Archivio tag | mostra “Pompeii. The Exhibition”

Bilancio 2022. All’Egizio quasi 900mila visitatori. Al Mann, raddoppiati gli ingressi e ora si punta al milione con grandi mostre. A Ercolano dodici mesi ricchi di eventi con quasi mezzo milione di visitatori

torino_egizio_bilancio-2022_locandinaDa Nord a Sud, primi numeri a bilancio di un anno molto positivo per i luoghi della Cultura. Il museo Egizio di Torino è il più stringato: “Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 ci siete venuti a trovare in 898.500. Vi ringraziamo uno ad uno per averci sostenuti ed affiancati fino a questo risultato”.

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Visitatori alla mostra “I Bizantini” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Più articolato il messaggio lanciato dal museo Archeologico nazionale di Napoli. Il 2022 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli si conclude con un’evidente conferma del trend della ripartenza dopo l’emergenza pandemica: gli ingressi sono stati circa 450mila, in crescita del 126% rispetto al 2021. Oltre il 63% del totale sono stati i visitatori paganti. Soddisfatto il direttore del Mann, Paolo Giulierini, che analizza l’affluenza dello scorso anno, guardando al futuro: “Se all’appello non fossero ancora mancate le scuole, potremmo parlare di ingressi 2022 ai livelli del 2019, l’anno record pre-Covid, rispetto al quale abbiamo però in percentuale un 17 per cento in più di paganti. Si tratta di dati molto positivi a conferma della generale tendenza in crescita dei flussi, e che premiano il nostro lavoro, quello di un Museo dall’offerta ricca e attrattiva, sempre aperto anche mentre si andava rinnovando con importanti cantieri.  Ambasciatore di Napoli e dell’Italia nel mondo come dimostrano i numeri delle mostre in Italia e all’estero. Nel 2023 con l’apertura totale degli spazi e due super due mostre, ‘Alessandro e l’Oriente’ e ‘Picasso e il Mann’, lanciamo l’ambizioso obiettivo del milione di visitatori. Ci aspetta un Mann come neppure i napoletani ricordano di averlo mai visto, con l’apertura delle sale storiche dell’ala occidentale destinate alla Campania Romana. E mai così esteso, con l’avvio del cantiere delle nuove sale sotterranee, servizi e collegamento alle metro, protagonista della rigenerazione urbana”.

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La recente inaugurazione a Shangai, in Cina, della mostra “A world of beauty” con alcuni capolavori del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto iic-shangai)

​​Inoltre, da un’analisi dei prestiti delle opere del Mann all’estero e in Italia, si può stimare che nel 2022 i capolavori dell’Istituto, provenienti anche dai ricchissimi depositi, siano stati ammirati da quasi 700mila persone: oltre 473mila i visitatori della mostra itinerante “Pompeii”, realizzata in Giappone con centocinquanta reperti del Mann; circa 100mila i biglietti staccati a Suzhou per l’esposizione sugli Etruschi; 90mila le presenze tra Pittsburgh e New York per percorsi sempre basati su significativi prestiti del Museo. E non solo: aperta da dieci giorni a Shangai, l’esposizione sulla bellezza, che ha come star la Venere Callipige, ha registrato già 25mila visitatori. Nel 2022 (in alcuni casi concluse anche nel 2023), le mostre con manufatti del Museo in giro per il mondo sono state 43 (23 in Italia, 14 in Europa, 4 in Asia, 2 negli Stati Uniti); nel Bel Paese, da menzionare il successo dell’allestimento “I pittori di Pompei” che, al museo civico Archeologico di Bologna, ha fatto registrare da fine settembre 33mila presenze (in mostra, vi sono cento splendidi affreschi del Mann).

napoli_mann_promozione-openMann-2022_locandinaNello scorso anno, il Museo ha viaggiato molto anche sui canali digitali: rispettivamente 95mila, 85mila e 14mila i seguaci di Instagram, Facebook e Twitter, mentre si lavora all’implementazione delle pagine Tik Tok e Youtube, che ha registrato 41mila visualizzazioni a fronte delle 27mila del 2021. Buon riscontro anche per il videogioco “Father and son2”, disponibile da luglio su Google Play e App Store e scaricato da 35mila utenti. Nel 2022, infine, confermato il successo della campagna abbonamenti OpenMANN con circa 3mila sottoscrizioni.

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Visitatori al parco archeologico di Ercolano (foto paerco)

Il 2022 anno di innovazione al Parco di Ercolano, dodici mesi ricchi di eventi e di visitatori. Il 2022 per il parco archeologico di Ercolano ha rappresentato la vera rinascita dopo gli anni bui della pandemia da Coronavirus. Sono stati 436.855 i visitatori che hanno varcato la soglia dell’ingresso del sito, rispetto ai 155.154 dello scorso anno. Proficue e costanti le azioni di connessione del Parco con il territorio, prima fra tutte l’apertura nella Reggia di Portici della mostra ‘Materia. Il legno che non bruciò a Ercolano’, viaggio immersivo nelle mille trame degli straordinari ed unici oggetti e mobili di legno dell’antica Ercolano; come numerose sono state le iniziative condivise con il territorio, tra le quali l’illuminazione in diverse occasioni dell’ingresso di Corso Resina, simbolicamente il nodo che collega l’antico al moderno, il sito archeologico alla città moderna di Ercolano.

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Ciro Bonajuto, sindaco di Ercolano, e Francesco Sirano, direttore del parco archeologico di Ercolano (foto paerco)

“Il 2022 è stato un anno di apertura e attenzione verso i differenti pubblici che frequentano questo straordinario sito UNESCO”, interviene il direttore Francesco Sirano. “Abbiamo lavorato per gli appassionati con il ciclo di incontri de Gli Ozi di Ercole, per coloro che sono interessati agli aspetti ecologici e del buon vivere con i Laboratori del gusto, abbiamo aperto le porte dei nostri cantieri con I Close Up, abbiamo coinvolto turisti e curiosi con i Venerdì di Ercolano, arricchito l’offerta culturale con l’apertura della Casa della Gemma e la pubblicazione di una nuova guida breve del sito; vogliamo essere un sito Pets Friendly e stiamo sperimentando la visita in compagnia dei nostri amici a quattro zampe. L’anno si è concluso con l‘apertura della Mostra Materia, un progetto di ricerca non solo storico archeologica ma anche museografica per restituire alla comunità locale e al pubblico internazionale l’esperienza dei rarissimi legni e mobili dell’antica Ercolano attraverso un progetto condiviso con altri Enti e attori del territorio. Un grazie al nostro pubblico che ci segue costantemente al quale offriremo un 2023 altrettanto ricco di esperienze, e un grazie particolare allo staff del Parco e al tema del partner privato della Fondazione filantropica senza scopo di lucro Packard Humanities Institute che quotidianamente si dedica alla conservazione e valorizzazione di un luogo tanto magico”.

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Visitatori al Teatro antico di Ercolano con caschi, mantelline e torce (foto paerco)

Dopo la lunga pausa dovuta allo stato emergenziale, nel 2022 è stato inoltre riaperto il percorso sotterraneo del Teatro Antico, esperienza speleologica che trasporta indietro nei secoli. L’anno trascorso ha visto protagonista il Parco Maiuri con la rassegna I laboratori del gusto, ciclo di incontri per valorizzare la cultura del cibo, attraverso il dialogo e la gioia di stare insieme, imparando a conoscere da vicino i prodotti del territorio vesuviano, a partire dalle loro antiche origini fino al loro all’utilizzo nella odierna gastronomia. Nel 2022 è stata riproposta la fortunata rassegna ‘Gli Ozi di Ercole, Il materiale della vita/La vita materiale’, che registrando continui sold out, ha dato voce alla cultura materiale, al desiderio, all’appetito in un costante rimpallo tra antico e moderno.

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Una app guida i ragazzi autistici in visita al parco archeologico di Ercolano (foto paerco)

L’appuntamento che corona la capacità di inclusione del Parco del 2022 è stato il lancio della App per guidare nella visita gli autistici: a disposizione dei ragazzi dei dispositivi con un’applicazione basata su di un software appositamente studiato per facilitare il coinvolgimento dei bambini con disturbo dello spettro autistico. Una speciale guida alla visita, progettata da esperti del settore per consentire la fruizione dell’area con indicazioni e approfondimenti in base ai tempi e alle peculiarità degli ospiti. Molto buono infine il riscontro per il 2022 dell’abbonamento ‘Un anno=un giorno’, che offre la possibilità di visitare il sito archeologico per un intero anno al costo di 13 euro, lo stesso di un biglietto singolo; tanto che si ripropone per l’anno 2023 la stessa promozione.

Mostre, convegni, restauri, scavi archeologici, scambi culturali: siglato protocollo di collaborazione tra il museo Archeologico nazionale di Napoli, gli Scavi di Pompei e il museo Ermitage di San Pietroburgo

I firmatari del protocollo di San Pietroburgo: da sinistra, Massimo Osanna (Pompei), Paolo Giulierini (Mann), Michail Piotrovskij (Ermitage)

I firmatari del protocollo di San Pietroburgo: da sinistra, Massimo Osanna (Pompei), Paolo Giulierini (Mann), Michail Piotrovskij (Ermitage)

Il museo statale dell'Ermitage di San Pietroburgo

Il museo statale dell’Ermitage di San Pietroburgo

Il museo Archeologico nazionale di Napoli

Il museo Archeologico nazionale di Napoli

Il sito archeologico di Pompei

Il sito archeologico di Pompei

L’Ermitage sbarca a Napoli e mette radici alle falde del Vesuvio. L’accordo di collaborazione tra gli Scavi di Pompei, il museo Archeologico nazionale di Napoli (Mann) e il prestigioso museo di San Pietroburgo è stato siglato il 10 novembre 2016 nella storica città russa dal direttore del museo statale Ermitage, Michail Piotrovskij, il direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli, Paolo Giulierini e il direttore generale di Pompei, Massimo Osanna. L’obiettivo è ambizioso: preparare e realizzare un programma di collaborazione culturale e scientifica tra le tre Istituzioni. A darne notizia è stato il ministro ai Beni culturali Dario Franceschini in visita a Napoli. “Il protocollo della durata di quattro anni – spiega – prevede una condivisione di esperienze e competenze nel campo dello scavo archeologico, lo scambio di mostre e la realizzazione congiunta di progetti espositivi e, inoltre, stage di studio tra i collaboratori scientifici e gli specialisti nel campo della storia dell’arte, dell’archeologia, dell’eredità culturale, della museologia, della conservazione e del restauro; l’attuazione di conferenze scientifiche, convegni, seminari, tavole rotonde, sulle problematiche della storia dell’arte, dell’eredità culturale, della museologia, della conservazione, del restauro e della gestione dei Beni Culturali; il confronto in merito all’utilizzo di sistemi e tecnologie innovative applicate ai beni culturali con particolare riferimento alla digitalizzazione, all’archiviazione, all’applicazione di realtà aumentate e multimedialità finalizzati alla valorizzazione del patrimonio, alla sua conservazione e fruizione pubblica e specialistica; lo studio e confronto sulle nuove forme di approccio e di diffusione della conoscenza, anche attraverso l’interdisciplinarità delle arti, dei patrimoni archeologici e delle eredità storico-artistiche; l’attivazione di borse di studio e la partecipazione reciproca ad attività di indagine e campagne di scavo sulla base di ricerche e progetti condivisi”. Secondo Giulierini “un protocollo con l’Ermitage, il più grande museo del mondo, vale più di una partecipazione a una Borsa del turismo, perché significa disseminare in Russia non solo l’immagine del Mann, ma anche quella della città e di tutta la Campania. E soprattutto fare in modo che i depositi di via Foria continuino a generare profitto senza depauperare l’esposizione permanente”. Il protocollo di San Pietroburgo è la seconda collaborazione internazionale siglata insieme da Pompei e Mann dopo quella per la mostra “Pompeii. The Exhibition” in tour negli Usa fino a maggio 2018 con tappe a Kansas City, Portland e Tampa.