Al via “Archeologia e movimento”, attività motoria per tutti all’aperto alla scoperta dei siti di Paestum e Velia: occasione per approfondire il concetto del movimento in senso archeologico
Gli antichi dicevano “Mens sana in corpore sano”. A Paestum e a Velia inizia una nuova attività per il corpo e per lo spirito in cui Archeologia, Storia e Cultura diventano fonte di ben-essere per tutti: “Archeologia in Movimento”, un’attività nata dalla collaborazione tra il parco archeologico di Paestum e Velia e Cilento4All Il Tulipano Coop. Sociale. Appuntamento a Velia, sabato 2 e sabato 16 settembre 2023, alle 18, e a Paestum domenica 3 e domenica 17 settembre 2023, alle 18, alle biglietterie del Parco; si prega di arrivare 15 minuti prima. La fruizione del sito avverrà in modo totalmente innovativo attraverso tappe in cui sarà possibile approfondire il concetto del movimento in senso archeologico, come i paradossi di Zenone e i movimenti del Tempio di Nettuno. Contemporaneamente un esperto seguirà i visitatori nello svolgimento di attività all’aria aperta: stretching, esercizi per la respirazione, tecniche di rilassamento. In una società dai ritmi sempre più frenetici, vi invitiamo a riscoprire il legame segreto fra lentezza e memoria. Per prenotarsi: arte@lenuvole.com. O al telefono 081 2395653, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. Costo delle attività 3 euro che si aggiunge al costo del biglietto di ingresso e all’abbonamento Paestum&Velia.
Velia (Sa). Al Teatro antico va in scena “Il Gelo” di Mimmo Borrelli, omaggio a Eduardo de Filippo
Il 26 agosto 2023, alle 21, appuntamento sull’Acropoli di Velia (Sa) con “Il Gelo” di Mimmo Borrelli, omaggio intimo e pieno di gloria a Eduardo de Filippo. Nella suggestiva cornice del Teatro antico di Velia, Mimmo Borrelli fa rivivere il ricordo di un Eduardo solo, intento a comporre poesie durante le pause dall’attività teatrale. Dai versi prendono forma tre personaggi, tre manifestazioni della Napoli tragico-popolare di cui si nutre il teatro di Eduardo come quello di Borrelli: Vincenzo De Pretore, un ladruncolo in cerca di un santo protettore; Baccalà, un guitto che vive alla giornata recitando per strada, e Padre Cicogna, un prete che abbandona l’abito talare per sposarsi. Tre storie diverse segnate da un comune destino di morte. A queste storie antiche si affianca la poesia “Il gelo”, composta da Mimmo Borrelli per Eduardo, un tributo commosso e potente. Ed è infine la voce del drammaturgo che chiude la scena, manifestazione dell’immortalità dell’arte, a completare la performance in un atto vibrante di metateatro. L’ingresso è gratuito previo ritiro in biglietteria del biglietto. È previsto un servizio navetta dall’ingresso del Parco all’Acropoli. Durante la serata sarà possibile visitare la mostra “Elea: la rinascita” (vedi Velia. Sull’Acropoli alla presenza del ministro Sangiuliano si inaugura la mostra “Elea: la rinascita”, la prima realizzata dal parco con l’autonomia: prende spunto dalla scoperta – nel 2022 – del tempio arcaico di Atena coevo alla fondazione della colonia nel VI sec. a.C. | archeologiavocidalpassato).
Velia (Sa). Nell’area archeologica la XIII edizione dei “Processi alla storia” con il “Processo a Parmenide” e la consegna del Premio Franco Pugliese
Giovedì 24 agosto 2023, alle 21, nell’area archeologica di Velia, appuntamento con “Processi alla storia – Processo a Parmenide”. L’evento, giunto alla sua tredicesima edizione ed ideato dall’avvocato Marco Fimiani, è organizzato dal parco archeologico di Paestum e Velia, dalla Camera Penale di Vallo della Lucania e dagli Amici di Paestum e Velia Aps. Anche in questa edizione al “Processo alla storia” è collegato il “Premio Franco Pugliese”, che verrà assegnato ad una personalità del territorio che si è particolarmente distinta in ambito culturale, professionale ed artistico. Biglietto di ingresso 10 euro. L’evento è incluso nel biglietto di ingresso serale al Parco, nella card Adotta un blocco e nell’abbonamento “Paestum & Velia”. Il biglietto Velia by night è già disponibile presso la biglietteria di Velia, acquistabile la sera stessa dell’evento oppure on line al link: http://www.vivaticket.com/it/Ticket/velia-by-night/211920… Dopo aver portato sul banco degli imputati numerosi personaggi storici, da Cesare a Ferdinando II di Borbone, da Caravaggio a Pasolini, quest’anno il “Tribunale del Popolo”, allestito per l’occasione, vedrà come imputato alla sbarra il filosofo Parmenide. I protagonisti dell’evento, tra difensori ed accusatori, consulenti storici e membri del Tribunale, saranno eminenti figure dell’Avvocatura, della Magistratura e dell’Accademia. Dopo una relazione sulla vita e le opere dell’imputato, a cura del consulente del Tribunale, la parola verrà data al Pubblico Ministero che sosterrà le ragioni per chiedere la condanna dell’imputato. Dopodiché sarà la volta del difensore di Parmenide che cercherà di convincere il Tribunale dell’innocenza di Parmenide. Alla fine della discussione sarà letta la sentenza.
Paestum. È sold out lo spettacolo unico “Medeae… da Euripide in poi” di Sarah Falanga con Sarah Falanga, portato in scena dall’Accademia Magna Grecia al tempio di Nettuno nell’area archeologica
“Medea” è sold out. Chiuse anticipatamente le prenotazioni dello spettacolo unico “Medeae… da Euripide in poi” di Sarah Falanga con Sarah Falanga (Medea), libera, magica e orgogliosa creatura, al tempio di Nettuno nell’area archeologica di Paestum, giovedì 24 agosto 2023, alle 21.30, portato in scena dall’Accademia Magna Grecia e realizzato in collaborazione con la Città di Capaccio Paestum, nell’ambito della XIII rassegna teatrale estiva Dal Mito a più Infinito. È proprio l’Accademia Magna Grecia a comunicarlo: “Per motivi logistici e di capienza, non possiamo più garantire sedute e, pertanto, accogliere nuove prenotazioni. Siamo dispiaciuti ma al tempo stesso grati per la numerosa richiesta di partecipazione. Per chi non potrà diamo appuntamento al prossimo anno o a un prossimo nostro evento”.

Sarah Falanga nei panni di Medea (foto amanda marie annucci)
“Medeae… da Euripide in poi” di Sarah Falanga. “Il personaggio femminile forse più noto e controverso della tragedia greca rivive in una cornice suggestiva, in sé ricca di storia e cultura”, si legge nella recensione pubblicata su sipario.it. “Medeae da Euripide in poi, scritto da Sarah Falanga e prodotto dall’Accademia Magna Grecia, è un adattamento cui tutti gli autori che nei secoli hanno affrontato l’eroina tragica (Euripide, Seneca, Grillparzer, Alvaro, Pasolini, fino a Christa Wolf) contribuiscono in spirito e parola. Il genitivo latino Medeae si riferisce al viaggio teatrale compiuto dal personaggio, ma soprattutto a quello umano della donna che è nel contempo cittadina esiliata e sposa tradita. La messa in scena non avviene tradizionalmente in palcoscenico, ma tra il pubblico, lungo il corridoio e dai vari angoli del chiostro. Da lì, come cariatidi, interagiscono le corifee (lo spettacolo rispetta in pieno il ruolo originario del coro nella tragedia greca): sette, con esattezza, che sono come sette Medea; diverse, ma accomunate dal dolore. Una sofferenza che si esprime in battute identiche, sovrapposte in leggera differita, così da dare il senso di un delirio disperante. Il pubblico si volta di continuo, smarrito tra grida e lamenti innalzati da diverse angolazioni. Quand’ecco sul palco apparire lei: la principessa della Colchide e nipote del Sole Medea.

“Medeae… da Euripide in poi” con Sarah Falanga (foto da sipario.it)
La maga dai poteri inarrivabili che per amore di Giasone si imbarca con gli argonauti rinnegando le proprie origini e l’affetto per il padre. Quante volte la donna sarà costretta a rimpiangere quella decisione presa ascoltando il cuore. Il suo Giasone la renderà madre, dandole due creature, ma poi la tradirà e ripudierà, chiedendo in sposa Creusa, la giovane figlia di Creonte, re di Tebe. Anche allora, nella disperazione più totale, Medea reagisce guidata da una passione cieca, più forte e devastante di ogni altra cosa. La principessa dei barbari, trascinata dal suo uomo nella “civiltà” e poi abbandonata a se stessa, maledice Giasone, Tebe e i suoi sovrani: per questo viene condannata all’esilio insieme ai suoi bambini. A nulla servono lacrime e suppliche: la pena inflitta da Creonte è dura e non si attenua. Allora Medea fa appello ai suoi poteri magici: attinge alle doti esoteriche attraverso cui un tempo, nella Colchide, parlava agli Dei; così prepara dei doni avvelenati (una corona e un mantello) per la giovanissima Creusa e manda i suoi bambini a offrirglieli. La principessa muore sul colpo, al primo tocco di quegli oggetti dannati e con lei suo padre Creonte. Ma la vendetta di Medea non è ancora compiuta: ella, sanguinaria e drammatica, sceglie di ammazzare i propri figli, prima che possano farlo i tebani. Le sue creature non cadranno per mano dei nemici. La grandezza di Medea sta nella sua tragicità, così cupa da renderla folle e incomprensibile; l’attualità del personaggio, oltre che nell’amore tradito e spezzato per sempre, risiede nella dolorosa condizione di esule. Una donna senza casa, né famiglia, senza più una terra; un’anima priva ormai di radici o appigli. Medeae da Euripide in poi è uno spettacolo dinamico e vibrante: tutti i protagonisti comunicano con il corpo e i gesti, prima che a voce. Naturalmente, rispetto ai ruoli maschili, a spiccare per intensità sono le donne; perché Medea è la tragedia della femminilità violata. Anche le musiche offrono suggestioni importanti”.
Paestum. Al parco archeologico la seconda “Notte Bianca tra i templi”, al chiaro di luna tra musica, danza e teatro; attività di gioco e didattiche; visite guidate e laboratori del gusto
A Paestum è tutto pronto per la seconda edizione della “Notte Bianca tra i templi”. Venerdì 11 agosto 2023, apertura straordinaria di tutta l’area archeologica di Paestum dalle 20 fino alle 2 del mattino seguente. Sarà un’occasione unica per visitare, al chiaro di luna tutta l’area archeologica: dal Santuario meridionale con il tempio di Nettuno e la c.d. Basilica fino al tempio di Atena a nord, passando per la zona pubblica del foro e del tempio della Pace. La notte sarà animata da tantissime iniziative per grandi e piccini: musica, teatro, giochi e attività didattiche, yoga al chiaro di luna, passeggiate filosofiche, visite guidate, laboratori del gusto con degustazioni di prodotti locali DOP e molto altro ancora. Biglietto di ingresso 10 euro. È consigliato l’acquisto del biglietto di ingresso online su Vivaticket al link https://www.vivaticket.com/…/paestum-by-night/211919…. L’iniziativa è inclusa nell’abbonamento Paestum&Velia.
Ecco il programma con le attività e le postazioni. LE ARTI E LE MUSE: TEATRO, FILOSOFIA, YOGA. 1) Teatro “Racconti da Fedro e Esopo” – Spazio a Nord Tempio di Nettuno. Dalle 21 fino alle 00. 2) Passeggiate filosofiche itineranti – Partenza dal Tempio cd. Basilica. Dalle 21 alle 23. 3) Yoga. Un respiro che unisce – Spazio a Nord Tempio di Nettuno. Dalle 20.30 – non stop. LE ARTI E LE MUSE: MUSICACANTO. 4) Rassegna musicale “SHE…. Note di donne note” – Tempio di Athena. Dalle 21 – non stop con intervalli. 5) Assolo con arpa – Anfiteatro. Dalle 21.30 – non stop con intervalli. 6) Trio musicale di jazz e blues – Postazione Cavallo di Paladino. Dalle 20.30 – non stop con intervalli. 7) Intrattenimento musicale repertorio classico partenopeo – Foro. Dalle 21.30 – non stop con intervalli. 8) Intrattenimento musicale swing e altri generi – Spazio antistante anfiteatro. Dalle 22 – non stop con intervalli. GIOCHI, LABORATORI E DIDATTICA.
9) Laboratorio “Fumetti al chiaro di luna” – Altare Tempio cd. Basilica. Dalle 20.30 – non stop. 10) Laboratorio “Le armi di Athena” – Altare Tempio di Nettuno. Dalle 20.30 – non stop. 11) Laboratorio di restauro “Diventa un restauratore” – Altare Tempio cd. Basilica. Dalle 20.30 alle 22:30 – Biglietto per il laboratorio 3 euro. 12) Visite guidate al Santuario Meridionale (Tempio di Nettuno e cd. Basilica). Ore 20.30 – 21.40 – 22.50 – Appuntamento in biglietteria. Biglietto per la visita 3 euro. LABORATORI DEL GUSTO. 13) Laboratori del Gusto Rosmarino Paestum: degustazioni delle eccellenze enogastronomiche del Cilento realizzati in collaborazione con gli Amici di Paestum e Velia APS e a cura dello chef stellato Cristian Torsiello – Area “Parco dei piccoli”. Dalle 20.30 fino ad esaurimento. Biglietto per i Laboratori del Gusto 10 euro che si aggiunge al biglietto di ingresso. 14) Stand Coldiretti e Consorzio di Tutela: degustazione di mozzarella di bufala campana DOP – Area “Parco dei piccoli”. Dalle 20.30 fino ad esaurimento.
Domenica al museo. Anche per agosto il sito più visitato in Italia si conferma Pompei. Sangiuliano: “Le numerose presenze nei siti culturali dimostrano ancora una volta il forte legame dei visitatori con il nostro immenso patrimonio”
Pompei si è confermato anche nella domenica 6 agosto 2023 a ingresso gratuito il sito più visitato d’Italia, seguito, per quanto riguarda i parchi e musei archeologici, dal Colosseo e dal Pantheon. “Un altro successo per la #domenicalmuseo”, afferma il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Le numerose presenze nei siti culturali dimostrano ancora una volta il forte legame dei visitatori con il nostro immenso patrimonio. Questo appuntamento mensile rappresenta una splendida occasione per rendere accessibile la cultura a tutti, incoraggiando i cittadini e i turisti a scoprire e apprezzare le ricchezze italiane. Continuare a promuovere queste iniziative è fondamentale per la salvaguardia delle nostre bellezze e stimolare l’interesse e la consapevolezza riguardo alla nostra identità culturale. Al personale impegnato in queste ore va un sentito ringraziamento per il lavoro svolto”.

Pieno di visitatori al parco archeologico di Pompei (foto emanuele minerva / mic)
Ecco qualche numero di musei e parchi archeologici: area archeologica di Pompei 25.315; Colosseo. Anfiteatro Flavio 19.800; Pantheon 8.033; Foro Romano e Palatino 6.804; museo Archeologico nazionale di Napoli 4.248; museo e area archeologica di Paestum 4.083; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 3.432; parco archeologico di Ercolano 3.227; Villa Adriana 3.009; Terme di Caracalla 2.084; museo Archeologico nazionale di Taranto 1.190.
Velia. Sull’Acropoli alla presenza del ministro Sangiuliano si inaugura la mostra “Elea: la rinascita”, la prima realizzata dal parco con l’autonomia: prende spunto dalla scoperta – nel 2022 – del tempio arcaico di Atena coevo alla fondazione della colonia nel VI sec. a.C.
Conto alla rovescia per l’apertura a Velia della mostra “Elea: la rinascita”, la prima mostra realizzata al parco archeologico di Paestum e Velia da quando è stato dotato di autonomia speciale nel 2020, che trae ispirazione dagli straordinari risultati degli scavi recentemente condotti sull’Acropoli che hanno restituito tracce di un santuario dedicato ad Atena, risalente agli anni della fondazione della colonia magnogreca di Elea, verso la metà del VI sec. a.C. (vedi Velia. Sull’acropoli scoperti i resti del più antico tempio arcaico dedicato ad Atena con ceramiche dipinte, armi e armature: reliquie della battaglia navale di Alalia del 541-535 a.C. tra i greci di Focea contro Cartaginesi ed Etruschi. Osanna: “Nuova luce sulla storia della colonia greca dei Focei” | archeologiavocidalpassato). Per il taglio del nastro della mostra “Elea: la rinascita” appuntamento sull’Acropoli di Velia venerdì 4 agosto 2023, alle 17. Interverranno Tiziana D’Angelo, direttore del parco archeologico di Paestum e Velia; Franco Alfieri, presidente della Provincia di Salerno e sindaco del Comune di Capaccio Paestum; Pietro D’Angiolillo, sindaco del Comune di Ascea; Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del parco archeologico di Pompei; Claudio Gubitosi, direttore del Giffoni Film Festival. Le conclusioni affidate a Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura. Chiude il vernissage, alle 21, “Letture eleatiche” di Roberto del Gaudio; progetto sonoro di Gigi Masin ed Emanuele Errante; Visual art di Andrea Maioli a cura della Fondazione Alfonso Gatto. La mostra sarà aperta fino al 30 aprile 2024.

Veduta zenitale dell’acropoli di Elea-velia, interessata dalla campagna di scavo 2021-2022 (foto pa-paeve)
Il parco archeologico di Velia ospita la mostra “Elea: la rinascita”, che racconta la nascita di Elea e della sua comunità. “Elea – raccontano gli archeologi del Parco – non è una città come le altre. La sua vita comincia sotto il segno della guerra, con l’assedio e l’abbandono della madrepatria Focea e con la diaspora di un popolo che si trova ad affrontare una profonda crisi. La storia della nascita di Elea e della ri-nascita dei suoi abitanti in fuga da un destino di schiavitù è tanto antica quanto attuale e si concretizza nelle persone, nelle terre e nelle pietre di Elea. Intorno al 545 a.C. Focea, sulle coste dell’Asia Minore (Turchia), fu vittima della pressione dell’impero persiano. I suoi abitanti decisero di abbandonare la patria pur di non perdere la propria libertà, intraprendendo un lungo viaggio nel Mediterraneo. Circa un secolo dopo il grande storiografo Erodoto ne descrive le vicende: In viaggio verso Elea […] i Focei trassero in mare le pentecontere, imbarcarono i figli, le donne, e tutto il trasportabile, e inoltre le statue del santuario e le altre offerte […]; imbarcarono tutto, salirono a bordo essi stessi […]. Focea, deserta d’uomini, fu occupata dai Persiani. Scopriamo così una storia di battaglie e profughi, popoli e città, interventi diplomatici e territori. Dopo numerose traversie, nel 540 a.C. fu fondato il primo insediamento di Elea, che si presentava come un modesto villaggio di case di pietra e terra cruda, addensato ai bordi del promontorio dell’Acropoli, al cui vertice era il santuario di Athena”.
Paestum e Velia. Al via al parco archeologico la rassegna MUSICA & PAROLE 2023. Tra gli artisti in concerto Ron, Noa, Mario Biondi, Serena Autieri e Sal Da Vinci

Il cielo di Paestum e Velia farà da cornice alle grandi stelle della musica italiana, protagoniste della rassegna “Musica & Parole”. Dal 28 luglio al 19 agosto 2023, sette serate da assaporare tra i maestosi resti archeologici del Parco, dove arte, storia e cultura si fondono per dar vita ad una serie di aperture serali straordinarie. “Dopo il successo registrato la scorsa estate”, dichiara il direttore del parco archeologico di Paestum e Velia, Tiziana D’Angelo, “la nostra rassegna Musica&Parole torna a creare un connubio originale e armonico tra il patrimonio archeologico di Paestum e Velia e la musica contemporanea Attraverso la performance di artisti di eccezionale talento e versatilità, vediamo la storia millenaria dei nostri siti rivivere in una dimensione nuova. Questi eventi, resi possibili dal Piano di Valorizzazione del Ministero della Cultura, ci consentono non solo di intercettare numerosi segmenti di pubblico, ma soprattutto di consolidare il rapporto con le nostre comunità, sia sul territorio sia a livello internazionale”.

Visione notturna del Tempio di Nettuno che fa da quinta agli spettacoli serali a Paestum (foto pa-paeve)
Si parte il 28 luglio 2023 da Paestum, con l’Orchestra Mediterranea diretta dal Maestro Antonello Cascone. Il 9 agosto 2023 sarà la cantante di origini israeliane Noa ad esibirsi tra le colonne doriche del Tempio di Nettuno, che il 18 agosto 2023 faranno da sfondo anche al concerto del grande Rosalino Cellamare, in arte Ron.

La città bassa di Velia che ospita gli spettacoli serali (foto pa-paeve)
Ad aprire le serate di Velia il 30 luglio 2023 sarà la splendida Serena Autieri, attrice, cantante, doppiatrice e conduttrice televisiva, interprete di tanti musical di grande successo. Il 13 agosto 2023 sarà la volta del jazz-soul di Mario Biondi, la voce più black della musica italiana, mentre il 17 agosto 2023 la suggestiva location si riempirà delle indimenticabili note che hanno fatto da colonna sonora al cinema internazionale, eseguite dall’Orchestra Alla scoperta di Ennio Morricone. Gran finale il 19 agosto 2023 con una delle voci più amate della canzone napoletana, quella di Sal Da Vinci.
INFORMAZIONI Il costo del biglietto serale “Paestum & Velia by Night” è di 10 euro. Tutti gli eventi sono inclusi nel biglietto di ingresso serale al Parco, nella card Adotta un blocco e nell’abbonamento “Paestum & Velia”. Dalle 20 fino a mezzanotte (ultimo ingresso ore 23.15) saranno aperte le aree archeologiche di Paestum (area del Santuario meridionale) e Velia (parte bassa della città). Orari di apertura e chiusura biglietterie dalle 20 alle 23.15. L’acquisto del biglietto di ingresso dà diritto ad accedere al Parco e a seguire i concerti, ma non dà diritto al posto a sedere che non è prenotabile. I biglietti by night sono già disponibili presso le biglietterie di Paestum e Velia, acquistabili la sera stessa dell’evento oppure on line ai seguenti link: il biglietto Paestum by Night www.vivaticket.com/it/ticket/paestum-by-night/211919?culture=it-it; acquista il biglietto Velia by Night: www.vivaticket.com/it/Ticket/velia-by-night/211920?Culture=it-IT.
Paestum. Al via al Tempio di Nettuno, nell’area archeologica, “Le Muse tra i templi”: tre serate all’insegna della musica, del teatro e della danza
“Le Muse tra i templi” di Paestum: al via la rassegna delle arti a cura del Parco Archeologico di Paestum e Velia, diretto da Tiziana D’Angelo, e della Città di Capaccio Paestum, col sindaco Franco Alfieri. Tre serate all’insegna della musica, del teatro e della danza tra i templi meglio conservati della Magna Grecia. Il calendario delle serate al Tempio di Nettuno, con inizio alle 21: 16 luglio 2023, Orchestra Scarlatti diretta dal maestro Beatrice Venezi; 26 luglio 2023, Racconti di cinema con Ornella Muti; 31 luglio 2023, Preludes Danze al Pianoforte. Costo del biglietto serale “Paestum&Velia by night” 10 euro. Tutti gli eventi sono inclusi nel biglietto di ingresso serale al Parco, nella card Adotta un blocco e nell’abbonamento Paestum&Velia. I biglietti by night sono disponibili nelle biglietterie di Paestum e Velia, sono acquistabili la sera stessa dell’evento oppure on line: https://www.vivaticket.com/it/ticket/paestum-by-night/211919?culture=it-it.
Pompei. Al Teatro Grande il maestro Riccardo Muti dirige il concerto “Le Vie dell’Amicizia. Ravenna-Jerash-Pompei”, terzo appuntamento del progetto di Ravenna Festival
“Amo Pompei più di Parigi”, scrisse Herman Melville nel suo diario di viaggio; forse perché l’autore di Moby Dick sapeva riconoscere la bellezza che intreccia visibile e invisibile, mito e storia. Quella bellezza che, martedì 11 luglio 2023, alle 21.30, accoglie nel Teatro Grande di Pompei, il concerto diretto da Riccardo Muti con cui quest’anno si corona il viaggio delle Vie dell’Amicizia, il progetto di Ravenna Festival che dal 1997 visita città simbolo della storia antica e contemporanea. Quello al Teatro Grande dell’antica Pompei è infatti il terzo appuntamento dopo i concerti del 7 e 9 luglio 2023, rispettivamente a Ravenna e Jerash, la “Pompei d’Oriente” in Giordania. Biglietti: primo settore 90 Euro, secondo settore 42 Euro; ridotti over 65 e under 30 primo settore 82 Euro, secondo settore 38 Euro. Biglietteria Ravenna Festival Tel. 0544 299244 – tickets@ravennafestival.org; online www.vivaticket.com; punto vendita a Pompei: Agenzia Paradisi Perduti, via Parroco Federico 5 – Tel. 081 0203443. Il progetto Le vie dell’Amicizia è sostenuto dal ministero della Cultura e dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale; l’appuntamento all’antica città di Pompei – organizzato grazie alla collaborazione con il parco archeologico di Pompei e con RAI Cultura, che riprenderà il concerto per trasmetterlo sulla prima rete – è interamente finanziato da Caruso, A Belmond Hotel di Ravello. “Siamo felici che quest’anno si rinnovi il legame di sincera amicizia che unisce il Maestro Riccardo Muti e la sua eccellente Orchestra Cherubini a questi territori”, sottolinea il direttore del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. “E ci tengo a sottolineare che l’appuntamento è possibile grazie alla sponsorizzazione di un’azienda del territorio come il Caruso, A Belmond Hotel di Ravello. Una circostanza che non solo significa sostenibilità e capacità di autofinanziamento, cioè quanto anche il ministro ci invita a rafforzare, ma contiene anche un messaggio etico: i valori di fratellanza e dialogo e il significato storico-culturale di Pompei sono condivisi dalla società, creando sinergie e relazioni che fanno emergere le qualità positive di un territorio unico al mondo”.

Il maestro Riccardo Muti nella direzione della Chicago Symphony Orchestra (foto Todd Rosenberg Photography 2014)
Anche a Pompei, la direzione di Muti unisce l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Coro Cremona Antiqua, preparato da Antonio Greco, a musicisti giordani nel II atto da Orfeo ed Euridice di Gluck con il controtenore Filippo Mineccia, in Casta diva dalla Norma di Bellini con il soprano Monica Conesa e nel Canto del destino di Brahms. A queste pagine si intervallano momenti musicali le cui radici affondano nel Medio Oriente, affidati agli artisti siriani Mirna Kassis e François Razek-Bitar e alle voci giordane Ady Naber e Zain Awad; si completa così l’omaggio allo spirito di fratellanza del popolo giordano, che nell’ultimo decennio ha accolto centinaia di migliaia di profughi, soprattutto dalla Siria. Lo Schicksalslied op. 54 che Brahms modellò su versi di Hölderlin, già parte del programma dell’ormai storico primo concerto dell’Amicizia a Sarajevo, è una meditazione sul destino, sul divino e sul mistero della morte. Il dubbio insolubile si fa musica anche nella partitura dell’Orfeo ed Euridice di Gluck e attraversa la preghiera di Norma alla luna. Una risposta si leva forse nell’estatica luce che chiude il canto di Brahms, quasi un messaggio di redenzione e di speranza. Ombre e luci, rapimento e preghiera si intrecciano anche nei brani proposti dai cantanti siriani e giordani. Apparve fluttuante, tradizionale canto arabo del genere poetico-musicale muwashah, è una contemplazione della bellezza della persona amata, mentre l’amore per la terra natia è al centro di Raccontami del mio paese dei fratelli libanesi Assi e Mansour Rahabani. La compositrice Dima Orsho ha creato I dimenticati sulle rive dell’Eufrate su un’antica poesia siriana tramandata oralmente nella regione di Jazeera, fra Tigri e Eufrate.

“Acarnesi. Stop the War!” al Teatro Grande di Pompei: applausi a fine spettacolo (foto parco archeologico pompei
Da quando, nel 1997, giunse la chiamata da una Sarajevo sfigurata dalle bombe, Le vie dell’Amicizia affida il proprio messaggio al linguaggio universale della musica: anno dopo anno, il Maestro Muti sale sul podio di orchestre e cori italiani a cui si uniscono musicisti delle città meta del viaggio. Nel 2020 il progetto aveva raggiunto Paestum, gemellata con il sito di Palmira, per ricordare il popolo siriano, quello stesso popolo che, costretto alla diaspora, ha trovato in Giordania straordinaria accoglienza. Nell’anno in cui il Festival ha colto l’occasione del centenario della nascita di Calvino per intitolare la propria XXXIV edizione Le città invisibili, il fil rouge del comune passato romano e del patrimonio archeologico lega due città a lungo sepolte – l’una dalla cenere del Vesuvio, l’altra dalle sabbie del deserto – a Ravenna, il cui porto di Classe l’imperatore Augusto scelse per la flotta del Mediterraneo orientale. Il dialogo del Festival con il Parco archeologico ci ha già regalato, nello stesso Teatro Grande, il debutto di Acarnesi Stop the War!, altro inno alla pace e alla fratellanza fra i popoli, nell’ambito del progetto Sogno di volare.
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