Ozzano dell’Emilia (Bo). Riapre il museo della Città romana di Claterna, dopo la lunga chiusura per l’emergenza sanitaria. Presentazione nuovo video e incontro “Mi vesto alla romana”. Il calendario degli altri appuntamenti tematici

Il museo della Città romana di Claterna riapre le porte! A tre anni dall’inaugurazione e dopo la lunga chiusura dettata dall’emergenza sanitaria, domenica 3 aprile 2022 il museo della Città romana di Claterna a Ozzano dell’Emilia (Bo) accoglie cittadini e visitatori per un appuntamento dedicato alla cultura. Alle 15, cittadini e visitatori saranno accolti dai saluti di benvenuto cui seguirà la presentazione del nuovo video – vedi CLATERNA (vimeo.com) – dedicato al Museo. Alle 15.30 prenderà il via il primo di una serie di appuntamenti tematici: “Mi vesto alla romana”, visita guidata al museo per gli adulti, e un laboratorio didattico per i più giovani (7 – 11 anni). Ingresso gratuito; necessaria prenotazione: museo@comune.ozzano.bo.it oppure 051 791337. Posti disponibili: visita guidata 35 persone, laboratorio didattico 10 bambini. Salvo modifiche di legge, è obbligatorio indossare la mascherina chirurgica (dai 6 anni in su) ed esibire il Super Green Pass (dai 12 anni in su).

I prossimi appuntamenti. Lunedì 18 aprile 2022, alle 15.30, “Dei e divinità nel mondo romano”, visita guidata e laboratorio; domenica 15 maggio 2022, alle 15.30, “Claterna: urbanistica e architettura”, visita guidata e laboratorio; domenica 29 maggio 2022, alle 15.30, “Festa del Libro. Scrivere nell’antica Roma”, visita guidata e laboratorio; sabato 18 giugno 2022. Alle 15, “Giornate Europee dell’Archeologia. Abitare a Claterna”, visita guidata al museo e agli scavi di Claterna e laboratorio bambini. In caso di maltempo: “Tappeti di pietra”, visita guidata al museo e laboratorio; sabato 25 giugno 2022, alle 21, “Apertura serale. A lume di lucerna!”, visita guidata e laboratorio; lunedì 4 luglio 2022, alle 19, apertura preserale “A teatro… a Claterna!”, visita guidata… aspettando lo spettacolo del ciclo “La Torre e la Luna”.
Gli ultimi risultati sulle ricerche condotte a Claterna di Ozzano Emilia (Bo): due incontri promossi da Comune e Soprintendenza

L’area archeologica di Claterna a Ozzano dell’Emilia (Bo) con la ricostruzione della domus del Fabbro (foto Paolo Nanni)
Due incontri per conoscere gli ultimi risultati sulle ricerche condotte a Claterna a Ozzano Emilia (Bo). Sono le “Conversazioni di Archeologia” promosse al Palazzo della Cultura da Comune di Ozzano dell’Emilia, soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, associazione culturale “Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi”. Ingresso gratuito. Per informazioni: tel. 051/791337 · email: museo@comune.ozzano.bo.it

Il settore Nord della domus del Fabbro a Claterna con i nuovi ambienti scavati in profondità (foto da drone di Paolo Nanni)
Primo appuntamento, sabato 23 novembre 2019, dalle 16 alle 18, con “Le ultime scoperte archeologiche dal sito della città romana di Claterna”, presentato da Saura Sermenghi, presidente associazione culturale “Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi”. Dopo il saluto di benvenuto e il discorso introduttivo di Elena Valerio, assessore alla Cultura del Comune di Ozzano dell’Emilia, intervengono Renata Curina (soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara), Claudio Negrelli (università Ca’ Foscari di Venezia), Maurizio Molinari (associazione culturale “Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi”).
Secondo appuntamento, domenica 8 dicembre 2019, dalle 16 alle 18, con “Valorizzazione ed archeologia partecipata: l’esperienza claternate”, presentato da Saura Sermenghi, presidente associazione culturale “Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi”. Dopo il saluto di benvenuto e il discorso introduttivo di Elena Valerio, assessore alla Cultura del Comune di Ozzano dell’Emilia, intervengono Renata Curina (soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara), Claudio Negrelli (università Ca’ Foscari di Venezia), Maurizio Molinari (associazione culturale “Centro Studi Claterna Giorgio Bardella e Aureliano Dondi”).
Al museo Archeologico di Bologna si presentano le scoperte archeologiche a Claterna e il nuovo museo della Città romana di Claterna (Ozzano Emilia) nell’incontro “Vivere una città romana. Claterna, dallo scavo al Museo”
Il foro, il teatro, le domus private e le officine artigianali, e forse anche l’anfiteatro e l’impianto termale: l’antica città romana di Claterna nel territorio di Ozzano dell’Emilia, tra Bologna e Imola, definisce ogni anno di più la sua forma urbis, svelando i propri segreti e confermando le ipotesi ricostruttive proposte nel corso dei vari scavi. Martedì 18 giugno 2019, alle 15.30, nella sala Risorgimento del museo civico Archeologico di Bologna (ingresso da via dei Musei 8), si terrà un incontro di presentazione delle scoperte archeologiche e del nuovo museo della Città romana di Claterna: “Vivere una città romana. Claterna, dallo scavo al Museo”. L’incontro è promosso da soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara in collaborazione con museo della Città romana di Claterna e museo civico Archeologico – Istituzione Bologna Musei. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili.
In un pomeriggio di studi aperto al pubblico saranno dunque presentati gli esiti di quasi due secoli di ricerche e sondaggi sistematici che hanno permesso di disegnare un quadro pressoché completo dell’area e il museo della Città romana di Claterna, recentemente inaugurato a Ozzano dell’Emilia. Il programma: dopo i saluti di Paola Giovetti, responsabile museo civico Archeologico – Istituzione Bologna Musei, apre gli interventi Marinella Marchesi (museo civico Archeologico – Istituzione Bologna Musei) su “Le prime scoperte a Claterna”. Seguono Claudio Negrelli (università Ca’ Foscari, Venezia) con “Esplorare una città sepolta”, Maurizio Molinari (Centro Studi Claterna “Giorgio Baldella e Aureliano Dondi”) con “L’esperienza di alternanza Scuola-lavoro”. Chiude Renata Curina (soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara) con “Dallo scavo alla valorizzazione. L’apertura del Museo della città di Claterna”.
Ogni campagna di scavo porta con sé nuove sfide e nuove prove. L’integrazione tra ricerche archeologiche tradizionali eseguite in sinergia con l’università Ca’ Foscari di Venezia, prospezioni geomagnetiche condotte dall’università di Siena nel 2018 e mappatura delle tracce aerofotografiche portata avanti in lunghi anni di ricerche ha prodotto un quadro quasi completo dell’area urbana e di parte del suburbio di Claterna. Questi nuovi dati permettono di individuare meglio, tra le tante altre particolarità, tutto il comparto pubblico (compresi alcuni edifici mai individuati prima) e la scansione interna del tessuto urbano di questo centro. Tutte le informazioni raccolte nel corso delle ricerche e una significativa scelta di materiali hanno trovato la giusta collocazione espositiva nel Museo della Città romana di Claterna, inaugurato lo scorso 30 marzo 2019 nel Palazzo della Cultura a Ozzano dell’Emilia.
Dopo l’apertura nel 2010 di uno spazio espositivo dedicato all’area archeologica di Claterna, l’esperienza della mostra/museo maturata all’interno del Progetto Civitas Claterna viene istituzionalizzata ed ereditata dal nuovo Museo che, ampliato e riallestito rispetto alla precedente esposizione, diventa un nuovo elemento attivo nella valorizzazione storico-archeologica del territorio, in sinergia con gli Enti scientifici di riferimento e le associazioni culturali territoriali già operanti in quest’ambito, quali il Centro Studi Claterna “Giorgio Bardella e Aureliano Dondi”. Questa ulteriore fase di musealizzazione consente una più ampia conoscenza e fruibilità da parte di tutti e si pone come una tappa significativa nel lungo percorso di indagine storico-archeologica rivolta al territorio ozzanese e non solo, dedicando il proprio spazio espositivo alle conoscenze acquisite sul sito archeologico di Claterna. L’obiettivo è quello di raccontare le vicende che caratterizzano la storia della città romana di Claterna e del territorio di Ozzano sviluppando, attraverso l’esposizione di reperti e di alcuni materiali particolarmente significativi ed evocativi, un racconto storico completo ed attrattivo che illustra le origini dell’antica città e la sua riscoperta, proseguendo con la struttura urbanistica e le caratteristiche dei principali spazi urbani, pubblici e privati, per terminare con un richiamo alle indagini e ricerche attualmente in corso.
Le ricerche avviate alla fine dell’Ottocento con le prime eccezionali scoperte, la prosecuzione delle indagini con le più moderne tecnologie, l’avvio di ampi progetti di studio e di sperimentazioni di tecniche antiche, il coinvolgimento di studenti di licei impegnati in esperienza di alternanza scuola-lavoro saranno presentate nella giornata di studi al museo civico Archeologico di Bologna, che custodisce i reperti archeologici provenienti dai primi scavi effettuati a Claterna nel XIX secolo e ha concesso in prestito al nuovo Museo uno degli oggetti più significativi della città romana.
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