la propria ‘reggia da sogno’: attraverso un percorso tra i luoghi più belli del PArCo, scopriranno le meraviglie del Palazzo dell’Imperatore e avranno modo di fare le proprie scelte da arredatori, per creare una reggia ideale. I “progetti” più belli potranno essere ammirati nella bacheca del sito web del Parco archeologico del Colosseo; per tutti i giovani partecipanti, invece, in omaggio un bel gadget del PArCo. L’appuntamento è alle 16 al varco presso l’arco di Tito. Ingresso gratuito per i bimbi partecipanti all’attività e per i loro accompagnatori. In caso di maltempo tutti i prenotati riceveranno per tempo le comunicazioni su modifiche o annullamento della attività. Posti esauriti.
Roma. Al Tempio di Venere e Roma quattro serate musicali con “Venere in musica” dal forte timbro cosmopolita, ispirato alla realtà multietnica che caratterizzava già in antico questo luogo, cuore dell’Urbe
Quattro serate musicali a ingresso gratuito animeranno il Tempio di Venere e Roma, dal 20 al 23 giugno 2022. Sullo sfondo il Colosseo, sul palco un programma artistico dal forte timbro cosmopolita, ispirato alla realtà multietnica che caratterizzava già in antico questo luogo, cuore dell’Urbe. Nelle quattro serate si alterneranno, con la direzione artistica di Simone Prattico, batterista di fama internazionale, artisti e musicisti provenienti da diversi paesi del mondo: oltre all’Italia, Cuba, Congo, Francia e Stati Uniti. Il programma: 20 giugno, “Musica popolare salentina” (Italia), Canzoniere Grecanico Salentino; 21 giugno, “FESTA EUROPEA DELLA MUSICA”, Jazz – World (Cuba, Francia), Ana Carla Maza, Émile Parisien / Vincent Peirani; 22 giugno, “Folk Mediterraneo” (Italia), Alfio Antico e Stefano Saletti & Banda Ikona; 23 giugno, “Rock – Blues” (USA) / “Afro-Funk from Kinshasa” (Congo), Cobi e Jupiter & Okwess. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti. Ingresso dalla piazza del Colosseo a partire dalle 20. Lo spettacolo avrà inizio alle 21 e terminerà alle 23. Nel PArCo è fortemente consigliato indossare la mascherina. PRENOTA QUI: 20 giugno 21 giugno 22 giugno 23 giugno.

La cella del Tempio di Venere e Roma nel Foro romano (foto stefano castellani)
Con la direzione artistica di Simone Prattico, batterista di fama internazionale, parte la rassegna “Venere in Musica” con 4 serate musicali ambientate nella cella di Venere, uno dei siti più iconici e suggestivi del Parco archeologico del Colosseo. La proposta, interamente ideata e curata dal Parco archeologico del Colosseo, si pone in continuità con le iniziative intraprese negli anni passati offrendo al pubblico sempre nuove emozioni. Il Parco si propone ancora una volta come produttore di contenuti culturali con un programma dal forte timbro cosmopolita, ispirato alla realtà multietnica che caratterizzava già in antico questo luogo, cuore dell’Urbe. “Tornare a suonare dal vivo in un luogo così fortemente simbolico e ispiratore di bellezza, come la cella del tempio di Venere affacciata sul Colosseo, è l’obiettivo che il Parco archeologico del Colosseo si è posto da subito, nel momento del ritorno alla normalità dopo la terribile crisi pandemica”, dichiara Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. “In questi luoghi così carichi di storia, oggi meta di milioni di visitatori da tutto il mondo, la musica unisce attraverso le emozioni popoli e culture differenti, ponendosi come ulteriore elemento di valorizzazione del cuore dell’Urbe”, conclude Alfonsina Russo. “Di giorno si apprezza l’imponenza del tempio, ma è al calar del sole che lo scenario in cui ci si ritrova improvvisamente immersi assume i contorni della vera magia”, commenta Simone Prattico. “Una suggestione senza tempo che, come Direzione Artistica, abbiamo voluto valorizzare con un programma fuori dagli schemi di tendenza, con colori e sonorità che spaziano dai Caraibi al Mediterraneo, passando per il cuore dell’Africa. Un’occasione unica sia per chi vive di musica sia per chi la musica ama scoprirla nelle sere d’estate, e finalmente di nuovo dal vivo”, conclude Simone Prattico.

Il Canzoniere Grecanico Salentino, il più longevo gruppo di musica popolare salentina
Lunedì 20 giugno 2022: musica popolare salentina (Italia). Protagonista il Canzoniere Grecanico Salentino. Fondato in Puglia nel 1975 dalla scrittrice Rina Durante, il Canzoniere Grecanico Salentino è il primo e quindi ormai più longevo gruppo di musica popolare salentina. Vestendo di sonorità moderne gli antichi costumi, il gruppo riverbera la secolare tradizione della celebre pizzica tarantata rituale, ritenuta capace di curare il morso della tarantola con il suo magico potere espresso in forma di musica e danza, fino al raggiungimento di uno stato di trance. Un viaggio dal passato al presente della cultura salentina ritmato dal tipico battito del tamburello che nel tempo ha portato il CGS a collaborare con artisti di fama internazionale; nel 2018, il gruppo ha ottenuto il prestigioso riconoscimento del Songlines Music Award, assegnato per la prima volta a una band italiana, designando il CGS come miglior gruppo di world music al mondo.

La violoncellista cubana Ana Carla Maza
Martedì 21 giugno 2022: Jazz – world (Cuba, Francia), con Ana Carla Maza, Émile Parisien / Vincent Peirani. ANA CARLA MAZA Violoncellista cubana, suona e canta da quando aveva dieci anni e da allora non ha mai smesso di evolversi musicalmente, sviluppando ben presto una prestigiosa carriera internazionale. Ana Carla Maza crea un universo musicale che fonde jazz e musica classica con i colori dell’America Latina. Dopo il successo del suo album solista La Flor, ha firmato le composizioni del suo nuovo lavoro discografico Bahia, un omaggio al quartiere dell’Avana dove ha vissuto durante la sua prima infanzia. Un luogo in cui sonorità cubane e brasiliane hanno un posto d’onore e dove i vari ritmi (come Tang, Huayno e Country) si fondono, portando l’ascoltatore in una dimensione emotiva di grande serenità. ÉMILE PARISIEN / VINCENT PEIRANI Nel panorama musicale attuale è raro trovare musicisti con un tale affiatamento e una tale sintonia. Considerato una delle formazioni più straordinarie del jazz europeo, l’ensemble francese composto da Vincent Peirani (fisarmonica) ed Émile Parisien (sassofono soprano) ha tenuto più di mille concerti negli ultimi dieci anni, di cui più di seicento proprio come duo. La profonda affinità artistica tra i due genera interazioni musicali di estrema raffinatezza, i cui effetti sono ulteriormente valorizzati dall’approccio innovativo che ciascuno ha con il proprio strumento. A tutti gli effetti, in Parisien & Peirani c’è qualcosa di molto vicino alla magia, grazie a una formula, a una pozione ipnotica i cui ingredienti provengono dai molteplici universi musicali attraversati: jazz tradizionale e contemporaneo, musica d’avanguardia, classica, folk, rock e musica elettronica. Una continua ricerca di nuove sonorità per gli artisti, una continua scoperta per il pubblico.

Alfio Antico, l’artista siciliano di Lentini
Mercoledì 22 giugno 2022: Folk Mediterraneo (Italia) con Alfio Antico e Stefano Saletti & Banda Ikona. ALFIO ANTICO Alfio Antico, siciliano di Lentini, si può considerare una leggenda vivente. La sua storia artistica è intrinsecamente legata alla storia personale e in lui non esiste alcuna soluzione di continuità tra il vissuto e l’essere artista. Liriche, voce e mano sul tamburo plasmano uno strumento musicale unico, tanto potente quanto espressivo. Lontana dai virtuosismi fini a se stessi, l’esibizione di Alfio Antico è la rappresentazione fedele di sé e di un mondo ancestrale, fuori dal tempo, mai passato né superato, al centro del quale è il racconto, scritto con ’alfabeto dei battiti di tamburo in una lingua universale. Alfio possiede più di 200 tamburi, tutti rigorosamente costruiti e intarsiati da lui a mano, ciascuno dei quali ha scandito un momento della sua vita. Gli stessi momenti, suoni, sensazioni ci vengono restituiti ogni qualvolta uno di questi tamburi “sale” sul palco: le voci del vento, degli animali, delle campane, i racconti degli anziani e di una terra popolata da millenni, la Sicilia, di cui riecheggiano nelle note di Alfio i profondi legami con l’antica Grecia. STEFANO SALETTI & BANDA IKONA Quello di Stefano Saletti & Banda Ikona è un Mediterraneo ostinato, combattente, resistente, che non si arrende. Riassume in sé il carattere dei popoli mediterranei, forti, antichi, testardi. Ostinato come la ripetizione in musica che passa presto da stordimento a trance, in una sorta di rituale a cui si finisce per abbandonarsi. Il nuovo disco “Mediterraneo ostinato”, uscito nel 2021, suona come il manifesto di un nuovo possibile “Mediterranean Power”, nel nome di un passato fatto di arte, cultura, porti aperti, incontri e scambi: una grande rete dove si intrecciano nuovi percorsi, storie condivise e una comune anima mediterranea. Perché nel Mediterraneo tutto si tiene: le piazze assolate a mezzogiorno e il buio che accompagna le rotte dei migranti, la gioia e la disperazione, il bene e il male. Il risultato è un affascinante folk world-mediterraneo, meticciato, una miscela ricca di ritmi e melodie, suggestioni e colori che attinge, oltre ai brani originali, alla tradizione sefardita, araba, balcanica e del Sud Italia. È cantato in Sabir, l’antica lingua del Mediterraneo che Saletti ha riportato in vita dall’oblio della storia per ridare voce ai racconti del Nostro Mare.

Il gruppo africano Jupiter & Okwess
Giovedì 23 giugno 2022: Rock – Blues (USA) con Cobi e Jupiter & Okwess. COBI Cantautore e musicista americano riconosciuto a livello internazionale, Cobi si contraddistingue per le influenze gospel e rhythm & blues e per la sua estensione vocale, qualità che, unitamente a una scrittura molto attenta all’attualità, ha portato il singolo Don’t you cry for me in cima alla classifica globale di Spotify. Ancora poco noto al pubblico italiano, Cobi si è esibito con la sua chitarra su palchi importanti e in teatri prestigiosi, come il festival Lollapalooza, la Sydney Opera House, la Royal Albert Hall, l’Hollywood Bowl e il Tonight Show di Jimmy Fallon. Forte di oltre 100 milioni di ascolti online, il cantante del Minnesota è tornato ora con il suo atteso nuovo album Songs From The Ashes. JUPITER & OKWESS Fin dal primo ascolto grande è l’impatto emotivo con l’energia sprigionata da Jupiter & Okwess, frutto della sapiente alchimia tra l’eredità sonora del Congo e le molteplici influenze musicali assorbite dal gruppo nel corso delle ormai numerose tournée. Na Kozonga, il loro terzo album, è infatti la somma artistica delle esperienze maturate dagli inventori di Bofenia Rock in giro per il mondo, dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda, passando per l’Inghilterra e il Brasile e conquistando ovunque larghi consensi grazie a performance live a dir poco coinvolgenti. Aperti a qualsiasi possibile contaminazione, vero tratto stilistico del gruppo, Jupiter & Okwess non temono le collaborazioni o i viaggi più folli. Non sorprende allora che l’ultimo tour mondiale li abbia visti condividere il palco con il pioniere dell’hip-hop brasiliano Marcelo D2, con la cantante e attivista cilena Ana Tijoux o con la famosa sezione fiati della Preservation Hall Jazz Band di New Orleans. Registrato a Los Angeles da Mario Caldato (Beastie Boys), anche questo ultimo lavoro riesce a concentrare tutta l’energia e la creatività di una band sì itinerante ma allo stesso tempo fortemente legata alla propria cultura e ispirata dalla sua città di origine, Kinshasa.
“Oman cultural days in Rome”: evento del Sultanato dell’Oman con il parco archeologico del Colosseo. Mostra di dipinti e foto al museo del Foro Romano e musiche omanite al Tempio di Venere e Roma

Paesaggio omanita in mostra al museo del Foro romano (foto di Abdulaziz Said Ali Al Alawi)
I rapporti tra la Repubblica Italiana e il Sultanato dell’Oman sono da sempre molto intensi e antichi nelle loro radici: dalla metà degli anni Settanta si sono sviluppate tra i due paesi storiche e importanti relazioni bilaterali di cooperazione e collaborazione in vari settori culturali: musica, arte e archeologia. Per permettere ad un ampio pubblico di conoscere ed apprezzare la antica e importante cultura omanita, il ministero della Cultura, Sport e Gioventù ha voluto organizzare un evento culturale dall’8 al 10 giugno 2022, ospitato al parco archeologico del Colosseo: si tratta di una mostra dedicata a pittori e fotografi omaniti. 20 dipinti e 40 fotografie saranno esposti negli spazi del museo del Foro Romano e nell’annesso chiostro, mentre la musica omanita, suonata dal vivo da esperti musicisti, riecheggerà nel Tempio di Venere e Roma, riaperto a dicembre 2021 dopo un lungo e meticoloso restauro. Il Parco archeologico del Colosseo, una delle più importanti istituzioni culturali italiane, fa così da ponte tra il suo pubblico e la cultura del Sultanato dell’Oman. La mostra sarà visitabile gratuitamente dal giorno 8 al giorno 10 giugno durante i normali orari di apertura del PArCo (9-19.15), per i visitatori in possesso di regolare biglietto di accesso. I visitatori saranno immersi nelle atmosfere omanite grazie alla presenza dei musicisti che si esibiranno ogni pomeriggio nella cella della dea Roma.
Esce in libreria il libro “Il Tempio di Venere e Roma” edito da Electa per celebrare, con il parco archeologico del Colosseo e FENDI, la restituzione di uno dei monumenti più iconici dell’Impero Romano, dopo il completamento degli interventi di restauro

Era il più grande edificio della Roma antica: il Tempio di Venere e Roma deve la sua straordinarietà, oltre alle eccezionali dimensioni, all’originalità del disegno architettonico, che combinava le proporzioni e la spazialità ellenistica con l’urbanistica e la tecnica costruttiva romana, realizzando una forma del tutto innovativa. Cassiodoro, nella Chronica, nel 135 d.C., scrive che sotto i consoli Pompeianus e Atilianus “fu costruito il Tempio di Venere e Roma, che adesso è detto dell’Urbe”. Martedì 11 gennaio 2022 esce in libreria per Electa il libro “Il Tempio di Venere e Roma” (192 pagine, bilingue, 50 euro) curato dal direttore del parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo, con Martina Almonte e Ines Arletti.

Sfogliando il libro “Il Tempio di Venere e Roma” edito da Electa: una pagina interna (foto PArCo)
Il volume è aperto da un ampio reportage fotografico realizzato da Stefano Castellani che ci dà l’impressione di trovarsi proprio tra le alte mura del tempio. Oltre ai saggi scientifici che ne documentano la storia, sono presentate immagini d’archivio e foto scattate durante e dopo le diverse fasi dei lavori di restauro. “Un libro prezioso, bello esteticamente e ricco di informazioni dal punto di vista scientifico. Lo abbiamo realizzato – spiegano al PArCo – in omaggio alla storia millenaria del più grande tempio di Roma antica e per raccontare le fasi del restauro che, in 15 mesi, lo ha reso di nuovo interamente accessibile al pubblico”. Il volume infatti celebra, con il parco archeologico del Colosseo e Fendi, la restituzione alla collettività di uno dei monumenti più iconici dell’Impero Romano, dopo il completamento degli interventi di restauro e di valorizzazione del Tempio di Venere e Roma, frutto di una sponsorizzazione tecnica della Maison. Il volume, nella copertina in tela grezza con la grafica laminata bronzo, vuole richiamare i colori fondamentali del monumento, il cui splendore si rivela sfogliando il ricco reportage fotografico realizzato da Stefano Castellani, che accosta immagini d’archivio a foto scattate durante e dopo le diverse fasi dei lavori di restauro, ma anche dell’eccezionale sfilata Fendi Couture ospitata nella cella di Venere a luglio 2019.

Oltre 200 colonne in granito grigio e proconnesio avvolgevano un unico volume rettangolare, ripartito tra le due aule di culto contrapposte: quella dedicata alla dea Venere Felice, dea della natura generatrice, madre di Enea, progenitrice di Augusto e quindi della famiglia imperiale, rivolta verso il Colosseo; quella dedicata alla dea Roma Eterna, personificazione sacra della città e del suo dominio sui territori dell’Impero, rivolta verso il Campidoglio. L’architettura era messa in risalto dalla ricchezza delle decorazioni architettoniche, il cui splendore era aumentato dall’uso della foglia d’oro negli stucchi, dalle colonne in porfido e dalla sinfonia dei marmi policromi nelle superfici pavimentali: il rosso violaceo del porfido e del brecciato pavonazzetto, contrastava con il verde cangiante del cipollino e il giallo antico. Le pareti, rivestite da lastre di marmo, accoglievano nelle nicchie statue di marmo, mentre le gigantesche statue di culto sedute delle divinità campeggiavano nelle absidi.






Sarà il concerto di Diodato ad aprire mercoledì 19 giugno 2024 la terza edizione di “Venere in Musica”, la rassegna musicale ideata dal parco archeologico del Colosseo diretto da Alfonsina Russo, curata da Fabrizio Arcuri che firma la direzione artistica. Dal 19 al 23 giugno 2024 cinque imperdibili appuntamenti a ingresso gratuito in uno scenario unico al mondo: il Tempio di Venere e Roma, il più grande edificio sacro costruito dai romani (e uno dei più grandi dell’antichità), voluto da Adriano, costruito a partire dal 121 d.C. e dedicato alla dea Roma Aeterna e alla dea Venus Felix. Il programma di quest’anno miscela sonorità che provengono da ambienti musicali differenti, dallo smooth jazz dei Moorcheba al cantautorato d’autore di Diodato, in una nuova tappa site specific del suo tour; poi le atmosfere maliane di una delle voci più significative della world music, Rokia Traoré, e il progetto che incrocia la Babelnova Orchestra, l’orchestra delle donne arabe e del Mediterraneo Almar’à e un’icona della musica alternativa italiana, Ginevra Di Marco, storica voce dei CSI e dei PGR; fino ad arrivare alla travolgente energia rock-blues del “gladiatore” per eccellenza, Russell Crowe insieme ai suoi The Gentlemen Barbers. Il pubblico potrà entrare gratuitamente nell’area del Tempio di Venere e Roma, dalla piazza del Colosseo, a partire dalle 20. Gli spettacoli avranno inizio alle 21 e termineranno alle 23. Solo per lo spettacolo del 19 giugno l’accesso è previsto alle 19.30. La prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento posti su
La rassegna si apre mercoledì 19 giugno 2024 con il concerto di Diodato, un cantautore intenso e ricercato, tra i più apprezzati del nuovo pop italiano, con sei album all’attivo e una carriera costellata di riconoscimenti, fino al recentissimo David di Donatello, vinto nel 2024 nella categoria Miglior Canzone Originale con La mia terra, presente nella colonna sonora di Palazzina Laf di Michele Riondino. L’artista tarantino inaugura Venere in Musica dopo una serie di date nelle principali città del Brasile e con una serie di sold out già registrati per il suo prossimo tour autunnale nei teatri. A Roma presenterà i brani del suo nuovo album Ho acceso un fuoco in cui reinterpreta in una nuova chiave, più vicina alla dimensione del live, alcuni brani fondamentali del suo repertorio.
Ripercorreranno il proprio universo musicale e i quasi trent’anni di carriera anche i Morcheeba, la band londinese che ha plasmato il trip-hop e che il 20 giugno a Venere in Musica si esibirà live con i brani dell’ultimo album, il decimo della sua discografia, Blackest Blue, un’elegante raccolta che mette in evidenza tutte le peculiarità: il mix di downbeat, nu-soul, electro-pop e smooth jazz, le atmosfere chill e un approccio alla scrittura sempre positivo e rilassato.
La sera seguente, 21 giugno 2024, sul palco allestito davanti al Tempio di Venere e Roma che guarda il Colosseo, salirà una delle più affascinanti esponenti della world music, la cantante e chitarrista maliana Rokia Traoré. Compositrice, polistrumentista, artista a tutto tondo con interessi e collaborazioni interdisciplinari – dalla letteratura al teatro, passando per il cinema e l’impegno nella formazione di giovani musicisti africani attraverso la propria fondazione – Rokia Traorè è un’icona della musica africana che mescola continuamente le radici tradizionali alle sonorità jazz, pop e rock di matrice europea e statunitense. Il suo live è incentrato sulla canzone Djamako – Allégresse, vero cuore di un viaggio nel suo repertorio, fra composizioni inedite e reinterpretazioni di classici e standard. Un concerto intimo con una formazione essenziale, un’esperienza fondata sull’idea di limite come punto di incontro fra culture diverse che si incontrano e si amalgamo nel reciproco rispetto.
Il 22 giugno 2024 appuntamento con un progetto che tiene insieme due formazioni centrali nel panorama della world music e una voce storica della scena alternativa e indie italiana: Ginevra Di Marco, fra le più raffinate interpreti del panorama musicale italiano, già voce dei CSI prima e dei PGR dopo, l’ensemble tutto al femminile Almar’à, l’Orchestra di donne arabe e del Mediterraneo, la BabelNova Orchestra, nata dall’esperienza dell’Orchestra di Piazza Vittorio e che ha appena pubblicato il debut album Magma. Tutte e tutti uniti per “She هي Elle Lei. Voci di acqua e di terra suoni di mare e di sabbia”, un concerto dedicato a un universo femminile che evoca, con brani e canzoni più o meno note, storie e racconti di deserti, genti di terre vicine e lontane, danze, speranze, nascite, addii e nuovi inizi. Un tripudio di suoni, melodie e ritmi per una grande festa in musica.
Venere in Musica si chiude domenica 23 giugno 2024 con il live di una star mondiale del cinema che il pubblico italiano ha conosciuto di recente nella versione di artista musicale, Russell Crowe, band leader della formazione The Gentlemen Barbers. Dopo il successo al Festival di Sanremo 2024, dove è stato ospite nella terza serata, Russell Crowe torna infatti in Italia per una serie di concerti in luoghi di particolare bellezza, fra cui il Tempio di Venere e Roma. “Ho sempre avuto un’attrazione nei confronti dell’Italia. È affascinante pensare che questo Paese abbia dato al Mondo un grandissimo contributo, in termini di cultura e dal punto di vista sociale” afferma Crowe che sulla natura di uno straordinario live rock-blues aggiunge: “Rivisitiamo numerosi successi della storia della musica ridando vita a brani iconici, attraverso nuovi arrangiamenti, per regalare al pubblico un’esperienza davvero straordinaria”.

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