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Appia Antica (Roma). Al Complesso di Capo di Bove l’incontro “L’Appia è moderna. Quali prospettive?”, riflessione sul futuro della regina viarum, a celebrazione della proroga della mostra “L’Appia è moderna”, sui progetti e le iniziative architettoniche e artistiche per l’Appia antica nel Novecento

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La mostra “L’Appia è moderna” al Compesso di Capo di Bove nel parco archeologico dell’Appia Antica (foto parco appia antica)

appia-antica_capo-di-bove_mostra-incontro-l-appia-è-moderna_locandinaSabato 19 ottobre 2024, alle 11, nel Complesso di Capo di Bove del parco archeologico dell’Appia Antica si terrà lo speciale evento “L’Appia è moderna. Quali prospettive?” a celebrazione della proroga della mostra “L’Appia è moderna” promossa dal parco archeologico dell’Appia Antica e dalla direzione generale Creatività contemporanea del ministero della Cultura, con l’organizzazione di Electa editore, e curata da Claudia Conforti, Roberto Dulio, Simone Quilici e Ilaria Sgarbozza (aperta al pubblico fino al 17 novembre 2024). L’evento che invita alla riflessione sul futuro della regina viarum prevede interventi di Simone Quilici (curatore e direttore del parco archeologico dell’Appia Antica), Claudia Conforti (curatore e professoressa ordinaria di Storia dell’architettura, università di Roma Tor Vergata e membro dell’accademia nazionale di San Luca), Paolo Liverani (professore ordinario di Topografia Antica, università di Firenze), Maria Vittoria Marina Clarelli (dirigente Servizio III – Architettura contemporanea, periferie e rigenerazione urbana della DGCC, ministero della Cultura). Il dibattito sarà moderato da Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura, “Sapienza” università di Roma.

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La mostra “L’Appia è moderna” al Compesso di Capo di Bove nel parco archeologico dell’Appia Antica (foto parco appia antica)

L’esposizione, promossa dal parco archeologico dell’Appia Antica e dalla direzione generale Creatività Contemporanea del ministero della Cultura, con l’organizzazione di Electa, anche editore del catalogo, punta l’attenzione sui progetti e le iniziative architettoniche e artistiche del Novecento, dimostrando che l’Appia è anche moderna. Senza entrare in contrapposizione con l’antico, disegni, dipinti, fotografie, illustrazioni, manifesti pubblicitari, invenzioni architettoniche e documenti d’archivio restituiscono l’energia di un secolo che ha fortemente disegnato una delle più note vie consolari, rendendola parte vivente e integrante delle dinamiche urbane e sociali di Roma, lontana dal concetto ottocentesco di museo a cielo aperto. Attraverso sei sezioni il racconto presenta i progetti architettonici firmati dai grandi architetti del secolo scorso; la trasformazione del paesaggio botanico ad opera di Antonio Muñoz; i fotogrammi inediti estrapolati da pellicole cinematografiche; le arti figurative – tra verismo, simbolismo e astrazione – nei dipinti di Duilio Cambellotti, Giulio Aristide Sartorio, Francesco Trombadori, Carlo Socrate; le esclusive ville dei divi di Hollywood; nel cinema e infine nei fumetti.

#domenicalmuseo: Pompei con oltre 36mila visitatori (il doppio di settembre: un record) è il sito più frequentato nella domenica a ingresso gratuito di ottobre, seguito da Colosseo e Foro-Palatino. Zuchtriegel, direttore di Pompei: “Bisogna definire una visione condivisa per lo sviluppo sostenibile del sito e dell’area, una Pompei più slow. Punteremo maggiormente sulla Grande Pompei”

ministero_domenicalmuseo_ottobre-2024_locandinaPiù di 36mila visitatori in un giorno a Pompei: un record di ingressi mai prima raggiunto nelle domeniche gratuite, cui ha contribuito anche la concomitanza della supplica alla Madonna di Pompei e il bel tempo. Una tempesta perfetta! Per la prima domenica di ottobre 2024 a ingresso gratuito Pompei si conferma – nella classifica assoluta – il sito più visitato (36.480 ingressi: il doppio di settembre quando sono stati 18.356). Ma cambiano gli altri due gradini del podio: al secondo posto il Colosseo (21.423) e al terzo il Foro Romano-Palatino (14.098).

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#domenicalmuseo: con oltre 35mila ingressi è record di visitatori a Pompei la prima domenica del mese di ottobre 2024 (foto parco archeologico pompei)

“Grande merito dei colleghi e delle colleghe del Parco, in particolare del personale di vigilanza, di accoglienza, delle pulizie e di biglietteria, che ringrazio per la gestione altamente professionale della giornata”, ha detto il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel. “Ora bisogna riflettere come gestire al meglio questi flussi, che testimoniano il successo del modello Pompei ma che potrebbero esporre il patrimonio e la sicurezza anche a potenziali rischi. Siamo al lavoro insieme a Ministero, Prefettura e territorio per definire una visione condivisa per lo sviluppo sostenibile del sito e dell’area, una Pompei più slow. Punteremo maggiormente sulla Grande Pompei ovvero sulla rete di siti tra Castellammare, Lettere, Torre Annunziata, Boscoreale, Terzigno e Poggiomarino per canalizzare l’interesse del pubblico verso tesori che meritano di essere più conosciuti. E trasformeremo lo scavo di Civita Giuliana, che sta restituendo i quartieri servili di una villa romana in uno stato di conservazione unico, in un ulteriore nodo della rete territoriale dell’archeologia vesuviana, quell’avventura scientifica singolare che ebbe inizio nel 1748 a Pompei e continua tuttora”.

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#domenicalmuseo: al museo Archeologico nazionale di Napoli oltre 6mial visitatori a ottobre 2024 (foto mann)

Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Area archeologica di Pompei 36.480; Anfiteatro Flavio 21.423; Foro Romano e Palatino 14.098; Pantheon 10.076; museo e area archeologica di Paestum 9.011; Terme di Caracalla 7.457; museo Archeologico nazionale di Napoli 6.262; parco archeologico di Ercolano 4.699; Villa Adriana 3.916; parco archeologico di Siponto 3.610; Grotte di Catullo e museo Archeologico di Sirmione 3.490; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 1.972; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 1.872; museo Archeologico nazionale di Taranto 1.364; museo nazionale romano – Palazzo Massimo 1.339; museo nazionale romano – Terme di Diocleziano 1.291; museo di Palazzo Grimani 1.167; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 1.151; Appia antica – Villa dei Quintili e Santa Maria Nova 1.150; museo nazionale romano – Palazzo Altemps  1.129; Villa della Regina 1.129; necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 1.124; Appia antica  – Mausoleo di Cecilia Metella e Chiesa di San Nicola 1.100; Villa di Poppea-Oplontis 777; parco archeologico delle Terme di Baia 587; museo Archeologico nazionale di Sperlonga e Villa di Tiberio 562; parco archeologico di Cuma 548; museo Archeologico nazionale Giuseppe Andreassi e parco archeologico di Egnazia 470; Santuario di Ercole vincitore 419; museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia 412; museo Archeologico nazionale del Melfese “Massimo Pallottino” 370; area archeologica di Velia 343; Appia antica  – Capo di Bove 300.

Parco archeologico dell’Appia Antica (Roma). A settembre visite guidate alla Villa dei Sette Bassi, una delle più grandi ville del suburbio romano

appia-antica_villa-dei-sette-bassi_visite-guidate-settembre-2024_locandinaRiprendono a settembre 2024 le visite tematiche agli scavi in corso alla Villa dei Sette Bassi, la maestosa villa di epoca imperiale, parte del parco archeologico dell’Appia antica. Appuntamento in via Tuscolana 1700: sabato 14 settembre, alle 17; domenica 15 settembre, alle 9; domenica 22 settembre, alle 9; domenica 29 agosto, alle 9. Per partecipare alle visite basterà selezionare il “Biglietto Villa di Sette Bassi” e scegliere una delle date previste. Il biglietto può essere acquistato: online sul sito Musei Italiani, da telefono con la app Musei Italiani disponibile su Google Play e su App Store, il giorno stesso dai totem posizionati all’ingresso del sito, esclusivamente con carta di pagamento elettronico. L’ingresso è gratuito per i possessori di Appia Card previa prenotazione da app o portale Musei Italiani.

Il complesso cosiddetto di Sette Bassi è una delle più grandi ville del suburbio romano, seconda per estensione solo alla Villa dei Quintili. La grande area archeologica sorge su un pianoro collinare tra il V e il VI miglio della via Latina, oggi sulla destra della via Tuscolana, in prossimità dell’incrocio con via delle Capannelle. Le sue imponenti strutture sono visibili anche dalla strada ed è possibile accedervi entrando nel lungo viale alberato che raggiunge il cuore del complesso residenziale. Al momento questo è stato solo parzialmente indagato, ma dai resti portati alla luce nel corso di scavi passati è possibile intuirne la grandiosità architettonica e la ricchezza decorativa. Seguendo uno schema canonico per le ville del suburbio di Roma, gli ambienti della Villa di Sette Bassi si sviluppano intorno ad un grande ippodromo-giardino: se ne riconoscono le zone residenziali anticamente decorate di marmi policromi e mosaici, la parte agricola, un tempietto, un acquedotto e cisterne per l’approvvigionamento idrico della residenza.

Parco dell’Appia Antica (Roma). Nella chiesa di San Nicola dei Caetani al via il festival “Dancescreen in the Land”, progetto di esplorazione della relazione fra il corpo e lo spazio. Annullato il primo evento per maltempo

appia-antica_san-nicola-dei-caetani_festival-Dancescreen-in-the-Land_locandinaLa danza conquista il parco archeologico dell’Appia Antica con gli spettacoli del festival “Dancescreen in the Land”, un progetto di esplorazione della relazione fra il corpo e lo spazio attraverso spettacoli immersivi e interattivi, nella suggestiva cornice della chiesa di San Nicola dei Caetani, dal 12 al 15 settembre 2024. Acquista i biglietti cliccando qui. Purtroppo il primo evento, “Puccini & Verdi in danza”, del 12 settembre 2024, dedicato al femminile tra il canto lirico e la potenza del corpo, con coreografia di Monica Casadei di Artemis danza, è stato annullato causa maltempo. Il programma continua venerdì 13 settembre 2024, alle 19, con “Anime”, uno spettacolo che si muove tra il pubblico e l’archeologia della Compagnia Atacama. Quindi alle 20.30, in prima nazionale, “In arte, Maddalena”: la danza contemporanea incontra l’arte visiva e la musica originale di Francesco Ziello per la regia di Fiorenzo D’Alessandro e Laura Fusco. Una coproduzione Canova22, Mandala Dance Company, APS Magica. Sabato 14 settembre 2024, alle 20.30, è la volta di “Gli stati dell’acqua”: i giovani del Balletto di Roma in una coreografia di Valerio Longo, Balletto di Roma/CAP Project. Il festival chiude domenica 15 settembre 2024, alle 20.30, con “Legenda”, spettacolo di Elisa Barucchieri per Porta d’Oriente, Centro Nazionale di produzione della danza di Bari. ResExtensa Dance Company.

Appia antica (Rm). Visita guidata alla Villa dei Quintili, il più grande complesso residenziale del suburbio di Roma

appia-antica_villa-dei-quintili_visite-guidate-agosto-2024_locandinaUn’occasione da non perdere per andare alla scoperta del più grande complesso residenziale del suburbio di Roma: la visita guidata nell’area archeologica centrale della Villa dei Quintili promosso dal parco archeologico dell’Appia antica. Appuntamento sabato 31 agosto 2024, alle 9.30, con ingresso in via Appia Nuova 1092 a Roma. Per partecipare alle visite basterà selezionare la visita guidata prescelta e la tariffa: intero 8 euro / ridotto 2 euro / gratuito. L’ingresso è gratuito per i possessori di Appia Card previa prenotazione da app o portale Musei Italiani. Il biglietto può essere acquistato: online sul sito Musei Italiani, da telefono con la app Musei Italiani disponibile su Google Play e su App Store, il giorno stesso dai totem posizionati all’ingresso del sito, esclusivamente con carta di pagamento elettronico. Il biglietto per le visite guidate consente l’accesso, nell’arco della stessa giornata e senza prenotazione, ai siti di Antiquarium di Lucrezia Romana, Mausoleo di Cecilia Metella, Capo di Bove, Villa dei Quintili-Santa Maria Nova.

Parco archeologico dell’Appia antica. Due domeniche di luglio con visite guidate nell’area archeologica della Villa dei Quintili. Biglietto on line. Non serve prenotazione

appia-antica_villa-dei-quintili_visite-guidate-luglio-2024_locandinaNel mese di luglio 2024 tornano le visite guidate nell’area archeologica della Villa dei Quintili promosse dal parco archeologico dell’Appia antica. Due appuntamenti da non perdere per andare alla scoperta del più grande complesso residenziale del suburbio di Roma. Questi gli appuntamenti con le visite guidate: domenica 14 luglio 2024, alle 9.30; domenica 28 luglio 2024, alle 9.30. Ingresso in via Appia Nuova 1092. Non c’è bisogno di prenotazione. Durata 1 ora e mezzo. Per partecipare alle visite basterà selezionare la visita guidata prescelta e la tariffa: intero 8 euro / ridotto 2 euro / gratuito. L’ingresso è gratuito per i possessori di Appia Card previa prenotazione da app o portale Musei Italiani. Il biglietto può essere acquistato: online sul sito Musei Italiani; da telefono con la app Musei Italiani disponibile su Google Play e su App Store; il giorno stesso dai totem posizionati all’ingresso del sito, esclusivamente con carta di pagamento elettronico. Il biglietto per le visite guidate consente l’accesso, nell’arco della stessa giornata e senza prenotazione, ai siti di Antiquarium di Lucrezia Romana, Mausoleo di Cecilia Metella, Capo di Bove, Villa dei Quintili-Santa Maria Nova.

Parco archeologico dell’Appia Antica. Per gli “Incontri di archeologia alle Tombe della via Latina” (ultimo prima della pausa estiva) presentazione del libro “La cattedrale di Gerace. L’impronta ottoniana tra Bizantini e Normanni nell’Italia meridionale” (Gangemi editore) di Attilio Maria Spanò e visita guidata speciale alla Tomba dei Valeri

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Per gli “Incontri di Archeologia” alle Tombe della Via Latina, occasioni uniche promosse dal parco archeologico dell’Appia antica per incontrare professionisti del settore e scoprire le loro ultime ricerche e pubblicazioni nella suggestiva cornice della sala superiore della Tomba dei Valeri, venerdì 12 luglio 2024, alle 16.30, in via dell’Arco di Travertino 151, per l’ultimo degli Incontri di Archeologia prima della pausa estiva, presentazione del libro “La cattedrale di Gerace. L’impronta ottoniana tra Bizantini e Normanni nell’Italia meridionale” (Gangemi editore) di Attilio Maria Spanò. Si parlerà di Architettura Medievale in Calabria, a partire dai nuovi studi di Spanò sulla celebre Cattedrale di Gerace. Dopo i saluti del direttore Simone Quilici e del responsabile del sito Santino Alessandro Cugno, interverranno con l’autore Margherita Eichberg, soprintendente ABAP per la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, e Corrado Bozzoni, professore emerito di Storia dell’Architettura all’università di Roma La Sapienza. A seguire, i partecipanti potranno effettuare una visita guidata speciale alla Tomba dei Valeri. Attività gratuita non soggetta a prenotazione.

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Copertina del libro “La cattedrale di Gerace” di Attilio M. Spanò

La cattedrale di Gerace. L’impronta ottoniana tra Bizantini e Normanni nell’Italia meridionale. La cattedrale di Gerace è uno dei monumenti più conosciuti e meno studiati della Calabria. La grande basilica è sempre stata considerata normanna e testimone di quella campagna costruttiva volta alla sostituzione dell’elemento bizantino con quello occidentale. Questo studio interviene, invece, direttamente sull’edificio, ne analizza la sua consistenza fisica, leggendola tra le pieghe delle stratificazioni storiche e architettoniche.

Parco archeologico dell’Appia Antica. Per gli “Incontri di archeologia alle Tombe della via Latina” presentazione del libro “Archeologia della tarda antichità” di Massimiliano David (Mondadori Università) e visita guidata speciale alla Tomba dei Valeri

appia-antica_tombe-della-via-latina_libro-archeologia-della-tarda-antichità_di-massimiliano-david_presentazione_locandinaPer gli “Incontri di Archeologia” alle Tombe della Via Latina, occasioni uniche promosse dal parco archeologico dell’Appia antica per incontrare professionisti del settore e scoprire le loro ultime ricerche e pubblicazioni nella suggestiva cornice della sala superiore della Tomba dei Valeri, sabato 6 luglio 2024, alle 10, in via dell’Arco di Travertino 151, presentazione del libro “Archeologia della tarda antichità” (Mondadori Università) di Massimiliano David, docente di Archeologia medievale alla Sapienza università di Roma. Dopo i saluti del direttore Simone Quilici e del responsabile del sito Santino Alessandro Cugno, interverrà l’autore prof. Massimiliano David. A seguire, i partecipanti potranno effettuare una visita guidata speciale alla Tomba dei Valeri. Attività gratuita, prenotazioni al link: https://portale.museiitaliani.it/…/a62f7628-2b88-42c7…

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Copertina del libro “Archeologia della Tarda Antichità” di Massimiliano David (Mondadori)

Archeologia della tarda antichità. Il volume introduce alle problematiche dell’Archeologia della Tarda Antichità e presenta monumenti, reperti e documenti essenziali per ripercorrere l’intero arco cronologico del Tardoantico dall’età severiana fino alla metà dell’VIII secolo d.C., quando ormai il clima politico, sociale e culturale volge verso nuovi orizzonti. Offre una panoramica sulle classi dei materiali, sulla storia delle scoperte archeologiche, sulle principali esposizioni e sui musei più importanti per l’approccio al Tardoantico. L’opera è riccamente corredata di bibliografia e di spunti utili per approfondimenti in ogni direzione. Una notevole mole di materiale iconografico supporta l’intera trattazione.

Appia antica (Roma). Al parco archeologico al via la seconda edizione dei “Racconti di Dioniso” per portare i siti archeologici al centro della scena. I primi due spettacoli, “Aedem” e “Le Troiane”, in scena all’InfoPoint Appia Antica X-XI Miglio

appia-antica_parco_i-racconti-di-dioniso_2024_locandinaIl parco archeologico dell’Appia Antica presenta la seconda edizione dei “Racconti di Dioniso”, un’offerta per la stagione estiva e autunnale con spettacoli serali, pomeridiani e mattinèe con rivisitazioni di opere classiche che si svolgeranno all’InfoPoint Appia Antica X-XI Miglio (in viale della Repubblica, Marino) e due date speciali nel sito di Villa dei Quintili. Due gli spettacoli in programma a giugno e luglio 2024: il 30 giugno 2024: AedeM; il 7 Luglio 2024: Le Troiane. Gli altri spettacoli in cartellone saranno ad ottobre. L’evento è organizzato dal Cantiere teatrale Opificio 03, in collaborazione con Legambiente Appia Sud “Il Riccio” e il parco archeologico dell’Appia Antica, con il patrocinio del parco regionale dell’Appia antica e del parco dei Castelli romani.

opificio-03_logoIl festival “I Racconti di Dioniso” nasce e vede la sua prima edizione nell’estate del 2022 dall’incontro fra le due case di produzione teatrale Opificio 03 e Il Demiurgo e fin dall’inizio, in accordo con le finalità del bando della Regione Lazio che promuove e sostiene l’iniziativa, si propone lo scopo di valorizzare alcune tra le più suggestive aree archeologiche di Roma, luoghi magici e ricchissimi di storia. L’intento è innanzitutto quello di portare i siti archeologici al centro della scena, che non diventano così solo mero scenario ma estensione del progetto artistico, veri e propri personaggi di pietra che occupano, invadono e impreziosiscono la rappresentazione. Il Teatro diventa così mezzo per gli spettatori-visitatori per riappropriarsi di quegli spazi culturali ricchi di storia che ci appartengono; le storie degli spettacoli rappresentati diventano pretesto per raccontare le storie dei luoghi che le ospitano, i racconti si fondono insieme a creare un’unica grande storia, quella di tutti gli esseri umani che, oggi forse ancora più di prima, sentono il bisogno di conoscere, di incontrarsi e vivere insieme l’arte e il teatro. E proprio da questo intento nasce il nome, evocativo, della rassegna: I Racconti di Dioniso. Racconti, perché il teatro è per noi innanzitutto questo: il mezzo, più antico che gli esseri umani hanno inventato per riunirsi e raccontarsi delle storie: storie che divertono, che stupiscono, che insegnano, che ci parlano di noi e della nostra natura più profonda. Tutto sotto il segno di Dioniso, dio del vino e dell’ebrezza ma soprattutto del teatro che ci ricorda le nostre radici romane quanto greche e ci riporta a quell’epoca lontana quando le rovine che oggi ci ospitano erano il cuore pulsante della vita artistica e politica della nostra terra.

appia-antica_opificio-03_i-racconti-di-dioniso_logoL’intento è innanzitutto quello di portare i siti archeologici al centro della scena, che non diventano così solo mero scenario ma estensione del progetto artistico, veri e propri personaggi di pietra che occupano, invadono e impreziosiscono la rappresentazione. Il Teatro diventa così mezzo per gli spettatori-visitatori per riappropriarsi di quegli spazi culturali ricchi di storia che ci appartengono; le storie degli spettacoli rappresentati diventano pretesto per raccontare le storie dei luoghi che le ospitano, i racconti si fondono insieme a creare un’unica grande storia, quella di tutti gli esseri umani che, oggi forse ancora più di prima, sentono il bisogno di conoscere, di incontrarsi e vivere insieme l’arte e il teatro. E proprio da questo intento nasce il nome, evocativo, della rassegna: I Racconti di Dioniso. Racconti, perché il teatro è per noi innanzitutto questo: il mezzo, più antico che gli esseri umani hanno inventato per riunirsi e raccontarsi delle storie: storie che divertono, che stupiscono, che insegnano, che ci parlano di noi e della nostra natura più profonda. Tutto sotto il segno di Dioniso, dio del vino e dell’ebrezza ma soprattutto del teatro che ci ricorda le nostre radici romane quanto greche e ci riporta a quell’epoca lontana quando le rovine che oggi ci ospitano erano il cuore pulsante della vita artistica e politica della nostra terra.

appia-antica_parco_i-racconti-di-dioniso_2024_aedem_locandina30 giugno 2024: “Aedem” di e con Silvia Ponzo, regia Nino Sileci. InfoPoint Appia Antica X-XI Miglio (viale Della Repubblica, Marino), alle 19.30. Biglietto intero 12 euro, biglietto ridotto (under 12) 8 euro. Prenotazioni sul www.opificio03.it/dioniso2. Cos’è, o meglio, chi è Medea dopo 2500 anni dalla sua prima scrittura? Se la principessa di Colchide, figlia del discendente del dio sole, si trovasse a Termini nel 2023, chi sarebbe oggi Medea? La sua storia sarebbe la stessa?

appia-antica_parco_i-racconti-di-dioniso_2024_le-troiane_locandina7 luglio 2024: “Le Troiane” per la regia di Maria Sara Amenta e Matteo Pantani con Maria Sara Amenta, Davide Cherstich, Matteo Pantani, Silvia Ponzo, Genny Santin Nalin, Nino Sileci, Francesca Vecchiato. InfoPoint Appia Antica X-XI Miglio (viale Della Repubblica, Marino), alle 19.30. Biglietto intero 12 euro, biglietto ridotto (under 12) 8 euro. È la città di Troia, o una qualunque città del mondo a oriente di qui: florida, ricca, potente. La sua corte è sulla spiaggia. Poi è Elena di Sparta, che viene dal mare, che capita sulla città come una piaga: un futile pretesto per una condanna a morte. E poi, non è più nulla di ciò che era. Alle parole di Euripide, che per primo ha raccontato la guerra delle donne, si fondono ispirazioni, citazioni, contaminazioni che vengono dal passato e dal presente, in un’operazione teatrale e drammaturgica che coniuga narrazione e poesia, realismo e astrazione.

Parco archeologico dell’Appia Antica. Per gli “Incontri di archeologia alle Tombe della via Latina” presentazione del libro “Il viaggio dell’arte rubata” di Simona Candia (Ravizza Editore) e visita guidata speciale alla Tomba dei Valeri

appia-antica_parco_incontri-archeologia-alle-tombe-di-via-latina_22-giugno_locandinaPer gli “Incontri di Archeologia” alle Tombe della Via Latina, occasioni uniche promosse dal parco archeologico dell’Appia antica per incontrare professionisti del settore e scoprire le loro ultime ricerche e pubblicazioni nella suggestiva cornice della sala superiore della Tomba dei Valeri, sabato 22 giugno 2024, alle 10, in via dell’Arco di Travertino 151, presentazione del libro “Il viaggio dell’arte rubata” di Simona Candia (Ravizza Editore, 2023). Dopo i saluti del direttore Simone Quilici e del responsabile del sito Santino Alessandro Cugno, interverrà l’autrice Simona Candia. Parteciperanno Walter Grossi (archeologo) con Tsao Cevoli e Lidia Vignola (Osservatorio internazionale Archeomafie). A seguire, i partecipanti potranno effettuare una visita guidata speciale alla Tomba dei Valeri. Appuntamento in via dell’Arco di Travertino 151. Attività gratuita, prenotazioni al link: https://portale.museiitaliani.it/…/a62f7628-2b88-42c7…

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Copertina del libro “Il viaggio dell’arte rubata” di Simona Candia

Il viaggio dell’arte rubata, ricerca e restituzione delle opere d’arte trafugate durante la seconda guerra mondiale. Questa è la storia del dramma che molte importanti opere d’arte hanno vissuto durante la seconda guerra mondiale: rinchiuse dentro casse di legno, stipate all’interno di ricoveri per proteggerle dalla furia delle bombe. Alcune, fortunate, sono rimaste lì fino al termine delle ostilità; altre hanno invece compiuto un lungo viaggio per finire nelle mani di avidi collezionisti. Quello che si racconta in questo saggio, è il percorso impervio che alcuni di questi capolavori hanno compiuto per ritornare a casa e l’iter che la Germania del dopoguerra ha intrapreso fino a oggi, per riparare ai torti compiuti nei confronti dei musei di tutta Europa, ma soprattutto di moltissimi ebrei. Un’attenzione particolare è rivolta anche al difficile contesto italiano: dalla vendita di beni artistici e archeologici avallata dallo Stato in virtù dell’alleanza con i tedeschi, ai furti e alle confische durante l’occupazione nazista, alla gestione dei rapporti diplomatici con la Germania prima divisa e poi riunita, fino ai giorni nostri. Questo faticoso viaggio per molte opere non è ancora concluso, ma c’è chi non le ha dimenticate e lavora senza sosta, giorno dopo giorno, per rintracciarle e restituirle.