Museo Archeologico nazionale di Altino: per il primo compleanno ultimo “aperitivo” con i progetti Venissa e Venetian White Wine Experience
“Il grande progetto “Da Altino a Torcello. Archeologia, ambiente e storia della Laguna Nord di Venezia” prende forma venerdì 12 dicembre: la pre-apertura del nuovo museo nazionale Archeologico di Altino durerà solo un giorno per chiudere subito dopo e riaprire a giugno, una volta completato l’allestimento del primo lotto espositivo. Ma la cerimonia se pur breve di venerdì, con l’inaugurazione del nuovo edificio museale di Altino e la presentazione del progetto di restauro e del progetto del nuovo allestimento, darà il via ufficialmente a quel percorso virtuoso – condiviso con il pubblico – che porterà appunto nel prossimo giugno 2015 all’apertura del nuovo museo Archeologico nazionale di Altino” (https://archeologiavocidalpassato.wordpress.com/2014/12/11/il-nuovo-museo-archeologico-di-altino-venezia-prende-forma-venerdi-12-si-inaugura-il-nuovo-edificio-e-per-un-giorno-si-visitano-gli-spazi-che-apriranno-nel-giugno-2015/). Giusto un anno fa, il 12 dicembre 2014, iniziava la riapertura del museo archeologico nazionale di Altino che la direzione vuole festeggiare nel suo primo compleanno con un evento speciale: il quarto aperitivo al museo. “Dopo i successi dei precedenti incontri”, spiega il direttore Mariolina Gamba, “concludiamo il ciclo dedicato all’alimentazione nella tradizione del territorio, al vino nell’antichità e al “bere insieme” con cui il Museo ha voluto aderire alle proposte di EXPO 2015, presentando i progetti sostenuti da Bisol, Venissa e Venetian White Wine Experience”.
Alle 17.15 di sabato 12 dicembre 2015 Gianluca Bisol interverrà su VENISSA e la Venetian White Wine Experience, tour emozionale di quattro tappe: oltre Bisol, il percorso lungo le eccellenze dei vini bianchi veneti include due perle incastonate nei Patrimoni UNESCO di Venezia e delle Dolomiti: da un lato, la storica vigna murata di Venissa a Mazzorbo Burano – nell’arcipelago Venezia Nativa – e, dall’altro, Vigna Major 1350 a Cortina d’Ampezzo, la più alta d’Europa, protagonista del progetto di valorizzazione dei Vini Estremi mondiali del Cortina Wine Club. Questo tour enologico e culturale propone, nel cuore dei Colli Euganei, Maeli, tenuta guidata da Elisa Dilavanzo, che sorge su un terroir di origine vulcanica, sopra Villa dei Vescovi, patrimonio FAI. Dalle 18, visita guidata del museo Archeologico nazionale a cura di Studio D. Al termine Gianluca Bisol brinderà al compleanno del museo con il pregiato spumante JEIO di Bisol. È gradita la prenotazione. Info e prenotazioni: museo Archeologico nazionale di Altino, tel.0422.789443. Ingresso al museo 3 euro.
Altino preromana: il 24 aprile terza tappa verso il nuovo museo archeologico nazionale di Altino

Il nuovo museo archeologico nazionale di Altino: l’inaugurazione ufficiale è prevista per questa estate
Altino preromana, terza tappa di avvicinamento al nuovo museo archeologico. Venerdì 24 aprile la soprintendenza ai Beni archeologici del Veneto propone “Verso Il Nuovo Museo Archeologico Nazionale di Altino – Lavori in corso #3”. Appuntamento alle 15.30, alla nuova sede museale di via S. Eliodoro 56, per l’inaugurazione della sezione preromana del museo. L’inedito percorso espositivo si snoda al piano terra della nuova sede espositiva nell’edificio dell’ex-Risiera, recentemente restaurato. Numerosi reperti, esposti al pubblico per la prima volta, illustrano gli aspetti più interessanti della vita quotidiana, delle attività produttive, della religione e della ritualità funeraria di Altino preromana, importante città dei Veneti antichi, vivace emporio, tra terraferma e laguna, aperto ai traffici e alle rotte adriatiche. L’abitato di Altino fu fondato dai Veneti antichi nel I millennio a.C. e alla fine del VI secolo a.C. rappresentava ormai un porto di notevole importanza, tappa obbligata per i traffici mercantili che collegavano gli empori di Spina e Adria alle aree settentrionali. Articolato il programma della giornata: alle 15.30, inaugurazione dell’approdo per natanti sul canale di Santa Maria presso il nuovo museo; alle 16, presentazione della sezione preromana del nuovo museo con interventi di Simonetta Bonomi, soprintendente al Beni archeologici del Veneto; Daniele Ferrara, direttore del Polo museale del Veneto; Silvia Conte, sindaco di Altino; Mariolina Gamba, direttore del museo archeologico nazionale di Altino; Margherita Tirelli, curatrice del progetto scientifico. Alle 16.30, Loredana Capuis e Giovanna Gambacurta parleranno di “Altino preromana”. Quindi, dalle 17.15 alle 19, visite guidate alla sezione preromana del nuovo museo.
Il nuovo museo Archeologico di Altino (Venezia) al secondo step per il pubblico: venerdì 13 febbraio prendono forma le tombe con i grandi corredi funerari dalle necropoli preromane e della romanizzazione
Il soprintendente ai Beni archeologici del Veneto, Vincenzo Tinè, l’aveva promesso lo scorso 12 dicembre in occasione della pre-apertura del nuovo museo archeologico nazionale di Altino: “Dopo tanti anni di attesa, ora il pubblico potrà seguire passo passo l’allestimento di quello che è destinato a diventare il più importante museo archeologico del Veneto” (vedi post di archeologiavocidalpassato https://archeologiavocidalpassato.wordpress.com/?s=altino). È stato di parola. Venerdì 13 febbraio con “Lavori in corso#2” siamo al secondo step del cantiere aperto del grande progetto “Da Altino a Torcello. Archeologia, ambiente e storia della Laguna Nord di Venezia” in cui il pubblico è invitato a partecipare alle fasi di sviluppo del percorso di allestimento: dalle 15 alle 17, un’équipe di archeologi e di restauratori dialogherà con il pubblico in occasione dell’allestimento di tre straordinari corredi funerari provenienti dalle necropoli preromane e di romanizzazione dell’antica città di Altino.
La seconda tappa di avvicinamento all’inaugurazione del museo riguarda il completamento della musealizzazione di alcuni contesti funerari che, per le loro caratteristiche eccezionali, si annoverano tra i principali blockbusters del museo di Altino: sono le cosiddette tombe “Fornasotti 17”, “Fornasotti 1”e “Albertini 1/5”. L’allestimento curato dallo staff altinate della soprintendenza per i beni archeologici del Veneto (Mariolina Gamba, Margherita Tirelli, Francesca Ballestrin, Michele Pasqualetto e Stefano Buson) e realizzato da Carla Baldini e Antonio Cornacchione, prevede la suggestiva restituzione al pubblico dei contesti di deposizione delle antiche sepolture. Sono state ricostruite le cassette lignee e l’imponente recinto di tegole destinati a contenere i resti incinerati dei defunti con i loro ricchissimi corredi personali. “Particolarmente prestigiosa ed esemplificativa del rituale più antico”, spiegano in soprintendenza, “è la tomba 17 della necropoli Fornasotti. Si tratta di una cassetta lignea contenente due situle di bronzo con funzione di ossuario per le ceneri di due defunti, deposte entro preziosi tessuti, secondo la tradizione funeraria dei Veneti antichi. Alla sepoltura femminile apparteneva un corredo costituito da alcuni ornamenti di bronzo e da una cintura, elemento tipico del costume delle donne venete di alto rango”.
Segnano, invece, il momento di passaggio alla romanizzazione (II-I secolo a.C.) le altre due sepolture plurime. La tomba Albertini 1/5 con sei deposizioni attesta il permanere di deporre status symbol di rango quali il tradizionale scettro cilindrico di lamina di bronzo, accanto all’adozione della moneta romana quale obolo di Caronte per il viaggio nell’aldilà. La tomba Fornasotti 1 con la sua monumentalità esprime il prestigio delle famiglie emergenti, protagoniste degli importanti mutamenti introdotti dai Romani sul piano culturale, economico e politico. Si tratta di una grande sepoltura di famiglia in uso per diverse generazioni dove le iscrizioni presenti in alcuni dei 13 ossuari riportano il gentilizio della famiglia dei “Pannari”. La radice onomastica rinvia alla redditizia attività economica legata alla produzione o al commercio dei tessuti, che aveva garantito una posizione sociale elevata alla famiglia e un ruolo non secondario nella gestione del processo di romanizzazione all’interno della realtà altinate. Il programma dell’apertura al pubblico è così articolato: dalle 15 alle 16, percorsi guidati all’allestimento al piano terra; dalle 16 alle 17, archeologi e restauratori al lavoro: l’allestimento della tomba Fornasotti 1. Il prossimo evento (Lavori in corso #3), con l’allestimento completo del primo piano dell’edificio Risiera, è programmato per il prossimo 24 aprile.
Vicenza sulle tracce di Augusto: l’11 e il 12 ottobre due giornate di studio per il bimillenario della morte del primo imperatore di Roma
Vicenza sulle tracce di Augusto. Quello di sabato 11 e domenica 12 ottobre a Vicenza sarà il più grande evento, per il Veneto, dedicato alla celebrazione del bimillenario della morte di Augusto, il primo imperatore di Roma, deceduto a Nola il 19 agosto del 14 d.C. L’associazione Crt-Gruppo Archeologico di Vicenza, che da anni organizza cicli di conferenze in città, e l’associazione internazionale Rodopis-Experience Ancient History, formata da giovani studiosi che mirano a promuovere, attraverso vari tipi di attività, la diffusione della cultura classica in ambito universitario ed extrauniversitario, hanno organizzato due giornate di studio dal titolo “Sulle tracce di Augusto”, animate sia da uno spirito di indagine scientifica, sia dalla volontà di divulgare lo stato attuale delle ricerche. Nella due giorni si alterneranno relazioni di giovani universitari (dottorandi, post dottorandi, ricercatori) a visite guidate al museo Naturalistico Archeologico di Vicenza e ai principali siti di Vicenza romana. Le relazioni avranno luogo in orario mattutino (dalle 9 alle 12.45) al teatro Astra (sede concessa dal Comune, collaboratore dell’iniziativa). Le visite guidate, gestite dagli archeologi dell’Associazione per la didattica museale Ardea e dai volontari dall’Associazione Ctg-La Rua di Vicenza, si terranno invece nei due pomeriggi, dalle 15 alle 17.30 (necessaria la prenotazione al teatro durante le due mattinate); esse mireranno a dare concretezza alle nozioni storiche emerse durante le sessioni mattutine, calandole nel nostro contesto urbano. Gli interventi della prima mattinata analizzeranno la politica e l’ideologia augustea, nonché la controversa personalità di Augusto, uomo dal grande carisma, acume politico e spregiudicata determinazione nel perseguire i propri obiettivi, in grado di assumere in pochi anni un immenso potere fino ad inaugurare (nel 27 a.C.) la stagione dell’impero. La seconda mattinata (che contemplerà anche la presenza di Mariolina Gamba, ispettrice della soprintendenza ai Beni archeologici del Veneto) sarà invece tutta dedicata alla X Regio (una delle “regioni” in cui Augusto divise l’Italia intorno al 7 d.C., e denominata oggi comunemente Regio X Venetia et Histria), alla quale apparteneva anche il municipium di Vicetia.
L’intero evento – la cui preparazione ha impegnato la segreteria scientifica e organizzativa per otto mesi – è stato ideato per tutti gli appassionati che potranno parteciparvi liberamente e gratuitamente. L’obiettivo dichiarato dai curatori è quello di fornire a tutti gli appassionati un’opportunità di riflessione e approfondimento sulle nostre radici storiche e culturali e al contempo di dialogo (nel dibattito che chiuderà le sessioni mattutine) con i giovani studiosi di scienze dell’antichità, la cui professionalità l’evento intende valorizzare e promuovere pubblicamente, al di fuori del più ristretto ambito accademico di addetti ai lavori.
Le giornate di studio hanno la regia scientifica di Anna Busetto (dottore di ricerca in “Civiltà e tradizione greca e romana” e membro del consiglio direttivo di Rodopis), Elena Marzola (docente di storia dell’arte al liceo artistico “Boscardin” e di archeologia classica e paleocristiana all’Issr di Monte Berico, nonché presidente del Crt) e di Edoardo Bedin (archeologo afferente alle Università di Padova e di Reading, socio operativo di Rodopis e membro del consiglio direttivo del Crt), con il sussidio organizzativo di Grazia Presti e Michelangelo Zucchini (entrambi del Crt). I patrocinatori dell’evento, oltre al Comune di Vicenza, sono il liceo statale “Antonio Pigafetta” e la Deputazione di storia patria per le Venezie. Numerosi e prestigiosi anche gli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa fin dalle sue prime fasi, credendo nella qualità e nel valore del progetto: Carrozzeria Pagoda di Longare, 50&Più – Associazione Ultracinquantenni – Confcommercio Vicenza, Ordine dei Notai di Vicenza, Rotary Club Vicenza Berici, Rotary Club Padova Contarini, Gianluigi Visentin – Private Banker Banca Fideuram, Troisi Assicurazioni, Lions Club La Rotonda – Leo Club Vicenza, Telemar, Libreria Traverso, Grassi Pietre, Farmacia Dott. Albiero, Loison, Acorm, Tipografia Campisi.
IL PROGRAMMA. SABATO 11 OTTOBRE 2014 Dopo i i saluti delle autorità locali, Elena Marzola (CRT) e Anna Busetto (Rodopis) introducono i lavori. La I SESSIONE, con A. Busetto come moderatore, è dedicata a “La politica e l’ideologia del principato”: 9.30, Dall’impero romano all’impero fascista: duemila anni di potere augusteo, con LORENZO DE VECCHI (Università di Trieste); 10.15, Cento di questi anni! Le feste delle “imperatrici” e il calendario dopo Augusto, con IRENE SOMÀ (Università di Bologna); 10.45, Pausa caffè; 11.15, Tutti i colori di Augusto. La ricerca del colore dimenticato ed il significato del colore nella mentalità dei romani, con SARA LENZI (Università di Firenze); 11.45, La disperata ricerca di un successore? Alcune riflessioni su un passaggio di poteri da riconsiderare, con ALESSANDRO RONCAGLIA (Università di Bologna) Seguono la discussione e la pausa pranzo. Nel pomeriggio la II SESSIONE con visite guidate alla Vicenza romana e al museo Naturalistico-Archeologico tra le 15 e le 17.30.
DOMENICA 12 OTTOBRE 2014. L’introduzione dei lavori è affidata sempre a Marzola e Busetto. La I SESSIONE, con E. Marzola come moderatore, focalizza “La X Regio in età augustea”: alle 9.45, L’istituzione della X Regio e il suo ruolo nella conquista augustea dell’alto e medio Danubio, con MARCO ROCCO (Università di Padova); 10.15, La X Regio orientale nell’Italia augustea. Aspetti dell’organizzazione e della gestione del territorio, con STEFANO MAGNANI (Università di Udine); 10.45 Pausa caffè; 11.15, Il municipium di Vicetia in età augustea e giulio-claudia, con MARIOLINA GAMBA (soprintendenza per i Beni archeologici del Veneto); 11.45, I veterani di Augusto nella colonia di Ateste: aspetti di vita economica e sociale nell’età augustea, con FILIPPO BOSCOLO (Università di Padova); seguono discussione e pausa pranzo. Nel pomeriggio, la II SESSIONE con visite guidate alla Vicenza romana e al museo Naturalistico-Archeologico tra le 15 e le 17.30.
Commenti recenti