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Roma. In Curia Iulia, in presenza e on line, “L’idraulica del Colosseo. Nuovi dati dalle ricerche archeologiche nei collettori fognari”, giornata di archeologia pubblica con i contributi di archeologi, architetti e speleologi corredati da videoracconti delle ispezioni e delle attività di ricerca

L’acqua e il fango, il collettore e il fognone, i pozzi e le ispezioni a 6 metri di profondità, la rete idraulica così perfetta e poi i reperti che raccontano degli spettatori di allora. Questo e molto altro sarà raccontato il 24 novembre 2022, dopo un lungo lavoro collettivo e di squadra. Appuntamento in Curia Iulia, dalle 14.30 alle 18.30, per “L’idraulica del Colosseo. Nuovi dati dalle ricerche archeologiche nei collettori fognari”, giornata di archeologia pubblica, promossa dal parco archeologico del Colosseo, in cui saranno presentati i nuovi dati provenienti dalle recenti ricerche condotte nei collettori fognari del Colosseo con i contributi di archeologi, architetti e speleologi corredati da videoracconti delle ispezioni e delle attività di ricerca. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti (max 100) su https://www.eventbrite.it/e/467558057737. Ingresso da largo della Salara Vecchia, 5. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming dalla Curia Iulia sulla pagina Facebook del parco archeologico del Colosseo.

roma_curia-iulia_giornata-archeologia-pubblica_l-idraulica-del-colosseo_locandinaPROGRAMMA. Alle 14.30, introduzione e saluti di Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Modera Silvia Lambertucci (ANSA). Sezione “Studi e ricerche: lo status quo”, dalle 14.45 alle 15.25. Intervengono Barbara Nazzaro (parco archeologico del Colosseo), Fabio Fumagalli (architetto, dottore di Ricerca) su “Stato dell’arte e delle conoscenze”; Luca Mocchegiani Carpano (direttore CMC-Centro Ricerche) su “Le ricerche archeologiche di Claudio Mocchegiani Carpano nelle infrastrutture idrauliche dell’Anfiteatro Flavio. Appunti dal 1974 al 1985”. Sezione “Le ricerche”, dalle 15.25 alle 17. Intervengono Martina Almonte, Federica Rinaldi (parco archeologico del Colosseo), Michele Concas (Roma Sotterranea), Maria Rosaria Borzetti (archeologa), Edoardo Santini (archeologo) su “Le indagini nel collettore sud”; Jacopo De Grossi Mazzorin, Claudia Minniti (università del Salento) su “Cibo e arena nella Roma antica. I resti animali provenienti dal collettore sud del Colosseo”; Alessandra Celant (Sapienza università di Roma) su “Cibo e arena nella Roma antica. I resti vegetali provenienti dal collettore sud del Colosseo”; Elisa Cella, Fulvio Coletti (parco archeologico del Colosseo) su “I materiali dal collettore sud del Colosseo. Note preliminari su attività e contesti”; Francesca Ceci (sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali) su “Dalla folla alla fogna. La possibile vicenda di un sesterzio in oricalco di Marco Aurelio”. Sezione “Le ispezioni nei collettori sotto la Piazza”, dalle 17 alle 17.45. Intervengono Federica Rinaldi (parco archeologico del Colosseo), Fabio Fumagalli (architetto, dottore di Ricerca), Michele Concas (Roma Sotterranea) su “Nuovi dati dai collettori del Colosseo e della Piazza”; Barbara Nazzaro, Nicola Saraceno (parco archeologico del Colosseo) su “Il sistema di gestione delle acque del Colosseo”. Sezione “Uno sguardo fuori dal Colosseo”, dalle 17.45 alle 18. Interviene Heinz Beste (Istituto Archeologico Germanico di Roma) su “Il sistema idraulico dell’anfiteatro di Capua”. Conclusioni e discussione finale, dalle 18.15 alle 18.30, con Martina Almonte, Federica Rinaldi (parco archeologico del Colosseo).

Tarquinia. Al via “Tra terra e mare”,  il ciclo di conferenze del giovedì sera dedicato all’archeologia subacquea con ispettori delle soprintendenze, docenti universitari e subacquei professionisti. Apre Luca Moccheggiani Carpano

tarquinia_stas_tra-terra-e-mare_conferenze-archeologia-subacquea_locandinaLe ricerche archeologiche e le ricognizioni subacquee: dai fondali della costa tirrenica e del mar Mediterraneo a quelli dei laghi e dei fiumi italiani. È questo il filo conduttore della nuova edizione del ciclo delle conferenze serali a ingresso libero dedicate all’archeologia subacquea dal titolo “Tra terra e mare”, promosso dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS), con il sostegno del ministero della Cultura (MIC) e in collaborazione con l’Assonautica di Tarquinia “G. Maffei”. Appuntamento a Tarquinia, ogni giovedì, dal 7 luglio al 4 agosto 2022, in Campo Cialdi, Parco Palombini, con ingresso su via della Ripa 25. “Quest’anno le nostre conferenze di archeologia subacquea, a causa dei lavori in corso alla Torre di Dante”, spiega la presidente della STAS Alessandra Sileoni, “si spostano in una location altrettanto prestigiosa nel cuore del centro storico di Tarquinia, in un luogo sospeso tra passato e presente, Campo Cialdi. Ad aprire gli incontri un relatore, Luca Moccheggiani Carpano, il cui cognome in Italia e all’estero è sinonimo di ricerca subacquea. Ispettori delle Soprintendenze, docenti universitari e subacquei professionisti tratteranno di diversi contesti, perché l’archeologia subacquea non è soltanto legata al mare, ma anche a fiumi e laghi”. In caso di maltempo, le conferenze si terranno a palazzo dei Priori, nella sala Sacchetti, al civico 4 di via dell’Archetto. Saranno rispettate le regole in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid-19.

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Ricerche nel villaggio perilacustre del Gran Carro di Bolsena (inizio età del Ferro) (foto catalogo beni culturali)

Si inizia dunque giovedì 7 luglio 2022, alle 21,30, con Luca Mocchegiani Carpano (centro ricerche Claudio Moccheggiani Carpano) su “Archeologia a Testaccio: il quartiere e il fiume”: un quadro degli esiti delle ricerche condotte sul porto fluviale sul Tevere a Monte Testaccio a Roma, a partire dall’impegno di suo padre Claudio. Giovedì 14 luglio, alle 21.30, Giovanna Bucci (soprintendenza nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo) su “Le imbarcazioni nell’iconografia musiva pavimentale del Mediterraneo tardoantico”: elementi di tecnica costruttiva e di navigazione antica, partendo dalle fonti iconografiche. Il 21 luglio, alle 21,30, Sergio Anelli (subacqueo professionista, socio della STAS e dell’associazione archeologica Centumcellae di Civitavecchia) su “Peschiere e approdi nell’antico Tirreno”: un quadro delle emergenze archeologiche presenti sulla costa, tra Santa Severa e la località di Pian di Spille (Tarquinia). A lui si affiancherà Marco Marcelli (direttore dell’Istituto di Oceanologia dell’università della Tuscia) su “I mari di Civitavecchia”: i progetti in corso sul litorale di Civitavecchia. Quindi seguiranno due interventi sull’età protostorica: il 26 luglio, alle 21.30, Barbara Barbaro (soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale) su “Uomini e dei sotto le acque: le recenti ricerche al Gran Carro di Bolsena”: gli esiti delle recenti campagne di scavo nel villaggio palafitticolo del Gran Carro sul lago di Bolsena. Il 28 luglio, alle 21.30, Anna Depalmas (docente all’università di Sassari) su “La Sardegna protostorica e i territori al di là del mare: i contatti, le navi, le rotte”: focus sui contatti e i commerci da e verso la Sardegna. A chiudere, il Corpo delle Capitanerie di Porto, il 4 agosto, alle 21,30, tratterà della normativa dei rinvenimenti in mare e dell’attività di supporto della Guarda costiera alla Soprintendenza, nell’ambito della ricerca subacquea, portando vari esempi lungo la costa tirrenica e nel Mediterraneo.