Villamarzana (Ro). Open day agli scavi diretti da Michele Cupitò dell’università di Padova con visita guidata al museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine, allo scavo del sito protostorico e ai laboratori collegati allo scavo. Prenotazione obbligatoria

Villamarzana: campagna 2024. Gli archeologi sono tornati sul sito protostorico (foto drm-veneto)
Anche per il prof. Michele Cupitò e il suo team dell’università di Padova è arrivato il momento di aprire le porte dello scavo del sito protostorico di Villamarzana (Ro) a cittadini e interessati: c’è l’Open day 2024, esempio di archeologia pubblica all’interno del progetto “Prima Europa. La Protostoria del Polesine” finanziato dalla Fondazione Cariparo e coordinato dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza. Un’occasione unica per curiosi, appassionati di storia, archeologia, territorio che vedrà questa volta protagonisti gli scavi di Villamarzana, dove stanno intervenendo studenti e ricercatori dell’università di Padova, diretti dal professor Michele Cupitò.
L’appuntamento è per mercoledì 18 settembre 2024 alle 13.50 al museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine, barchessa nord di Villa Badoer, in via Giovanni Tasso 1. Dalle 14 alle 15.30 visita guidata al museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine con la direttrice del museo, Maria Letizia Pulcini, e il prof. Michele Cupitò dell’università di Padova. Dalle 15.45 alle 16.45 visita guidata allo scavo in corso nel sito di Villamarzana con Paola Salzani, della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Verona Rovigo e Vicenza, con il prof. Michele Cupitò, David Vicenzutto e Claudio Bovolato dell’università di Padova. Infine, tra le 17 e le 17.45, visita guidata ai laboratori collegati allo scavo con Veronica Gallo, Cristina Ambrosini dell’università di Padova e Maria Sofia Manfrin dell’università di Milano. Presente per l’occasione anche Giuseppe Toffoli, vice presidente vicario della Fondazione Cariparo, che porterà ai partecipanti i saluti dell’ente.

Un momento della campagna di scavo 2024 a Villamarzana (foto drm-veento)
Si ricorda che per partecipare è richiesta la prenotazione obbligatoria, fino ad esaurimento del numero massimo di posti disponibili, e che gli spostamenti tra Fratta Polesine e Villamarzana avverranno esclusivamente con mezzi propri. Si invitano inoltre i visitatori ad indossare indumenti e scarpe comodi per accedere al laboratorio e agli scavi. Per prenotazioni ed informazioni, è possibile contattare il museo archeologico nazionale di Fratta Polesine al numero di telefono 0425 668523 o all’indirizzo e-mail drm-ven.museofratta@cultura.gov.it. Il costo del biglietto di accesso al museo è di 2 euro.
Fratta Polesine (Ro). Ecco gli Open Day allo scavo di Frattesina: “Progetto prima Europa. La protostoria del Polesine. Scavi aperti a Frattesina 2024”. Visita guidata all’Archeologico nazionale; approfondimenti su reperti da vecchi e nuovi scavi; visita allo scavo
A tu per tu con gli archeologi. È passato poco più di una settimana (2 settembre 2024) dalla ripresa degli scavi archeologici nel sito di Frattesina di Fratta Polesine ed è già tempo di Open Day 2024 che permettono al grande pubblico di incontrare gli archeologi impegnati nelle ricerche nell’insediamento che, tra la fine dell’età del Bronzo e l’inizio dell’età del Ferro, costituiva un importante centro di produzione e scambio in Europa e in tutto il Mediterraneo. Mercoledì 11 settembre e mercoledì 2 ottobre 2024 sono organizzati infatti due eventi di archeologia pubblica dal titolo “Progetto prima Europa. La protostoria del Polesine. Scavi aperti a Frattesina 2024” per vedere da vicino le attività di scavo e conoscere le ultime novità e le prospettive future direttamente dai responsabili dello scavo.

Campagna 2023 a Frattesina: la fornacetta alla fine dello scavo (foto graziano tavan)
La campagna archeologica di quest’anno è dedicata in particolar modo allo scavo della fornacetta individuata nel 2023, probabilmente dedicata alla produzione di vetro, oltre ad indagare alcuni aspetti rimasti ancora da chiarire sul villaggio e sulle sue attività. Gli scavi sono condotti dal dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza università di Roma e il CPSSAE Rovigo, nell’ambito del progetto “Prima Europa. La protostoria del Polesine” finanziato dalla Fondazione Cariparo e coordinato dalla soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Verona Rovigo e Vicenza in sinergia con il museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine e il Comune di Fratta Polesine.

Open day 2023 sullo scavo di Frattesina di Fratta Polesine (foto drm-veneto)
Il programma delle giornate prevede: ore 15.30-16.30, visita guidata al museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine con la direttrice del museo, Maria Letizia Pulcini, Andrea Cardarelli (Sapienza università di Roma) e Paolo Bellintani (Cpssae Rovigo) responsabili dello scavo di Frattesina. Ore 16.30-17.30, “Alla scoperta dei reperti dai vecchi e nuovi scavi” con Costanza Paniccia e Alessia Bovio, Sapienza università di Roma, e Ivana Angelini, università di Padova. Ore 17.30-18.30, visita allo scavo di Frattesina con Andrea Cardarelli e Paolo Bellintani. All’evento sarà, infine, presente anche un rappresentante della Fondazione Cariparo. Ritrovo alle 15.30, al museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine, barchessa nord di Villa Badoer, via Giovanni Tasso 1. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti (MAX 35 PERSONE). Info e prenotazioni allo 0425668523 o via e-mail drm.ven-museofratta@cultura-gov-it. Biglietto d’ingresso al museo Archeologico nazionale a 2 euro. I partecipanti dovranno provvedere allo spostamento con mezzi propri.
Campagna 2024 nel sito protostorico di Villamarzana (Ro) nell’ambito del progetto Prima Europa: anticipazioni e obiettivi. Ne parlano ad “archeologiavocidalpassato.com” il direttore dello scavo, prof. Michele Cupitò; il direttore del museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine, Maria Letizia Pulcini; e il sindaco d Villamarzana, Daniele Menon

Villamarzana: campagna 2024. Gli archeologi sono tornati sul sito protostorico (foto drm-veneto)
Gli archeologi dell’università di Padova sono tornati a Villamarzana per la seconda campagna di scavo e ricerche nel sito protostorico, “aperta” ufficialmente nella serata di presentazione “3000 anni fa a Villamarzana. Risultati degli scavi 2023 e prospettive 2024” il 3 settembre 2024 al teatro parrocchiale di Villamarzana, organizzata nell’ambito del Progetto “Prima Europa. Protostoria del Polesine” sostenuto dalla fondazione Cariparo (vedi Al via l’edizione 2024 del progetto “Prima Europa. La Protostoria del Polesine”: già aperto lo scavo di Frattesina, e a Villamarzana (lo scavo dal 9) conferenza sui risultati 2023 e le prospettive 2024. Già programmati gli Open Day con visita al museo Archeologico di Fratta Polesine e poi sul cantiere di scavo | archeologiavocidalpassato). E gli obiettivi della campagna 2024 sono ambiziosi, come spiega il prof. Michele Cupitò dell’università di Padova, direttore dello scavo di Villamarzana, ad archeologiavocidalpassato.com. C’è innanzitutto la necessità di raccogliere nuovi dati per capire meglio le trasformazioni che hanno caratterizzato il X sec. a.C. anche il Medio Polesine con la nascita del sito di Villamarzana nel Sistema Medio Polesine. E poi capire meglio l’organizzazione – urbanistica e quindi socio-economica – del sito, se sia composto da due nuclei distinti ma collegati o se sia stato un unico grande agglomerato. A seguire lo sviluppo delle ricerche, con la comunicazione e la divulgazione, ci penserà anche quest’anno il museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine (Ro) come conferma ad archeologiavocidalpassato.com la direttrice Maria Letizia Pulcini. Per il Comune di Villamarzana è l’occasione per conoscere meglio la propria storia e le proprie origini e avere l’opportunità di “vivere” in diretta l’archeologia sul campo: ne è convinto il sindaco Daniele Menon che lo conferma ad archeologiaviocidalpassato.com.
“Oggi è il 3 settembre 2024 e possiamo considerare che questa giornata – spiega Michele Cupitò – sia l’avvio della seconda campagna di scavo nel sito di Villamarzana nell’ambito del progetto “Prima Europa”, progetto coordinato dalla soprintendenza per le province di Verona Rovigo e Vicenza e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Siamo al secondo anno, appunto: quindi è una prosecuzione di quanto abbiamo avviato già nell’inverno 2022. Gli obiettivi di questa campagna sono innanzitutto approfondire gli aspetti che abbiamo già sondato nello scorso anno. In particolare – con la giornata di oggi (3 settembre, ndr) – abbiamo già ampliato il settore di scavo. Riteniamo di poter identificare un edificio la cui funzione ancora non è chiara. Potrebbe essere un’abitazione, potrebbe essere una struttura di carattere produttivo, ma databile sempre al X sec. a.C., momento nel quale sappiamo il Medio Polesine ha un momento di trasformazione fondamentale con appunto la nascita del grande sito di Villamarzana e la nascita di quello che ora possiamo effettivamente chiamare Sistema Medio Polesine.

Tavola sull’assetto del popolamento tra Adige e Po tra Bronzo finale 3 e primo Ferro (foto dbc-pd)
“Un secolo, il X, particolarmente problematico – sottolinea Cupitò -, nel senso che è meno noto rispetto ai secoli precedenti. In questo territorio, ma più in generale in Europa, in Italia e nel bacino del Mediterraneo, rappresenta un momento di grandissima trasformazione. Grandissima trasformazione dalla Grecia all’Europa, ma anche per l’area polesana, proprio perché rappresentava uno snodo fondamentale nei traffici che collegavano l’area alpina e l’area europea con l’Adriatico e il resto dell’Italia, si configura come un momento chiave.

Gli straordinari frammenti di ceramica di tipo protogeometrico dell’Italia sud-orientale, in particolare della Puglia, rinvenuti nel sito protostorico di Villamarzana: prima e dopo il restauro (foto dbc-pd)
“Lo scavo di Villamarzana quindi intende inserire dei tasselli maggiori – assicura Cupitò – per comprendere questo momento particolarmente complicato, particolarmente complesso, ma particolarmente importante dal punto di vista delle trasformazioni di carattere economico, socio-politico, commerciale. Già l’anno scorso con il rinvenimento di alcuni straordinari frammenti di ceramica di tipo protogeometrico, probabilmente prodotta o comunque legata alle produzioni dell’Italia sud-orientale, in particolare della Puglia, avevamo compreso come in questo momento problematico – come detto – il Medio Polesine era ancora un sistema estremamente attivo, estremamente fiorente. E quindi il nostro obiettivo di quest’anno è approfondire e inserire dei dati per comprendere questo aspetto. Anche perché questo aspetto prelude – e quindi i dati che riusciremo a considerare, a recuperare, saranno fondamentali in questo senso – all’inizio del IX secolo a.C. quando il sistema, fiorente per almeno tre secoli, implode. E come tutti i collassi di sistema dobbiamo ed è interessante comprenderne le ragioni.

Prospezioni geofisiche a Villamarzana: in rosso le ricerche 2022, in giallo quele 2023. Rimane un tassello da studiare per il 2024 (foto dbc-pd)
“Sul piano operativo – continua Cupitò – procederemo come l’anno scorso, quindi con un impianto estremamente interdisciplinare, dalla geo-archeologia all’archeobotanica all’archeozoologia già direttamente sullo scavo. Ed estenderemo l’area di indagine dello scavo per comprendere in maniera più dettagliata la struttura, l’organizzazione del sito, quindi la planimetria, l’urbanistica di questo grande insediamento, ma proseguiremo anche con le prospezioni magnetometriche condotte dalla collega Wieke de Neef dell’università di Bamberg soprattutto analizzando il segmento che unisce i due settori che abbiamo indagato per comprendere – aspetto estremamente importante – se questo sito – come apparirebbe dalle evidenze di superficie – è un insediamento costituito da nuclei separati ma ovviamente parte di un unico sistema oppure se è un unico grande insediamento.
“Importanti saranno anche le collaborazioni che abbiamo già avviato l’anno scorso, in particolare per quel che riguarda gli aspetti geo-morfologici, sedimentologici, con il prof. Cristiano Nicosia del dipartimento di Geoscienze di Padova perché in questo momento chiave, e soprattutto per la comprensione delle ragioni dell’implosione del sistema, è estremamente utile – conclude Cupitò – per capire se e quanto le trasformazioni di carattere ambientale, di carattere paleoidrografico (ricordiamoci che nell’Età del Ferro il Po di Adria cambia completamente corso e quindi scardina completamente i sistemi che si erano avviati nelle fasi precedenti) hanno avuto un peso oppure se – e sicuramente è anche così – hanno avuto un ruolo importante determinante anche quelle trasformazioni radicali sotto il profilo politico e socio-economico di cui vi ho parlato in precedenza”.

“Ricominciamo. Siamo tutti molto emozionati per questa ripresa. E il museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine – spiega Maria Letizia Pulcini – si occuperà delle attività di comunicazione e di valorizzazione sia per gli scavi di Frattesina che per gli scavi di Villamarzana, ovviamente in collaborazione con la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Verona Rovigo e Vicenza, con le università – la Sapienza di Roma e l’università di Padova – e il CPSSAE di Rovigo. Stiamo già iniziando a muoverci sia sui nostri canali social sia con i comunicati stampa. Sia la stampa scritta che i giornali online stanno già rispondendo positivamente e stasera, appunto, 3 settembre c’è il primo degli eventi organizzato dal Comune di Villamarzana ma a cui noi partecipiamo proprio in virtù di questa rete di collaborazione di cui andiamo molto fieri. E poi a seguire ci saranno gli Open Day, ci sarà un’attività con i bambini prevista per sabato 7 settembre proprio per spiegare ai bambini con questo laboratorio ludico-didattico a cura di Scatola Cultura per spiegare ai bambini cos’è uno scavo archeologico. Ci sarà quindi una simulazione di scavo archeologico e costruiranno la loro stratigrafia in barattolo. Quindi quest’anno abbiamo pensato agli adulti ma anche ai visitatori più giovani proprio per avvicinarli all’archeologia e in particolar modo all’archeologia del Polesine. Seguiteci tutti. Così sarete aggiornati sulle novità di entrambi gli scavi di Frattesina e Villamarzana”.
“Sono il sindaco di Villamarzana. Per noi come comunità – sottolinea Daniele Menon – è molto importante questa serie di scavi archeologici che durano da anni ma in particolare lo scavo che c’è stato l’anno scorso e quello che faremo quest’anno perché permettono di scoprire quello che era la storia del nostro paese e le nostre origini. È un’opportunità che Villamarzana ha anche nel riscoprire quella che è l’attività dell’archeologo, perché ci saranno degli Open Day che permetteranno a tutti i cittadini a chi vuol vedere di seguire quello che è lo scavo in prima persona e quindi io penso che sia una cosa molto positiva e che ne valga la pena anche seguirla e anche partecipare alle varie attività che ci saranno nel corso di questo mese”.
Al via l’edizione 2024 del progetto “Prima Europa. La Protostoria del Polesine”: già aperto lo scavo di Frattesina, e a Villamarzana (lo scavo dal 9) conferenza sui risultati 2023 e le prospettive 2024. Già programmati gli Open Day con visita al museo Archeologico di Fratta Polesine e poi sul cantiere di scavo


Sito ptotostorico di Frattesina: inizio dello scavo delal campagna 2024 (foto drm-veneto)
Tra settembre e ottobre 2024 il Polesine protostorico torna protagonista col progetto “Prima Europa. La Protostoria del Polesine”, finanziato dalla Fondazione Cariparo e coordinato dalla soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Verona Rovigo e Vicenza, con lo scavo di Frettesina – già iniziato – curato dagli studiosi del dipartimento di Scienze dell’Antichità di Sapienza università di Roma e del Cpssae di Rovigo, e con lo scavo di Villamarzana con gli studiosi del dipartimento dei Beni culturali dell’università di Padova, che inizierà il 9 settembre 2024, e che martedì 3 settembre 2024 sarà presentato, alle 21, nel teatro parrocchiale di Villamarzana, nella conferenza “3000 anni fa a Villamarzana. Risultati degli scavi 2023 e prospettive 2024”.
Ancora una volta parte attiva nel progetto “Prima Europa” sarà il museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine (Ro) con un settembre ricco di appuntamenti. Per vedere da vicino le attività di scavo e conoscere le ultime novità, tornano, dopo il grande successo dello scorso anno, gli Open Day nei due siti, per un totale di quattro appuntamenti, in cui sarà possibile visitare insieme agli archeologi responsabili prima il Museo archeologico nazionale di Fratta Polesine e poi gli scavi: mercoledì 11 settembre e mercoledì 2 ottobre 2024, alle 15:30, scavi aperti a Frattesina e visita al museo, con aggiornamenti e prospettive future; mercoledì 18 e mercoledì 25 settembre 2024, alle 14, scavi e laboratorio materiali aperti a Villamarzana e visita al museo. Quest’anno, inoltre, è prevista anche un’attività pensata per i più piccoli: un laboratorio didattico per bambini/e dedicato proprio allo scavo archeologico, a cura di Scatola Cultura coop sociale, che si occupa di attività culturali e didattica: sabato 7 settembre 2024, alle 16.30, laboratorio didattico per bambini/e “Archeologia in barattolo”; venerdì 20 settembre 2024, alle 15, formazione per insegnanti a cura di Scatola Cultura.
Conferenza “3000 anni fa a Villamarzana. Risultati degli scavi 2023 e prospettive 2024”. Appuntamento il 3 settembre 2024, alle 21, al teatro parrocchiale di Villamarzana, organizzata nell’ambito del Progetto “Prima Europa. Protostoria del Polesine”. Intervengono Daniele Menon, sindaco di Villamarzana (Ro); Paola Salzani, soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Verona Rovigo e Vicenza; Maria Letizia Pulcini, direttore del museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine; Michele Cupitò e David Vicenzutto del dipartimento dei Beni culturali dell’università di Padova.
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