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Pordenone. Al museo Archeologico del Friuli Occidentale il progetto “Anche le statue parlano” con gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione e il cantautore Edoardo De Angelis

E se il museo Archeologico del Friuli Occidentale a Pordenone iniziasse a parlare, quali storie ci racconterebbe? Il progetto “Anche le statue parlano” nasce dall’idea che i Musei non vadano solo visti, ma anche ascoltati. Domenica 7 settembre 2025 gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione e il cantautore Edoardo De Angelis porteranno i partecipanti alla scoperta delle affascinanti storie che il museo Archeologico del Friuli Occidentale (Castello di Torre) a Pordenone conserva. Sono previsti tre turni di visita: alle 15.15 (1° gruppo), alle 16.30 (2° gruppo), e alle 17.45 (3° gruppo). I posti per le visite guidate teatralizzate sono limitati. È necessaria la prenotazione al seguente link: bit.ly/3I1cfv8. L’evento è incluso nel biglietto di ingresso al Museo. Il progetto “Anche le statue parlano” è ideato e prodotto dall’A.C.CulturArti. L’evento è finanziato dal Comune di Pordenone. “Anche le statue parlano” nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, di tipo espressivo e artistico, un progetto innovativo di valorizzazione culturale accessibile a tutti, ideato per far conoscere e apprezzare le storie e le leggende relative alle opere conservate presso le realtà museali coinvolte nell’iniziativa. Di ritorno nel Castello di Torre dopo il tutto esaurito delle precedenti repliche, gli artisti – grazie alle suggestioni della musica e dei testi scritti per l’occasione – creeranno un dialogo tra la Storia e il Conte di Ragogna, che con la sua passione per l’Archeologia, ha dedicato la vita a raccogliere testimonianze di donne e uomini comuni vissuti migliaia di anni fa… Un viaggio nell’Antichità, ma anche un filo diretto con la Storia dei nostri giorni e un appello alla necessità di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale.

Aquileia (Ud). In Basilica patriarcale l’A.C.CulturArti porta “Anche le statue parlano”: tre visite teatralizzate (tutte sold-out) con Andrea Bellavite, Caterina Bernardi ed Edoardo De Angelis

E se l’immagine dell’Assunta nella Cappella degli affreschi della Basilica Patriarcale di Aquileia iniziasse a parlare, cosa ci racconterebbe? La risposta è riservata all’affezionato pubblico che segue le visite teatralizzate di “Anche le statue parlano”. Mercoledì 20 agosto Andrea Bellavite, direttore della Fondazione “Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia”, l’attrice Caterina Bernardi e il cantautore Edoardo De Angelis guideranno il pubblico all’interno della Basilica per svelarne le incantevoli preziosità e condividerne la profonda spiritualità. La Basilica di Aquileia è una basilica giubilare per l’Anno Santo 2025. Sono previsti tre turni di visita (già sold-out): alle 19 (1° gruppo); alle 20.15 (2° gruppo); alle 21.30 (3° gruppo). L’evento è gratuito (incluso nel biglietto di ingresso alla Basilica). Le visite teatralizzate sono inserite nel progetto “Anche le statue parlano”, ideato e prodotto dall’A.C. CulturArti, in partenariato con la Fondazione So.Co.B.A. Il progetto è finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. “Anche le statue parlano” nasce da un’idea piuttosto semplice: i musei non vanno solo visti, ma vanno anche ascoltati. Ogni oggetto conservato in un museo, dal più semplice al più complesso, dal più anonimo al più conosciuto, dal più comune al più prezioso, ha una storia da raccontare. Le opere esposte in un museo ci colpiscono inizialmente per il loro aspetto estetico, ma in realtà sono lì per raccontarci una storia: la loro storia che è anche la “nostra” storia. Questi oggetti collegano tempi differenti, disegnando la traiettoria della bellezza. Il progetto si è sviluppato intorno all’idea di dare voce a queste opere con una serie di visite teatralizzate, realizzate grazie ai testi originali scritti da Edoardo De Angelis, uno dei nomi più significativi della canzone d’autore italiana. “Anche le statue parlano” nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo e si configura come un appello alla necessità di tutelare, conservare, promuovere e valorizzare il ricco patrimonio culturale regionale, nazionale e internazionale.

Aquileia (Ud). Al museo Archeologico nazionale l’incontro presentazione del libro “Anche le statue parlano di Edoardo de Angelis, la cronaca di un’avventura iniziata per caso, che prosegue con crescente successo nelle sale di molti straordinari musei, ultimo appuntamento delle “Suggestioni archeologiche” 2025, dedicate quest’anno alla divulgazione archeologica: “Pagine di archeologia. Comunicare il passato tra narrativa, scoperte d’archivio e di cantiere”. Brindisi finale coi vini di Ca’ Tullio

Se la mima Bassilla, Diomede delle Grandi Terme o Agrippina, lassù, al secondo piano del museo, non riuscissero più a trattenersi dalla voglia di dirci qualcosa, stanchi di starsene ingessati, immobili nel percorso espositivo, lusingati dagli occhi meravigliati di bambini e non più bambini o risentiti dagli sguardi assenti di chi passa oltre senza dar loro attenzione? Se fuori dal museo Archeologico nazionale di Aquileia, in un qualsiasi altro dei fantastici musei italiani accadesse lo stesso? Se la Stele di Meru del museo Egizio di Torino iniziasse a parlare? O se a parlare tra loro fossero gli sposi del sarcofago del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma? Quali storie ci racconterebbero? Le “Suggestioni archeologiche” 2025 del Mn Aquileia sono giunte al loro ultimo appuntamento. Le “Pagine di Archeologia” chiudono con una presentazione davvero speciale: il libro “Anche le statue parlano” di Edoardo De Angelis. L’appuntamento è al museo Archeologico nazionale di Aquileia mercoledì 30 luglio 2025, alle 17.15. Dialoga con l’autore Edoardo De Angelis, la presidente della A.C. CulturArti Roswitha Del Fabbro e l’attore Alessandro Maione, l’archeologa Annalisa De Franzoni, con la partecipazione dell’assessore regionale alla Cultura e allo Sport Mario Anzil. Al termine dell’appuntamento si brinda con i vini di Ca’ Tullio di Aquileia. È raccomandata la prenotazione a museoaquileiaeventi@cultura.gov.it / 0431 91016.

“Anche le statue parlano”: il cantautore Edoardo De Angelis (foto man aquileia)

Fresco di stampa, “Anche le Statue Parlano” di Edoardo De Angelis è l’ultima novità a scaffale della così variegata biblioteca archeologica che MAN Aquileia e associazione nazionale per Aquileia hanno pensato per la vostra estate. Il libro è la cronaca di un’avventura iniziata per caso, che prosegue con crescente successo nelle sale di molti straordinari musei, tra impalcature di Fantasia, pagine di Storia, elementi di Cultura, slanci d’Amore, frammenti di Bellezza, respiri d’Arte e una piccola quota di sorriso. Dopo tre anni di successo nei principali musei e siti di interesse storico-archeologico italiani, quei tipi pazzeschi dell’associazione culturale A.C.CulturArti sono passati alla carta stampata e hanno messo nero su bianco il loro viaggio per l’Italia, tra statue, reperti e oggetti pronti a parlare a orecchie attente e impazienti cuori in ascolto.

“Anche le statue parlano”: l’attrice Caterina Bernardi (foto man aquileia)

“Anche le statue parlano” nasce da un’idea piuttosto semplice: i musei non vanno solo visti, ma vanno anche ascoltati. Ogni oggetto conservato in un museo, dal più semplice al più complesso, dal più anonimo al più conosciuto, dal più comune al più prezioso, ha una storia da raccontare. Le opere esposte in un museo ci colpiscono inizialmente per il loro aspetto estetico, ma in realtà sono lì per raccontarci una storia: la loro storia che è anche la “nostra” storia. Questi oggetti collegano tempi differenti, disegnando la traiettoria della bellezza. “Anche le statue parlano” nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo. Il progetto si è sviluppato intorno all’idea di dare voce a queste opere con una serie di visite teatralizzate, realizzate grazie ai testi originali scritti da Edoardo De Angelis, uno dei nomi più significativi della canzone d’autore italiana. Regìa e “messa in scena” sono state affidate a due giovani attori, Caterina Bernardi e Alessandro Maione, che hanno prestato le loro voci, i loro corpi e il loro sentimento alle opere prescelte. Nel corso delle visite guidate teatralizzate gli artisti – grazie alle suggestioni della musica e dei testi scritti per l’occasione – creano un dialogo tra i dati scientifici e le memorie dei personaggi storici e mitologici: ci raccontano storie di divinità e di semidèi, sovrani e regine, miti e leggende, e storie di uomini comuni vissuti nei millenni che ci hanno preceduto.

“Anche le statue parlano”: l’attore Alessandro Maione (foto man aquileia)

“Anche le statue parlano” è un appello alla necessità di tutelare, conservare, promuovere e valorizzare il ricco patrimonio culturale regionale, nazionale e internazionale. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e dalla Fondazione Friuli. “Anche le statue parlano” è prodotto e organizzato dall’associazione culturale CulturArti (A.C.CulturArti), in partenariato con la direzione regionale Musei del Friuli Venezia Giulia, la soprintendenza Archeologia Belle arti E Paesaggio – Friuli Venezia Giulia, e gli organi direttivi di tutti i distretti museali fin qui visitati: museo nazionale Etrusco di Villa Giulia – Roma; museo Archeologico nazionale di Aquileia (Ud); civico museo d’Antichità “J.J. Winckelmann” – Trieste; museo Archeologico nazionale Cividale (Ud); museo Archeologico – Civici Musei Udine; museo Egizio di Monaco di Baviera; museo della Grande Guerra – Gorizia; Lapidario Tergestino – Castello di S. Giusto – Trieste; museo Paleocristiano – Aquileia (Ud); museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” – Palermo; museo Archeologico del Friuli Occidentale – Castello di Torre – Pordenone; Castello di Gorizia; Casa Cavazzini – Civici Musei – Udine; museo Etnografico del Friuli – Civici Musei – Udine; Miramare museo Storico e il parco del Castello – Trieste; Antiquarium di Lucrezia Romana – parco archeologico dell’Appia Antica – Roma; museo Egizio, Torino; Castello Aragonese di Baia – parco archeologico Campi Flegrei (Na).

Copertina del libro “Anche le statue parlano” di Edoardo De Angelis

Il libro “Anche le statue parlano” – edito da Readaction – contiene all’interno i QR Code che permettono ai lettori di “entrare” nelle sale dei Musei e guardare le opere rappresentate dai testi. Nella prefazione, il vicepresidente e assessore alla cultura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil scrive: “Avrete anche voi sentito qualcuno sussurrare frasi del tipo: “quante ne hanno viste queste pareti, ah, se potessero parlare…”. Immaginate, allora, quante storie hanno visto le statue antiche, e che bello sarebbe se potessero raccontarcele. A tal proposito se qualcuno volesse oltrepassare il confine tra immaginazione e realtà, e farsi narrare storie dalle statue, basterebbe che leggesse con attenzione questo bel libro. Esso raccoglie i cento testi più rappresentativi del lavoro fin qui svolto dall’ A.C.CulturArti. Si tratta di viaggio affascinante, iniziato quattro anni fa, consistente in una serie di visite teatralizzate nei principali distretti museali regionali e nazionali. È un progetto che merita il plauso ufficiale della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia. La cultura non può essere solo un insieme di nozioni acquisite asetticamente, la cultura di ciascuno piuttosto è costituita da personali e soggettive rielaborazioni di esperienze vissute. E queste esperienze possono essere divertenti, suggestive e affascinanti come in questo fortunato caso, perfettamente in linea con la visione futura della cultura per la nostra Regione”.

Pordenone. Al museo Archeologico del Friuli Occidentale nel Castello di Torre arriva il progetto “Anche le statue parlano” con Caterina Bernardi, Alessandro Maione ed Edoardo De Angelis

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E se il Castello di Torre (Pn) iniziasse a parlare, quali storie ci racconterebbe? Il progetto “Anche le statue parlano” arriva al museo Archeologico del Friuli Occidentale ospitato nel Castello di Torre. Domenica 9 febbraio 2025, alle 15.15, alle 16.30, e alle 17.45, gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione e il cantautore Edoardo De Angelis ci porteranno alla scoperta delle affascinanti storie che il museo Archeologico del Friuli Occidentale (Castello di Torre) a Pordenone conserva. “Anche le statue parlano”, progetto finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, e prodotto e organizzato dall’associazione A.C. CulturArti in collaborazione con il Comune di Pordenone, nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, di tipo espressivo e artistico, un progetto innovativo di valorizzazione culturale accessibile a tutti, ideato per far conoscere e apprezzare le storie e le leggende relative alle opere conservate presso le realtà museali coinvolte nell’iniziativa. Di ritorno nel Castello di Torre, gli artisti – grazie alle suggestioni della musica e dei testi scritti per l’occasione – creeranno un dialogo tra la Storia e il Conte di Ragogna, che con la sua passione per l’Archeologia, ha dedicato la vita a raccogliere testimonianze di donne e uomini comuni vissuti migliaia di anni fa… Un viaggio nell’Antichità, ma anche un filo diretto con la Storia dei nostri giorni e un appello alla necessità di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale. Sono previsti tre turni di visita: ore 15.15 (1° gruppo), ore 16.30 (2° gruppo), ore 17.45 (3° gruppo). I posti per le visite guidate teatralizzate sono limitati. È necessaria la prenotazione al seguente link: https://bit.ly/torrepn. L’evento è incluso nel biglietto di ingresso al Museo.

Baia (Na). Al museo Archeologico dei Campi Flegrei “Anche le statue parlano”: con De Angelis e Speranza viaggio alla scoperta delle affascinanti storie che il Castello Aragonese conserva

baia_archeologico_anche-le-statue-parlano_locandinaDal Friuli ai Campi Flegrei. Venerdì 20 dicembre 2024 il cantautore Edoardo De Angelis e l’attore Arduino Speranza con “Anche le statue parlano” portano alla scoperta delle affascinanti storie che il Castello Aragonese di Baia nel parco archeologico dei Campi Flegrei conserva. Il progetto è finanziato dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e organizzato dall’A.C. CulturArti in partenariato con il parco archeologico dei Campi Flegrei. Tre i turni di visita: alle 14 (1° gruppo), alle 16.15 (2° gruppo) e alle 17.30 (3° gruppo). I posti per le visite guidate teatralizzate sono limitati. L’evento è incluso nel biglietto di ingresso al Museo. “Anche le statue parlano” nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, di tipo espressivo e artistico, un progetto innovativo di valorizzazione culturale accessibile a tutti, ideato per far conoscere e apprezzare le storie e le leggende relative alle opere conservate presso le realtà museali coinvolte nell’iniziativa. Nel caso del museo flegreo, gli artisti – grazie alle suggestioni della musica e dei testi scritti per l’occasione – creeranno un dialogo tra i dati scientifici e le memorie dei personaggi storici e mitologici: racconteranno storie di divinità e di semidèi, miti e leggende, storie di uomini comuni vissuti circa 2000 anni fa… Un viaggio nell’Antichità, ma anche un filo diretto con la Storia dei nostri giorni e un appello alla necessità di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale.

Cividale (Ud). Al museo Archeologico nazionale torna il progetto dall’associazione A.C.CulturArti “Anche le statue parlano”: il museo si racconta attraverso i suoi oggetti in un suggestivo percorso di musica e parole

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Il museo Archeologico nazionale di Cividale si racconta attraverso i suoi oggetti in un suggestivo percorso di musica e parole, con gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione e la partecipazione di Edoardo de Angelis, autore delle “voci” delle opere. Domenica 1° dicembre 2024 il progetto dell’A.C. CulturArti “Anche le statue parlano” ritorna al museo Archeologico nazionale di Cividale del Friuli. Si tratterà di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, di tipo espressivo e artistico: una visita guidata teatralizzata tra le opere più significative del Museo, che ci racconteranno la loro storia attraverso la voce degli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione, della Direttrice del museo, Angela Borzacconi, e attraverso le parole in musica del cantautore Edoardo de Angelis, autore di tutti i testi del progetto “Anche le statue parlano”, finanziato dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e organizzato dall’Associazione Culturale CulturArti in partenariato con la direzione regionale Musei del Friuli Venezia Giulia. Sono previsti tre turni di visita: alle 16.00 (1° gruppo), alle 17 (2° gruppo), alle 18 (3° gruppo). I posti sono limitati. Prenotazione obbligatoria inviando un’e-mail a: museoarcheocividale@cultura.gov.it oppure chiamando il numero di telefono 0432 700700. L’ingresso al Museo e la partecipazione alla visita teatralizzata sono gratuiti.

Torino. Al museo Egizio arriva il progetto di visite teatralizzate “Anche le statue parlano” con Caterina Bernardi, Alessandro Maione ed Edoardo De Angelis: un vero e proprio viaggio nel tempo tra archeologia e storia contemporanea

torino_egizio_anche-le-statue-parlano_locandinaE se la Stele di Meru conservata nella Galleria della Scrittura al museo Egizio di Torino iniziasse a parlare? Quali storie ci racconterebbe? “Anche le statue parlano”: mercoledì 27 novembre 2024, gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione e il cantautore Edoardo De Angelis – grazie alle suggestioni della musica e dei testi scritti per l’occasione – guideranno il pubblico alla scoperta delle affascinanti storie che la Galleria della Scrittura, il nuovo gioiello espositivo da poco inaugurato negli spazi del museo Egizio di Torino, conserva. Il progetto di visite teatralizzate “Anche le statue parlano”, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e organizzato dall’A.C. CulturArti di Udine in partenariato con il museo Egizio di Torino, nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, di tipo espressivo e artistico, un progetto innovativo di valorizzazione culturale accessibile a tutti, ideato per far conoscere e apprezzare le storie e le leggende relative alle opere conservate presso le realtà museali coinvolte nell’iniziativa. Un viaggio nell’Antichità, ma anche un filo diretto con la Storia dei nostri giorni e un appello alla necessità di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale. Sono previsti tre turni di visita: ore 11 (1° gruppo), 13.40 (2° gruppo), 14.40 (3° gruppo). Lo spettacolo è incluso nel biglietto di ingresso al Museo.

Gorizia. Al Castello arriva “Anche le statue parlano” con l’associazione CulturArti alla scoperta delle affascinanti storie che il Castello di Gorizia conserva

gorizia_castello_anche-le-statue-parlano_2024_locandinaE se il Castello di Gorizia iniziasse a parlare, quali storie ci racconterebbe? Col progetto “Anche le statue parlano” giovedì 4 luglio e giovedì 11 luglio 2024 (alle 15.15, alle 16.45 oppure alle 18.15) gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione, il cantautore Edoardo De Angelis e la dott.ssa Emanuela Uccello ci porteranno alla scoperta delle affascinanti storie che il Castello di Gorizia conserva. Sono previsti tre turni di visita: ore 15.15 (1° gruppo), ore 16.45 (2° gruppo), ore 18.15 (3° gruppo). I posti per le visite teatralizzate sono limitati. È necessaria la prenotazione al seguente link, scegliendo la data e l’orario desiderato: bit.ly/castellogo.  L’evento è incluso nel biglietto di ingresso. Le visite teatralizzate sono organizzate dall’associazione culturale CulturArti in collaborazione con il Comune di Gorizia e sono inserite nel progetto “Mille anni di storia al centro dell’Europa: Borgo Castello crocevia di popoli e di culture” | CUP F88F22000000007 | Finanziamento PNRR – Next Generation EU, per il progetto pilota PNRR M1C3 Misura 2 Investimento 2.1 linea A. L’evento è realizzato in collaborazione con il progetto “Anche le statue parlano 3”, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

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Il Castello di Gorizia ospita lo spettacolo “Anche le statue parlano” (foto regione fvg)

“Anche le statue parlano” nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, di tipo espressivo e artistico, un progetto innovativo di valorizzazione culturale accessibile a tutti, ideato per far conoscere e apprezzare le memorie dei personaggi storici, le leggende e le storie relative alle opere conservate presso le realtà museali coinvolte nell’iniziativa. Un viaggio nel passato, ma anche un filo diretto con la Storia dei nostri giorni e un appello alla necessità di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale.

Udine. Al museo Etnografico del Friuli le opere prendono voce e corpo con il progetto “Anche le statue parlano” ideato dall’A.C. CulturArti

udine_etnografico_anche-le-statue-parlano_locandinaE se il museo Etnografico del Friuli iniziasse a parlare, quali storie ci racconterebbe? Nel pomeriggio di domenica 14 gennaio 2024 le opere del museo Etnografico del Friuli a Udine prenderanno corpo e voce grazie al progetto “Anche le statue parlano”, ideato dall’A.C. CulturArti e realizzato con il contributo del Comune di Udine per “Il Natale in Città”. Sono previsti tre turni di visita: alle 14 (1° gruppo), alle 15.15 (2° gruppo), alle 16.30 (3° gruppo). L’evento è incluso nel biglietto di ingresso al Museo. Prenotazione obbligatoria al seguente link: bit.ly/mefudine. I posti sono limitati. Lo spettacolo in musica e parole nasce con l’intento di collegare passato e presente, arte, tradizioni e storia contemporanea. I visitatori saranno guidati in un percorso tra le opere più importanti del Museo, che si racconteranno attraverso la voce e le azioni sceniche degli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione, che hanno curato la regia dello spettacolo, e del cantautore Edoardo De Angelis, autore dei testi. Anche le statue parlano è un progetto innovativo che intende valorizzare in chiave accessibile e inclusiva le collezioni museali, per far conoscere e apprezzare il patrimonio di storie custodito dai diversi Musei, regionali e nazionali, coinvolti nell’iniziativa.

Udine. Al museo Archeologico arriva il progetto “Anche le statue parlano” con Caterina Bernardi, Alessandro Maione ed Edoardo De Angelis: un vero e proprio viaggio indietro nel tempo

udine_archeologico_anche-le-statue-parlano_dicembre-2023_locandinaE se le opere del museo Archeologico di Udine iniziassero a parlare, quali storie ci racconterebbero? Nel pomeriggio di domenica 10 dicembre 2023 le opere del museo Archeologico di Udine (civici musei di Udine) prenderanno corpo e voce grazie al progetto “Anche le statue parlano”, ideato dall’A.C. CulturArti e realizzato con il contributo del Comune di Udine. Lo spettacolo in musica e parole nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratterà di un vero e proprio viaggio nel tempo: un percorso tra le opere più importanti del museo, che si racconteranno attraverso la voce degli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione e del cantautore Edoardo De Angelis, autore dei testi. Nel corso del pomeriggio le suggestioni dei brani composti per l’occasione si intrecceranno con le spiegazioni archeologiche, in un dialogo tra i dati scientifici e le memorie dei personaggi storici, ma non solo… “Anche le statue parlano” è un progetto innovativo che intende valorizzare in chiave accessibile e inclusiva le collezioni archeologiche, per far conoscere e apprezzare il patrimonio di storie custodito dalle diverse realtà museali, italiane ed estere, coinvolte nell’iniziativa. Sono previsti tre turni di visita: ore 14 (1° gruppo), ore 15.15 (2° gruppo), ore 16.30 (3° gruppo). L’evento è incluso nel biglietto di ingresso al Museo. I posti sono limitati e sono prenotabili al seguente link: bit.ly/udine.