Velia (Sa). Sull’acropoli del parco archeologico in scena “Iliade” e “Medea e Clitennestra”: due spettacoli della rassegna VeliaTeatro organizzata da Cilento Arte
La XXVIII edizione della rassegna sull’espressione tragica e comica del Teatro Antico organizzata da Cilento Arte ETS torna sull’antica Acropoli di Elea-Velia con due eventi particolarmente rappresentativi dello spirito che anima il festival fin dalle sue origini, attento alla filologia ma aperto alle rivisitazioni proposte dai contemporanei. Sabato 2 agosto 2025, alle 21, sarà in scena “Iliade” di Omero nella appassionante interpretazione di Gianluigi Tosto: una performance capace di rievocare la musicalità e la forza degli antichi aedi, dando corpo, ritmo e voce ai versi omerici, nella storica traduzione di Vincenzo Monti. Mercoledì 20 agosto 2025, sarà la volta di “Medea e Clitennestra”, tratto da testi di Dario Fo, Franca Rame e Marguerite Yourcenar, e proposto da Angela Malfitano: due figure che la mitologia greca ha fissato nel tempo, alimentando la storia e le varie epoche di sempre nuove interpretazioni, analogie e confronti, rilette da grandi autori del ’900. L’iniziativa è promossa dalla Regione Campania attraverso Scabec – Società Campana Beni Culturali e finanziata su Fondi di Coesione Italia 21–27, nell’ambito delle azioni di valorizzazione del patrimonio Unesco e Itinerari Culturali della Campania 2025. BIGLIETTERIA: acropoli di Elea-Velia. Biglietto posto unico 15 euro, acquistabile alla biglietteria del parco archeologico di elea-velia (capienza massima posti nr. 120) o su Vivaticket.com. I biglietti saranno venduti fino ad esaurimento posti. Trasporto gratuito del pubblico a/r in navetta ed in partenza dal piazzale antistante il parcheggio del parco archeologico Elea-Velia dalle 19.30, ultima corsa partenza ore 20,45.
Sabato 2 agosto 2025, ore 21: OMERO. ILIADE con GIANLUIGI TOSTO. Nell’Iliade i sentimenti non conoscono mezze misure e da tale integrità scaturisce la struttura netta, decisa, a tinte forti, della narrazione. L’ira di Achille, la superbia e l’arroganza di Agamennone, la celebrazione della potenza dell’esercito greco nel celebre catalogo delle navi, la cruenza delle battaglie, lo slancio giovanile di Patroclo, l’eroismo di Ettore, il dolore di Priamo: tutto assume dimensioni epiche e un sapore ancestrale, quasi primitivo, ogni situazione esprime un sentimento nella sua totalità. La voce dell’attore incarna di volta in volta il punto di vista più oggettivo del narratore o i punti di vista più emotivamente sentiti di alcuni dei personaggi coinvolti nella vicenda. Sullo sfondo delle battaglie raccontate da Omero, necessariamente ridotte nella loro ampia articolazione, si è voluto porre in primo piano soprattutto questi grandi sentimenti dei personaggi umani, le loro virtù e le loro debolezze, le loro passioni e le loro sofferenze che, ancora oggi, dopo migliaia d’anni toccano con le loro corde gli animi di tutti noi. Quanto agli strumenti, il suono di guerra del djembé accompagna la lite fra Achille e Agamennone o l’esibizione di forza dei Greci nel catalogo delle navi; delle mazze di ferro ritmano le cruente battaglie fra i due eserciti; il gong annuncia l’intervento sempre decisivo degli dèi; i campanellini indiani fanno emergere dal mare Teti, la madre di Achille, e la innalzano in cielo al cospetto di Giove; la ciotola tibetana evoca il sogno di Agamennone o celebra le esequie funebri di Ettore. La traduzione utilizzata è, di base, quella di Vincenzo Monti che, rispolverata dalla patina scolastica, si è rivelata la più evocativa e la più adatta a lasciare emergere l’andamento lirico e musicale dell’opera, senza nulla togliere alla concretezza e allo spessore emotivo dei sentimenti espressi. Ma Tosto ha voluto alternare, per variare il linguaggio e i ritmi, anche altre traduzioni, quale quella del Romagnoli, o altre più moderne come quelle di Calzecchi Onesti e di Giammarco.

Angela Malfitano protagonista di “Medea e Clitennestra” al parco archeologico di Velia (foto veliateatro)
Mercoledì 20 agosto 2025, ore 21: MEDEA E CLITENNESTRA da Dario Fo, Franca Rame e Marguerite Yourcenar. Uno spettacolo di Angela Malfitano. Medea è un monologo che la stessa Franca Rame ha allestito per Angela Malfitano. La composizione si rifà alla commedia dell’arte e alla tradizione dei “maggi” umbro-toscani. La lingua è quella che Dario Fo ha lasciato alla storia del teatro: un gramelot umbro-laziale e rinascimentale con il quale Medea vive la sua presa di coscienza. Si confronta con le donne di Corinto e rivendica giustizia per sé, straniera e ripudiata dal marito Giasone come madre e moglie. Clitennestra, la mitica regina di Micene, moglie di Agamennone si presenta davanti a un’immaginaria corte di giudizio dopo aver ucciso il marito e l’amante di lui Cassandra. La rilettura di Marguerite Yourcenar della vicenda ci restituisce una donna forte e innamorata con tutte le sue ragioni e i suoi dolori. Una scrittura lucida per un’anima che scava in se stessa e in chi la sta a guardare, audace e schietta, senza sconti. “Ho cercato di restituire una figura di stupore doloroso e di innocenza. Di ironia e candore macchiate da tinte grottesche”, spiega la stessa Malfitano. “La regina Clitennestra si trasforma da barbona di strada ad eroina tragica. La guitta che recita stancamente la sua parte trasforma le sue iniziali leggerezze in parole pesanti. Racconta del tempo dell’abbandono prima, dell’amore per Egisto poi, e infine del ritorno dalla guerra di Troia di un eroe stanco, di un dio caduto: Agamennone”.
Il concerto di Serena Brancale nell’area archeologica di Velia apre la rassegna estiva “Musica & Parole”: sei appuntamenti serali (con navetta gratuita) tra Paestum e Velia. E il 10 agosto c’è la Notte Bianca tra i templi
Sarà Serena Brancale a inaugurare “Musica & Parole” il 26 luglio 2025, alle 21, nell’area archeologica di Velia, con il suo “Anema e Core” Tour 2025: un live che mescola jazz, soul e suggestioni mediterranee, firmato da una delle voci più versatili della scena italiana. Giunta alla quarta edizione, “Musica & Parole”, la rassegna musicale dei Parchi archeologici di Paestum e Velia che unisce suoni, parole e paesaggi straordinari, va in scena dal 26 luglio al 17 agosto 2025: sei appuntamenti animeranno le sere d’estate tra due siti Patrimonio UNESCO, con una programmazione che spazia tra jazz, cantautorato, soul e contaminazioni contemporanee.
“Anche quest’anno, la rassegna Musica & Parole si conferma un appuntamento centrale nella programmazione culturale dei Parchi archeologici di Paestum e Velia”, dichiara Tiziana D’Angelo, direttore dei Parchi. “Attraverso un dialogo tra musica, parola e paesaggio, l’iniziativa arricchisce l’esperienza di visita e propone nuove modalità di fruizione del patrimonio in contesti di eccezionale valore. La rassegna si inserisce nell’ambito del Piano di Valorizzazione promosso dal Ministero della Cultura, con l’obiettivo di ampliare l’accesso alla cultura, favorire la partecipazione e rafforzare il legame tra i luoghi della memoria e le comunità contemporanee”.
Il programma. Il 5 agosto 2025 si resta a Velia, dove saliranno sul palco Sergio Cammariere e la violoncellista Giovanna Famulari. Un duo affiatato per un concerto dal tono intimo, che intreccia jazz, canzone d’autore e arrangiamenti originali. Il 7 agosto 2025 il testimone passa a Paestum, per la serata “Note dei tempi”. Sul palco si alterneranno grandi nomi della musica italiana come Rita Forte, Amedeo Minghi, Fausto Leali, Mario Rosini e la Quisisona Orchestra: un evento corale che intreccia racconto, memoria e melodia. L’11 agosto 2025, ancora a Paestum, protagonista sarà Simone Cristicchi con “Dalle tenebre alla luce” Summer Tour 2025, un viaggio musicale che unisce poesia, spiritualità e riflessione in un format originale e coinvolgente. Il 13 agosto 2025 si torna a Velia, dove i riflettori si accenderanno su Stefano Di Battista e Nicki Nicolai. Il loro “Mille Bolle Blu” è un omaggio jazz alla grande canzone italiana, tra virtuosismo e leggerezza. Gran finale il 17 agosto 2025 a Paestum con Lusaint e il suo “Self Sabotage” Tour 2025: elettronica, soul e scrittura d’autore si incontrano in un live potente e dal linguaggio musicale contemporaneo.
A completare il calendario estivo dei Parchi, il 10 agosto 2025 tornerà a Paestum l’attesissima Notte Bianca, con apertura straordinaria dell’intera area archeologica dalle 20 alle 2. Un’esperienza immersiva tra luci, visite guidate, momenti performativi e degustazioni di prodotti del territorio, pensata per vivere la magia del sito in una veste notturna e spettacolare.
Servizio navetta gratuito. In occasione di tutte le sei serate della rassegna “Musica & Parole” 2025, sarà disponibile un servizio navetta gratuito, con partenza alle 19 e rientro alle 23.30, secondo le seguenti modalità: per i concerti a Paestum (7, 11 e 17 agosto), partenza alle 19 dal parcheggio dell’area archeologica di Velia, rientro da Paestum (parcheggio del Bar Anna) alle 23.30: per i concerti a Velia (26 luglio, 5 e 13 agosto), partenza alle 19 dal parcheggio del Bar Anna, rientro da Velia alle 23.30.
Paestum-Velia (Sa). In scena “Le Troiane” di Euripide per la rassegna “Paestum e Velia al Chiaro di Luna”
La tragedia greca torna a vivere tra le rovine senza tempo di Paestum e Velia. Nell’ambito della rassegna “Paestum e Velia al Chiaro di Luna”, promossa dai parchi archeologici di Paestum e Velia, va in scena “Le Troiane” di Euripide, con la regia di Andrea Carraro: un potente evento teatrale che unisce parola antica e paesaggi archeologici in un’esperienza emozionante sotto le stelle. Due le occasioni per assistere allo spettacolo: il 25 luglio 2025 nell’area archeologica di Paestum, alle 21; il 22 agosto 2025 nell’area archeologica di Velia, alle 21. Biglietto serale del costo di 15 euro, acquistabile su Vivaticket o direttamente presso le biglietterie dei Parchi.
Paestum. Al santuario Meridionale (tempio di Nettuno) secondo appuntamento con la rassegna “San Pietro a Majella en plein air”: concerto diretto da Giuseppe De Fusco con musiche di Mozart. Servizio navetta serale gratuito: ecco tutte le date dell’estate
Sabato 19 luglio 2025, alle 21, nello scenario del tempio di Nettuno al tramonto, al santuario Meridionale di Paestum, secondo appuntamento con la rassegna “San Pietro a Majella en plein air”, frutto della collaborazione tra i parchi archeologici di Paestum e Velia e il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli. Sul palco, allestito tra le testimonianze dell’antica Paestum, salirà l’Orchestra del Conservatorio San Pietro a Majella, diretta da Giuseppe De Fusco, con Lino Costagliola al pianoforte. Il programma abbraccerà grandi capolavori di Wolfgang Amadeus Mozart come L’impresario (Der Schauspieldirektor) ouverture K486, Concerto per pianoforte e orchestra in re minore n° 20 K466 e Sinfonia in re maggiore n° 35 K385 “Haffner”. Una serata per ascoltare la storia attraverso le sue note più alte. Apertura straordinaria dell’area archeologica di Paestum (area del santuario Meridionale) ultimo ingresso 23.15. Ingresso: i concerti sono inclusi nel biglietto serale d’ingresso ai Parchi (15 euro) e nell’abbonamento “Paestum & Velia”. Servizio navetta gratuito.
Oltre al servizio di navetta diurno che collega i due siti, nelle serate dei concerti estivi serali organizzati dai Parchi, che si terranno nelle aree archeologiche di Paestum e Velia dal 26 luglio al 17 agosto, sarà infatti disponibile un servizio navetta by night incluso nel biglietto serale di ingresso, disponibile da Paestum a Velia e da Velia a Paestum. Il servizio navetta serale sarà previsto anche in occasione della Notte Bianca tra i templi di Paestum, in programma il 10 agosto, con apertura straordinaria dell’intera area archeologica dalle 20 alle 2. Un’ottima opportunità per permettere al pubblico di partecipare agevolmente ai grandi eventi in calendario, spostandosi in tutta comodità tra i due luoghi simbolo della Magna Grecia. Partenza navetta: ore 19 dal sito ospitante (Paestum o Velia, a seconda dell’evento); rientro al sito di partenza: ore 23.30 (ad eccezione del 10 agosto, in occasione della Notte Bianca, con rientro a mezzanotte). Il ticket è gratuito e va ritirato presso le biglietterie dei Parchi prima della partenza unitamente al biglietto di ingresso. La prenotazione non è obbligatoria, ma è possibile riservare un posto chiamando il numero: +39 391 477 7583.
Calendario “PAESTUM E VELIA ON THE ROAD BY NIGHT”. Luglio 2025: 19 luglio – Orchestra del Conservatorio San Pietro a Majella (Paestum), navetta da Velia a Paestum; 26 luglio – Serena Brancale in concerto (Velia), navetta da Paestum a Velia. Agosto 2025: 5 agosto – Sergio Cammariere (Velia), navetta da Paestum a Velia; 7 agosto – “Note dei tempi” con Rita Forte, Amedeo Minghi, Fausto Leali, Mario Rosini e la Quisisona Orchestra (Paestum), navetta da Velia a Paestum; 10 agosto – Notte Bianca a Paestum, navetta da Velia a Paestum, con rientro a mezzanotte; 11 agosto – Simone Cristicchi (Paestum), navetta da Velia a Paestum; 13 agosto – Stefano Di Battista Quartet (Velia), navetta da Paestum a Velia; 17 agosto – Lusaint (Paestum), navetta da Velia a Paestum; 19 agosto – Ensemble di Flauti del Conservatorio (Velia), navetta da Paestum a Velia.
Calendario eventi “CAMPANIA BY NIGHT 2025“: 2 agosto – “OMERO – ILIADE”, TRADUZIONE DI VINCENZO MONTI” (Velia), navetta da Paestum a Velia; 20 agosto – “” MEDEA E CLITENNESTRA” DI DARIO FO E FRANCA RAME” (Velia), navetta da Paestum a Velia; 23 agosto – PAOLO JANNACCI & BAND IN “CONCERTO CON ENZO” (Paestum), navetta da Velia a Paestum.
Velia (Sa). Il Comune di Ascea ha riattivato l’Elea Bus: ogni giovedì – da luglio a settembre – navetta di collegamento dalla stazione di Ascea
Raggiungere l’area archeologica di Velia (Sa) ora è più semplice. Il Comune di Ascea, in collaborazione con i parchi archeologici di Paestum e Velia e la Pro Loco di Ascea, rinnova anche quest’anno Elea Bus, il servizio navetta gratuito che collega la costa al sito archeologico, offrendo a tutti la possibilità di raggiungere comodamente l’area. Il servizio è attivo dal 17 luglio 2025, tutti i giovedì dei mesi di luglio e agosto e nei primi due giovedì di settembre. Partenza alle 17 dalla stazione di Ascea, con arrivo al parco archeologico di Velia alle 17.30. Ritorno alle 19. Prenotazione obbligatoria contattando la Proloco di Ascea al numero 0974/972230 (fasce orarie 9-14 e 16-20).
Paestum e Velia (Sa). Per la #domenicalmuseo molte le attività in programma: visite ai depositi del museo, percorso tematico sull’Acropoli, e il servizio di navetta gratuito tra i due siti con “Paestum e Velia on the road”
Il 6 luglio 2025 torna l’ingresso gratuito ai Parchi archeologici di Paestum e Velia con l’iniziativa del ministero della Cultura #domenicalmuseo. Una giornata speciale da vivere passeggiando tra i templi di Paestum e l’Acropoli di Velia e scoprendo i reperti nel Museo, dalle 8.30 alle 19.30, con ultimo ingresso alle 18.30.
A Paestum, visite guidate ai depositi del Museo, alle 10, 12, 15, 17, con “Oltre il Museo. Storie dai depositi di Paestum”. Prenotazione obbligatoria: +39 0828 811023, pa-paeve.promozione@cultura.gov.it.
A Velia, alle 11, si potrà percorrere il percorso tematico sull’Acropoli, che è il luogo più suggestivo del Parco archeologico di Velia. Punto di coagulo della città in tutte le sue fasi storiche, dalla fondazione della colonia magnogreca fino all’età moderna. La presenza del sacro qui è tangibile e si unisce alle esigenze difensive delle fasi medievali e a quelle residenziali di età moderna e contemporanea. Dall’acropoli lo sguardo spazia oltre Velia in quel territorio che chiamiamo Cilento. Prenotazione: pa-paeve.promozione@cultura.gov.it.
Per l’occasione sarà attivo il servizio navetta gratuita “Paestum e Velia on the road” con partenza da Paestum alle 16 e ritorno da Velia alle 19. Inoltre, per i visitatori con difficoltà motorie è disponibile su prenotazione lo Zoom Uphill, veicolo elettrico fuoristrada per esplorare in tutta sicurezza.
Paestum (Sa). Al museo Archeologico nazionale ospita il convegno internazionale di studi “Choròi parálleloi. Percorsi sulla danza e lo spettacolo antico: filologia e visioni contemporanee”: occasione per approfondire il ruolo della danza nel mondo antico – tra riti, miti, spettacolo e vita quotidiana – e per metterla in dialogo con le pratiche performative moderne e contemporanee
Il museo Archeologico nazionale di Paestum ospita, dal 3 al 5 luglio 2025, il convegno internazionale di studi “Choròi parálleloi. Percorsi sulla danza e lo spettacolo antico: filologia e visioni contemporanee”, promosso dall’associazione italiana per la Ricerca sulla Danza (AIRDanza), dal dipartimento di Studi umanistici dell’università di Napoli “Federico II” e dai parchi archeologici di Paestum e Velia. Un’occasione unica per approfondire il ruolo della danza nel mondo antico – tra riti, miti, spettacolo e vita quotidiana – e per metterla in dialogo con le pratiche performative moderne e contemporanee. Nell’ambito del convegno, giovedì 3 luglio 2025, alle 18.15, all’interno del museo di Paestum, lo spettacolo di danza “Il mare che ci unisce”, con le coreografie di Emma Cianchi – ArtGarageDanceCo, chiuderà la prima giornata del convegno con un momento performativo ispirato ai temi dell’incontro e della memoria condivisa. Partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso e nell’abbonamento Paestum&Velia. La locuzione Choròi parálleloi riprende il titolo delle Vite parallele di Plutarco (Bìoi pa”rálleloi) per diventare sintesi significante di tutto ciò che il movimento scenico può comprendere (choròs nell’accezione coreutica, musicale, performativa a tutto tondo), in una costruzione non solo relativa alle molteplici diramazioni che le ricerche hanno intrapreso sul versante antico in direzione storica, archeologica, filologica, iconografica, musicale, ma soprattutto in funzione delle strade parallele lungo le quali di norma procedono gli studi classici e quelli delle discipline dello spettacolo: la necessità che queste vie invece si incontrino in un dialogo aperto a tutti gli aspetti della ricerca, percorrendo sentieri talvolta già spianati e/o costruendone altri laddove il processo non sia ancora avviato o necessiti di nuove visioni.
“Nel mondo classico la danza, con i suoi ritmi e movimenti, scandiva momenti cruciali della vita di un individuo e della comunità, dalla nascita alla morte, dal matrimonio alle iniziazioni religiose e sociali, dalla guerra al simposio”, dichiara il direttore dei Parchi, Tiziana D’Angelo. “Paestum conserva testimonianze importanti della presenza costante della danza nella realtà della polis, tra rilievi scultorei, pitture parietali, doni votivi e corredi funerari. Grazie alla sinergia con l’associazione italiana per la Ricerca sulla Danza e il dipartimento di Studi umanistici dell’università di Napoli “Federico II”, questo convegno si propone di ricreare quel dinamismo che caratterizzava la danza in antichità e di arricchirlo attraverso il dialogo con molteplici forme ed espressioni della danza moderna e contemporanea. Il progetto coniuga rigore e creatività, con un approccio che sono convinta contribuirà ad aprire nuove strade alla ricerca e alla valorizzazione del nostro patrimonio”.

Metopa con fanciulle a passo di danza nella processione pe la dea Hera dal tempio di Hera sul fiume Sele, conservata al museo Archeologico nazionale di Paestum (foto graziano tavan)
Il convegno ospiterà proposte di lavoro ed esiti delle molteplici linee di ricerca sulla danza dell’antichità classica, tardoantica e medioevale, alla luce delle più recenti acquisizioni filologiche (fonti letterarie e documentarie, esegesi dei testi cristiani) e delle metodologie di indagine, nell’intento di proiettare gli studi storico-filologici su un terreno di dialogo non solo con le discipline dello spettacolo, ma anche della pratica performativa contemporanea, sia essa ricostruttiva o ‘esegetica’ attraverso l’incorporazione di antichi miti. L’indagine sulla danza nel mondo antico e medievale, anche in relazione alle attività internazionali degli ultimi decenni, si appresta a essere ripensata secondo prospettive culturali e ricettive che permettano di cogliere non solo aspetti strettamente legati agli ambiti teorico, storico, artistico, musicale e dei mestieri dello spettacolo, ma anche di relazionare questo passato e la sua evoluzione/dissoluzione nel teatro moderno e contemporaneo, attraverso l’analisi di prodotti che, dal XV secolo in poi, abbiano utilizzato e utilizzino i classici come intertesti e sottotesti, sì da permettere un dialogo tra ambiti di ricerca complementari attraverso le fonti documentarie, letterarie e iconografiche. I relatori, provenienti da diverse realtà internazionali (accademiche, didattiche, artistiche), intesseranno discussioni sui risultati delle più recenti ricerche di tipo archeologico, storico e filologico sulla danza nell’età antica e tardoantica fino alla fine del basso Medioevo nelle fonti librarie e documentarie di natura letteraria, filosofica, musicale, artistica, tecnica, contabile in seno alle rappresentazioni teatrali e non. Non mancheranno studi e riflessioni sulla ricezione del classico nel teatro dell’età moderna e contemporanea come indicatore di cultura occidentale, con particolare attenzione ai coreografi che hanno sviluppato una visione autonoma della ‘classicità’ attraverso la rilettura di miti e storie del patrimonio culturale greco-romano o della cristianità; focus su interpreti e tradizioni di repertori che hanno attraversato i secoli, con la conseguente sedimentazione di stratificazioni che ne hanno modificato (arricchito/stravolto/riscoperto) l’essenza originaria.
PROGRAMMA GIOVEDÌ 3 LUGLIO 2025. Alle 15.30, apertura dei lavori. Saluti istituzionali Andrea Mazzucchi, direttore dipartimento di Studi umanistici università di Napoli “Federico II”; Alessandro Arcangeli, presidente associazione italiana per la Ricerca sulla Danza (AIRDanza); Tiziana D’Angelo, direttore parchi archeologici di Paestum e Velia. SESSIONE I Le forme della danza nello spettacolo del Mediterraneo antico, presiede Maria Venuso. Alle 16, Tiziana D’Angelo (direttore parchi archeologici di Paestum e Velia), Teresa Marino (funzionario archeologo parchi archeologici di Paestum e Velia), Rosaria Sirleto (archeologo ALES parchi archeologici di Paestum e Velia) “Danzare per la dea. Riti e culti nel santuario di Hera sul fiume Sele”; Francesca Maltomini (università di Firenze – Istituto Papirologico “G. Vitelli”, Firenze), Gabriella Messeri (università di Napoli “Federico II”) “L’apporto dei papiri (greci) alla conoscenza della danza antica”; Maria Tommasa Granese (soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Salerno e Avellino) “Scene di danze rituali dal santuario di Francavilla Marittima (Cs)”; 17.30, pausa caffè; 17.45, Myriam Pilutti Namer (università Ca’ Foscari di Venezia) “Scolpire la danza nel marmo policromo: la Danzatrice di Perge”; Diana Perego (università Milano Bicocca) “Tespi primo danzatore. Analisi critica di fonti significative”; 20, cena.
PROGRAMMA VENERDÌ 4 LUGLIO 2025. SESSIONE II Corpi in scena: filologia e iconografia per la ricostruzione delle pratiche antiche, presiede Daniela Milo. Alle 10, Laura Gianvittorio-Ungar (università di Vienna) “The Hyperphysical Chorus”; Maria Chiara Scappaticcio (università di Napoli “Federico II”) “Populo saltata poemata (Ov. tr. 2.519). Poesia latina in scena tra Antichità e Tarda Antichità”; Gianluigi Bernardi (università di Padova) “Nonno di Panopoli, ovvero il palpito della danza”; 11.45, pausa caffè; 11.45, Manlio Marinelli (università di Torino) “La pratica del pantomimo nella testimonianza di Nonno di Panopoli”; Audrey Gouy (università di Lille) “Etruscan choròi from iconographical investigations to digital re-enactment”; Letizia Maria Dradi (AIRDanza-Conservatorio di Lugano) “Addomesticare il mito: stratificazioni coreografiche e corrispondenze iconografiche nelle rappresentazioni di Philomèle, Tragédie Lyrique di Louis de La Coste”; 13.30, pausa pranzo. SESSIONE III Stratificazioni ed eredità culturali del classico tra età moderna e contemporanea, presiede Angelo Meriani. Alle 15, Maria Cristina Esposito (AIRDanza) “Onore, destino, morte: lo schema del duello omerico nel Combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi. Letture moderne e contemporanee”; Annalisa De Rosa, (Ph.D. università di Salerno, Liceo F. Sbordone, Napoli) “L’honestas della danza alla corte aragonese di Napoli: la pantomima di Luciano di Samosata nella traduzione di Calceopulo”; Lucio Maria Valletta (Ph.D. università di Napoli “Federico II”) “Sguardi molteplici e incroci di cammini: la ‘cultura del canto’ in Grecia antica tra antropologia storica e antropologia teatrale”; 16.30, pausa caffè; 17, Mary Anna Ball (studiosa indipendente) “Balanchine as Translator”; Michel Briand (università di Poitiers) “Queering and/or universalizing references to dance in Classical Antiquity: Paris 2024 Olympics vs. Berlin 1936”; 20 Cena.
PROGRAMMA SABATO 5 LUGLIO 2025. SESSIONE IV La fascinazione del mito in danza tra XIX e XXI secolo, presiede Paologiovanni Maione. Alle 9.30, Marco Argentina (università di Padova-università di Bologna) “Il ‘risveglio’ di Flora, dai Teatri Imperiali russi al Pavlova Ballet”; Vito Lentini (università di Torino) “Sylvia e l’incorporazione del mito nella coreografia d’oltremanica”; Aline Nari (coreografa e studiosa indipendente) “Altri Orfei: il mito di Orfeo nella rilettura dei coreografi contemporanei”; 11, pausa caffè; 11.30, Giulia Taddeo (università di Genova) “Persefone/Proserpina e la danza moderna nell’Italia fascista”; Ornella Di Tondo (AIRDanza) “Arrigo Boito, l’antica Roma e l’orchestica. Le danze e i movimenti scenici nell’incompiuto Nerone (1877- 1915, 1924)”; Riccardo Corcione (NABA Milano – università di Milano) “Amazzoni, dee ed Erinni: estetiche e politiche del femminile nelle riletture coreografiche di Enzo Cosimi”; 13, pausa pranzo; 14.30, Benedetta Colasanti (università di Firenze) “Tra Arcadia e rito collettivo. Virgilio Sieni dalla scena alla comunità”; Carlo Fanelli (università della Calabria) “Profanare il mito, rinnovare il rito. Mistery 11 – MA di Romeo Castellucci al santuario di Demetra e Core di Eleusi (Elefsina)”; Alessandra Sini (accademia nazionale di Danza-CTELA Université Côte d’Azur) “La classicità trasfigurata da Lucia Latour sulle scene di fine Novecento”.
Velia (Sa). All’area archeologica laboratorio “Il mattone a Velia: storie di terre crude e cotte”, nuovo appuntamento con i laboratori ceramici “Kéramos” dei parchi archeologici di Paestum e Velia
Nuovo appuntamento con i laboratori ceramici “Kéramos” ai parchi archeologici di Paestum e Velia. Domenica 29 giugno 2025, alle 11, nell’area archeologica di Velia, il laboratorio “Il mattone a Velia: storie di terre crude e cotte”. Un’edizione speciale, in collaborazione con l’associazione Pandora Artiste Ceramiste, dedicata alla tradizione costruttiva dell’antica città di Elea-Velia: un’occasione per scoprire, attraverso l’esperienza diretta, le tecniche di fabbricazione dei mattoni velini e il loro valore storico e culturale. La partecipazione al laboratorio è inclusa nel biglietto di ingresso ai Parchi e nell’abbonamento Paestum&Velia. Prenotazione obbligatoria: https://parchipaestumvelia.cultura.gov.it/il-mattone-a-velia-storie-di-terre-crude-e-cotte/


















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