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Rovereto. Apre al museo della Città la mostra “Archeologia e fumetto” che introduce alla 33.ma edizione del RAM film festival al teatro Zandonai

rovereto_rassegna-RAM_mostra-archeologia-e-fumetto_locandinaCi sono personaggi, come Martin Mystère o Indiana Pipps, che di professione fanno gli archeologi, ci sono tantissime storie d’avventura che si svolgono in siti archeologici, dove il mistero che li avvolge li arricchisce di un fascino particolare e ci sono storie che raccontano come quei luoghi un tempo erano vissuti. Alla vigilia dell’avvio del RAM Film Festival, la maratona di film documentari su Archeologia e Memorie al Teatro Zandonai, dal 28 settembre al 2 ottobre 2022, si inaugura al Museo della Città di Rovereto, sempre in tema di nuovi linguaggi legati al patrimonio culturale, la mostra temporanea “Archeologia e fumetto”, che sarà visitabile fino al 23 ottobre 2022. Appuntamento per il vernissage il 27 settembre 2022, alle 18, alla presenza di un ospite d’eccezione, Alessandro Sisti, uno dei più noti sceneggiatori della Disney e tra gli ideatori della mostra. La mostra è curata dall’associazione Ora Pro Comics che organizza l’evento “Festival del Fumetto di Piacenza”, in collaborazione con l’associazione Archeologica Pandora, che gestisce il MAVT, il museo Archeologico della Val Tidone. “Archeologia e fumetto” è un percorso ragionato del fumetto nella storia e di come a sua volta la storia sia fonte di ispirazione per il fumetto. “Quando è nato il fumetto?” questa l’annosa domanda a cui non c’è una vera risposta. Il dibattito prosegue da anni: i più considerano Yellow Kid (1894) il primo, altri le storielle pubblicate dal pittore svizzero Rodolphe Töpffer (1827), in realtà i primi esempi di scene con personaggi e dialoghi scritti li possiamo trovare centinaia di anni prima, tra i geroglifici egizi o sulle mura dell’antica Pompei. La mostra parte dalla ricerca di questi reperti archeologici nella storia dell’arte per arrivare ai giorni nostri, dove l’archeologia è tuttora molto presente nel mondo del fumetto.

Rovereto. Al RAM film festival Notre-Dame protagonista del pomeriggio della terza giornata, e le musiche di Morricone nella quarta: i film e l’incontro con Artusi e “l’archeologo” Martin Mystère

Frame del film “Notre-Dame de Paris: the secrets of the builders” di Emmanuel Blanchard

A Rovereto il pomeriggio di venerdì 15 ottobre 2021, terza giornata del primo RAM film festival Rovereto Archeologia Memorie, ha per grande protagonista Notre-Dame de Paris, con un doppio appuntamento. Prima, al teatro Zandonai, il film “Notre-Dame de Paris: the secrets of the builders / Notre-Dame di Parigi: i segreti dei costruttori” di Emmanuel Blanchard (Francia 2020, 48’). Il 19 aprile 2019, gli occhi del mondo erano puntati sulla cattedrale di Notre-Dame di Parigi in fiamme. Tutta l’umanità temeva che questo capolavoro dell’architettura gotica, incarnazione del genio dell’artigianato medievale, fosse perduta. Con una grande indagine sulla costruzione di Notre-Dame, il film ci fa scoprire insieme ai costruttori le grandi sfide architettoniche, umane e politiche durante gli 800 anni della sua storia turbolenta.

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Il geologo Tiziano Straffelini

A seguire,  per gli INCONTRI AL BISTROT Alfio Ghezzi Bistrot (sold out da tempo), un aperitivo nella cornice del prestigioso locale dello chef stellato Alfio Ghezzi in compagnia di Tiziano Straffelini, su “Notre-Dame: tecnologie e progetti per il restauro del secolo”: il geologo impegnato sul cantiere della cattedrale a Parigi ne svela andamento e peculiarità. A due anni dall’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame, le operazioni di restauro sono solo all’inizio. Alla complessità tecnica dell’intervento si aggiunge la delicatezza di lavorare su uno dei monumenti più conosciuti e visitati al mondo. Parleremo delle difficoltà e dei progetti in corso con Tiziano Straffelini che – a Parigi – si occupa di restauro di monumenti storici e che, proprio a No – tre-Dame, ha seguito il restauro-test di due cappelle danneggiate.

Il Quartetto Pessoa e il maestro Leandro Piccioni protagonisti al primo RAM film festival (foto fmcr)

Sabato 16 ottobre 2021, quarta giornata di manifestazioni, il RAM film festival, Rovereto Archeologia Memorie, arriva al suo apice dalle proiezioni agli incontri, fino al concerto serale omaggio al maestro Morricone al teatro Zandonai che è l’evento clou. Alle 20.45, appuntamento con il concerto “Musica per il cinema. Omaggio a Ennio Morricone”, per pianoforte e quartetto d’archi con Leandro Piccioni, il pianista di Morricone, e un quartetto d’archi, il Quartetto Pessoa. Il RAM film festival vuole rendere omaggio al genio indiscusso delle colonne sonore scomparso nel luglio del 2020 all’età di 91 anni dedicandogli il concerto. Un emozionante percorso musicale fra le più belle colonne sonore del cinema, con i brani più celebri del geniale compositore italiano passando per il tango argentino di Astor Piazzola. Leandro Piccioni pianista, arrangiatore e compositore, ha collaborato con Ennio Morricone fin dal 2001 e dal 2015 è stato il suo pianista solista ufficiale suonando in tutto il mondo con orchestre internazionali. Il Quartetto d’archi Pessoa è composto dai due violinisti, Marco Quaranta e Rita Gucci, da Achille Taddeo alla viola e dal violoncellista Marco Simonacci. L’evento è ad ingresso libero e gratuito, si raccomanda di presentarsi con un po’ di anticipo.

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Frame del film “Narbonne, the second Rome” di Alain Tixier

Proiezioni. Nel pomeriggio ci sono sette film tra cui “Ark of the Covenant. The Bible’s Origins / L’Arca dell’Alleanza. Le origini della Bibbia”. Il film franco-israeliano racconta la missione scientifica per scoprire i segreti di Kiriath Jearim, la collina su cui fu conservata l’Arca dell’Allenza, secondo la Bibbia, prima di essere portata a Gerusalemme. A seguire “Il patrimonio sommerso. Un museo sul fondo del mare”, un documentario prodotto da Rai Cultura alla scoperta dello straordinario patrimonio sommerso dei mari italiani con l’archeologia subacquea di cui Nino Lamboglia ne è il pioniere. A conclusione del pomeriggio di proiezioni si trova “Narbonne, the second Rome / Narbona, la seconda Roma” alla sua prima italiana. Un team di ricercatori esplora il più grande sito archeologico francese per scoprire lo splendore dimenticato di questa piccola città costiera, prima colonia romana sulle terre galliche.

Edizione speciale di Martin Mystère a Venezia: edizioni Bonelli
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Disegno-ritratto di Andrea Artusi (foto fmcr)

Non solo cinema però nella giornata di sabato 16 ottobre 2021 al RAM film festival: alle 17 l’ultimo dei tre INCONTRI AL BISTROT assieme ad Andrea Artusi, sceneggiatore e disegnatore per la Sergio Bonelli Editore, che parlerà assieme a Marco Nicolò Perinelli, archeologo e giornalista, all’Alfio Ghezzi Bistrot. Si parlerà anche dell’albo speciale che ha per protagonista il più famoso archeologo dei fumetti, “Martin Mystère e la città di Venezia”. Il fumetto seriale italiano annovera tra i suoi personaggi più celebri proprio Martin Mystère, l’archeologo detective dell’impossibile creato da Alfredo Castelli che da quasi quarant’anni racconta in chiave avventurosa alcuni dei più affascinanti misteri della storia. In occasione dei 1600 anni dalla fondazione di Venezia il character bonelliano è tornato nella Città dei Dogi con un albo speciale basato su un racconto inedito scritto da Alberto Toso Fei.