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Napoli. Al museo Archeologico nazionale per le Giornate Europee del Patrimonio incontri e visite guidate. Seminari sulla misura del tempo a Pompei e su api e miele nel mondo antico. Sabato sera, concerto. Tornano anche gli itinerari “Dietro le quinte” alla scoperta dei laboratori di restauro

Il museo Archeologico nazionale di Napoli partecipa alle GEP 2021 con incontri, visite guidate ed un concerto serale. Le Giornate Europee del Patrimonio- GEP 2021 sono all’insegna della condivisione: con lo slogan “Patrimonio culturale: TUTTI inclusi!”, sabato 25 e domenica 26 settembre 2021 torneranno le attese programmazioni a tema degli istituti nazionali. Prevista, naturalmente, l’apertura straordinaria del sabato sera (dalle 20 alle 23, ultima emissione di ticket alle 22), con biglietto al costo simbolico di 1 euro. Per partecipare agli eventi, le prenotazioni saranno obbligatorie e si effettueranno da mercoledì 22 a venerdì 24 settembre, telefonando ai Servizi Educativi (tel.: 081.4422329, ore: 9,30-15). Sarà anche possibile riservare in loco, previa disponibilità, sabato pomeriggio e domenica presso il Punto informazioni. 

La grande meridiana nell’omonimo salone del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Si partirà il 25 settembre 2021, alle 19.30 (sala conferenze) con il seminario “Agricoltura e misura del tempo a Pompei: le collezioni del Mann”, a cura di Alessandra Pagliano e Gaetano Di Pasquale, entrambi docenti all’Ateneo Federiciano. L’evento, collegato alla Notte Europea della Ricerca, avrà un taglio teorico e pratico al tempo stesso: alla lezione degli esperti, che si concentreranno sulle tecniche di determinazione delle ore nella giornata ed alle attività produttive correlate, seguirà un itinerario ad hoc nelle sale del Museo; focus scientifico anche sulla alimentazione dei romani, con alcune anticipazioni del catalogo digitale dei reperti di archeobotanica del Mann.

Il trio Le Ardesia in concerto al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Alle 21, nel Giardino delle Fontane, concerto del trio “Le Ardesia”: Stefania Tarantino (voce, tastiera, fisarmonica), Claudia Scuro (chitarra e voce), Giovanna Grieco (violino) presenteranno al pubblico un repertorio ricco di suggestioni letterarie, per creare un trait d’union fra la musica leggera e le pagine di grandi scrittrici di tutti i tempi.

Visite nei laboratori di restauro del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Ancora didattica e divulgazione per domenica 26 settembre 2021: in due turni, alle 10.30 e alle 12, tornerà la rassegna “Dietro le quinte”, con apertura straordinaria dei laboratori di restauro del Mann. Alle 11, in sala conferenze, Michele Di Gerio terrà il seminario “L’allevamento delle api e la produzione del miele nel mondo antico”; l’incontro sarà accompagnato da letture e racconti per immagini a cura di Miriam Capobianco.

“Arianna” secondo Moebius (foto mann)

Un itinerario da non perdere per il pomeriggio: dalle 16.30, i curatori di COMICON accompagneranno il pubblico a scoprire la mostra “Moebius. Alla ricerca del tempo”, che è stata prorogata sino al 24 ottobre 2021. Per le Giornate Europee del Patrimonio, ci si potrà dedicare naturalmente alla visita di tutte le mostre del Mann: da “Gladiatori”, con l’allestimento nel Salone della Meridiana e la sezione Gladiatorimania nel Braccio Nuovo, ad “Omero, Iliade. Le opere del MANN tra le pagine di Alessandro Baricco”. Nella sala del Plastico di Pompei, gli appassionati di design potranno ammirare le creazioni di oreficeria firmate da Cleto Munari. Il racconto di #GEP2021 sarà seguito sui social del Mann con gli hashtag della manifestazione.

Il museo Egizio di Torino partecipa all’evento “Sharper – La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2020”: focus sulla mostra temporanea “Archeologia Invisibile”

Il museo Egizio di Torino partecipa all’evento “Sharper – La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2020”, con un programma dedicato a studenti, appassionati e curiosi, con l’obiettivo di raccontare approfondimenti e segreti delle ricerche realizzate sui reperti del museo. SHARPER è il nome di uno dei 7 progetti italiani sostenuti dalla Commissione Europea per la realizzazione della Notte Europea dei Ricercatori nel 2020. SHARPER significa SHAring Researchers’ Passions for Evidences and Resilience e ha l’obiettivo di coinvolgere tutti i cittadini nella scoperta del mestiere di ricercatore e del ruolo che i ricercatori svolgono nel costruire il futuro della società attraverso l’indagine del mondo basata sui fatti, le osservazioni e l’abilità nell’adattarsi e interpretare contesti sociali e culturali sempre più complessi e in continua evoluzione. SHARPER si svolge il 27 novembre 2020 nelle città di Ancona, Cagliari, Camerino, Catania, L’Aquila, Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Terni, Torino e Trieste per raccontare la passione, le scoperte e le sfide dei ricercatori di tutta Europa attraverso mostre, spettacoli, concerti, giochi, conferenze e centinaia di altre iniziative rivolte al grande pubblico. Nell’ambito della sezione dedicata alle scuole “Good morning Torino” il museo è intervenuto con la lezione “La moda senza tempo dei Faraoni”, tenuta dalla curatrice Alessia Fassone: un viaggio nella storia dell’abbigliamento nell’antico Egitto, con esempi tratti dai reperti conservati al Museo Egizio, e una dimostrazione-laboratorio per imparare a vestirsi come veri egizi, con l’uso di stoffe presenti in tutte le case.

All’interno del programma pubblico “Finestre sulla ricerca” il focus è stato invece sulla mostra temporanea “Archeologia Invisibile”: com’è cambiata nel tempo l’attività di scavo e di ricerca sul campo? Oggi si lavora sempre di più tenendo conto dell’importanza della biografia che ogni oggetto ha. Lo scavo è il punto di contatto tra la prima vita e la seconda vita di un oggetto, cioè quando esso a far parte di una collezione, vengono restaurati, esposti e studiati. L’esposizione rivela come la chimica, la fisica, la radiologia e altre discipline scientifiche lavorano a fianco dell’egittologia per restituire preziose informazioni sui reperti della collezione, su chi li hai creati, sul loro uso, sul loro ritrovamento e sulla loro conservazione. Per esplorare queste ricerche è possibile vedere una serie di interviste a ricercatori, curatori e restauratori, disponibili sul canale YouTube del Museo all’interno della playlist “Archeologia Invisibile”.

Torino. Per la Notte Europea dei Ricercatori al museo Egizio 13 eventi con i collaboratori del museo e 16 con gli istituti di ricerca: occasione unica per incontrare egittologi, archeologi, fotografi, archivisti, docenti di chimica e restauratori

Il museo Egizio di Torino partecipa alla Notte europea dei Ricercatori

Evento speciale a Torino. Venerdì 27 settembre 2019 il museo Egizio partecipa alla Notte Europea dei Ricercatori con un’apertura straordinaria fino alle 24 e ingresso gratuito a parte dalle 18.30. Ultimo ingresso alle 23.30. La notte è organizzata con il patrocinio di università di Torino, Politecnico di Torino, Città Metropolitana e Città di Torino, in collaborazione con la Compagnia di San Paolo e il Sistema Scienza Piemonte, con il supporto dei volontari dell’Associazione Solidarietà Insieme 2010. L’evento è un’occasione unica per incontrare egittologi, archeologi, fotografi, archivisti, docenti di chimica e restauratori, pronti a svelare cosa accade “dietro le quinte” del Museo. Un modo per mettere al centro, con un evento straordinario e attività di divulgazione accessibili a tutti, una delle mission fondamentali all’interno della vita e dell’attività dell’istituzione, ossia la ricerca. In primo piano, quindi, le ricerche svolte dal personale del Museo, anche in collaborazione con altri enti – che spaziano dagli studi sui sarcofagi alle analisi sui colori, dalle storie custodite dalla fototeca storica all’uso delle tecnologie 3D negli scavi archeologici -, che verranno illustrate in numerosi corner disseminati nelle sale, con una ricca offerta di laboratori per i più piccoli e altri adatti anche a ragazzi e adulti. Nella serata di venerdì, il Museo ospiterà inoltre professori e ricercatori dell’università di Torino e di altri istituti di ricerca (INFN, INAF, MBC e CNR), che presenteranno i loro progetti attraverso spiegazioni scientifiche, esperimenti e dimostrazioni pratiche. Le attività saranno ospitate principalmente nel cortile, ma anche al piano terra e nei tre piani del Museo. Anche Spazio Zero Sei Egizio partecipa alla serata: grandi scoperte e ricerche (nella sabbia e non solo…) per piccoli esploratori futuri scienziati! Ingresso libero dalle 18.30 alle 23.

I partecipanti del Vatican Coffin Project al Centro conservazione e restauro de La Venaria (foto museo Egizio)

Ecco le attività realizzate per la Notte dei Ricercatori a cura del Museo Egizio (nelle sale del Museo): “Vatican Coffin Project: conoscere e conservare i sarcofagi gialli”: si indaga e conosce la storia del sarcofago ligneo policromo dello scriba reale Butehamon, protagonista della mostra “Archeologia invisibile”. A cura di Giovanna Prestipino (musei Vaticani); “La dama e lo scultore: viaggio intorno a una statua”: un viaggio nell’officina dello scultore e nella cultura artistica della XIX dinastia, a partire dalla statua di una donna e dalla sua iscrizione geroglifica. A cura di Federico Poole (museo Egizio); “Scavi nella fototeca storica del Museo Egizio”: la Fototeca storica del Museo contiene migliaia di fotografie che consentono di raccontare episodi e contesti poco conosciuti. A cura di Beppe Moiso e Tommaso Montonati (museo Egizio); “La chimica dei colori egizi”: studiamo la scienza che va alla ricerca dei segreti per la preparazione e l’uso dei colori realizzati dagli artigiani egizi. A cura di Enrico Ferraris (museo Egizio); “Archeologia digitale. La missione archeologica del museo Egizio a Saqqara e lo scavo in 3D”: come si lavora in uno scavo archeologico oggi? Scopriamo insieme il lavoro sul campo e i modelli digitali tridimensionali. A cura di Paolo Del Vesco (museo Egizio); “I viaggi di Sekhmet: un’antica dea egizia in giro per il mondo”: dal 2015 il Museo ha avviato un intenso programma di mostre itineranti, che consente al suo patrimonio di girare il mondo. A cura di Alessandro Girardi (museo Egizio); “Creare doppi digitali”: impariamo insieme a creare modelli 3D! Quale funzione ha la fotogrammetria per un museo o un istituto di ricerca? A cura di Riccardo Antonino (Robin Studio) e Nicola dell’Aquila (museo Egizio); “La divinità dietro le bende. Le dee bendate”: il culto degli animali, i processi di mummificazione, il restauro delle mummie e un laboratorio per bambini per realizzare una mummia di gatto. A cura di Federica Facchetti, Sara Aicardi (museo Egizio), Matilde Borla (soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino), Cinzia Oliva; “Falegnami, pittori e scribi, dal Museo alla scuola”: Esperimento di artigianato parte del progetto “Liberi di imparare”, in collaborazione con primo liceo Artistico, IPIA “G. Plana” e Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino. A cura di Alessia Fassone (museo Egizio), con Guido Gallione, Enrica Panero, Annalisa Gallo; “Fiori e alberi sacri nell’antico Egitto: tra simbolismo e materialità”: l’interesse pratico e religioso degli Egizi per la flora si manifesta in molti dei reperti materiali che ci sono pervenuti. Fiori, ghirlande e alberi assumono infatti importanti significati simbolici. A cura di Divina Centore (museo Egizio); “The Turin Papyrus Online Platform. Modalità e strumenti della documentazione e ricomposizione dei papiri”: il Museo Egizio ospita una delle collezioni di papiri più significative al mondo. Saranno presentati il nuovo sito e il database online con la loro storia e altri contenuti. A cura di Susanne Töpfer (museo Egizio); “Manufatti in osso e avorio al Museo Egizio: dagli scavi alla ricerca su forme, materiali e significati”: presentazione della ricerca condotta con l’archeologa Cristina Ghiringhello sul contesto archeologico di provenienza di alcuni oggetti della collezione del Museo Egizio, sui processi di lavorazione e il loro impiego. A cura di Marcella Trapani (soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino); “Stone. Pietre egizie”: una app per conoscere le pietre con cui gli Egizi hanno costruito il loro patrimonio tangibile ed eterno, dalle piramidi alle statue. A cura di Francesca Gambino (dipartimento di Scienze della Terra – università di Torino).

Il planetario di Torino

Ecco le attività realizzate per la Notte dei Ricercatori a cura dei Dipartimenti e degli istituti di ricerca (nel cortile del Museo): “Occhio al telescopio!”: gli astronomi dell’INAF – Osservatorio Astrofisico di Torino faranno ammirare gli astri con i loro telescopi portatili e racconteranno l’affascinante avventura del Cosmo. A cura di Daniele Gardiol, Carlo Benna, Giuseppe Pettiti (istituto nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astrofisico di Torino); “Racconti di cielo”: 2019, cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna. Conosciamo da vicino il nostro satellite grazie al Planetario virtuale Stellarium. A cura di Simona Romaniello, Emanuele Balboni (Infini.To – Planetario di Torino – museo dell’Astronomia e dello Spazio); “Beyond archeology. Le scienze si uniscono per studiare (e raccontare) la protostoria del Giappone: attività legate allo studio della tomba megalitica di Tobi Otsuka in Giappone, scoprendo modelli 3D, parlando con geofisici, esperti di datazione e partecipando a curiosi indovinelli. A cura del gruppo Be-Archeo (università di Torino e TecnArt); “Divertiamoci con la filogenesi”: costruire un albero filogenetico partendo dalle caratteristiche esteriori di alcuni esemplari di scarabei e, per i ragazzi più grandi, visualizzare le relazioni evolutive con tecniche di filogenesi molecolare. A cura di Cornelia di Gaetano (UniTo Polo Biotech), con la partecipazione del museo di Zoologia Doderlein di Palermo; “Le proprietà ‘geniali’ del DNA”: un laboratorio per analizzare la trasmissione genetica dei tratti di una famiglia ed estrarre del DNA a partire da diversi tipi di cellule. A cura di Antonella Roetto (dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche); “Le fantastiche 4 (forze)”: un laboratorio sperimentale sulle quattro forze fondamentali – gravitazionale, eletromagnetica, forte e debole – con esperimenti, exhibit e giochi. A cura di Michela Chiosso e Chiara Oppedisano (dipartimento di Fisica e INFN); “Machine learning in ematologia”: verrà illustrato come l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per identificare le caratteristiche predittive della progressione di leucemia mieloide cronica. A cura di Paola Berchialla e Carmen Fava (dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche); “Come ti difendo le piante: virus amici e biodiversità”: un modo per conoscere da vicino i nemici delle piante giocando su un pezzo di foglia, in cui i virus dovranno passare di foglia in foglia. A cura di Marta Vallino e Marina Ciuffo (CNR – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante); “Mi batte il cuore per la ricerca”: alla scoperta dell’attività del cuore, dalla posizione, alla forma, alla dimensione, alla frequenza cardiaca. A cura di Stefano Comità (dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche); “Colesterolo: Dottor Jekyll e Mister Hyde”: il colesterolo è un alleato o un nemico della nostra salute? Attività pratiche e avvincenti esperimenti illumineranno l’oscuro mondo dei grassi. A cura di Noemi Iaia (dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche); “Il micromondo”: attraverso esperimenti, giochi e quiz impariamo come sono fatti i microrganismi invisibili al nostro occhio e qual è il loro ruolo. A cura di Rachele Francese, Andrea Civra e Irene Arduino (dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche); “Lattattack”: ti sei mai chiesto com’è fatto il latte? Ecco a voi un alimento completo, ma anche una perfetta base per creazioni artistiche. A cura di Francesca Orso (UniTo Polo Biotech); “Molecole colorate”: come usare sostanze naturali coloratissime (cavolo rosso, curcuma, …) per costruire cartine al tornasole “home made” e una scala cromatica. A cura di Francesca Orso (UniTo Polo Biotech); “Assaggio di cromatografia”: vi siete mai chiesti quali pigmenti compongono il vostro colore preferito? E quali costituiscono i colori dei fiori e delle foglie? Scopriamolo insieme! A cura di Sarah Allegra (dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche); “Da Platone a domani: filosofia antica e vita nel mondo contemporaneo”: attività interattive di lettura, discussione di testi filosofici greco-latini e dibattito sull’eredità del pensiero antico con particolare riferimento al mondo dell’Islam medievale. A cura di Federico Petrucci (dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione).