Roma. Per il finissage della mostra “La Colonna Traiana. Il racconto di un simbolo” al Colosseo, il parco archeologico del Colosseo propone in Curia Iulia e on line il convegno internazionale “La fortuna della Colonna Traiana. Il racconto di un simbolo”, una nuova Web App e il podcast “Il monolite dell’Impero”
In occasione del finissage della mostra “La Colonna Traiana. Il racconto di un simbolo” al Colosseo (chiude il 30 aprile 2024) il parco archeologico del Colosseo promuove e organizza nella Curia Iulia nel Foro Romano nei giorni 22 e 23 aprile 2024 un convegno internazionale di studi a cura di Alfonsina Russo, Federica Rinaldi, Angelica Pujia e Giovanni Di Pasquale. Ingresso solo su prenotazione da largo della Salara Vecchia. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del parco archeologico del Colosseo.
Il convegno – dal titolo “La fortuna della Colonna Traiana. Il racconto di un simbolo” – prevede una prima giornata di studi il 22 aprile 2024, con approfondimenti sul contesto storico e topografico della Colonna, specificamente nelle trasformazioni post antiche, seguiti da interventi sulla fortuna iconografica del monumento nei secoli dell’età moderna e contemporanea. Il secondo giorno invece, 23 aprile 2024, è prevista una tavola rotonda interamente dedicata alle tematiche della tutela e conservazione: partendo dal cantiere di restauro condotto nel decennio tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, verranno ripercorse le tappe di quell’esperienza che vide un intervento integrato di manutenzione, documentazione grafica e fotografica, ricerca e pubblicazione dei dati; a quell’esperienza ormai da qualche anno il PArCo ha attinto per impostare il proprio programma di interventi di tutela, conoscenza e valorizzazione anche con accordi e protocolli d’intesa necessari per il coinvolgimento di Enti di ricerca impegnati nell’applicazione delle nuove tecnologie; non mancherà uno sguardo sul futuro interessato dal grande cantiere della linea metropolitana Metro C a piazza Venezia rispetto al quale è già in atto una felice collaborazione pubblico-privata per il monitoraggio del monumento. Al convegno intervengono le più importanti personalità del mondo scientifico e accademico da sempre interessate alla Colonna, tra gli altri Salvatore Settis, Marcello Fagiolo, Paolo Desideri, Eugenio La Rocca, Vincenzo Farinella, cui si aggiungono, nella tavola rotonda, i protagonisti del grande cantiere degli anni Ottanta, tra gli altri Bruno Zanardi, Cinzia Conti, Michele Campisi, Carlo Birrozzi, oltre ai curatori e conservatori della Colonna e agli specialisti del mondo accademico. Il respiro internazionale del convegno è garantito dalla presenza dell’Ambasciatrice di Romania a Roma S.E. Gabriela Dancau che porta i saluti istituzionali del popolo romeno da sempre fortemente legato alla Colonna che celebra le campagne daciche di Traiano, mentre la conservatrice del museo nazionale di Storia di Bucarest partecipa con un contributo finalizzato al rapporto della Colonna Traiana con la costruzione dell’identità nazionale nello stato romeno moderno. Tra le istituzioni straniere fondamentale anche la partecipazione dei Musei Vaticani depositari dell’opera di calcatura più completa e imponente, pari a uno sviluppo di circa 200 metri di lunghezza, realizzata nel 1861-1862 per volere di Napoleone III da un gruppo di formatori vaticani guidati da Alessandro Malpieri su impulso di Papa Pio IX.

L’home page della web app sulla Colonna Traiana del parco archeologico del Colosseo
Il convegno non è l’unica attività che in questi mesi ha tenuto accesa l’attenzione sulla Colonna. È di poco tempo fa il lancio della Web App a cura di Sergio Fontana con Federica Rinaldi, un prodotto interattivo e multimediale pensato come un sussidio completo alla visita e alla conoscenza della Colonna, utilizzabile sia sul sito durante la visita, sia da remoto collegandosi al link https://colonnatraiana.cultura.gov.it./ La Web App è fruibile senza limitazioni su tutti i dispositivi mobili e anche su PC. Questo tipo di prodotto permette all’utente di non dover scaricare alcun dato sul proprio telefono o tablet; per fruirne infatti è necessario soltanto collegarsi al sito https://colonnatraiana.cultura.gov.it. Questo tipo di approccio ha reso possibile l’utilizzo di immagini della Colonna ad altissima qualità. Cuore del progetto infatti è lo svolgimento integrale dei 300 metri del fregio che raccontano per immagini le guerre condotte dall’imperatore Traiano nel 101-102 d.C. e nel 105-106 d.C. per sottomettere la Dacia, l’odierna Romania. Lo strumento digitale permette ciò che non era mai stato possibile dal vivo in 1911 anni di storia: una visione completa dei rilievi alla portata di tutti!

Una pagina della sezione “Srotola il fregio” della web app sulla Colonna Traiana del parco archeologico del Colosseo
L’App è suddivisa in quattro sezioni principali. Racconto: L’utente può girare virtualmente attorno alla Colonna accompagnato da una voce narrante che descrive gli avvenimenti narrati. Srotola il fregio: l’intero fregio della Colonna è stato restituito assemblando migliaia di immagini ad alta risoluzione. La storia si trova letteralmente nelle mani dell’utente che la può scorrere con le dita accompagnato da sottotitoli descrittivi. Viaggiando nel tempo: le vicende del periodo romano, medievale e moderno sono narrate da 3 brevi documentari; il nostro device si trasforma in una vera macchina del tempo per esplorare il paesaggio urbano intorno alla Colonna. Possiamo accedere a 16 ricostruzioni immersive a 360° e ritrovarci nei pressi della Colonna nel 125 d.C., nel 1450, nel 1750 e nel 1815. Le ricostruzioni, durante la visita sul sito, grazie all’utilizzo dell’accelerometro e della bussola dei dispositivi, si posizionano esattamente nello spazio permettendo un diretto confronto con l’attuale stato dei luoghi. Focus: attraverso una serie di ulteriori brevi documentari vengono approfonditi vari aspetti della Colonna Traiana: i numeri della Colonna, le Guerre Daciche, personaggi e interpreti, l’iscrizione della Colonna, la tomba di Traiano. La Web App è anche multilingue: in Italiano, inglese e rumeno (la versione in lingua rumena è stata realizzata a cura dell’Ambasciata di Romania in Italia). I testi sono stati scritti con un linguaggio semplice e accessibile a tutti. La possibilità di utilizzo anche su PC consente di adoperare questo strumento di conoscenza anche nelle scuole di ogni ordine e grado. L’App è stata curata da Sergio Fontana con Federica Rinaldi, lo sviluppo informatico è stato realizzato da Lecreo srl.

L’home page dei podcast “Il monolite e l’impero” del parco archeologico del Colosseo con il primo episodio “L’imperatore e l’architetto”
Le novità non finiscono qui: al racconto permanente della Colonna e della sua fortuna è infine dedicato anche un podcast. Tre episodi intitolati “Il monolite dell’impero romano”, promossi dal Parco archeologico del Colosseo, con la curatela di Federica Rinaldi, scritti e narrati da Luca Lancise, raccontano la Colonna da un punto di vista inedito, quello del suo Architetto progettista e costruttore, il grande Apollodoro di Damasco interpretato da Pierangelo Menci. Il podcast sarà scaricabile dal canale Spotify del PArCo: https://bit.ly/PArCo_Spotify.
Roma. I fori imperiali “vissuti” da protagonisti con la app “Imperial Fora”: viaggio nel tempo in 3D e in realtà aumentata passando dai grandi imperatori all’unità d’Italia

Il foro di Traiano a Roma nella ricostruzione 3D della nuova app “Imperial Fora”
Il tuo i-pad come una straordinaria macchina del tempo per “vivere” in diretta lo sviluppo e la trasformazione di Roma dall’impero al medioevo all’unità d’Italia. E con la possibilità di scegliere il viaggio: comodamente seduti sul divano di casa o immersi nel cuore dei fori imperiali a Roma. È “Imperial Fora”, la nuova “app” per comprendere la storia e le trasformazioni dei Fori Imperiali di Roma, documentando l’area archeologica di Roma non solo durante il periodo romano, ma anche nel medioevo e e nell’epoca moderna. Al momento è disponibile per iPad al costo di 4,99 euro, ma presto lo sarà anche per gli iPhone e i dispositivi con Android e Windows. Si può leggere e ascoltare, in italiano e in inglese, la storia dei Fori imperiali, navigare all’interno di un modello 3D dell’area archeologica e accedere a contenuti, immagini e ricostruzioni immersive dei vari periodi storici. Un viaggio che può avvenire sul posto in realtà aumentata, grazie all’ausilio del Gps e dell’accelerometro, oppure navigando da casa, per chi intende arrivare a Roma ben preparato. È possibile confrontare in tempo reale i resti del Tempio di Augusto con l’assetto originale o con quello risultante alla fine del Medioevo. Intorno alla Colonna Traiana o all’Arco dei Pantani, fermi nella stessa posizione da più di venti secoli, si scoprono chiese e edifici che hanno accompagnato i monumenti imperiali per qualche secolo.

L’app “Imperial Fora” disponibile al momento per i-pad
La navigazione può essere impostata in vari periodi storici: il 125 d.C., il 1450, il 1750 e il 1815. La scelta dellʼepoca permette di accedere a contenuti specifici. Dei cartelli ci indicano i luoghi di interesse, toccandoli ci ritroviamo a osservare gli scenari ricostruiti di quel periodo storico, riceviamo in audio le informazioni essenziali e possiamo guardare gallerie di immagini. Possiamo anche cambiare epoca e vedere lʼevoluzione di quel luogo nel tempo. Lungo il cammino delle sfere rotanti ci permetto di immergerci in ricostruzioni tridimensionali esplorabili (bolle o capsule del tempo). La conoscenza e lʼesperienza della città viene direttamente vissuta entrando virtualmente nella città di Roma in età romana, nel tardo medioevo, nel 1750 e nel 1815. Possiamo dunque esplorare i luoghi come in una macchina del tempo passando da unʼepoca allʼaltra. “L’applicazione Imperial Fora”, afferma Sergio Fontana, autore del progetto 3D Rome, “consente a tutti di apprezzare le trasformazioni di Roma, dall’antichità ai giorni nostri, in un punto nevralgico della città, l’area dei Fori Imperiali. Il visitatore virtuale si trova immerso in scenari sovrapponibili che seguono le tappe principali dello sviluppo della città. Si tratta di uno strumento realizzato con linguaggio divulgativo ma sulla base degli studi scientifici che hanno interessato l’area dei Fori imperiali”.
Si parte dunque dal 125 d.C., in piena Roma imperiale. Una data non casuale: all’epoca, imperatore Marco Aurelio che proprio in quell’anno inaugurò il suo futuro mausoleo (oggi castel Sant’Angelo), si può ammirare in tutto il suo splendore e monumentalità il Foro di Traiano realizzato una decina di anni prima. È lì che l’imperatore Marco Aurelio negli anni Settanta del II secolo fece arricchire il già prezioso foro del conquistatore della Dacia con le statue dei generali romani che si erano imposti contro le popolazioni germano-sarmatiche del nord Europa nelle cosiddette guerre sarmatiche.
Il secondo step è il 1450, nel primo Rinascimento: più di un millennio di “salto” che mostra come sia cambiata la fisionomia dell’area dei fori imperiali, con le piazze in parte occupate da nuovi palazzi e da chiese. E anche in questo caso la scelta dell’anno non è casuale. Sul soglio pontificio c’era Niccolò V il quale proprio in quell’anno avviò il cantiere per il rinnovamento della basilica costantiniana di San Pietro affidando la progettazione a Bernardo Rossellino, che però dovette fermarsi per la morte del papa. A lui, nei decenni successivi si sarebbero succeduti alla guida della grande opera Bramante, Michelangelo, Maderno e Bernini.
Un salto di altri secoli e si arriva al 1750, quando la Roma moderna si era completamente sovrapposta ai Fori. Il 1750 è un anno importante per il cuore antico della città eterna e per la cristianità. Era papa Benedetto XIV, il quale con la bolla “Peregrinantes”, promulgò per il 1750 il Giubileo, improntato ad un profondo clima spirituale. Il pontefice curò ogni singolo dettaglio dell’Anno Santo, stabilendo le principali iniziative spirituali (tra cui anche l’unità dei cristiani, organizzando le strutture ricettive (l’ospitale della Trinità accolse, su disposizione del papa, per tre giorni i pellegrini poveri) e accogliendo lui stesso i pellegrini che giungevano nella città eterna. Fu allora che il Colosseo venne consacrato alla passione di Cristo e alla memoria dei martiri. Il pontefice fece erigere 14 edicole con le stazioni tradizionali e fece piantare al centro una grande croce. Nasceva così quella che ancora oggi è la tradizionale processione del Venerdì Santo, con le quattordici stazioni disposte nello stesso ordine: la condanna a morte, il carico della croce, le tre cadute lungo la via, l’incontro con un gruppo di pie donne, quello col Cireneo, con Maria e con la Veronica, la spoliazione delle vesti, la Crocifissione, la morte, la deposizione dalla croce, la sepoltura.
L’ultima fermata di questo speciale viaggio nel tempo è il 1815, anno del Congresso di Vienna, in seguito al quale si ripristina lo Stato della Chiesa. È in quel periodo che a Roma di vedono gli effetti delle demolizioni e degli scavi promossi dai francesi col primo recupero dei resti antichi. L’area del Forum Traiani era stata scavata infatti per la prima volta in maniera sistematica nel 1811 durante il periodo dell’occupazione napoleonica. I lavori, affidati a Pietro Bianchi, avevano comportato la demolizione del monastero dello Spirito Santo e del convento di Sant’Eufemia che insistevano sulle rovine del foro, giudicati “senza interesse per le arti”. Bianchi riportò alla luce il settore centrale della Basilica Ulpia, il peristilio attorno alla Colonna di Traiano, una parte dell’area forense e numerosi elementi architettonici finemente lavorati.
“Imperial Fora” è frutto di cinque anni di lavoro e rappresenta una assoluta novità per la divulgazione scientifica nell’area dei Fori Imperiali. In virtù dell’elevato contenuto culturale e delle potenzialità di promozione turistica che l’app “3D Rome Imperial Fora” presenta per la città di Roma, l’amministrazione di Roma Capitale ha patrocinato il progetto, realizzato dalla società Sema snc. L’app è composta da tre sezioni principali: Live 3D, Map, History. Nella sezione Live 3D si possono esplorare le aree del Foro di Traiano e del Foro di Augusto così come sono oggi. Se si è sul luogo, il Gps del dispositivo riporta il visitatore nell’esatto punto dove si trova, facendo coincidere lo spazio virtuale e quello reale. La navigazione può essere impostata in vari periodi storici: il 125 d.C., il 1450, il 1750 e il 1815. La scelta dell’epoca permette di accedere a contenuti specifici. La sezione Map permette di accedere ai contenuti (luoghi di interesse, bolle) esplorando e manipolando modelli tridimensionali che ricostruiscono interamente l’area dei Fori imperiali nei vari periodi storici. Si possono visualizzare i contenuti su una foto aerea e localizzarli nella città attuale. La sezione History consente di rivivere, con testi dinamici e immagini, la millenaria Skyline dei Fori imperiali nel 125 d.C., nel 1450, nel 1750 e nel 1815.














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