Roma. Sette serate al chiaro di luna: al via il ciclo di aperture serali straordinarie del Mausoleo di Sant’Elena a cura del responsabile del sito Rocco Bochicchio, con possibilità di visitare le adiacenti Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro
Domenica 14 settembre 2025 inizia un ciclo di aperture serali straordinarie del Mausoleo di Sant’Elena, sito in via Casilina 641 a Roma, promosse dalla soprintendenza speciale ABAP di Roma. Solenne, maestoso, fonte di storia e di storie: il Mausoleo di Sant’Elena, il monumento che dà il nome al quartiere di Tor Pignattara, apre anche di notte. Il ciclo di appuntamenti, a cura del responsabile del sito Rocco Bochicchio, prevede visite libere, gratuite e senza prenotazione, dalle 18.30 alle 22, con ultimo ingresso alle 21.15. Il calendario completo delle aperure serali: 14 e 27 settembre 2025, 11 e 25 ottobre 2025, 8 e 22 novembre 2025, 6 dicembre. Sette serate per visitare il Mausoleo di Sant’Elena al chiaro di luna Nelle stesse serate è possibile visitare le adiacenti Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro. Le visite, a cura della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra sono previste alle ore 19 con biglietto ordinario. Per visitare le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro è consigliato prenotare scrivendo a: santimarcellinoepietro@gmail.com
Roma. Ogni sabato di ottobre visite serali gratuite al mausoleo di Sant’Elena
È stata nominata Augusta, uno dei più alti riconoscimenti dell’impero, il suo volto è stato riprodotto in monete e sculture, e malgrado fosse di umili origini è stata una delle figure cardine della storia antica. A Elena, la madre di Costantino, è dedicato il ciclo di aperture serali straordinarie del Mausoleo di via Casilina 641 promosso dalla soprintendenza speciale di Roma. Il Mausoleo di Sant’Elena sarà aperto ogni sabato di ottobre 2024, dalle 19 alle 22, ultimo ingresso alle 21.30. Le visite serali sono libere, gratuite e senza prenotazione.
Roma. Per GEP 2024 la Soprintendenza Speciale di Roma promuove un ricco programma di appuntamenti dal centro alla periferia: visite guidate, laboratori, convegni, aperture straordinarie ed eventi legati al patrimonio immateriale
Visite guidate, eventi, laboratori e incontri: tutto pronto per le GEP 2024. La Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, promuove un ricco programma di eventi e di iniziative in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Siti archeologici, palazzi, basiliche, un viaggio emozionante dal centro alla periferia per conoscere i tesori meno noti della città di Roma in una luce diversa. Il 28 e il 29 settembre 2024, sono tantissimi gli appuntamenti da mettere in agenda per conoscere le attività e i luoghi della cultura più ‘preziosi’ della Soprintendenza Speciale di Roma.
GLI APPUNTAMENTI DI SABATO 28 SETTEMBRE 2024

Il sito della Fonte di Anna Perenna (foto ssabap-roma)
La Fonte di Anna Perenna, il nuovo allestimento del sito. La fonte di Anna Perenna è stata rinvenuta nel 1999 durante gli scavi per un parcheggio interrato all’angolo tra piazza Euclide e via G. Dal Monte, nel quartiere Parioli a nord di Roma. Lo scavo ha portato alla luce i resti di una fontana con iscrizioni che riportano il nome di Anna Perenna, un’antica divinità festeggiata nel primitivo Capodanno romano, a marzo, così come racconta Ovidio nei Fasti. Nella cisterna retrostante la fontana sono stati trovati nel fango rappreso diversi oggetti utilizzati per pratiche magiche e riti religiosi: laminette in piombo con maledizioni, contenitori di piombo contenenti figurine antropomorfe, un pentolone di rame e diverse monete e lucerne. Questi ed altri oggetti sono oggi conservati presso il MNR – Terme di Diocleziano. La scoperta dei rituali magici praticati alla fontana di Anna Perenna, con la presenza di contenitori sigillati ermeticamente con vere e proprie “bambole voodoo” al loro interno, ha completamente cambiato la prospettiva e le conoscenze sul rapporto degli antichi con la sfera magico-religiosa. Il sito riapre dopo la pausa imposta dal Covid19, successivamente ai lavori realizzati nel sito nel corso del 2023 e del 2024 che hanno previsto il restauro dei resti archeologici, un nuovo impianto illuminotecnico dal carattere evocativo e la realizzazione di un breve filmato esplicativo. Le visite si terranno sabato 28 settembre alle 9.40 -10.40 -11.40 -12.40, sono gratuite con prenotazione obbligatoria compilando l’apposito modulo.

Lo Spazio Sottosopra nell’area archeologica del Testaccio a Roma (foto ssabap-roma)
Apertura dell’area archeologica di Testaccio e dello spazio di Sottosopra. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, che quest’anno coincide con la Giornata Mondiale delle Persone Sorde, sabato 28 settembre l’area archeologica del Mercato di Testaccio diventerà la sede di “NewpoLIS – Piccoli mercanti d’arte”, un evento speciale rivolto ai più piccoli e alle famiglie curato dal Servizio educativo della Soprintendenza Speciale di Roma con la cooperativa Il treno. L’appuntamento è alle ore 9.45 presso l’ingresso dell’area di Sottosopra. L’attività è rivolta ai bambini nella fascia di età compresa tra i 7 e gli 11 anni e prevede laboratori ludico-didattici e una visita guidata speciale alla scoperta degli scavi di Sottosopra. La volontà è quella di coinvolgere contemporaneamente persone sorde e udenti e trovare all’interno di questa giornata una interazione facilitata dal personale che condurrà le attività. NewpoLis è un progetto che in futuro verrà proposto anche alle scuole, nel segno dell’inclusività e della contaminazione di linguaggi diversi. L’iniziativa del 28 settembre è con prenotazione obbligatoria scrivendo a segreteria@iltreno33.it.

Tor San Michele alla foce del Tevere (foto ssabap-roma)
Tor San Michele, Un patrimonio in cammino alla foce del Tevere. La giornata prevede alle ore 10.30 una visita guidata a cura dell’associazione culturale Quattro Sassi a Tor San Michele all’Idroscalo di Ostia (X Municipio di Roma): si tratta di una torre michelangiolesca posizionata alla foce del Tevere voluta da papa Pio V nel 1568 per la difesa del litorale laziale. Un intervento iniziale a cura della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma racconterà dei progetti di restauro e di valorizzazione futuri che interesseranno la Torre. Successivamente, i visitatori saranno accompagnati a visitare gli interni della torre fin sopra la piazza d’armi (la visita è su prenotazione). Negli spazi esterni della Torre, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, tutti i bambini potranno partecipare al laboratorio didattico dal titolo “Introduzione al birdwatching” a cura della Lipu Ostia. Nel pomeriggio, alle 16, è prevista una visita guidata a Tor Boacciana a circa 4 km da Tor San Michele, a cura del Parco Archeologico di Ostia Antica (su prenotazione).
Un viaggio nel Palazzo della Sapienza attraverso i disegni di Plautilla Bricci. Visite guidate gratuite in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio al Palazzo della Sapienza in corso Rinascimento per un evento speciale ispirato alla figura di Plautilla Bricci. “L’architettrice nella Roma di Borromini”, è il titolo dell’iniziativa realizzata dalla soprintendenza Speciale di Roma e dall’Archivio di Stato di Roma. Attraverso i disegni di Plautilla Bricci si snoderà il viaggio nel Palazzo della Sapienza. La storia del Palazzo della Sapienza ha inizio nel 1431 quando il pontefice Eugenio IV con bolla papale conferisce allo studium urbis le entrate della gabella del vino con l’impegno di costruire un collegio per studenti, una struttura che in circa due secoli avrebbe monumentalizzato un isolato del rione Sant’Eustachio, oggi sito tra l’omonima piazza, via del Teatro Valle, via degli Staderari, via dei Sediari, corso Rinascimento. Con i proventi della gabella l’Università romana nel 1433 acquista alcune case su via dei sediari in cui trasferisce la sede. certamente non si trattava ancora di edifici organizzati per l’insegnamento ma, all’uso medievale, di abitazioni per docenti nelle quali si tenevano le lezioni. tra il 1492 e il 1570 queste abitazioni/scuole sul versante sud vennero trasformate con l’aggiunta di portici sul cortile centrale, mentre il resto dell’isolato era ancora occupato da abitazioni private. nel 1579, grazie anche all’acquisto delle altre case dell’isolato. Inizia la costruzione dell’ala nord, verso via degli Staderari, e il complesso acquista uno schema planimetrico preciso: due ali con due scaloni simmetrici, unite da un corridoio sul lato di facciata intorno ad un cortile centrale. un impianto architettonico elaborato dalla metà del XIV secolo per le sedi universitarie e che ha nel Collegio di Spagna di Bologna, voluto dal cardinale Albornoz nel 1365, un preciso riferimento tipologico ma che si ritrova reinterpretato in varie parti d’Italia, come a esempio nel Palazzo della Sapienza a Pisa. A Roma tuttavia a condurre i lavori dal 1595 al 1602 è Giacomo Della Porta, allievo di Michelangelo e del Vignola, che prosegue con la costruzione dell’esedra su lato est, che diventerà poi la facciata della chiesa di Sant’Ivo, con il completamento delle nuove aule sul lato nord e del portico fino all’esedra. nel 1602 alla morte di Giacomo Della Porta i lavori vengono affidati a Giovanni Paolo Maggi che nel lato est sistema l’ingresso su via del Teatro Valle attraverso il proseguimento del loggiato sud. Nel 1632 Francesco Borromini viene nominato architetto della Fabbrica della Sapienza e, dopo la demolizione di un albergo esistente dietro l’esedra di inizia la costruzione della chiesa di Sant’Ivo e poi, nel 1665, la realizzazione della Biblioteca Alessandrina e delle quattro sale poligonali ai lati della chiesa. tra il 1659 e il 1664, realizza infine il prospetto nord con la costruzione del portico che definisce il nuovo ingresso su piazza Sant’Eustachio. Le visite si terranno sabato 28 settembre alle 16 e alle 17 e saranno a cura della responsabile Maria Cristina Lapenna. Le visite sono gratuite con prenotazione obbligatoria compilando l’apposito modulo.
GLI APPUNTAMENTI SERALI DI SABATO 28 SETTEMBRE

L’altare maggiore della basilica di Sant’Agostino a Roma (foto ssabap-roma)
La basilica di Sant’Agostino: tra Rinascimento e Età Moderna. La chiesa di Sant’Agostino, situata nell’omonima piazza, venne eretta a partire dal XIV secolo, quando gli agostiniani, che già officiavano nella piccola chiesa di San Trifone in Posterula, decisero di costruire una nuova struttura per il loro convento e di dedicarla al santo ispiratore dell’ordine. Il nuovo edificio, ultimato soltanto nel 1420, risultò però di dimensioni troppo contenute per le esigenze della comunità religiosa ed era inoltre soggetto a continue piene del Tevere. Per questo motivo, tra il 1479 ed il 1483, per volontà del cardinale francese Guillaume d’Estouteville, la chiesa venne riedificata e rialzata dal piano stradale tramite una scalinata. Soltanto nel 1484 gli agostiniani vi si trasferirono, lasciando la chiesa di San Trifone alla Confraternita del Ss. Sacramento. Tra il 1746 e il 1750 Luigi Vanvitelli ingrandì il convento e trasformò radicalmente anche l’interno della chiesa, modificando la cupola emisferica con una volta a catino, aggiungendo le volute laterali della facciata e trasformando il campanile cuspidato quattrocentesco in una torre quadrata. All’interno della basilica si conservano importanti opere d’arte risalenti a varie epoche; tra queste si ricordano la Madonna del Parto di Jacopo Tatti detto “il Sansovino”, l’affresco raffigurante il Profeta Isaia di Raffaello, la Madonna dei Pellegrini di Caravaggio, le tele di Guercino e di Lanfranco che ornano cappella di Sant’Agostino e il grandioso altare maggiore marmoreo, progettato da Bernini e realizzato da Orazio Torriani. Le pareti e la volta della navata centrale, oggetto di un accurato restauro curato dalla SSABAP da poco concluso, ospitano un monumentale ciclo di affreschi con Storie della vita della Vergine e Storie e figure del Vecchio Testamento, realizzato fra il 1858 ed il 1868 dal Pietro Gagliardi. In occasione delle Giornate europee del Patrimonio 2024 la Soprintendenza Speciale ha promosso un’apertura straordinaria serale con visite guidate gratuite alle 19.30, alle 20.30 e alle 21.30 con prenotazione obbligatoria compilando l’apposito modulo

Il mausoleo di Sant’Elena a Roma (foto ssabap roma)
Mausoleo di Sant’Elena apertura straordinaria serale. Maestoso e monumentale. In origine era arricchito da decorazioni e sovrastato da un’imponente cupola alla base della quale, forse per alleggerire il peso della struttura, furono inserite delle anfore vuote, dette pignatte, oggi restaurate e ancora visibili. Da questa caratteristica la zona avrebbe preso la denominazione di “Torre Pignattara” attestata a partire dal 1547 dando il nome al quartiere moderno. Il Mausoleo di Sant’Elena e il suo Antiquarium saranno eccezionalmente aperti di sera in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Sabato 28 settembre il monumento in via Casilina 641 sarà aperto con visite libere dalle 19 alle 22, ultimo ingresso alle 21.30. L’evento è curato dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, in accordo con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra che ha in gestione il monumento insieme alle adiacenti Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro.

Il fascino delle Terme di Caracalla illuminate per le aperture serali (foto fabio caricchia)
Terme di Caracalla apertura serale straordinaria, ingresso con biglietto simbolico di 1 euro. “Tra le opere pubbliche che egli lasciò a Roma, vi furono le magnifiche Terme che portano il suo nome, la cui sala per i bagni caldi è costruita, secondo gli architetti, con una tecnica che non si può riprodurre con nessun tipo di imitazione”. Così nella Historia Augusta si descrivono le magnifiche Terme di Caracalla. Queste sono uno dei complessi termali più grandi e conservati dell’antichità, realizzate nella parte meridionale della città ed inaugurate per iniziativa di Caracalla nel 216 d.C. La pianta rettangolare è tipica delle grandi terme imperiali e le imponenti strutture, articolate nei diversi ambienti, riescono ancora ad evocare la vita e le attività degli antichi frequentatori e suggeriscono il lusso che le caratterizzava. Le terme, infatti, non erano solo un edificio per il bagno, lo sport e la cura del corpo, ma anche un luogo per il passeggio e lo studio. Si entrava nel corpo centrale dell’edificio da quattro porte sulla facciata nord-orientale. Sull’asse centrale si possono osservare in sequenza il calidarium, il tepidarium, il frigidarium e la natatio. Ai lati di questo asse sono disposti simmetricamente altri ambienti attorno alle due palestre. Ancora oggi le distese dei mosaici, i resti delle vasche e della decorazione architettonica, conservata negli estesi sotterranei, suggeriscono chiaramente il programma decorativo originario che le rende uno dei gioielli di Roma antica. Per l’approvvigionamento idrico fu creato un ramo speciale dell’Aqua Marcia, l’Aqua Antoniniana. Un recente intervento ha riportato l’acqua nelle Terme di Caracalla mediante l’installazione permanente di uno specchio d’acqua davanti al calidarium arricchita con suggestivi giochi d’acqua e di luce evocativi dell’antica atmosfera. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, la Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, promuove l’apertura serale straordinaria delle Terme di Caracalla con visite guidate al costo simbolico di 1 euro. I biglietti sono disponibili presso la biglietteria on line di Musei italiani e. Si specifica che le visite sono previste alle 20.15, alle 20.25, alle 21, alle 21.15 e alle 21.50 e sono della durata di 40 minuti, l’orario di fine visita inserita nello slot orario della biglietteria è puramente indicativo. Ad accompagnare i gruppi di massimo 40 partecipanti per turno ci saranno due guide specializzate.
GLI APPUNTAMENTI DIURNI DI SABATO 28 E DOMENICA 29 SETTEMBRE

Un prezioso pavimento a marmi colorati nella Villa di Livia a Prima Porta (Roma) (foto fabio caricchia)
Villa di Livia – A casa della prima imperatrice di Roma. La Villa di Livia è un incantevole luogo di otium dove l’imperatore Augusto e la moglie Livia solevano trascorrere il tempo libero lontani dagli affanni di Roma. Ricca di vegetazione e famosa per il suo lauretum, è stata riscoperta nel 1863, quando è tornata alla luce la celebre statua di Augusto, ora ai Musei Vaticani e la stanza sotterranea con l’affresco di giardino poi staccata ed ora uno dei gioielli di Palazzo Massimo. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024 il sito sarà aperto al pubblico sabato 28 e domenica 29 settembre dalle 10.30 alle 18.30, ultimo ingresso alle 17.30. Le visite sono libere e gratuite.

Il modellino dell’Arco quadrifronte inglobato nel Medioevo in una chiesa fortificata, esposto nell’Antiquarium dell’Arco di Malborghetto (foto ssabap-roma)
Arco di Costantino – Il sogno prima della battaglia. L’Arco di Malborghetto fu costruito dall’imperatore Costantino in ricordo del suo sogno premonitore prima della battaglia contro Costantino del 28 ottobre 312. Intorno ad esso nei secoli sorse un piccolo borgo e si perse la memoria dell’imperatore, poi ritrovata con studi recenti della Soprintendenza. Nell’Arco è situato un piccolo Museo contenente materiali provenienti dagli scavi nell’area di Roma Nord. In occasione delle Giornate europee del Patrimonio la Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, promuove l’apertura straordinaria del complesso archeologico con visite libere, gratuite, senza prenotazione. Apertura sabato 28 settembre dalle 10.30 alle 21.30, ultimo ingresso alle 20.30 e domenica 29 settembre dalle 10.30 alle 18.30, ultimo ingresso alle 17.30.

La basilica sotterranea di Porta Maggiore (foto ssabap-roma)
I misteri della Basilica sotterranea di Porta Maggiore. La Basilica di Porta Maggiore non ha confronti: è unica nel suo genere. Un edificio sotterraneo, situato a 9 metri di profondità, a forma di basilica – prima attestazione a Roma, con vestibolo, atrio e aula basilicale, coperte di stucchi. Le scene rappresentate nei raffinati stucchi sono scene con divinità, oggetti rituali, ma anche scene di genere con giochi di bambini o giocolieri. Datata al I secolo d.C., ne è incerta la funzione: forse sede di Neopitagorici o funeraria. O forse entrambe. I segreti della Basilica sotterranea di Porta Maggiore si svelano sabato 28 e domenica 29 settembre in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio con visite guidate gratuite con prenotazione obbligatoria compilando l’apposito modulo
Patrimonio in cammino, verso l’Ecomuseo di Roma Ovest. La Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024 promuove un evento speciale dedicato al progetto dell’Ecomuseo di Roma Ovest. Patrimonio in Cammino è il tema delle GEP che si terranno in tutta Europa il 28 e il 29 settembre e in cammino è il processo di realizzazione dell’Ecomuseo, inserito tra i progetti del PNRR. Una pratica museale nata in Francia negli anni ’70 del secolo scorso che si è diffusa in ogni parte del mondo e che mette al centro le esperienze di chi vive in un determinato territorio. Il progetto ideato dal Responsabile dell’Area funzionale Patrimonio DEA e Immateriale, Alessio De Cristofaro, ha iniziato a muovere i primi passi in primavera coinvolgendo associazioni, gruppi informali, cittadini, residenti nei territori dei Municipi XII, XIII e XIV che sono inseriti nella mappa del costituendo Ecomuseo di Roma Ovest. Le Giornate Europee del Patrimonio saranno l’occasione per incontrarsi e mettersi in dialogo con antropologi, attivisti, istituzioni e rappresentanti di esperienze ecomuseali già realizzate. Due giorni per fare rete, costruire insieme, valorizzare e promuovere le anime del progetto, imparare e scambiare competenze in un clima di festa.
Sabato 28 settembre la sede della manifestazione è la Cascina di Sotto, in via di Boccea 922. La mattinata sarà dedicata all’incontro “Ecomusei e Patrimonio immateriale”. La manifestazione sarà inaugurata dal saluto del Soprintendente Speciale Daniela Porro, con l’introduzione del responsabile del progetto Alessio De Cristofaro e gli interventi di Roberta Pardi, funzionario archeologo responsabile Municipio XIV su Ricostruire l’Ipogeo degli Ottavi: il progetto di valorizzazione digitale e di Alessia Argento, funzionario archeologo responsabile Municipio XII, su La Villa di Colonnacce: un progetto di riqualificazione. Seguiranno l’intervento del Dirigente dell’Area Comunicazione e Promozione dei Servizi Culturali della Regione Lazio, Roberto Ottaviani, e un focus su Ecomuseo Parco di Centocelle a cura di Giovanni Figà Talamanca. Ecomusei, patrimonio e cultura è il tema affrontato dallo storico e docente, già presidente ICOM, Daniele Jalla, seguirà un approfondimento sulle esperienze dell’Ecomuseo della via Latina con Vito Lattanzi in dialogo con Marco Vigliotti e dell’Ecomuseo del Litorale romano con Alessandro Portelli in dialogo con Paolo Isaja. La mattinata si concluderà con una tavola rotonda Il costituendo Ecomuseo di Roma Ovest, coordinata da Francesco Aliberti e Marcello Tagliente, con gli interventi del Presidente del Municipio XIV Marco Della Porta e dell’assessore alla Rigenerazione urbana e periferie, Giuseppe Strazzera, del Presidente del Municipio XIII, Sabrina Giuseppetti e dell’assessore allo sviluppo locale Cinzia Giardini, del Presidente del Municipio XII, Elio Tomassetti e dell’assessore alle Politiche dei lavori pubblici Francesco Geraci. La seconda parte della giornata sarà dedicata al patrimonio immateriale dell’Ecomuseo di Roma Ovest con una introduzione a cura di Alessandra Broccolini dal titolo Le rievocazioni storiche tra festa, storia e patrimonio culturale immateriale. Si terranno la Rievocazione storica del Palio dei fontanili, a cura della Proloco Testa di Lepre, un’esibizione di Danze medievali, a cura della Compagnia dei Virelai e per chiudere i Balli popolari, a cura dell’associazione culturale Lucchina-Ottavia. Per tutta la giornata ci sarà un info point delle Associazioni aderenti al progetto.
Domenica 29 settembre la carovana del costituendo Ecomuseo si sposterà al Museo pleistocenico La Polledrara di Cecanibbio dove dalle 10 alle 18, si terranno quattro visite guidate con prenotazione obbligatoria, compilando l’apposito modulo, al Museo a cura della Soprintendenza Speciale di Roma con Federica Marano. Dalle 10 alle 18 nell’area esterna al Museo sarà allestito il villaggio delle associazioni che hanno aderito al percorso dell’Ecomuseo di Roma Ovest che presenteranno le loro attività come il Laboratorio di uncinetto e riciclo creativo, a cura dell’associazione Ilfilocheciunisce ODV, il Laboratorio ambientale, a cura dell’associazione Amici degli alberi Ottavia, il Laboratorio di archeologia sperimentale La scheggiatura della pietra nel Paleolitico, a cura della Soprintendenza Speciale di Roma con la cooperativa Matrix 96, il Laboratorio didattico-rievocativo, a cura di Protectores Domini Nostri, un percorso di tutela attiva del territorio Casal Selce: passato e presente, a cura del Comitato DIfendiamo San Selce, un’esperienza di Archeotrekking alla Villa romana di Valle Santa, a cura di Soprintendenza Speciale in collaborazione con l’associazione Cornelia Antiqua, un laboratorio di tecniche di Survival dalla sussistenza primitiva all’età moderna, a cura di Endas con l’associazione Monolitik survival e un’attività di visual thinking strategies a cura dell’associazione Vtsitalia. Tutte le attività sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Roma. La soprintendenza speciale propone la visita guidata al mausoleo di Sant’Elena e alle catacombe dei SS. Marcellino e Pietro

Il Mausoleo di sant’Elena a Roma in una spettacolare immagine (foto ssabap-roma)
“Siete curiosi di sapere la storia e le vicende di Costantino? Allora vi aspettiamo al Mausoleo di Sant’Elena per effettuare una visita guidata insieme con le Catacombe dei SS. Marcellino e Pietro”. È l’invito lanciato dalla soprintendenza speciale di Roma. Il Mausoleo di Sant’Elena e le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro sono aperte tutti i giorni, ad eccezione del giovedì, con visite alle 10, alle 11, alle 15 e alle 16. Il costo del biglietto della catacomba è di 10 euro (7 in caso di riduzione) e comprende la guida. Il costo invece del biglietto del Mausoleo con annesso Antiquarium è di 3 euro e si può visitare in autonomia. Le visite in italiano sono alle 10 e 15 mentre alle 11 e 16 tendenzialmente le visite sono effettuate nella lingua inglese, francese e spagnolo. Prenotazione obbligatoria scrivendo a santimarcellinoepietro@gmail.com oppure telefonando a 339 65 28 887.

L’Antiquarium al mausoleo di Sant’Elena a Roma (foto ssabap roma)
La storia del Mausoleo che dà il nome al quartiere di Tor Pignattara è fortemente legata all’imperatore Costantino del quale ricorre oggi l’anniversario della nascita. Costantino nacque il 27 febbraio forse del 272 o del 273 a Naisso (Niš in Illirico), regione che nel III secolo diede i natali a diversi futuri imperatori. Era di estrazione non altolocata: il padre Costanzo Cloro proveniva da una famiglia di modeste condizioni e, dopo una brillante carriera militare, riuscì ad arrivare ai vertici dello Stato. Ancora più umile era sua madre Elena, definita da Sant’Ambrogio stabularia, ovvero una locandiera. Cresciuto in un ambiente sicuramente non facile, dimostrò fin da subito l’ambizione e la determinazione per raggiungere il comando assoluto dell’impero. Comando che una volta ottenuto, mantenne per trentuno anni (il secondo più lungo dopo Augusto).
Roma. Nel 2022 ottomila visitatori al Mausoleo di Sant’Elena e le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro: “Un anno davvero ricco di soddisfazioni e di traguardi”

L’Antiquarium al mausoleo di Sant’Elena a Roma (foto ssabap roma)

La chiesa dei Santi Marcellino e Pietro a Roma (foto ssabap roma)
Ottomila visitatori in dodici mesi di visite guidate, iniziative, eventi teatralizzati e progetti in cantiere. È il bilancio più che lusinghiero dell’anno appena trascorso per il Mausoleo di Sant’Elena e le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro a Roma: il 2022 è stato davvero ricco di soddisfazioni e di traguardi. “Abbiamo condiviso esperienze importanti come Letture al Mausoleo, la prima rassegna letteraria realizzata in occasione del Maggio dei Libri al Mausoleo di Sant’Elena e le visite guidate teatralizzati di Sguardi di Storia”, spiegano alla soprintendenza speciale di Roma. Nel 2014 le Catacombe sono state aperte al pubblico e poi nel 2019 il percorso di visita si è arricchito con l’apertura del Mausoleo e del suo Antiquarium. “Superato il periodo duro della pandemia, durante il quale come tutti siamo stati chiusi e limitati negli ingressi”, ricordano in Ssabap, “siamo ripartiti guidati sempre dalla passione di far conoscere ai nostri visitatori il tesoro archeologico custodito lungo la via Casilina moderna”. Un impegno congiunto della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e della Soprintendenza Speciale di Roma che quotidianamente in collaborazione con la Parrocchia dei Santi Marcellino e Pietro, gestita dalla congregazione dei Padri Cavanis, rende possibili le visite e i diversi eventi all’interno del complesso “Ad Duas Lauros”.
Roma. San Valentino nell’Antiquarium del Mausoleo di Sant’Elena con la dichiarazione d’amore di Aurelio Auluzano e la sua sposa impressa nella pietra

Nel giorno degli innamorati, una storia d’amore che ha attraversato il tempo per continuare a trasmettere il senso dell’unione coniugale. Protagonisti di una dichiarazione impressa nella pietra sono Aurelio Auluzano e la sua sposa benemerita che lo consola per la sua perdita: “Ora ti prego di smetterla con il dolore e le lacrime o carissimo sposo e ti imploro di vivere stretto alla nostra prole finché, lieta di rivederti, quando la morte ti chiamerà in questo luogo potrò accogliere te che vaghi negli Inferi. Questa casa eterna sarà il nostro talamo”. La lastra è esposta nell’Antiquarium del Mausoleo di Sant’Elena che oggi, 14 febbraio 2022, è aperto alle visite. “A San Valentino scambiamoci l’amore per l’Arte”. Domenica 20 febbraio 2022 il Mausoleo di Sant’Elena tornerà a ospitare “Sguardi di Storia, visite guidate teatralizzate”. L’appuntamento è alle 10 la prenotazione è obbligatoria scrivendo a santimarcellinoepietro@gmail.com.
Roma. Al Mausoleo di Sant’Elena sulla Casilina al via “Sguardi d’Autore”: speciale visita guidata teatralizzata, durante la quale l’imperatore Costantino, l’artigiano Eutropos, l’eques Iulius Lucius, Papa Damaso prenderanno voce letteralmente con Giulia Anglani e Federico De Luca. Prenotazione obbligatoria e Super GreenPass

I monumenti non hanno solo una funzione di testimonianza storica, ma restano come luoghi ‘parlanti’ che raccontano una storia in relazione con il territorio circostante. Il Mausoleo di Sant’Elena sulla via Casilina ne è un esempio. L’imperatore Costantino, l’artigiano Eutropos, l’eques Iulius Lucius, Papa Damaso le loro vicende prenderanno voce… letteralmente. Una novità attende i visitatori del mausoleo di Sant’Elena in questo primo mese del 2022: “Sguardi di storia”, nuovo evento teatralizzato. Il debutto è previsto per domenica 16 gennaio 2022, alle 11, la prenotazione è obbligatoria (3396528887, chiamate e Whatsapp; santimarcellinoepietro@gmail.com). Accesso con Super Green Pass e mascherina. Dalla semplice visita guidata si passerà alla visita teatralizzata. La voce della guida Giulia Anglani sarà intervallata dalle ‘incursioni’ dei personaggi storici a cui darà volto ed espressione il giovane attore Federico De Luca. L’evento si potrà rivedere al link https://bit.ly/3mNF2oq.

“L’area del Mausoleo di Sant’Elena, all’interno del possedimento imperiale definito nel Liber Pontificalis come ad duas lauros o inter duas lauros”, spiegano gli archeologi della Ssabap-Roma, “era interessata a partire dalla tarda età repubblicana da necropoli estese lungo l’antica via Labicana, l’attuale Casilina. Tra il II e il III sec. d.C. fu occupata dal cimitero degli equites singulares, cavalieri della guardia imperiale, ma già al tempo delle persecuzioni i cristiani scelsero questa località per le tombe di alcuni martiri subito oggetto di venerazione. Deliberatamente in questa zona, all’interno del fundus vicino al palazzo imperiale del Sessorium occupata da cimiteri di martiri, ma anche distruggendo la necropoli della guardia imperiale che egli stesso sciolse poiché schierata a favore di Massenzio, Costantino tra il 315 e il 325 d.C. realizzò la basilica circiforme in onore dei Santi Marcellino e Pietro, periti durante la persecuzione dioclezianea, e il mausoleo dinastico in cui sarà sepolta la madre Elena, secondo uno schema con il quale diede inizio alla cristianizzazione monumentale del suburbio”.


Planimetria e alzato del Il Mausoleo di sant’Elena a Roma su due tavole del Piranesi (foto ssabap-roma)
“A pianta circolare con diametro di oltre 20 metri – continuano gli archeologi Ssabap-roma -, preceduto sul lato Ovest da un atrio rettangolare originariamente collegato con il nartece della basilica, attualmente conservata solo al livello delle fondazioni, l’edificio presenta un basamento articolato internamente con nicchie alternativamente circolari e rettangolari in origine decorato da incrostazioni marmoree e una copertura a cupola decorata a mosaico comprensiva di due giri concentrici di anfore olearie iberiche, da cui il nome moderno di Tor Pignattara. Presso la basilica si sviluppò lo straordinario impianto delle catacombe dedicate ai Santi Marcellino e Pietro considerate, per il ricco corredo di pitture per lo più risalenti al IV secolo d.C., una vera e propria pinacoteca dell’epoca. La distruzione dell’edificio avvenne in un periodo collocabile presumibilmente tra il XI secolo, epoca della traslazione del corpo di Sant’Elena, e il XII secolo, quando il suo sarcofago di porfido venne trasportato in Laterano. La proprietà imperiale si trasmise quindi alla chiesa di Roma, perpetuando così il potere che passò dallo stato all’autorità ecclesiastica. Infatti all’interno del mausoleo, nel XVII secolo, furono costruite la chiesetta dedicata ai Santi Marcellino e Pietro e l’annessa canonica, ampliata nel XVIII secolo, in concomitanza con la chiusura della nicchia principale del tamburo, a est, ove era posto il sarcofago in porfido di Sant’Elena”.

Il Mausoleo di Sant’Elena con il suo Antiquarium è stato restituito alla fruizione del pubblico esattamente due anni fa. L’allestimento concretizza la musealizzazione del territorio attraverso la lettura delle testimonianze nel loro contesto di origine: i reperti provenienti dal cimitero degli equites singulares e della sottostante catacomba illustrano infatti la progressiva cristianizzazione del suburbio. Il monumento è stato restaurato e valorizzato come museo del suo contesto cimiteriale, con la collezione dei reperti rinvenuti negli scavi effettuati dalla Soprintendenza e cortesemente prestati dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, rinvenuti nelle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro. Grazie alla sinergia con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra il complesso monumentale è reso fruibile e aperto al pubblico in un percorso congiunto con le adiacenti catacombe.



Commenti recenti