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Torino. Per Salone OFF 2025, al museo Egizio l’incontro “My ancestors and I in diaspora: empathic storytelling as decolonial dealing” con l’artista Sara Sallam e il curatore del museo Egizio Paolo Del Vesco

Nell’ambito del Salone internazionale del Libro OFF 2025, appuntamento al museo Egizio di Torino: lunedì 19 maggio 2025, alle 18.30, in sala conferenze, “My ancestors and I in diaspora: empathic storytelling as decolonial dealing”, incontro con l’artista Sara Sallam e il curatore del museo Egizio Paolo Del Vesco. In inglese con traduzione simultanea in sala. L’evento, realizzato in occasione di EXPOSED – Torino Foto Festival (16 aprile – 2 giugno 2025) nell’ambito del programma “Echoes”, è gratuito con prenotazione obbligatoria su Eventbrite al link https://www.eventbrite.it/…/my-ancestors-and-i-in…. Nei giorni successivi all’evento, la conferenza sarà trasmessa anche in streaming sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale YouTube. I due affronteranno le tematiche legate allo sradicamento, alla dispersione del proprio patrimonio culturale e alla costruzione di una relazione empatica con gli oggetti come mezzo per riparare le ferite di un passato coloniale ancora troppo presente in molte collezioni museali. Attraverso la descrizione dei suoi lavori e dell’installazione artistica appositamente realizzata per il museo Egizio, Sara Sallam ci trasporterà in un viaggio artistico fra Olanda, Italia ed Egitto antico e moderno. Dopo il talk sarà possibile visitare liberamente l’installazione dell’artista e la Galleria dei Re. Le installazioni artistiche di Sara Sallam per il museo Egizio sono state realizzate grazie al contributo del Mondriaan Fund, organizzazione olandese votata all’arte visiva e al patrimonio culturale.

Torino. Alle Gallerie d’Italia in occasione di “Paesaggi/Landscapes”, il terzo dialogo tra l’artista Sara Sallam e l’archeologo e curatore del museo Egizio Paolo Del Vesco su “Dai paesaggi ai musei e ritorno”. In presenza e on line. Prenotazione obbligatoria

torino_egizio-gallerie_paesaggi-landscapes_conferenza-dai-paesaggi-ai-musei-e-ritorno_sallam_locandinaTerzo talk del ciclo “Paesaggi/Landscapes” (vedi Torino. Alle Gallerie d’Italia la video-installazione immersiva “Paesaggi/Landscapes”, progetto culturale ideato dal museo Egizio – in partnership con Intesa Sanpaolo – in cui la fotografia e la video-arte incontrano l’archeologia e l’antico Egitto: anticipazione di ciò che i visitatori del museo Egizio potranno sperimentare con “Egitto immersivo” nel 2025 | archeologiavocidalpassato) organizzato dal museo Egizio di Torino in collaborazione con Gallerie d’Italia di Torino, che vedrà protagonisti l’artista Sara Sallam e l’archeologo e curatore del museo Egizio Paolo Del Vesco: appuntamento mercoledì 3 luglio 2024, alle 18.30, a Gallerie d’Italia Torino (piazza San Carlo, 156) con “Dai paesaggi ai musei e ritorno”. Il dialogo tra l’artista Sara Sallam e il curatore Paolo Del Vesco affronterà le diverse (dis)connessioni tra paesaggi archeologici e sale dei musei. Modera Marina Paglieri (La Repubblica). L’incontro è in lingua inglese ed è gratuito con prenotazione obbligatoria al link https://www.eventbrite.it/…/dai-paesaggi-ai-musei-e…. L’incontro sarà disponibile anche in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del museo Egizio di Torino.

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La locandina della presentazione della mostra fotografica di Sara Sallam al museo Egizio di Torino nel novembre 2022

Qual è il ruolo degli archivi fotografici nel plasmare le letture di questi paesaggi e le narrazioni storiche intrecciate intorno a loro? È questo uno degli interrogativi attorno a cui ruoterà il confronto tra Sallam, giovane artista di origine egiziana, ma operativa nei Paesi Bassi, impegnata in una ricerca artistica multidisciplinare, che utilizza fotografia, scrittura, videoinstallazioni (vedi Torino. Al museo Egizio per il centenario della scoperta della tomba del faraone bambino apre la mostra di arte contemporanea “Attraverso gli occhi di Tutankhamon. Prospettive e alternative sull’Egittologia” di Sara Sallam  | archeologiavocidalpassato) e l’archeologo ed egittologo Paolo Del Vesco. A partire da alcune opere recenti della Sallam (Home Outside of Home, A Layer of Salt for My Oblivion, Piercing the Architectural Frame) e da una selezione di coppie di fotografie d’archivio e attuali che mostrano paesaggi “archeologizzati”, Sallam e Del Vesco rifletteranno su come gli interventi artistici che reinventano i paesaggi e inquadrano il passato potrebbero non solo offrire considerazioni critiche sulla prospettiva storica occidentale, ma anche ispirare pratiche curatoriali nuove all’interno dei musei archeologici.

Torino. Il museo Egizio archivia il 2023 con un record: oltre 1 milione di visitatori. Ecco il bilancio di dodici mesi eccezionali. E il 2024 è l’anno del Bicentenario (1824-2024)

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Visitatori al museo Egizio di Torino nella mostra “Il dono di Thot” (foto museo egizio)

Il museo Egizio di Torino archivia il 2023 come l’anno dei record con 1.061.157 visitatori, numero comprensivo anche degli eventi istituzionali e privati, a fronte degli 898.500 ingressi del 2022. Un record per il Museo diretto da Christian Greco, che per la prima volta chiude l’anno con un numero così alto di visitatori. E il 2024 è l’anno del Bicentenario (1824-2024) durante il quale i riflettori degli studiosi e degli appassionati di tutto il mondo punteranno proprio su Torino. I mesi che hanno registrato un maggiore afflusso di pubblico sono stati aprile, con 128.576 ingressi e maggio, con 107.415. Ottima anche la performance di mesi in genere meno gettonati dai visitatori, come gennaio e febbraio, soprattutto se confrontati con i numeri del 2022: a gennaio 2023 i visitatori sono stati 85.373 a fronte dei 44.209 dell’analogo mese del 2022, così come lo scorso febbraio ha registrato 86.646 ingressi, quasi doppiando i 44.844 del 2022. Nel 2023 il Museo ha aperto le porte a 128.000 studenti (circa 5.650 classi), in visita didattica. In crescita anche i canali social del Museo, che totalizzano 420mila follower (con un incremento del 433%).

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Evelina Christillin, presidente del museo Egizio di Torino (foto graziano tavan)

“Desideriamo ringraziare quanti hanno creduto in noi”, ha dichiarato Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio. “Tra i primi a credere in questa nuova stagione dell’Egizio, sostenendolo anche dal punto di vista finanziario, c’è stato il ministero della Cultura. C’è stato poi l’appoggio incondizionato di Accademia delle Scienze, che crede in questo ampliamento. Fondazione Compagnia di San Paolo ha dato avvio ad un progetto innovativo di mecenatismo con il Concorso internazionale di idee per il nuovo Egizio, vinto dallo Studio Oma di Rotterdam e anche Fondazione Crt ha deliberato un sostegno economico all’Egizio, così come la Regione Piemonte e il Comune di Torino. Hanno poi generosamente offerto un sostegno economico per i diversi progetti che riguardano il nostro bicentenario Alpitour, Camera di Commercio di Torino, Cdp, Consulta di Torino, Ferrovie dello Stato, Intesa Sanpaolo, Lavazza, Reale Mutua, a cui siamo molto grati per il loro appoggio”.

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Statuetta in legno di Thot come Ibis, di epoca tarda, conservata al museo Egizio di Torino (foto graziano tavan)

Il museo Egizio nel 2023 ha puntato su numerosi progetti espositivi non solo al proprio interno, ma anche al di fuori del Museo e sul riallestimento del terzo piano, dove è stata appena inaugurata la Galleria della Scrittura. L’Egizio si è inoltre focalizzato su progetti internazionali, come missioni archeologiche di scavo e collaborazioni con grandi istituzioni mondiali per studi e restauri. Tra i progetti espositivi del 2023 all’interno del Museo vanno citati “Il dono di Thot: leggere l’antico Egitto” (6 dicembre 2022 – 7 settembre 2023), un viaggio all’origine dei geroglifici e delle antiche scritture egiziane, curato da Paolo Marini, Federico Poole e Susanne Toepfer. Si è poi concluso quest’anno il ciclo di mostre bimestrali “Il laboratorio dello studioso”, cinque mostre nel 2023 per un percorso a puntate dietro le quinte del museo, alla scoperta dell’attività scientifica condotta dai curatori ed egittologi del Dipartimento Collezione e Ricerca dell’Egizio (vedi Torino. Al museo Egizio ultimi giorni per la mostra “Il dono di Thot: leggere l’antico Egitto”: con 170 oggetti (non solo papiri), alcuni eccezionali, si raccontano tremila anni di scrittura. Intervento esclusivo del direttore Christian Greco | archeologiavocidalpassato).

torino_egizio_mostra-attraverso-gli-occhi-di-tutankhamon_conferenza-sallam_locandinaPer celebrare il centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon, il museo Egizio ha invitato un’artista contemporanea, Sara Sallam, per riflettere ancora una volta sull’etica dell’esposizione dei resti umani. Il Museo ha quindi ospitato fino a fine febbraio 2023 una piccola esposizione di arte contemporanea: “Attraverso gli occhi di Tutankhamon”. Un’istallazione video ha condotto i visitatori nella tomba di Tutankhamon, al momento della sua scoperta, mostrando però il punto di vista del faraone (vedi Torino. Al museo Egizio la conferenza di Sara Sallam, le cui opere sono esposte in museo nella mostra “Attraverso gli occhi di Tutankhamon: prospettive alternative sull’Egittologia” | archeologiavocidalpassato).

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Statuetta in legno della dea Tauret, dedicata dal disegnatore Parahotep, venerata in ambito domestico, proveniente da Deir el Medina, e conservata al museo Egizio di Torino (foto graziano tavan)

Tra le mostre di maggior successo al di fuori del Museo vanno citate “I creatori dell’Egitto eterno – Scribi, artigiani e operai al servizio del faraone”, curata dal direttore del Museo Christian Greco, assieme a Corinna Rossi, Cédric Gobeil e Paolo Marini, alla Basilica Palladiana di Vicenza e “Gioielli e amuleti, la bellezza nell’antico Egitto” al Museo del Gioiello di Vicenza, entrambe in esposizione fino al 28 maggio 2023 (vedi Vicenza. Christian Greco, direttore del museo Egizio, introduce alla visita della mostra “I creatori dell’Egitto eterno. Scribi, artigiani e operai al servizio del faraone”, in Basilica Palladiana. Ecco la sua prolusione alla presentazione ufficiale | archeologiavocidalpassato). Uno sforzo produttivo notevole, realizzato quasi in contemporanea con due mostre internazionali: a Montreal in Canada, dal 20 aprile al 15 ottobre 2023, 300 reperti del Museo sono stati protagonisti dell’esposizione “Egypt. Three Millennia on the Nile”, mentre a Zhengzhou in Cina, dal 3 marzo al 3 giugno 2023, si è tenuta l’esposizione “Civiltà dei grandi fiumi”, che ha ospitato una grande sezione dedicata all’Egitto e alla Mesopotamia con reperti provenienti dall’Egizio e da altri grandi musei italiani. E infine una esposizione più piccola al Centro Trevi di Bolzano “Antichi Egizi: maestri dell’arte”, che ha ospitato 18 reperti dal 21 settembre al 10 dicembre 2023.

torino_egizio_what-is-a-museum_locandinaL’Egizio si è poi confermato crocevia di studi e ricerche internazionali, con l’obiettivo di ripensare il ruolo dei musei all’epoca della globalizzazione e della digitalizzazione. In particolare, in questo solco si è inserito “What is a Museum?”, un ciclo di dieci incontri, ideato dal direttore, Christian Greco, per riflettere sul futuro dei musei e per accompagnare l’Egizio in un percorso di trasformazione fisica e di innovazione, in vista del bicentenario, che verrà celebrato nell’autunno del 2024 (vedi Torino. Al museo Egizio al via con Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, il ciclo “What is a museum?”, in presenza e on line: dieci direttori dei più grandi musei del mondo si confrontano col direttore Christian Greco sul ruolo e le sfide del futuro dei musei | archeologiavocidalpassato). Dieci direttori delle più prestigiose istituzioni museali mondiali sono stati e saranno i protagonisti di un confronto con il direttore dell’Egizio per delineare il ruolo e le sfide del futuro dei musei, intesi sempre più come una sorta di laboratorio della contemporaneità e non solo come luoghi di ricostruzione e conservazione della memoria. Il ciclo è partito a maggio con Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani a Roma, per poi ospitare Massimo Osanna, direttore generale Musei del Mic, Hermann Parzinger, direttore del Preußischer Kulturbesitz di Berlino, Miguel Falomir Faus, direttore del Museo Nacional del Prado di Madrid.

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Lara Weiss (museo di Leiden) e Christian Greco (museo Egizio di Torino) a Saqqara nello scavo di Tomba di Panehsy (foto museo egizio)

In primavera il museo Egizio è stato sotto i riflettori internazionali per un nuovo ritrovamento archeologico in Egitto nella necropoli di Saqqara, a 30 km a sud de Il Cairo. Gli archeologi del museo Egizio, del ministero delle Antichità egiziane e del museo nazionale di Antichità di Leiden in Olanda, sotto la direzione del direttore dell’Egizio, Christian Greco e della curatrice della Collezione Egiziana e Nubiana del Museo di Leiden, Lara Weiss, hanno rinvenuto in aprile i resti della tomba di Panehsy, che risale al primo periodo Ramesside (1250 a.C.). Panehsy era il responsabile del tempio dedicato al dio Amon. La spedizione archeologica ha inoltre portato alla luce alcune cappelle funerarie (vedi Egitto. Scoperta a Saqqara la tomba di Panehsy (periodo Ramesside, 1250 a.C.) e quattro cappelle funerarie dalla missione del museo Egizio di Torino, il ministero delle Antichità egiziano e il museo nazionale di Leiden. Greco: “Lo scavo permette la ricontestualizzazione archeologica di monumenti, rilievi e statue, giunti nelle collezioni europee nel XIX secolo” | archeologiavocidalpassato).

torino_egizio_simposio-internazionale-restauro-mensa-isiaca_locandinaA luglio il simposio internazionale “The Mensa Isiaca under review. Technical study and new interpretations”, organizzato dal Museo, in collaborazione col J. Paul Getty Museum e col Getty Conservation Institute ha riunito a Torino egittologi, archeologi ed esperti provenienti da tutto il mondo. Proprio grazie alla collaborazione tra il museo Egizio, il J. Paul Getty Museum e il Getty Conservation Institute, un gruppo di conservatori e di scienziati, alla luce delle nuove tecnologie, ha sottoposto il reperto a nuove analisi per studiare tutti i dettagli, di cui la Mensa è ricchissima, è stato fatto un approfondito esame con microscopia ottica assistita (vedi Torino. Al museo Egizio due giorni di simposio internazionale per il restauro della Mensa Isiaca, con egittologi, archeologi ed esperti provenienti da tutto il mondo | archeologiavocidalpassato). In autunno poi Im/materialities, un simposio dedicato all’archeologia e ai musei “tra reale e digitale”, ha messo a confronto 44 tra antropologi, sociologi, filosofi, chimici e fisici, provenienti da tutto il mondo.

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Progetto OMA per il museo Egizio di Torino: rendering della piazza Egizia su due livelli (foto OMA Rotterdam)

Tutte attività che sono state realizzate, accanto alla progettazione di cantieri, innovazioni, riallestimenti e restauri, a cui andrà incontro l’Egizio, in vista delle celebrazioni del bicentenario il prossimo autunno. Il 18 ottobre scorso sono iniziati i lavori di restauro delle facciate interne del Museo, propedeutici al cantiere vero e proprio di trasformazione del Museo. Con l’anno nuovo si darà così concretezza ad un progetto ambizioso di rifunzionalizzazione della corte e di restituzione alla città di un nuovo spazio pubblico, di allestimento di un giardino egizio nella corte coperta, di una nuova sala immersiva all’interno del Museo, del restauro e del riallestimento del Tempio di Ellesija e della Galleria dei Re, progetti per cui si prevedono 23 milioni di investimenti (vedi 1824-2024: Bicentenario dell’Egizio di Torino. Il museo cambia pelle con il progetto architettonico di OMA: si apre alla città, con una piazza, un giardino e una sala immersiva; nuove gallerie e nuovi servizi. Ecco il ricco programma delle celebrazioni già iniziate. Greco: “Un nuovo inizio” | archeologiavocidalpassato).

Torino. Al museo Egizio la conferenza di Sara Sallam, le cui opere sono esposte in museo nella mostra “Attraverso gli occhi di Tutankhamon: prospettive alternative sull’Egittologia”

torino_egizio_mostra-attraverso-gli-occhi-di-tutankhamon_conferenza-sallam_locandinaLunedì 7 novembre 2022, alle 18, il museo Egizio di Torino ospita la conferenza dell’artista contemporanea Sara Sallam, le cui opere sono esposte in museo nella mostra “Attraverso gli occhi di Tutankhamon: prospettive alternative sull’Egittologia” dal 4 novembre 2022 fino al 31 gennaio 2023 (vedi Torino. Al museo Egizio per il centenario della scoperta della tomba del faraone bambino apre la mostra di arte contemporanea “Attraverso gli occhi di Tutankhamon. Prospettive e alternative sull’Egittologia” di Sara Sallam  | archeologiavocidalpassato). Intervengono: Paolo Del Vesco, curatore del museo Egizio; Christian Greco, direttore del museo Egizio; Sara Sallam, artista. L’evento si tiene in Sala Conferenze con ingresso libero fino a esaurimento posti. Conferenza in lingua inglese. L’evento sarà trasmesso anche in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Museo. Sara Sallam è un’artista egiziana, stabilitasi nei Paesi Bassi, che lavora con la fotografia, i filmati e la scrittura, a volte anche riappropriandosi di materiale d’archivio e pubblicando in proprio libri confezionati a mano. Attraverso il suo lavoro Sallam riflette sugli aspetti coloniali insiti nel turismo, nell’archeologia, nelle pratiche museali e negli archivi fotografici. In questa conferenza presenta la mostra realizzata al museo Egizio e altri suoi lavori, nei quali viene rivolta una critica anticoloniale all’archeologia, all’egittologia e alle collezioni museali. Tutti i progetti di Sara Sallam invitano, con modalità diverse, a un radicale cambio di paradigma e a una drastica trasformazione del proprio punto di vista. I suoi lavori sono stati esposti in mostre internazionali e figurano in collezioni private in Australia, Belgio e Svizzera.

Torino. Al museo Egizio per il centenario della scoperta della tomba del faraone bambino apre la mostra di arte contemporanea “Attraverso gli occhi di Tutankhamon. Prospettive e alternative sull’Egittologia” di Sara Sallam 

torino_egizio_mostra-attraverso-gli-occhi-di-tutankhamon_locandinaIn occasione dell’anniversario della scoperta della tomba di Tutankhamon, dal 4 novembre 2022 fino al 31 gennaio 2023, il museo Egizio di Torino ospiterà una mostra di arte contemporanea “Attraverso gli occhi di Tutankhamon. Prospettive e alternative sull’Egittologia” di Sara Sallam (1991), artista egiziana attualmente residente nei Paesi Bassi. La mostra, a cura di Sara Sallam e di Paolo Del Vesco, curatore del museo Egizio, sarà ad ingresso gratuito e accessibile sia dall’esterno (via Maria Vittoria) che dall’atrio principale (via Accademia delle Scienze 6) del museo. Saranno esposti tre diversi progetti dell’artista: A Tourist Handbook for Egypt Outside of Egypt, una guida turistica per le vie di Parigi che commemorano i luoghi e le battaglie della spedizione napoleonica in Egitto per cercare di proporre una narrazione storica alternativa a quella dominante occidentale; Home Outside of Home, una serie di stampe in cui  oggetti antichi decontestualizzati in città europee esprimono tutta la loro nostalgia per i luoghi di origine; e I Prayed For The Resin Not To Melt, un’istallazione video in cui l’artista ci trasporta con forza nella tomba di Tutankhamon, al momento della sua scoperta, ma stravolgendo completamente la prospettiva alla quale siamo assuefatti dalla narrazione mitizzata occidentale della scoperta, focalizzando la nostra attenzione sull’udito anziché sulla vista dei tesori del faraone e restituendoci il punto di vista di Tutankhamon in uno dei momenti più drammatici della propria esistenza dopo la morte. Sabato 5 novembre 2022, in occasione della Notte delle Arti Contemporanee, sarà possibile visitare il museo e la mostra fino alle 20. Clicca QUI per acquistare il biglietto di ingresso al Museo.