Torino. Alle Gallerie d’Italia per Archivissima l’incontro “Le città del lontanissimo futuro. Per uno Swat possibile: 70 anni di archeologia italiana in Pakistan” con Fernando Gentilini, Luca Olivieri, Claudio Faccenna
Sabato 7 giugno 2025, alle 18.30, alle Gallerie d’Italia di Torino, in piazza San Carlo, per Archivissima, l’incontro “Le città del lontanissimo futuro. Per uno Swat possibile: 70 anni di archeologia italiana in Pakistan” con Fernando Gentilini, Luca Olivieri, Claudio Faccenna, in collaborazione con Archivio Faccenna – Missione Archeologica Italiana in Pakistan. Incontro accessibile, con interprete LIS (Lingua Italiana dei Segni). Cosa hanno in comune il Pakistan, l’Himalaya, gli scavi archeologici e gli archivi? Una grande storia da raccontare: quella della civiltà Gandhara, solo evocata in occidente con le vicende dei Buddha afghani di Bamyan (cugini degli assai meno noti e tuttora presenti nella valle dello Swat) e quella della missione archeologica italiana più longeva in Asia (1956). Che è poi la storia di una grande operazione di conservazione e archiviazione di un immenso patrimonio archeologico ed artistico, in un territorio speciale, cassetto geologico chiuso e perfettamente conservato nella striscia di terra che riposa sotto le montagne più imponenti del mondo.
Fernando Gentilini ha vissuto in molti Paesi di regioni diverse del mondo, lavorando come diplomatico per il ministero degli Esteri, l’Unione Europea e l’Alleanza atlantica. Oggi vive tra Roma e Bruxelles dove scrive e collabora con vari istituti e università, continuando a inseguire le sue passioni che sono da sempre i libri, l’Europa e la politica internazionale Ha collaborato con le pagine culturali de La Stampa e per la Repubblica. Tra le sue pubblicazioni: In Etiopia (1999), Infiniti Balcani (2007), Libero a Kabul (2011), Tre volte a Gerusalemme (2020), I demoni, storie di letteratura e geopolitica (2023) e Atlante delle città eterne. Itinerari e voci nell’Europa delle idee (2025).
Luca Olivieri, direttore della missione archeologica italiana dell’ISMEO in Pakistan, all’università Ca’ Foscari di Venezia insegna Archeologia del Gandhara e delle vie della seta. Tra le sue pubblicazioni recenti: Stoneyards and Artists in Gandhara. The Buddhist Stupa of Saidu Sharif I, Swat (c. 50 CE) (2022), Swat archaeology. From Tucci to the present (2025).
Claudio Faccenna insegna Geologia all’università Roma TRE e dirige la sezione Lithosphere Dynamics al German Research Centre for Geosciences di Berlino.
Roma. Per Archivissima 2025 il parco archeologico del Colosseo apre la sede degli Archivi di via in Miranda con visite guidate gratuite
“Carlo Levi affermava che il futuro ha un cuore antico e noi ne siamo particolarmente convinti”, spiegano al parco archeologico del Colosseo. “Per una volta, però, proviamo a metterci Dalla parte del futuro come suggerisce la nuova edizione di Archivissima, il Festival dedicato agli archivi nell’ambito del quale si celebra ogni anno la Notte degli Archivi”. Venerdì 6 giugno 2025, dalle 18.30, il parco archeologico del Colosseo organizza la prima apertura del 2025 dell’edificio di via in Miranda n. 5 a Roma, sede degli Archivi del parco archeologico del Colosseo, dove sono conservati oltre 169.000 immagini fotografiche, circa 7.500 disegni, più di 150 metri lineari di documenti. Le visite, gratuite, saranno condotte dai funzionari responsabili dell’Archivio Astrid D’Eredità e Andrea Schiappelli e dal personale del parco archeologico del Colosseo. Visite in lingua italiana della durata di 45 minuti circa. Turni di visita alle 18.30, 19.15, 20 e 20.45, max 15 persone per visita. Prenotazioni via email a pa-colosseo.eventi@cultura.gov.it. Nelle sale affacciate sul Foro Romano verranno raccontate le origini dell’importante archivio dell’area archeologica centrale, la sua evoluzione nel tempo, la storia dell’edificio in cui è ora collocato e le attività di tutela, conservazione, valorizzazione attualmente in corso. Si prosegue poi con un focus sulla valle del Foro Romano: attraverso piante, dipinti e ricostruzioni video (tra cui il nuovo filmato dedicato al Corteo di Carlo V), ma anche con le foto originali datate all’inizio del Novecento, racconteremo la storia dei luoghi attraverso i secoli con una particolare attenzione alle vicende che dalla fine dell’Ottocento in poi hanno delineato l’attuale aspetto dell’area. L’esperienza si concluderà con l’inedita veduta dalle finestre dell’Archivio rivolte verso la Domus Tiberiana, la Casa delle Vestali e San Lorenzo in Miranda.
Firenze. Per Archivissima 2025 al museo Archeologico nazionale una notte tra archivi, libri e visioni di futuro, in collaborazione con l’istituto italiano di Preistoria e Protostoria e l’istituto nazionale di Studi etruschi ed italici. Ecco il programma
Una notte tra archivi, libri e visioni di futuro. In occasione dell’edizione 2025 di Archivissima – La Notte degli Archivi intitolata “Dalla parte del futuro”, l’istituto italiano di Preistoria e Protostoria, il museo Archeologico nazionale di Firenze e l’istituto nazionale di Studi etruschi ed italici propongono un’apertura serale straordinaria all’interno dei nostri archivi e biblioteche. Visite gratuite articolate in due turni, di circa un’ora e trenta ciascuna, con partenza alle 18 e alle 19; l’accesso sarà da via della Pergola 65, Firenze, Ingresso Uffici del museo Archeologico nazionale. Prenotazione obbligatoria scrivendo una mail a: drm-tos.archivio.maf@cultura.gov.it.
Si parte dalla Biblioteca del museo Archeologico nazionale di Firenze e dall’istituto nazionale di Studi etruschi ed italici con “Il futuro sepolto. Gli Ethruscarum Antiquitatum fragmenta di Curzio Inghirami, finzioni erudite nel seicento toscano”, un viaggio tra mito e archeologia alla scoperta di uno straordinario falso seicentesco, gli “Ethruscarum Antiquitatum Fragmenta” di Curzio Inghirami. Per l’occasione, sarà esposto il rarissimo originale del 1637.
Si prosegue nell’Archivio Storico del museo Archeologico nazionale di Firenze con “Il futuro della memoria. Progetti e visioni per il Museo Archeologico di Firenze nelle carte dell’Archivio storico”, dove documenti, fotografie e planimetrie raccontano le grandi trasformazioni del museo, da Milani ai progetti futuri.
Con “Dietro le vetrine. Storia (e possibili futuri) della sezione preistorica del museo Archeologico nazionale di Firenze” l’istituto italiano di Preistoria e Protostoria farà riscoprire l’allestimento della sezione preistorica del MAF tra anni ’60 e ’80, offrendo uno sguardo sulle collezioni oggi custodite nei magazzini e pronte a nuovi racconti.
Si chiude con “Memorie di dialoghi tra passato e futuro” nell’Archivio Fotografico del museo Archeologico nazionale di Firenze: un racconto per immagini delle esposizioni dal 1999 ad oggi, dove l’arte antica ha incontrato la contemporaneità.
Torino. In occasione di “Archivissima” al museo Egizio “Un archivio per il futuro: un viaggio tra la Collezione di Papiri del museo Egizio”, serata speciale gratuita Federico Taverni (digital media specialist), Susanne Töpfer (responsabile della Collezione di Papiri del Museo), e Francesca Gaia Maiocchi (restauratrice di papiri). Tre turni con prenotazione obbligatoria
In occasione del Festival “Archivissima” e de “La notte degli Archivi”, il 6 giugno 2025 il museo Egizio di Torino propone “Un archivio per il futuro: un viaggio tra la Collezione di Papiri del museo Egizio”, una serata dedicata alla scoperta della Collezione di Papiri del Museo Egizio, con un focus su alcuni esempi di digitalizzazione 3D ad altissima risoluzione. Il pubblico sarà guidato in un racconto coinvolgente che permetterà di esplorare da vicino alcuni papiri grazie a tecnologie all’avanguardia, capaci di restituire dettagli poco visibili a occhio nudo e offrire nuove prospettive di studio e conoscenza. L’incontro sarà condotto da Federico Taverni, digital media specialist del museo Egizio, con la partecipazione di Susanne Töpfer, responsabile della Collezione di Papiri del Museo, e Francesca Gaia Maiocchi, restauratrice di papiri, museo Egizio. L’evento sarà proposto in 3 repliche: alle 18.30, 19.30 e 20.30. Per ogni fascia oraria, i primi iscritti potranno accedere a una visita esclusiva della Papiroteca, il cuore della conservazione e dello studio dei papiri del museo: saranno contattati direttamente dal museo Egizio che li informerà dell’iscrizione alla visita speciale. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su Eventbrite al link https://www.eventbrite.it/…/un-archivio-per-il-futuro…
“Dei e Faraoni a Torino: musiche, documenti e racconti dell’800”: per Archivissima – La Notte degli Archivi 2024 il museo Egizio di Torino e la Fondazione Giubergia propongono un happening che unisce archeologia, storia e musica classica: un’occasione unica per scoprire la Torino di inizio Ottocento, quando le statue di dei e faraoni sono approdate in città
In occasione dell’edizione 2024 di Archivissima – La Notte degli Archivi, il museo Egizio di Torino e la Fondazione Giubergia propongono un evento molto speciale: un’occasione unica per scoprire la Torino di inizio Ottocento, quando le statue di dei e faraoni sono approdate in città dando vita al più antico museo di antichità egizie al mondo. Documenti storici, aneddoti e curiosità sulla nascita, 200 anni fa a Torino, del più antico museo Egizio al mondo sono infatti gli ingredienti di “Dei e Faraoni a Torino: musiche documenti e racconti dell’800”, un happening al museo Egizio, il 7 giugno 2024, alle 18.30, con replica alle 19.30 e alle 20.30. Organizzato dal museo Egizio in collaborazione con la Fondazione Renzo Giubergia e con l’associazione De Sono, l’appuntamento unisce archeologia, storia e musica classica. In occasione dell’happening si esibiranno nella corte del Museo: Fé Avoulgan (soprano), Alessandro Fantoni (tenore), Tania Pacilio (mezzosoprano), Giulia Maino (voce recitante), Diego Mingolla (pianoforte) con momenti musicali dall’Aida di Giuseppe Verdi .

Statue di dei e faraoni nell’allestimento tempèorneo al museo Egizio di Torino che rievoca il primo allestimento nell’Ottocento (foto museo egizio)
Accompagnati dallo spettacolo musicale, i curatori del museo, Beppe Moiso e Tommaso Montonati, responsabili dell’archivio storico fotografico del museo Egizio, attraverso documenti d’archivio, lettere dell’epoca e curiosità storiche racconteranno l’avventurosa origine del museo Egizio e il viaggio che intrapresero le statue di dei e faraoni dall’antico Egitto a Torino. Statue che saranno visibili al pubblico nell’atrio e sotto le arcate auliche del palazzo barocco ex Collegio dei Nobili, tuttora sede del Museo, in un allestimento temporaneo che offre una suggestione dell’origine del Museo. Nel 1823 queste, infatti, assieme a migliaia di reperti della collezione Drovetti, varcarono la soglia del palazzo barocco che oggi ospita il museo Egizio e l’accademia delle Scienze e furono sistemate al piano terreno e nella corte. Un anno dopo nacque a Torino il primo museo Egizio al mondo.
Roma. Per Archivissima ’24 sul tema delle Passioni, incontro all’Archivio Storico Capitolino e visita guidata itinerante “Amore, Politica, Dibattiti, Follia, Arte, Archeologia”
Venerdì 7 giugno 2024 torna la Notte degli Archivi. Due le iniziative con cui la sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali partecipa all’annuale evento inserito all’interno del festival Archivissima, che quest’anno esplora il tema delle Passioni, che viene sviluppato con un incontro all’Archivio Storico Capitolino e con una visita guidata tra i rioni Campitelli, Sant’Angelo, Regola e Pigna. Biglietto gratuito con prenotazione obbligatoria allo 060608 (attivo tutti i giorni, ore 9 – 19).

La visita guidata itinerante “Amore, Politica, Dibattiti, Follia, Arte, Archeologia”, attraverso la narrazione di specifici episodi e la lettura di brani, illustra esempi di passione amorosa, politica, artistica e intellettuale. Curato da archeologhe e storiche dell’arte della Sovrintendenza con materiali provenienti dagli archivi della Direzione Interventi su Edilizia Monumentale, l’itinerario inizia alle 19 presso l’area archeologica del Teatro di Marcello dove sono lette e illustrate alcune pagine sulla liaison amorosa tra Vittoria Colonna e Umberto Boccioni; presso piazza Mattei si parla della Fontana delle Tartarughe tra leggende, aneddoti e documenti; l’itinerario prosegue verso piazza Cairoli con il monumento all’irredentista Federico Seismit Doda protagonista del Risorgimento e ministro di Francesco Crispi; una diversa passione, quella intellettuale, costituisce il tema contenuto nei documenti inediti legati alle vicende della scoperta e della musealizzazione del complesso di San Paolo alla Regola agli inizi degli anni Ottanta del Novecento, che videro contrapporsi l’architetto Italo Insolera e l’archeologo Lorenzo Quilici; il percorso si chiude presso l’Area Sacra di Largo Argentina dove viene raccontato attraverso i documenti d’archivio il “duello” tra l’archeologo Giuseppe Marchetti Longhi e lo storico dell’arte e architetto Antonio Muñoz.

L’Archivio Storico Capitolino, in occasione dei 175 anni della Repubblica Romana, alle 18.30, propone “Passione Repubblicana. Carte e note dalla Repubblica Romana”, un incontro di parole e note sulla musica che animò l’ideale repubblicano del 1849, con la partecipazione di Nicola Piovani a dialogo con un quintetto di fiati della Banda dell’Esercito guidato dal maestro Maggiore Filippo Cangiamila. Sarà inoltre allestito un percorso espositivo dei documenti più rilevanti (alcuni inediti) relativi alla Repubblica Romana e conservati nei fondi dell’Istituto, visitabile fino alle 21 e nei giorni successivi negli orari di apertura al pubblico dell’Archivio (9-16, dal lunedì al venerdì), fino al 31 agosto.
Torino. Per Archivissima ’23 il museo Egizio partecipa alla Notte degli Archivi con “Viaggio in Egitto andata e ritorno. I diari di scavo di Francesco Ballerini”
Come si spostavano i reperti tra l’Egitto e Torino a inizio Novecento? E come viaggiavano gli archeologi per partecipare alle campagne di scavo? Lo possiamo scoprire attraverso i diari di Francesco Ballerini, egittologo al seguito di Ernesto Schiaparelli durante gli scavi condotti dal Museo Egizio tra 1903 e 1909. Venerdì 9 giugno 2023, in occasione della Notte degli Archivi – Archivissima ‘23, il museo Egizio di Torino in collaborazione con l’Archivio di Stato di Torino racconterà i diari di scavo di Francesco Ballerini nell’incontro “Viaggio in Egitto andata e ritorno”. La conferenza sarà arricchita da una piccola esposizione di materiali d’archivio. Appuntamento nella sala conferenze del museo. Durata: 30 minuti. Orari delle letture: 18.30, 19.30, 20.30. Ingresso libero fino a esaurimento posti, l’accesso alla sala conferenze avverrà 10 minuti prima dell’evento. Lettere, fotografie, appunti di lavoro e altri documenti saranno letti e commentati per illustrare lo scavo e seguire il viaggio di andata e ritorno di ricercatori e reperti. Prenotazioni su Eventbrite: orario 18.30: https://www.eventbrite.it/…/viaggio-in-egitto-andata-e…; orario 19.30: https://www.eventbrite.it/…/viaggio-in-egitto-andata-e…; orario 20.30: https://www.eventbrite.it/…/viaggio-in-egitto-andata-e….
Torino. Conferenza egittologica in presenza e on line al museo Egizio con i curatori Beppe Moiso e Tommaso Montonati su “Come l’Occidente scopre l’Egitto?”: dalla spedizione napoleonica all’avvento della fotografia

Nell’ambito dell’edizione 2021 della rassegna Archivissima, il museo Egizio di Torino dedica una conferenza al rapporto tra l’Egitto e i Paesi europei. Appuntamento mercoledì 9 giugno 2021, alle 18, al museo Egizio con la conferenza egittologica “Come l’Occidente scopre l’Egitto?”, tenuta dal curatore Beppe Moiso e da Tommaso Montonati, egittologo addetto all’archivio storico del Museo. L’evento si terrà in presenza nella sala conferenze del Museo con accesso dalle 17.30 fino a esaurimento posti, e sarà inoltre trasmesso in streaming sul profilo Facebook e sul canale YouTube del Museo Egizio, oltre che sul sito di Archivissima, “l’unico festival”, ricorda Francesca Leon, assessore alla Cultura della Città di Torino, “dedicato alla promozione degli archivi e della documentazione che conservano, che permette di scoprire un patrimonio enorme. Questa edizione lancia lo sguardo verso l’Europa ed è un elemento importante, così come aver fatto tesoro dell’esperienza dell’anno di pandemia portando i contenuti sia in presenza che online con una programmazione ibrida che consente di diffondere in modo vasto le iniziative e le proposte”. Al museo Egizio Beppe Moiso e Tommaso Montonati raccontano a due voci come prende forma l’identità visiva dell’antico Egitto nell’immaginario collettivo, partendo dalle prime incisioni pubblicate sulla Description de l’Egypt fino all’avvento della fotografia. La conferenza si terrà in italiano e sarà moderata da Alessia Fassone, curatrice del Museo.








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