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Al teatro romano di Ostia antica (Roma) torna la grande tragedia greca con la prima edizione del “Teatro Ostia Antica Festival. Il senso del passato” grazie alla sinergia tra il Teatro di Roma e il Parco archeologico di Ostia Antica. Ecco il programma

Il teatro antico di Ostia (foto parco archeologico di Ostia antica)

“Edipo Re” di Sofocle, “Antigone” di Jean Anouilh, “Ifigenia” di Euripide: la grande tragedia greca torna al Teatro di Ostia antica. restituendo al pubblico la sua maestosa vocazione di palcoscenico a cielo aperto e luogo d’incontro tra culture e storie millenarie. Nasce la prima edizione del “Teatro Ostia Antica Festival. Il senso del passato”, che dal 2 al 26 luglio 2025 trasformerà questo luogo iconico in un crocevia di arte e pensiero in dialogo tra classici e contemporaneità. Dopo decenni dall’ultima programmazione estiva, interrotta alla fine degli anni ’90 del secolo scorso, il Teatro di Roma farà rivivere uno dei patrimoni storici più suggestivi, offrendo un’esperienza culturale inedita che riannoda il filo con la tradizione classica del teatro e torna alle radici epiche del rapporto tra pubblico e scena. Un ritorno alle origini che si traduce in una rilettura contemporanea di temi universali – come le riflessioni attorno ai principi di umanità, giustizia, legge morale – attraverso un programma internazionale d’eccellenza che offre cinque spettacoli unici per cinque sguardi d’autore riuniti attorno al mito senza tempo di Antigone. Un viaggio che spazia dalla potenza evocativa della prosa alla forza dirompente della musica e della danza, dove l’eco dei classici si fonde con l’energia del contemporaneo, snodandosi su tre sedi prestigiose della città: il Teatro romano di Ostia, cuore pulsante del festival, l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e il Teatro Argentina.

Insieme, opere e artisti daranno vita al “Teatro Ostia Antica Festival. Il Senso del Passato”, che non è solo il titolo della prima edizione, ma un invito a riscoprire il valore immortale dei classici che, attraverso le Antigoni, figure simbolo di ribellione e giustizia, vuole creare un ponte tra epoche diverse, stimolando una riflessione profonda sul ruolo dell’arte nella società. Una rilettura dei classici, con uno sguardo contemporaneo e multidisciplinare, per indagare il nostro passato, interrogarci sul presente e immaginare un futuro in cui l’arte sia un patrimonio condiviso, libero e accessibile, capace di renderci più consapevoli e umani. Ostia Antica si trasforma, così, in un palcoscenico internazionale di cultura. Questo grazie al sostegno di Regione Lazio e Comune di Roma, che supportano con forza il Teatro di Roma nella realizzazione di questa impresa culturale che celebra il teatro e proietta l’arte oltre i confini nazionali e regionali: il contributo della Regione Lazio esalta la qualità della proposta artistica, volta a valorizzare un sito di inestimabile pregio storico; e il sostegno del Comune di Roma, in occasione del Giubileo 2025, amplifica la versatilità di un programma innovativo e inclusivo, pensato per accogliere il pubblico eterogeneo che confluirà nella capitale. 

Luca Lazzareschi e Manuela Mandracchia tra i protagonisti di “Edipo Re” per la regia di Luca De Fusco (foto teatro di roma)

A tessere questa visione, un mosaico di maestri e creatori della scena nazionale e internazionale, affiancati dal talento di autorevoli interpreti e performer: il Maestro Francesco Lanzillotta, direttore d’orchestra tra i più apprezzati della sua generazione, il 23 giugno 2025 ha inaugurato il festival con “Antigone” d i Mendelssohn all’Auditorium Parco della Musica di Roma, un capolavoro raramente eseguito, che a Santa Cecilia risuonò soltanto nel 1986. Il direttore artistico del Teatro di Roma, Luca De Fusco, regista di esperienza e fine cesellatore di classici in dialogo con il nostro tempo, porta in scena “Edipo Re” di Sofocle dal 2 al 6 luglio 2025, alle 21.15, al Teatro romano di Ostia, affidato a un duo dalle profonde sfumature umane, Luca Lazzareschi e Manuela Mandracchia. L’inconfondibile esploratore del teatro contemporaneo, Roberto Latini, in scena tra gli altri con Manuela Kustermann, presenta dal 18 al 19 luglio 2025 “Antigone” di Jean Anouilh, rileggendone con forza il suo mito. Il visionario coreografo norvegese all’avanguardia nella reinvenzione dei linguaggi della scena, Alan Lucien Øyen, in prima mondiale al Teatro Argentina di Roma, dal 22 al 24 luglio 2025, con “Antigone”, una sinfonia di danza e parole, interpretata dai ballerini della sua compagnia winter guests, affiancati da alcuni dei danzatori più acclamati del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch e da Antonin Monié dell’Opera di Parigi. Infine, Eva Romero, regista di raffinata abilità nel tradurre le ferite del presente in narrazioni mitiche con sguardo sensibile e profondo, chiude il festival dal 25 al 26 luglio 2025 con “Ifigenia” di Euripide, adattamento di Silvia Zarco al Teatro romano di Ostia.

Il teatro romano di Ostia antica nel parco archeologico di Ostia antica (foto pa-oant)

In linea con lo spirito di collaborazione dialettica tra istituzioni che anima il festival, l’incontro tra il patrimonio storico-archeologico del sito e l’arte teatrale è reso possibile dalla sinergia tra il Teatro di Roma e il Parco archeologico di Ostia Antica, diretto da Alessandro D’Alessio, un’intesa al servizio di un’esperienza rinnovata dei luoghi della cultura, rendendoli più accessibili e stimolando la crescita del territorio. In questo contesto il Teatro di Roma si inserisce nell’offerta artistica della manifestazione già esistente, dal titolo “Ostia Antica Festival”, a cura di Bass Culture srl di Vincenzo Bellini, in uno scambio sinergico e reciproco per omaggiare l’arte in tutte le sue forme. Il festival si distingue, inoltre, per la creazione di nuove alleanze con eccellenze artistiche nazionali e internazionali, attraverso cui rafforzare l’impegno artistico e arricchire la visione progettuale. Due alleanze strategiche caratterizzano questa edizione: la collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel prologo d’apertura diretto dal Maestro Lanzillotta, e la connessione internazionale con il Festival di Mérida, il più antico festival di teatro classico della Spagna, con cui si amplia la portata performativa e innovativa del Teatro di Roma. L’edizione 2025 si avvale del sostegno di Enel.

Roma. Al Teatro Argentina la decina edizione di “Luce sull’Archeologia” dal titolo “La “villeggiatura” nell’antica Roma: l’otium come sentimento sublime di bellezza ed esperienza di civiltà”: sette incontri con approfondimento del tema da un punto di vista letterario, teatrale, giornalistico e con rimandi al tempo presente

roma_teatro-argentina_luce-sull-archeologia-2024_locandina“Luce sull’Archeologia” dal titolo “La “villeggiatura” nell’antica Roma: l’otium come sentimento sublime di bellezza ed esperienza di civiltà” torna per la decima edizione sul palcoscenico del Teatro Argentina che, dopo i successi delle passate edizioni, continua ad alimentare la sete di conoscenza e la grande passione per la millenaria storia di Roma. Sette appuntamenti, dal 14 gennaio al 14 aprile 2024, alle 11, per approfondire il rapporto dei romani con la terra e la natura, quando alla fine dell’età repubblicana ragioni storico-politiche e culturali determinarono la trasformazione della mentalità e del costume dell’élite sociale romana, che prediligeva sempre più una vita lontano dalla città e dal centro del potere. Si desiderava vivere una vita agiata e i piaceri del paesaggio in contesti extra urbani: otium cum dignitatem tempo libero da poter dedicare, con tranquillità, alle proprie attività intellettuali, ma anche al disbrigo degli affari politici e degli interessi economici. Residenze che nel tempo si sono arricchite di nuovi spazi, destinati non solo al piacere del corpo, come gli impianti termali, ma anche dello spirito, come i giardini per passeggiare, conversare, leggere.

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Massimo Osanna direttore generale Musei, protagonista del primo incontro di “Luci sull’Archeologia”  (foto graziano tavan)

Come per le precedenti edizioni, ogni incontro si comporrà come un viaggio di testimonianze, ricerche, riflessioni e immagini con il contributo esclusivo di storici, archeologi e studiosi d’arte, che guideranno il pubblico. “Luce sull’Archeologia” è un progetto del Teatro di Roma – Teatro Nazionale in collaborazione con la direzione generale Musei del ministero della Cultura e con il contributo dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, del periodico mensile Archeo e di Dialogues Raccontare L’arte. La decima edizione arricchisce i sette incontri di un nuovo contributo per una prospettiva multifocale, dal titolo La parola oltre il sipario, un momento di riflessione e approfondimento del tema da un punto di vista letterario, teatrale, giornalistico e con rimandi al tempo presente. Introduce Massimiliano Ghilardi con le anteprime del passato di Andreas M. Steiner e con i contributi di storia dell’arte di Claudio Strinati.

GLI INCONTRI. 14 gennaio 2024: Maurizio Bettini, università di Siena, su “Villa rustica: il paesaggio sonoro di un otium campestre”; Massimo Osanna, direttore generale Musei MiC, su “Tiberio a Capri. Nuovi progetti”; Paolo Di Paolo, scrittore, su “Il fondale è un paesaggio”. 21 gennaio 2024: Fabio Pagano, direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei, su “La sublime bellezza di Baia, tra memorie emerse e patrimoni sommersi”; Francesca Rohr, università di Venezia, su “Tra villeggiatura e politica: soggiornare in campagna nella tarda repubblica”; Fabio Pierangeli, università di Roma Tor Vergata, su “Le vacanze di Palomar – Itinerari d’otium di Italo Calvino”; 11 febbraio 2024: Ivano Dionigi, università di Bologna, su “Lucrezio: un rivoluzionario a Roma”; Francesco Sirano, direttore del parco archeologico di Ercolano, su “Elogio del tempo perso: la Villa dei Papiri di Ercolano”; Dacia Maraini, scrittrice, su “L’ozio della lettura con lo sguardo contemporaneo”. 25 febbraio 2024, Alberta Campitelli, storica dell’arte e dei giardini, su “L’eredità del passato nelle ville romane tra Rinascimento e Barocco: modelli e stili di vita”; Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta, su “Dal piacere al potere: l’evoluzione dei giardini alla Reggia di Caserta”; Lina Bolzoni, Scuola Normale Superiore di Pisa, su “L’ozio creativo della lettura e della conversazione”. 3 marzo 2024: Francesca Romana Berno, università di Roma La Sapienza, su “Le smanie per la villeggiatura. Seneca in vacanza, tra ville al mare e riflessione filosofica”; Filippo Demma, direttore della direzione regionale Musei Calabria e del parco archeologico di Sibari, su “Eno/oìno. E dove non è vino non è amore, né alcun altro diletto hanno i mortali”; Ritanna Armeni, scrittrice, su “La rivoluzione dell’ozio femminile”. 10 marzo 2024: Francesca Ceci, sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, su “Bellezza e otium attraverso i capolavori dei Musei Capitolini”; Emanuele Papi, università di Siena e direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene, su “Erode Attico e le ville di un milionario in Grecia”; Matteo Nucci, scrittore, su “Perdere tempo per vivere il tempo: la scholè che vince la morte”. 14 aprile 2024: Giuliana Calcani, università di Roma Tre, su “Immagini dell’otium. Tra realtà e ricerca della perfezione”; Monica Salvadori, università di Padova, su “L’otium e l’arte di vivere nelle case romane”; Paolo Di Paolo, scrittore, su “Il tempo pieno e vuoto del teatro”.

Roma Capitale. Per il 2776° Natale di Roma ingresso gratuito ai musei civici e appuntamenti speciali, mostre, incontri, visite guidate e spettacoli che coinvolgono diversi spazi della città. Ecco il ricco programma

roma_NATALE-DI-ROMA-2023_logoLa città celebra il 2776˚   compleanno di Roma in calendario venerdì 21 aprile 2023. Un programma con appuntamenti speciali, mostre, incontri, visite guidate e spettacoli che coinvolgeranno diversi spazi della città in una grande festa collettiva dedicata a un pubblico di tutte le età. Per il Natale di Roma, l’accesso ai Musei civici di Roma Capitale e all’area archeologica del Circo Massimo sarà gratuito per tutti i visitatori, comprese le visite alle mostre in corso. Le iniziative per il 2776˚   Natale di Roma sono promosse da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, azienda speciale Palaexpo, Teatro dell’Opera di Roma e Teatro di Roma – Teatro Nazionale, in collaborazione con la soprintendenza speciale di Roma Archeologia Belle arti e Paesaggio e con il Gruppo Storico Romano. Comunicazione a cura di Zètema Progetto Cultura.

APPUNTAMENTI SPECIALI.  Apre il 21 aprile la deposizione da parte del sindaco Roberto Gualtieri di una corona di alloro all’Altare della Patria, cui seguirà una messa che il cardinale Angelo De Donatis celebrerà nella Cappella del Palazzo dei Conservatori.

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Vetro dorato con la personificazione della città di Roma, rinvenuto nel corso degli scavi per la realizzazione della stazione della Metro C a Porta Metronia (foto sovrintendenza capitolina)

All’interno della mostra VRBS ROMA, poi, verrà esposto per la prima volta il vetro dorato con la personificazione della città di Roma, rinvenuto nel corso degli scavi per la realizzazione della stazione della Metro C a Porta Metronia. L’immagine, databile intorno al IV secolo, quindi in piena età imperiale, è riprodotta su foglia d’oro e rappresenta l’Urbs, la città, secondo l’iconografia diffusa, con l’elmo e la lancia. Si tratta di un unicum, in quanto non sono attualmente attestati altri reperti in vetro decorati con la stessa raffigurazione. L’esposizione, realizzata da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, sovrintendenza Capitolina in collaborazione con la soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle arti e Paesaggio, sarà l’occasione per poter ammirare fino al 1° ottobre 2023 un reperto di grande rilievo dal punto di vista storico-artistico, oltre che di evidente valore simbolico per la città.

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Medaglia commemorativa Natale di Roma 2023 (foto roma capitale)

Proprio in considerazione dell’alto significato rappresentativo di questa scoperta, l’immagine sarà utilizzata come effigie della tradizionale medaglia commemorativa, coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per conto di Roma Capitale in occasione dell’anniversario della fondazione della città. La medaglia, in bronzo e con diametro di 50mm, è stata presentata in occasione della cerimonia celebrativa del 2776˚   Natale di Roma, il 21 aprile 2023 alle ore 10.30 nell’Aula di Giulio Cesare in Campidoglio. Sul rovescio, riproduce l’immagine di Palazzo Senatorio in Campidoglio.

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Particolare della Fontana della dea Roma in Campidoglio (foto sovrintendenza capitolina)

A seguire, sarà restituita alla città la Fontana della dea Roma in Campidoglio, tra le più belle e rappresentative della Capitale, dopo l’importante intervento di restauro i cui lavori sono stati diretti dalla sovrintendenza Capitolina e resi possibili grazie all’atto di mecenatismo della maison di moda Laura Biagiotti con Intesa Sanpaolo. L’intervento di restauro della fontana, inserita nella facciata di Palazzo Senatorio in piazza del Campidoglio, alla base dello scalone di accesso alla sala consiliare, progettato da Michelangelo, ha riguardato il basamento e la statua di epoca romana della dea Roma, le superfici in travertino del prospetto architettonico e quelle marmoree delle vasche con il ripristino della loro impermeabilizzazione. È stata anche sistemata la pavimentazione in sampietrini a ridosso della vasca e revisionato l’impianto idrico, rifunzionalizzando il sistema di scarico della fontana.

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Ai musei Capitolini la mostra “La Roma della Repubblica. Il racconto dell’archeologia” (foto foto Monkeys Video Lab)

LE MOSTRE IN CORSO. Nel Sistema Musei di Roma Capitale, per il compleanno della città, accesso gratuito sia alle collezioni permanenti che alle mostre temporanee. Ai Musei Capitolini, è in corso “La Roma della Repubblica. Il racconto dell’archeologia” che si è recentemente arricchita di una nuova videoproiezione immersiva. Disponibili, poi, il progetto espositivo multimediale “Cursus honorum. Il governo di Roma prima di Cesare”, in cui sono rievocate le magistrature di età repubblicana, e “L’eredità di Cesare e la conquista del tempo” in cui si narra la storia di Roma dalle origini fino agli albori dell’età imperiale. È possibile ammirare, inoltre, “I Colori dell’Antico. Marmi Santarelli ai Musei Capitolini”. Ancora, prosegue alla Centrale Montemartini la mostra “Colori dei Romani. I mosaici dalle Collezioni Capitoline”, recentemente ampliata con ulteriori 16 opere. Il programma espositivo di arte italiana contemporanea Quotidiana al Museo di Roma a Palazzo Braschi presenta: per la sezione Paesaggio, la mostra dei gemelli Carlo e Fabio Ingrassia; mentre, per la sezione Portfolio, il lavoro della giovane artista Marta Naturale. Sono tre le mostre in corso al Museo di Roma in Trastevere: “Armando Trovajoli. Una leggenda in musica” che ripercorre l’intera carriera del maestro nel decennale dalla sua scomparsa, “La movida. Spagna 1980-1990” del fotografo e artista Miguel Trillo e “I Romanisti. Cenacoli e vita artistica da Trastevere al Tridente (1929 – 1940)” che delinea, in 100 opere, la vita e la cultura a Roma tra la fine degli anni Venti e il 1940. Alla Galleria d’Arte Moderna, la mostra “Pasolini pittore” mette a fuoco le capacità pittoriche di Pier Paolo Pasolini mentre “Visual Diary. Mostra di Liana Miuccio” è il percorso visivo costruito attraverso le foto e il video di Liana Miuccio in dialogo con la parola scritta di Jhumpa Lahiri. Al Casino dei Principi di Villa Torlonia da non perdere la mostra dedicata all’artista Primarosa Cesarini Sforza che ripercorre i cinquanta anni della sua attività illustrandone le tappe fondamentali. Al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese è in corso “Pericle Fazzini, lo scultore del vento”, esposizione che ripercorre l’intera vita creativa del maestro marchigiano. Appuntamento al Museo delle Mura per la mostra “Bōchōtei. Vite all’ombra del muro. Enrico Graziani”, esposizione fotografica che esplora le conseguenze della costruzione dei muri di protezione da tsunami in Giappone.

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Al MACRO di Roma la mostra di Leonard Koren “What why WET” (foto Melania Dalle Grave – DSL Studio)

L’Azienda Speciale Palaexpo, inoltre, in occasione delle celebrazioni per il Natale di Roma, prolungherà l’orario di apertura al pubblico del MACRO in via Nizza dalle 20 alle 22, con ultimo ingresso alle 21.30. Queste le mostre visitabili gratuitamente: Retrofuturo. Appunti per una collezione: con opere di Federico Antonini, Riccardo Benassi, Mania Ben Hamouda, Ruth Beraha, Carola Bonfili, Costanza Candeloro, Ludovica Carbotta, Beatrice Celli, Giulia Cenci, Alessandro Cicoria, Gianluca Concialdi, Giulia Crispiani, Giorgio Di Noto, Roberto Fassone, Irene Fenara, Giorgia Garzilli, Diego Gualandris, Lorenza Longhi, Eleonora Luccarini, Beatrice Marchi, Diego Marcon, Jim C. Nedd, Francis Offman, Real Madrid, SAGG NAPOLI, Parasite 2.0, Francesco Pedraglio, Margherita Raso, Davide Stucchi e llaria Vinci; After The Light di Jochen Klein, curata da Luca Lo Pinta e Wolfgang Tillmans; Hervé Guibert, This and More, a cura di Antony Huberman; Rome is still falling di Robert Smithson; Tempus Fugit di Studio Temp; What why WET? di Leonard Koren; Beethoven Was a Lesbian di Pauline Oliveros.

LE VISITE GUIDATE E GLI INCONTRI. Le celebrazioni per il compleanno di Roma saranno l’occasione per scoprire la storia e i segreti della città attraverso l’osservazione e il racconto di opere, monumenti, testimonianze artistiche e culturali diffusi sul territorio. Di seguito il programma dal 21 al 23 aprile a cura della sovrintendenza Capitolina. Per le visite e gli incontri è obbligatoria la prenotazione allo 060608 (tutti i giorni ore 9 – 19).

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Pannello in opus sectile modulo quadrato con motivi complessi, IV sec. d.C. esposto alla mostra “Colori dei Romani. I mosaici dalle Collezioni Capitoline” (foto zetema)

Venerdì 21 aprile 2023 si parte alle 10.30 al Museo dell’Ara Pacis con la passeggiata per grandi e piccoli La mia prima volta all’Ara Pacis a cura di Lucia Spagnuolo (max 10 adulti con bambini dai 0 ai 3 anni); alle 11 nel Parco di Castel Fusano Marina Marcelli e Cristina Carta condurranno la visita “Sul lido di Enea” alla cosiddetta Villa di Plinio (appuntamento al cancello d’ingresso della Villa; max 30 persone – disponibile la traduzione in Lingua Italiana dei Segni – LIS); alle 11.30 ci si sposta al Museo della Repubblica romana e della memoria garibaldina per la visita guidata “L’antichità di Roma e la Repubblica Romana del 1849” a cura di Mara Minasi e dei volontari del Servizio Civile Universale (max 15 persone); alle 12, appuntamento al Museo di Roma in Trastevere per Un menù “Romanista”, incontro  a cura di Roberta Perfetti e Silvia Telmon sulle ricette della tradizione romana con gli studenti dell’ I.P.S.E.O.A. “Vincenzo Gioberti” di Roma; all’Area archeologica dei Fori Imperiali c’è “I Fori imperiali” in due puntate: alle 12, Parte I – I Fori in epoca imperiale a cura di Antonella Corsaro, alle 15, Parte II – I Fori dal Medioevo a oggi a cura di Nicoletta Bernacchio (ingresso area archeologica, piazza Madonna di Loreto; max 20 persone). Sempre alle 15, Antoniarita Arconti accompagnerà il pubblico alla scoperta del Museo della Scuola Romana di Villa Torlonia in Roma, una comunità di artisti tra le due Guerre (max 15 persone); alla stessa ora, inoltre, alla Centrale Montemartini visita guidata alla mostra “Colori dei Romani” a cura di Serena Guglielmi (max 25 persone). Per questi ultimi due appuntamenti sarà disponibile la traduzione in Lingua dei segni italiana – LIS. Alle 15.15 ci si sposta al Sepolcro degli Scipioni (via di Porta San Sebastiano 9) per la visita guidata “Gli Scipioni e l’Appia: unità d’intenti politici e culturali” a cura di Carla Termini (max 12 persone); alle 16 si prosegue al Museo Napoleonico con “Roma: una questione di famiglia”, viaggio visivo e narrativo a cura di Laura Panarese (disponibile traduzione in Lingua dei segni italiana – LIS; max 20 persone); alla stessa ora, alla Galleria d’Arte Moderna, Daniela Vasta e Giada Cristiano guideranno i piccoli visitatori alla scoperta de “Il mestiere dell’artista. Tecniche, materiali, storie” (max 8 bambini dai 6 ai 10 anni). Alle 17, infine, alla Casa Museo Alberto Moravia, appuntamento con Lo sguardo sulla città: Contro Roma 1975- Contro Roma 2018 a cura di Carola Susani dell’Associazione Fondo Alberto Moravia (max 25 persone).

Sabato 22 e domenica 23 aprile 2023, dalle 10 alle 18, alla Villa di Massenzio c’è “Ab Urbe condita”: un’immersione nella storia, attraverso l’esperienza storico-ricostruttiva della vita pubblica e privata in età romana nei suoi molteplici aspetti a cura di Ersilia Maria Loreti (Ass. Culturale Civiltà Romana).

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Il Teatro dell’Opera di Roma (foto Yasuko Kageyama-Teatro dell’Opera)

Anche le istituzioni culturali capitoline prendono parte alle celebrazioni del Natale di Roma. Questi gli appuntamenti del 21 aprile: il Teatro dell’Opera apre le porte e offre al pubblico la possibilità di visitare con una guida esperta i principali ambienti del Lirico capitolino, edificato nel 1880 da Domenico Costanzi. Nel corso della visita, il pubblico ascolterà la storia del teatro dal punto di vista artistico e architettonico. Non mancheranno aneddoti e curiosità su compositori, impresari e cantanti che negli anni hanno frequentato questo luogo così ricco di storia, arte e cultura (I turno ore 12, II turno ore 14.30; accesso gratuito con prenotazione obbligatoria alla mail promozione.pubblico@operaroma.it a partire da venerdì 14 aprile, indicando il numero di persone e una preferenza oraria);

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Al Mattatoio di Roma “Terra Animata” Giardino ideale project (2016-2022) (foto di Filippo Maria Nicoletti – Courtesy Fondazione Merz)

alle 16, l’azienda speciale Palaexpo propone al Mattatoio l’incontro “Agro romano e infrastrutture – transumanze, acquedotti e rotaie lungo la direttrice della via Latina” nel coso del quale Cristiano Tancredi (geografo – Comitato scientifico dell’Ecomuseo della via Latina) e Marco Vigliotti (urbanista e paesaggista – responsabile scientifico dell’Ecomuseo della via Latina) parleranno del ruolo dello spazio extraurbano nel sinecismo fondativo di Roma.

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Francesco Giordano porta al Teatro India “A Roma nu je frega” (foto zetema)

GLI EVENTI. Il 21 aprile 2023, in occasione del compleanno della città, il Teatro di Roma – Teatro Nazionale propone al Teatro India alle 17.30 “A Roma nu je frega”, mise en éspace con e a cura di Francesco Giordano, Lorenzo Parrotto, Riccardo Parravicini e Roberta Azzarone che portano in scena le poesie e i racconti più rappresentativi della raccolta “Metroromantici” dei Poeti der Trullo, uno dei gruppi più rappresentativi della poesia contemporanea romana. Graphic designer e video, Chiara Di Iasio Lo spettacolo è rivolto a tutti e in particolare ai ragazzi dagli 11 anni in su. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Info: www.teatrodiroma.net; 06.684000311-314-346.

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Il Gruppo Storico Romano celebra il compleanno di Roma

Dal 20 al 23 aprile dalle 9 alle 21 nell’area del Circo Massimo, caratterizzata dall’allestimento del Castrum imperiale e repubblicano, il Gruppo Storico Romano celebra il compleanno di Roma con un ricco programma di rappresentazioni di antichi riti e feste, spettacoli gladiatori e rievocazioni storiche, affiancati da incontri con autori, musica, mostre fotografiche e laboratori didattici per bambini. Domenica 23 aprile è previsto il corteo storico, composto da circa 2.500 rievocatori in costume, che partirà alle ore 11 dal Circo Massimo per concludersi alle ore 14. Il programma completo è disponibile su www.gruppostoricoromano.it.