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Festa della Musica 2025. Qualche idea da Ferrara a Taranto, da Marzabotto a Bari, da Comacchio a Roma

FERRARA. Il museo Archeologico nazionale di Ferrara in occasione della Festa della Musica, sabato 21 giugno 2025, alle 18.30, propone la performance multidisciplinare di teatro danza e improvvisazione “Gentle Pieces”, su musiche di Orazio Vecchi, che si svolgerà presso il labirinto del museo. Evento a cura della prof.ssa Marina De Liso, della prof.ssa Marta Raviglia e del prof. Achille Succi del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara. L’iniziativa è gratuita. Per accedere in Museo sarà necessario munirsi del biglietto di ingresso. Per l’occasione il Museo effettuerà un’apertura straordinaria fino alle 21 (ultimo ingresso ore 20.30).

COMACCHIO (Fe). Solstizio alle case di Spina, Sezione Open Air del museo Delta antico di Comacchio (Fe) presso Stazione Foce, sabato 21 giugno 2025, alle 19.30. Sabato 21 giugno cade il solstizio d’estate: il giorno con più ore di luce dell’anno, quando la notte si fa tanto breve e il sole tarda a nascondersi dietro l’orizzonte. Il solstizio è stato spesso interpretato come una data carica di significato nell’ambito dei culti religiosi e nella concezione cosmologica di moltissimi popoli del passato, tra cui la cultura etrusca. Così in questa speciale giornata torna anche quest’anno l’invito a salutare insieme il tramonto che segna l’inizio della stagione più calda presso la Sezione Open Air del Museo Delta Antico a Stazione Foce, dove la ricostruzione delle abitazioni della città etrusca di Spina permette, con visita guidata, di rivivere il solstizio d’estate secondo i culti degli Etruschi. A seguire vi sarà un momento di aperitivo immerso nell’aperto orizzonte delle Valli di Comacchio. Evento su prenotazione. Tariffa comprensiva di visita guidata e aperitivo: 20 euro adulti; 12 euro da 11 a 18 anni; gratuito da 0 a 10 anni.

Il coro Forthan alla Festa della Musica (foto drmn-emilia-romagna)

MARZABOTTO (Bo). Il museo nazionale Etrusco di Marzabotto celebra la Festa della Musica 2025 sabato 21 giugno 2025, alle 19, con il Coro Farthan ed una speciale guida che condurranno i partecipanti in un suggestivo cammino tra antiche pietre, inaspettati suoni dal sapore arcaico e declamazioni in lingue estinte. Direzione artistica Elide Melchioni.  Evento all’interno del Festival della Musica Feniarco. Spettacolo gratuito. Si paga solo l’ingresso al museo e all’area archeologica di Kainua: intero 3 euro, gratuito per i residenti a Marzabotto e gratuità di legge. Durata circa 2 ore. Poiché l’evento si articola nell’area archeologica consigliamo l’uso di calzature comode. Non sono previste sedute, ma si possono portare sedioline pieghevoli oppure cuscini e coperte per godere lo spettacolo sui prati.  Data la natura itinerante, lo spettacolo non è adatto a persone con difficoltà motorie. A seguire, per chiudere la serata in bellezza, possibilità di apericena in area archeologica con prodotti del ristorante osteria La Tabina (10 euro). Per l’aperitivo è consigliata la prenotazione scrivendo a iat@comune.marzabotto.bo.it L’evento è sostenuto e realizzato dal museo nazionale Etrusco di Marzabotto.

Statuette dl teatro di piazza conservate al museo delle Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari – Muciv (foto margherita villani)

ROMA. Sabato 21 giugno 2025, alle 18.30, al MUCIV-Museo delle Civiltà – Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari, in piazza Guglielmo Marconi 8, Roma-Eur, concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri per la Festa della Musica 2025. Evento gratuito, ingresso con biglietto MUCIV. La Banda dell’Arma dei Carabinieri sarà diretta dal Maestro Col. Massimo Martinelli e Maestro Massimiliano Ciafrei. Programma: M. Novaro, IL CANTO DEGLI ITALIANI, Inno Nazionale Italiano; G. Verdi, VA’ PENSIERO…, Coro dall’Opera “Nabucco”; V. Bender, MARCIA DEL I REGGIMENTO DELLE GUIDE – BELGIO; J. P. Sousa, THE STARS AND STRIPES FOREVER; G. Verdi, AIDA, Marcia Trionfale; L. Cirenei, LA FEDELISSIMA, Marcia d’Ordinanza dell’Arma dei Carabinieri.

BARI. Il 21 giugno 2025, in occasione della 31a edizione della Festa della Musica, la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bari in collaborazione con l’associazione culturale “DI-VERSI IN VERSI ETS”, ospita a Bari, al chiostro di Santa Chiara in via Pier l’Eremita 25, alle 19.30 (apertura ore 19.15) due formazioni musicali dai generi diversi: “The Secret Garden Trio” e “Paradise Park Band”. The Secret Garden Trio, con Ysco Cumache (Talentuosa cantante venezuelana), Francesco Giannitti (Tastiere) e Pietro Postorino (Flauto Traverso), ci guiderà in un viaggio sonoro attraverso le più celebri colonne sonore di Film. Paradise Park Band, con Roberto De Nicolò (Voce), Nino Colella (Basso), Gigi Mastrapasqua (Chitarra), Nunzio Mastrapasqua (Tastiere), Renata Isaia (Cori), offrirà un repertorio della New Wave britannica (UK e oltre) anni 80, attraverso un live set dinamico e coinvolgente, con musica ballabile e nostalgica allo stesso tempo. Ad arricchire l’evento, sarà allestita un’esposizione di quadri a tema realizzati dalle artiste Simona Tornabene, Caterina Garufi e Mary Lamacchia. Un’occasione per apprezzare l’intersezione tra musica e arte visiva nella cornice del Chiostro di Santa Chiara a Bari. L’evento è curato da Lucia Tornabene, poetessa e presidente dell’ETS Di-Versi In Versi. Ingresso libero con prenotazione al link https://www.eventbrite.com/…/festa-della-musica-2025

TARANTO. Il museo Archeologico nazionale di Taranto celebra la Festa della Musica con un’apertura straordinaria sabato 21 giugno 2025, dalle 19.30 alle 23.30. Dalle 20 è prevista una visita tematica tra le collezioni del museo, arricchita da ascolti musicali: un viaggio nella storia della musica, dall’antichità a oggi. Protagonisti della serata saranno gli antichi strumenti musicali raccontati attraverso i reperti e le ceramiche del museo. L’esperienza culminerà nell’ascolto di tre “quadri sonori” interattivi, opere inedite di Achille Lauro, Simone Cristicchi e del premio Oscar Dario Marianelli. L’iniziativa è gratuita su prenotazione (fino a esaurimento posti). Ingresso al museo: 10 euro (adulti), 2 euro (18–25 anni), gratuito per minori e aventi diritto. Prenotazione obbligatoria al numero 099 4532112, comunicando nome, email, telefono e numero partecipanti.

Roma-Eur. Al museo delle Civiltà incontro con Marco Bussagli su “Il corpo fra Grazia e Peccato. Il caso del male in bocca”: la presenza del “dente bastardo” (mesiodens) dalla Medusa antica ai demoni, dal Medioevo al Barocco

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“Il male in bocca”, ovvero il “dente bastardo” o mesiodens: ne parla Marco Bussagli (foto muciv)

Mercoledì 12 marzo 2025, alle 17, al museo delle Civiltà – Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari, in piazza Guglielmo Marconi 8 a Roma-Eur, “Il corpo fra Grazia e Peccato. Il caso del male in bocca”, incontro a cura di Marco Bussagli, docente di prima fascia di Anatomia artistica, Accademia delle Belle Arti di Roma, nell’ambito del programma Storie d’EUR_Asia. Prenotazione consigliata: telefono  +39 06549521, email mu-civ.info@cultura.gov.it. Il rapporto del corpo con la bellezza trasla sul piano morale della bontà come quello con la bruttezza lascia trasparire la relazione con il male e il peccato. Ovviamente si tratta di quel piano simbolico che gioca sul tema dell’immagine come elemento di comunicazione legato al concetto greco di kalokagathia. Prendendo le mosse da queste considerazioni, e anche in relazione alle suggestioni che scaturiscono dalla sezione della mostra “Cura del corpo e cura dello spirito”, Marco Bussagli completa la sua ricerca sul quinto incisivo (che era stato rintracciato nella produzione del Buonarroti: I denti di Michelangelo, Medusa, 2014) con quest’altro studio decennale pubblicato con la medesima casa editrice: Il male in bocca. La lunga storia di un’iconografia dimenticata, Medusa, 2023. Legata a una reale anomalia dentaria (nota alla scienza medica come mesiodens e costituita da un incisivo sovrannumerario al centro della chiostra dentaria superiore o inferiore, o entrambi), l’iconografia del quinto incisivo assume valori simbolici negativi. La presenza del “dente bastardo”, come scriveva Michele Savonarola, medico e dentista di Leonello d’Este, modifica la percezione della simmetria bilaterale del corpo, minando alla radice l’armonia della figura umana. È questa la ragione per cui la Medusa con l’incisivo centrale appare sulle monete del VI-V secolo a.C. L’iconografia, però, sarà anche simbolo della stupidità e dell’istintività e segnerà figure come sileni, centauri e ciclopi. Con il Cristianesimo questi valori saranno assunti, insieme alla presenza del dente centrale, pure dai demoni con esplicito riferimento al peccato e dal Medioevo, arriveranno al Rinascimento e al Barocco, fino al Settecento e al XX secolo. Tuttavia, proprio per tale motivo, il mesiodens, a partire dall’XI secolo segnerà, paradossalmente, con esempi significativi, anche il volto del Cristo, l’unico capace di sconfiggere, per la salvezza degli uomini, il male in bocca.