Locri (RC). Al museo Archeologico nazionale giornata di studi “Archeologia e Paesaggio. Esplorazione di nuove frontiere per la valorizzazione e fruizione contemporanea dei parchi archeologici” con firma dell’accordo per la formazione, la valorizzazione, la gestione e la manutenzione delle componenti vegetali e paesaggistiche del parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri


Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri (foto drm-calabria)
Giornata di studi sul tema “Archeologia e Paesaggio. Esplorazione di nuove frontiere per la valorizzazione e fruizione contemporanea dei parchi archeologici” con un obiettivo preciso: passare dalle ricorrenze ai fatti e, soprattutto, all’azione. Sarà un approfondimento tecnico-scientifico sui possibili scenari futuri dei parchi archeologici in Italia curato da Elena Trunfio e Michelangelo Pugliese quello in programma al museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri sabato 6 aprile 2024, alle 15. La giornata di studi è promossa da direzione regionale Musei Calabria, guidata dal direttore Filippo Demma; Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori; Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Provincia di Reggio Calabria; col patrocinio di soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria, università Mediterranea di Reggio Calabria, Regione Calabria, AIAPP – associazione italiana architettura del paesaggio, Biennale dello Stretto e Federazione regionale dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Calabria, Comune di Locri e Città metropolitana di Reggio Calabria. Oltre alla riflessione teorica, in questo primo incontro sarà presentato il progetto generale, gli obiettivi fissati e si procederà con la sottoscrizione ufficiale dell’accordo di valorizzazione per la formazione, la valorizzazione, la gestione e la manutenzione delle componenti vegetali e paesaggistiche del parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri. A firmarlo saranno i referenti e i responsabili: il direttore Demma per conto della direzione regionale Musei Calabria, l’architetto Ilario Tassone per l’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Reggio Calabria e il dottor Antonino Sgrò per l’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali della provincia di Reggio Calabria. Le parti si impegnano a collaborare in attività culturali, di ricerca, di formazione e divulgazione rivolte alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico del museo e del parco archeologico nazionale di Locri. A tal scopo concordano di condividere iniziative indirizzate allo sviluppo di nuovi progetti nel campo della ricerca, della promozione di studi e ricerche, di percorsi di formazione professionale.

Il teatro greco romano di Locri Epizefiri nel parco archeologico nazionale di Locri (foto drm-calabria)

Filippo Demma. direttore del parco archeologico di Sibari (foto drm-calabria)
“La direzione regionale Musei Calabria”, commenta il direttore Demma, “si apre così alle collaborazioni con gli ordini professionali, ragionando sui possibili scenari futuri dei parchi archeologici in Italia, attraverso i contributi di studiosi, enti e tecnici del settore che praticano e sostengono le attività di ricerca nell’ambito del progetto di tutela, innovazione e gestione della componente paesaggistica all’interno dei parchi”. E il presidente Ilario Tassone: “Il protocollo d’intesa tra gli ordini professionali e il museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri sancisce l’avvio di un percorso formativo e culturale di alto profilo, tra più istituzioni, con declinazioni non solo di carattere locale. Non si tratta di condividere le buone pratiche che singolarmente e quotidianamente mettiamo in atto, si tratta di creare nuove interazioni multidisciplinari e connessioni tra i diversi saperi. Un percorso ben definito che ha l’ambizione di essere concreto e virtuoso. L’obiettivo è di mettere in scena il “paesaggio archeologico” tramite nuovi modelli di fruizione e valorizzazione con ricadute formative oltre che sui nostri professionisti anche e soprattutto sull’intera società civile e sulle nuove generazioni”. “I Parchi Archeologici, il Paesaggio, così come il verde urbano”, commenta, infine, il presidente Sgrò, “diventano metafora dell’etica pubblica, con una necessaria rivisitazione delle pratiche di cura e gestione, nonché di progettazione, verso una maggiore consapevolezza morale ed inclusività, che mettono in rete competenze specifiche e multidisciplinarità sinergiche. I Professionisti, Agronomi e Forestali così come gli Architetti e Paesaggisti, nello svolgimento delle loro mansioni, sono i principali interpreti di tali cambiamenti e riconoscono una fondamentale evoluzione e responsabilità degli impegni umani verso la salvaguardia degli ecosistemi e di tutti gli esseri viventi. La sottoscrizione della convenzione impegna le nostre categorie professionali a rivolgere, costantemente e coerentemente con le nostre competenze ed il nostro ruolo istituzionale, un supporto alla valorizzazione, gestione e manutenzione delle componenti vegetali e paesaggistiche del parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri”.

La sede del museo Archeologico nazionale di Locri (foto drm-calabria)
IL PROGRAMMA. Alle 15, “Dall’idea al progetto”. Relazione introduttiva di Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico di Locri Epizefiri, su “Dagli scavi ai parchi archeologici: tutela, gestione e valorizzazione”. Alle 15.15, “Il punto di vista delle istituzioni”. Intervengono: Giuseppina Princi, sezione Cultura della Regione Calabria; Giovanni Calabrese, assessore alle Politiche del lavoro della Regione Calabria; Stefano Poeta, presidente ente di previdenza; Giuseppe Zimbalatti, magnifico rettore università Mediterranea di RC; Roberta Filocamo, soprintendenza ABAP RC-VV; Ilaria Tassone, presidente Ordine Architetti di RC; Giuseppe Fontana, sindaco di Locri. Alle 16.15, “Il paesaggio come progetto”. Introduce Michelangelo Pugliese, architetto e paesaggista dell’università “Federico II” di Napoli, su “La costruzione del Paesaggio”. Intervengono: Andrea Maria Gennaro, archeologo SABAP RC-VV, su “Disco verde. Archeologia e patrimonio arboreo”; Michele Valenzise, agronomo, su “Progettazione di interventi volti alla gestione e valorizzazione del Patrimonio verde: caratteristiche, patologie, cure”; Ignazio Ferro, architetto, su “Riqualificazione e valorizzazione funzionale del parco archeologico di Segesta”. Segue dibattito. Alle 18, conclusioni con Filippo Demma, direttore regionale Musei Calabria.
Locri (RC). Per la rassegna “Un caffè… storicamente corretto” promosso dal museo nazionale Archeologico di Locri Epizefiri e dal Circolo di Studi Storici Le Calabrie la conferenza “Il Monastero delle Cappuccinelle di Cosenza e l’Ordine della Beata Maria Lorenza Longo nel Regno di Napoli” con Vincenzo Naymo (università di Messina)
Al museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri è tutto pronto per l’appuntamento di febbraio con “Un caffè…storicamente corretto”, il ciclo del giovedì promosso dal parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri con il Circolo di Studi storici “Le Calabrie” e il patrocinio del Comune di Locri, curato da Elena Trunfio e Marilisa Morrone. Alle 17, la conferenza “Il Monastero delle Cappuccinelle di Cosenza e l’Ordine della Beata Maria Lorenza Longo nel Regno di Napoli” a cura del prof. Vincenzo Naymo (università di Messina). Introducono Elena Trunfio, direttore del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri, e Marilisa Morrone, presidente del Circolo di Studi storici “Le Calabrie”. L’ingresso è gratuito e non è necessaria la prenotazione. Per info: drm-cal.locri@cultura.gov.it, circolostudistorici@lecalabrie.org, tel. 0964.390023 – cell. 334.6126386.
Locri (RC). In municipio l’incontro “Patrimonio culturale tra legislazione, storia e valorizzazione” promosso dall’Archeoclub d’Italia – sezione di Locri
“Patrimonio culturale tra legislazione storia e valorizzazione” è il titolo dell’evento promosso dalla sezione di Locri (RC) dell’Archeoclub d’Italia con i Lions di Gerace, Monasterace Kaulon e Siderno. Appuntamento al Palazzo Comunale di Locri sabato 11 febbraio 2024, alle 16. Dopo i saluti istituzionali di Giuseppe Fontana, sindaco di Locri; Domenica Bumbaca, assessore alla Cultura; Nicola Monteleone, presidente Archeoclub d’Italia sezione di Locri; e Adele Careri, presidente Lions Club di Gerace, intervengono Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri; Carmela Neri, presidente dell’ordine degli avvocati di Locri; Rossella Agostino, archeologa; e Carlo Tropiano, avvocato. Conclude Anna Careri.
Siderno. In sala consiliare focus sulla “Brattea di Siderno. Il racconto di uno straordinario reperto”, splendida laminetta aurea conservata nel Complesso museale del Casino Macrì del parco di Locri Epizefiri
Il museo Archeologico di Locri Epizefiri va “Fuori museo”. Giovedì 8 febbraio 2024, alle 17, nell’aula consiliare di Siderno focus sulla “Brattea di Siderno. Il racconto di uno straordinario reperto”, scelto dal museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri per la card di auguri del Natale 2023 che – ricordano al museo – ha suscitato moltissima curiosità e un rinnovato interesse del pubblico. Introduce e modera Giusy Massara, capogruppo di maggioranza del Comune di Siderno. Dopo i saluti del sindaco di Siderno Mariateresa Fragomeni, intervengono Vito Pirruccio, presidente dell’associazione museo della scuola “I care!”, ed Elena Trunfio, direttore del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri. Conclusioni affidate a Giacomo Maria Oliva, direttore del museo Diocesano e del Tesoro della cattedrale di Gerace.

La brattea di Siderno, laminetta aurea conservata nel complesso museale del Casino Macrì nel parco archeologico di Locri Epizefiri (foto drm-calabria)
Questa splendida laminetta aurea è conservata ed esposta nel Complesso museale del Casino Macrì sito entro il Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri. La laminetta è stata rinvenuta nel territorio di Siderno nel 1886, recuperata entro un podere della famiglia De Moja ed è datata al VII sec. d.C. Si tratta di una brattea aurea (sottile lamina d’oro lavorata a sbalzo) con raffigurata la celebre scena dell’adorazione dei Magi. Sulla superficie sono infatti ben visibili i tre sapienti (a destra) che offrono i doni al Bambino Gesù, sorretto dalla Madonna assisa in trono.
Reggio Calabria. Il dg musei Massimo Osanna in tour nella Calabria Meridionale tra Il MArRC, Locri Epizefiri e Vibo Valentia: “Collezioni straordinarie che raccontano le origini greche della cultura occidentale e che hanno bisogno di essere presentate al pubblico in maniera sempre più comprensibile ed accessibile”

Il direttore generale Musei Massimo Osanna con il direttore del MArRC Fabrizio Sudano e tutto il personale del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria sulla terrazza sullo Stretto (foto marrc)

Il direttore generale Musei Massimo Osanna nella sala dei Bronzi di Riace con il direttore Fabrizio Sudano e il personale del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)
Due giorni a tu per tu con le realtà museali della Calabria meridionale. È stato questo l’obiettivo della visita del direttore generale Musei Massimo Osanna agli istituti e ai luoghi della cultura statali della Calabria meridionale il 1° e 2 febbraio 2024. Il tour è iniziato dal MArRC – museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Ad accompagnare Osanna il neodirettore del Museo Fabrizio Sudano, in carica dal 15 gennaio 2024, che dopo una prima presentazione del personale e degli uffici, ha guidato il direttore generale tra le diverse sale del museo e nei depositi. Un’occasione per discutere anche dei vari progetti di miglioramento dell’accessibilità, del legame con il contesto territoriale e della possibilità di avviare nuove ricerche scientifiche e collaborazioni, sulla base di un programma di gestione e valorizzazione del Museo, condiviso in un’ottica di rilancio dell’immagine dell’istituto e della città. “Abbiamo ascoltato con interesse le proposte del direttore generale sull’allestimento”, dichiara Sudano, “e ne faremo tesoro per la futura programmazione”. Un’ulteriore tappa reggina è stata la visita allo scavo archeologico di Piazza Garibaldi, dove stanno emergendo importanti novità con la scoperta di un tempio su podio di età romana.

Al museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri la direttrice Elena Trunfio, il direttore generale Musei Massimo Osanna, e il direttore regionale Musei Filippo Demma (foto drm-calabria)
Il viaggio è proseguito venerdì 2 febbraio 2024 con il museo e il parco archeologico di Medma-Rosarno, il piccolo polo museale che ruota intorno all’importante sito di Locri Epizefiri: accompagnato dal direttore della direzione regionale Musei Calabria Filippo Demma e dalla direttrice Elena Trunfio ha visitato le tre sedi espositive, il parco archeologico e il teatro. Durante l’incontro sono stati condivisi i progetti in corso e quelli futuri, ricevendo spunti e suggerimenti concreti. Il tour si è chiuso al castello di Vibo Valentia, dove ha sede il museo Archeologico nazionale “Vito Capialbi”. “La visita del Direttore Generale dei Musei in Calabria”, commenta Demma, “è solo l’ultima di una lunga serie e testimonia l’attenzione delle strutture centrali del Ministero nei confronti dei temi e dei problemi della nostra regione cui si aggiunge il deciso sostegno della Direzione Generale Musei all’azione di tutti gli istituti periferici calabresi. Grazie a questo ed all’impegno corale della nostra squadra sul territorio abbiamo raggiunto in questi anni importanti risultati che, d’accordo con il professor Osanna, concepiamo come un punto di partenza”. E Osanna, a margine del tour, chiude: “I musei della Calabria, in particolare quelli che ho visitato in questi due giorni contengono l’essenza stessa delle nostre radici culturali. Collezioni straordinarie che raccontano le origini greche della cultura occidentale e che hanno bisogno di essere presentate al pubblico in maniera sempre più comprensibile ed accessibile. Il lavoro del Ministero della Cultura in Calabria punta e deve puntare sempre più decisamente in questa direzione”.
Locri (RC). Al via la rassegna “Un caffè… storicamente corretto” promosso dal museo nazionale Archeologico di Locri Epizefiri e dal Circolo di Studi Storici Le Calabrie. Apre la presentazione del libro “La Calabria e il Mediterraneo nel Seicento. Economia, società, istituzioni, cultura”
Presentazioni di volumi, conferenze, seminari, incontri con esperti: sarà un 2024 intenso al museo nazionale e parco archeologico di Locri Epizefiri che con l’iniziativa “Un caffè… storicamente corretto – I giovedì del Circolo di Studi Storici Le Calabrie” presenta una programmazione annuale all’insegna della cultura e della condivisione di saperi. Si parte il 27 gennaio 2024, alle 17, al museo nazionale Archeologico di Locri Epizefiri, con la presentazione del libro “La Calabria e il Mediterraneo nel Seicento. Economia, società, istituzioni, cultura” che contiene gli atti dell’omonimo convegno promosso dal Circolo a cura di Sebastiano Marco Cicciò (università LUMSA di Palermo) e Vincenzo Naymo (università di Messina). Intervengono Filippo Demma, direttore regionale Musei della Calabria; Elena Trunfio, direttore del museo nazionale e del parco di Locri Epizefiri; Domenica Bumbaca, assessore alla Cultura del Comune di Locri; Marilisa Morrone, presidente del Circolo di Studi Storici Le Calabrie; Luigi Franco, direttore editoriale di Rubettino editore. Nella stessa giornata sarà presentato l’intero programma della rassegna che prevede circa un incontro al mese. Il progetto, promosso dalla direzione del Museo e dal Circolo di Studi Storici Le Calabrie con il patrocinio del Comune di Locri, offrirà al pubblico diversi spunti di approfondimento su temi ampi legati al mondo della storia, dell’arte e dell’archeologia, con il coinvolgimento di studiosi autorevoli, afferenti tra l’altro ai più importanti atenei italiani. Il programma è stato concepito di concerto dalla direzione del Museo e dalla presidenza del Circolo che si è avvalsa della collaborazione del comitato scientifico del sodalizio nello specifico da Marco Cicciò, Alfredo Fulco, Filippo Racco, Gianfrancesco Solferino, Vincenzo Tavernese. Gli incontri si svolgono di giovedì (escluso il primo) e l’ingresso è gratuito. Non è necessaria la prenotazione.

Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri

Marilisa Morrone, presidente del Circolo di Studi Storici Le Calabrie
“Questa iniziativa è frutto del lavoro sinergico e della condivisione di intenti con il Circolo Le Calabrie”, commenta la direttrice di Locri Epizefiri, Elena Trunfio, “che è un’istituzione strutturata e riconoscibile sul territorio e annovera tra i propri soci studiosi qualificati. Insieme con la Presidente, la dott.ssa Marilisa Morrone che ringrazio, abbiamo costruito un programma variegato dal punto di vista dei contenuti, per abbracciare interessi diversi e dare risalto a temi culturali afferenti a svariati ambiti”. E il presidente del Circolo “Le Calabrie”, Marilisa Morrone: “La collaborazione con il museo nazionale di Locri Epizefiri, la cui direttrice Elena Trunfio abbiamo l’onore di annoverare tra i soci del Circolo, è il prosieguo di un percorso avviato lo scorso anno nel Museo che riconosciamo come un presidio di cultura prima ancora che un’Istituzione. È doveroso, perciò, ringraziare per la disponibilità la direttrice Trunfio e il direttore regionale Filippo Demma. La rassegna è una miscellanea di temi che rispecchiano le tre anime del Circolo, ovvero la Storia, l’Arte, l’Archeologia, declinate attraverso varie forme di divulgazione di studi e ricerche. I protagonisti degli eventi saranno studiosi e docenti di fama, molti dei quali soci del Circolo, che si alterneranno in una formula già sperimentata dal Circolo e accolta favorevolmente dagli addetti ai lavori. La Calabria sarà protagonista delle tematiche degli incontri ma inserita in un più ampio contesto del Regno di Napoli e del mondo mediterraneo, in un percorso tra generale e particolare”. “Sarà certamente un anno intenso”, concludono le curatrici Trunfio e Morrone, “con la consapevolezza che il museo Archeologico di Locri Epizefiri è sempre più un luogo in cui la comunità, del territorio e scientifica, può sentirsi rappresentata e costruire direttamente un percorso di crescita e sviluppo culturale e sociale”.
IL PROGRAMMA. Nel mese di febbraio infatti si parlerà de “Il Monastero delle Cappuccinelle di Cosenza e l’Ordine della Beata Maria Lorenza Longo nel Regno di Napoli” con Vincenzo Naymo dell’università di Messina e socio cultore del Circolo di Studi Storici “Le Calabrie” mentre a marzo, Filippo Racco, deputato di Storia Patria per la Calabria e socio cultore del Circolo di Studi Storici “Le Calabrie”, relazionerà su “Le disposizioni in favore dell’anima nei testamenti pubblici calabresi del XVIII secolo. Aspetti sociali, giuridici ed economici”. Un doppio appuntamento è invece programmato per il mese di aprile: la presentazione del volume “Uccialì. Dalla Croce alla Mezzaluna. Un grande ammiraglio ottomano nel Mediterraneo del Cinquecento (Rubbettino Editore, 2021) di Mirella Mafrici (università di Salerno) e la tavola rotonda dal titolo “Dal commercio al contrabbando. Il traffico di beni archeologici e artistici nel XIX secolo” che coinvolgerà esponenti del mondo scientifico e degli enti di tutela. Nel mese di maggio spazio al periodo medievale con la presentazione del volume “La feudalità in Calabria. Potere e fortificazioni in età Normanna” curato da Francesca Martorano (università Mediterranea di Reggio Calabria) e dalla direttrice Elena Trunfio. Il tema della “via della seta” sarà invece trattato a giugno con la conferenza da Bianca Stranieri dell’università della Campania “L. Vanvitelli” dal titolo “Un fil di seta tra la Calabria e Napoli”. L’età moderna sarà invece protagonista a luglio della conferenza del prof. Giulio Sodano, Ordinario di Storia Moderna e direttore del dipartimento di Lettere e Beni culturali della “L. Vanvitelli”, nonché direttore della rivista Studi Calabresi, con il suo “Corti e cerimoniali nell’Europa dell’età moderna” mentre il legame tra la Calabria e la capitale del Regno farà da sfondo in agosto ancora una volta alla presentazione del volume su “Marco Aurelio Severino e il suo tempo” di Aurelio Musi già ordinario di Storia moderna dell’università di Salerno e Gennaro Rispoli direttore del museo delle Arti Sanitarie di Napoli, che tratta del celebre medico e scienziato calabrese vissuto nella Napoli del Seicento. Nel mese di settembre un appuntamento di approfondimento sui temi dell’archeologia del territorio di Locri Epizefiri con la conferenza del prof. Antonino Facella dell’università di Genova che relazionerà su “Pretoriate Survey: indagini topografiche nella vallata del Torbido”. Ad ottobre sarà la volta del prof. Giuseppe Caridi già ordinario di Storia moderna dell’università di Messina e presidente della deputazione di Storia patria per la Calabria con il volume “Il Cardinale Fabrizio Ruffo e la straordinaria avventura del 1799”, una lettura inedita del famoso condottiero della Santa Fede, mentre a novembre, la conferenza dello storico dell’arte socio cultore del Circolo di Studi Storici “Le Calabrie” Gianfrancesco Solferino i “Capolavori della cartapesta leccese in Calabria, tra serialità e libere interpretazioni” precederà la presentazione del volume “Corpus della pittura monumentale bizantina in Italia” di Lorenzo Riccardi della soprintendenza ABAP per le province di Frosinone, Latina e Rieti e socio cultore del Circolo di Studi Storici “Le Calabrie”. Il fitto programma si concluderà a dicembre con l’intervento dell’archeologo medievista e socio cultore del Circolo di Studi Storici “Le Calabrie” Giuseppe Hyeraci “Da Locri a Gerace. Percorso diacronico attraverso la cultura materiale di età post classica”.
Locri Epizefiri (Rc). Da dicembre il parco archeologico apre tutti i giorni con orario ampliato. La direttrice Trunfio: “Veniamo incontro a tutte le esigenze dei nostri visitatori”
Nuovi orari per il parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri (Rc). Dal 1° dicembre 2023 il parco amplia l’orario di visita e resta aperto quotidianamente. Sarà possibile infatti visitare gli scavi, il museo Archeologico e il Complesso museale del Casino Macrì tutti i giorni, dalle 9 alle 20, mentre restano invariati gli orari e i giorni di apertura del museo del Territorio di Palazzo Nieddu. “Da dicembre il Parco è aperto sempre, tutti giorni e per tutto il giorno, per andare incontro a tutte le esigenze dei nostri visitatori”, spiega la direttrice Elena Trunfio. “I mesi autunnali ed invernali sono caratterizzati dalla presenza di gruppi organizzati e visite di scolaresche, pertanto siamo lieti di potere offrire un servizio di apertura continuativo, allargando le possibilità di visita anche ai lunedì stiamo inoltre concludendo la redazione del programma di eventi pensati per il periodo natalizio, mantenendo la consueta vivacità e diversificazione delle attività e siamo certi che la comunità non farà mancare la sua presenza”.
Rovereto (Tn). Prende forma il progetto “Le eredità di Paolo Orsi”: due giorni di confronto, coordinati dall’archeologo Maurizio Battisti, per creare una rete di enti – dal Trentino a Calabria e Sicilia – interessati a valorizzare la straordinaria figura dell’archeologo roveretano

L’archeologo roveretano Paolo Orsi (foto fmcr)
Due giorni per mettere le basi del progetto “Le eredità di Paolo Orsi”, promosso dalla Fondazione Museo Civico, sotto l’egida del Comune di Rovereto e nella cornice di progetti culturali supportati da Fondazione Caritro. Con un obiettivo: creare una rete di enti interessati a valorizzare la straordinaria figura dell’archeologo roveretano. L’appuntamento è al museo della Città di Rovereto il 17 e il 18 novembre 2023 dove si ritroveranno alcuni degli enti che hanno già dato adesione tra cui l’Accademia degli Agiati, la Biblioteca civica “G. Tartarotti”, la soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, l’università di Trento, il museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri (RC), la direzione regionale dei Musei della Calabria, il parco archeologico e naturalistico della Valle dei Templi, il Comune di Santa Severina (Kr), del Comune di Locri (RC), la Scuola di Specializzazione in Beni archeologici di Siracusa, la soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo, il parco archeologico e paesaggistico di Siracusa e museo Archeologico regionale “Paolo Orsi”. Inoltre la rete ha già l’adesione informale di altri soggetti nazionali e internazionali, come ad esempio la Scuola Archeologica Italiana di Atene, e l’obiettivo comune è quello di continuare ad ampliarla.

Frame del film “Paolo Orsi. La meravigliosa avventura” di Andrea Andreotti
Paolo Orsi, archeologo che ha visto l’inizio della sua straordinaria carriera a Rovereto e in particolare al Museo Civico, è stato uno studioso eccezionale e instancabile, capace di tessere legami che vivono ancora oggi tra la sua terra d’origine e le regioni dove maggiormente ha operato, in Sicilia e in Calabria. Ma la sua influenza è sentita in tutta Italia e all’estero grazie alla capacità di intrattenere relazioni scientifiche e a un metodo di lavoro che è diventato uno dei cardini della ricerca archeologica. La Fondazione Museo Civico di Rovereto, con il sostegno del Comune di Rovereto, non ha mai smesso di lavorare alla valorizzazione di uno dei suoi personaggi più illustri, e ha realizzato eventi, pubblicazioni e mostre in suo onore. Negli ultimi anni, di particolare rilievo è l’acquisizione dagli eredi del suo epistolario privato, il cui studio e messa in rete nell’ambito di alcuni progetti sostenuti dalla fondazione Caritro hanno permesso di gettare una luce del tutto unica sul grande archeologo.

Ritratto dell’archeologo Paolo Orsi, nato a Rovereto nel 1859 (foto fmcr)
L’incontro, coordinato dall’archeologo del museo civico Maurizio Battisti, prevede la presentazione del progetto e dei soggetti presenti, e una giornata “operativa”, dove verranno concordati da parte degli esperti aggiornamenti alla pagina di Wikipedia relativa all’archeologo, grazie anche alla presenza di un rappresentante di Wikimedia Italia. Sarà inoltre presentato un progetto di realizzazione di una pagina dedicata a Paolo Orsi sulla piattaforma Vikidia, l’enciclopedia on line dei ragazzi (classe III C, SSPG “Degasperi”, I.C. Isera-Rovereto).

L’archeologo Paolo Orsi raccoglie appunti seduto su un capitello del tempio di Apollo Aleo, appena scoperto a Punta Alice nel Crotonese (foto fmcr)
Il programma. Venerdì 17 novembre 2023, museo della Città. Alle 15.30, accoglienza; 15.45, saluti istituzionali: Giovanni Laezza, presidente della Fondazione Museo Civico Rovereto; Micol Cossali, assessore alla Cultura del Comune di Rovereto; 16, Maurizio Battisti, responsabile sezione Archeologia della Fmcr, presenta il progetto “Le eredità di Paolo Orsi”; 16.30, presentazione degli enti invitati a collaborare; 18, Maurizio Battisti presenta il programma della giornata successiva con intervento di Matteo Ruffoni di Wikimedia Italia. Sabato 18 novembre 2023. Sala conferenza della Fondazione Caritro. Alle 9, Maurizio Battisti descrizione della pagina web di Wikipedia dedicata a Paolo Orsi; 9.30, tavola rotonda: proposte e registrazione correzioni, modifiche e implementazioni alla pagina (da mettere in opera nei giorni successivi). La discussione continua anche dopo la pausa caffè; 12, presentazione del progetto di una pagina dedicata a Paolo Orsi sulla piattaforma Vikidia, l’enciclopedia on line per i ragazzi, a cura della III C dell’istituto “Alcide Degasperi” di Rovereto.

L’archeologo roveretano Paolo Orsi “protagonista” della giornata di studi al museo della Città di Rovereto
“Il museo sta lavorando da molto tempo sugli archivi di Paolo Orsi”, dichiara Giovanni Laezza, “e questo nuovo progetto permetterà di rinnovare legami con istituzioni di tutta Italia per favorire gli scambi, promuovere occasioni di approfondimento, verificare anche la correttezza delle informazioni sul web. Con la creazione di una rete, sebbene informale, auspichiamo il fiorire di tante altre iniziative nel tempo”. E Micol Cossali: “Paolo Orsi è l’incarnazione di una città che ha saputo affiancare la vocazione commerciale con quella per la cultura e dove l’archeologo roveretano ha potuto trovare terreno fertile per coltivare la propria passione fino a diventare lo straordinario archeologo che tante pagine della nostra storia ha riscoperto. La rete che attorno alla sua figura si è venuta a creare grazie alla Fondazione Museo Civico e a tutti gli attori coinvolti, rappresenta una occasione di crescita nel solco da lui tracciato”.
Locri. Laboratori, visite guidate e mostre: è ricco il programma di luglio proposto dalla direzione del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri
Laboratori, visite guidate e mostre: è ricco il programma di luglio proposto dalla direzione del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri per la valorizzazione dell’antica colonia magnogreca.

Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri
“L’estate è ormai entrata nel vivo e accogliamo la bella stagione con una serie di appuntamenti variegati che hanno lo scopo di abbracciare diversi interessi”, annuncia la direttrice Elena Trunfio. “Anche quest’anno attenzione massima alla diversificazione dell’offerta e alla collaborazione con le realtà attive del territorio. Riproporremo alcuni appuntamenti “storicizzati” come il ciclo “dallo scavo alla collezione”, le passeggiate con Archeoclub Locri e l’ormai annuale appuntamento con l’arte contemporanea insieme al Comune di Locri, proponendo inoltre alcune novità, come ad esempio il ciclo “Cantieri aperti a Locri Epizefiri” che ci darà l’opportunità di raccontare ai visitatori le attività in corso nel Parco. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla costruzione del programma e sono certa che i nostri visitatori non faranno mancare la loro presenza”.
Si parte il 2 luglio 2023, con un doppio appuntamento: ingresso gratuito per tutte e tutti per l’iniziativa #primadomenicaalmuseo promossa dal ministero della Cultura e il laboratorio per ragazzi “Mosaicando” che condurrà i piccoli visitatori nella scoperta dei mosaici locresi. Anche il laboratorio, destinato a bambini dai 6 ai 10 anni e con inizio alle 18.00, è gratuito ed è obbligatoria la prenotazione.
Il 6 e il 7 luglio 2023 sarà avviato un nuovo ciclo di incontri curato dalla direttrice dal titolo “Cantieri aperti a Locri Epizefiri”, che ha lo scopo di avvicinare i visitatori al “dietro le quinte” del Parco, illustrando le attività in corso, i progetti in essere e coinvolgendo il pubblico nella vita quotidiana di un museo. Nel primo incontro sarà possibile entrare a stretto contatto con una delle attività più importanti realizzate all’interno del Parco: il restauro. Con l’iniziativa “Cantieri aperti a Locri Epizefiri. Dallo scavo al restauro: i reperti ceramici” si offrirà dunque ai visitatori l’opportunità di osservare da vicino il lavoro dei restauratori impegnati in attività di conservazione del patrimonio museale. In particolare, il laboratorio di restauro sarà visitabile il 6 luglio dalle 17 alle 20 e il 7 luglio, dalle 9 alle 20, con accesso libero. Il 7 luglio inoltre, alle 18, si svolgerà un incontro con gli studenti e i docenti del Corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni culturali dell’università di Torino, curato dai professori dell’ateneo Diego Elia e Valeria Meirano e dalla direttrice di Locri Epizefiri Elena Trunfio, volto proprio a illustrare ai visitatori le fasi del restauro di alcuni reperti della collezione greca del museo Archeologico nazionale.
L’8 luglio 2023, al parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri, si darà avvio all’iniziativa di arte contemporanea promossa con il Comune di Locri “Genius loci. Amalia De Bernardis-Roberto Ghezzi” all’interno del festival ComunicArt arrivato alla sua quarta edizione e curato da Stefania Fiato. Il primo di una serie di appuntamenti performativi “The dreams of the Others” di Amalia De Bernardis avrà luogo al Parco archeologico, alle 18, e precederà l’inaugurazione della mostra, alle 20, al complesso museale del Casino Macrì. Il vernissage è gratuito e la mostra sarà visitabile fino al 6 settembre 2023.
Il 14 luglio 2023, dalle 17.30, si terrà il secondo appuntamento del ciclo di incontri con visita guidata “Locri Epizefiri tra Parco e Musei. Dallo scavo alla collezione”. In questa seconda tappa sarà approfondito il tema della polis greca grazie alla partecipazione dei professori. Diego Elia e Valeria Meirano del dipartimento di Studi storici di Torino, insieme con i membri della missione universitaria in corso al Parco archeologico, dal titolo “Presso il colle Zefirio dalla bianca cima. Insieme agli archeologi alla scoperta della città greca”. L’incontro prevede una prima parte seminariale e di approfondimento sulla collezione museale per poi proseguire con una visita guidata agli scavi archeologici.
Tre appuntamenti speciali al parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri per un fine agosto che già apre ai programmi dell’autunno. E poco male se giovedì 24 agosto 2023 non ci sarà il terzo appuntamento con l’edizione 2023 di “Dalla scavo alla collezione”, rimandato all’autunno. Alle 18, al museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri, largo al Medioevo con la prima delle “Lezioni smart” a ingresso gratuito. Conferenza di Giuseppe Hyeraci, archeologo medievista, su “Introduzione allo studio e alla conoscenza della ceramica medievale in Calabria. Produzioni, consumi, connessioni”. Attraverso i manufatti ceramici, i partecipanti saranno condotti in un viaggio affascinante per raccontarvi di come la Calabria del Medioevo è al centro degli scambi commerciali e culturali del Mediterraneo.
Il 25 agosto 2023 si svolgerà l’apertura straordinaria del museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri con visite guidate a cura dell’Archeoclub Locri, dalle 20 alle 23. Durante l’apertura sarà poi possibile partecipare all’iniziativa “Usque ad Sidera” che darà la possibilità ai visitatori di contemplare le stelle al telescopio grazie alla collaborazione del Planetario di Reggio Calabria, nonché di visitare una piccola mostra sui corpi celesti. L’evento si svolge al solo costo del biglietto di ingresso.
Il 26 agosto 2023 torna la grande musica al Teatro Greco Romano, dalle 21.30 si esibirà l’Orchestra Giovanile di Fiati “G. Scerra” di Delianuova (RC), diretta dal M° Gaetano Pisano e promossa dall’associazione culturale Nicola Spadaro. L’evento e realizzato nell’ambito del progetto “Calabria Straordinaria” della Regione Calabria ed è organizzato in collaborazione con i Comuni di Locri e Portigliola.
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