Archivio tag | Jacopo Moggi Cecchi

Milano. Al museo di Storia Naturale apre “Tracce”, il nuovo percorso immersivo e coinvolgente dedicato all’evoluzione umana. Due giorni di ingresso gratuito e di incontri aperti al pubblico con studiosi e ricercatori

milano_storia-naturale_mostra-tracce-storia-dell-evoluzione-umana_locandinaAl museo di Storia Naturale di Milano apre “Tracce”, il nuovo percorso immersivo e coinvolgente dedicato all’evoluzione umana. Il 19 dicembre 2023, alle 10, ci sarà l’evento di inaugurazione, con ingresso libero fino a esaurimento posti e trasmessa in diretta streaming su scienzainrete.it. Martedì 19 e mercoledì 20 dicembre 2023 sono previsti l’ingresso gratuito al Museo e un programma di incontri aperti al pubblico con studiosi e ricercatori. L’allestimento con cui il museo di Storia di Naturale di Milano riapre la sala dedicata alle origini della nostra specie ha coinvolto, oltre ai Conservatori e al personale del Museo, progettisti, tecnici, grafici e artisti. Programma dell’inaugurazione martedì 19 dicembre 2023: alle 10, i saluti istituzionali di Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano; Domenico Piraina, direttore Cultura e Area Mostre e Musei scientifici; Chiara Fabi, responsabile Musei scientifici. Introduce: Anna Alessandrello, conservatore di Paleontologia MSNM. Alle 10.30, lectio magistralis di Giorgio Manzi, paleoantropologo (Sapienza Università di Roma), “Sulle tracce dell’evoluzione umana”; 12, apertura al pubblico della nuova esposizione; 14.30, “Tracce. Una conversazione sull’evoluzione umana”: Silvia Bencivelli, giornalista scientifica, incontra Marco Cherin, paleontologo (università di Perugia); Jacopo Moggi Cecchi, paleoantropologo (università di Firenze); Marco Peresani, archeologo (università di Ferrara); Fabio Di Vincenzo, paleoantropologo (università di Firenze); Olga Rickards, antropologa molecolare (università di Roma Tor Vergata).

Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia la tavola rotonda, in presenza e on line, su “Resti umani. Ricerca, tutela e valorizzazione di un archivio bio-naturalistico” partendo dal libro Quel che resta. Scheletri e altri resti umani come beni culturali” curato da Maria Giovanna Belcastro, Giorgio Manzi e Jacopo Moggi Cecchi

roma_villa-giulia_tavola-rotonda_resti-umani_locandina“Resti umani. Ricerca, tutela e valorizzazione di un archivio bio-naturalistico” è il titolo della tavola rotonda che prende spunto dal libro “Quel che resta. Scheletri e altri resti umani come beni culturali” curato da Maria Giovanna Belcastro, Giorgio Manzi e Jacopo Moggi Cecchi. Appuntamento giovedì 19 gennaio 2023, alle 17.30, in sala della Fortuna con ingresso libero fino ad esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione all’indirizzo relazioniesterne@mulino.it. Sarà possibile seguire l’evento in diretta sul canale YouTube Etruschannel al seguente link https://youtu.be/FU0UCjRZVNo. Introduce: Valentino Nizzo, direttore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia; ne discutono: Cristina Cattaneo, antropologo forense, Labanof – università statale di Milano; Francesco Remotti, antropologo, linceo e accademico delle Scienze di Torino; Marco Cattaneo, direttore di Le Scienze e National Geographic Italia, Roma. Saranno presenti autori e curatori del volume.

libro_quel-che-resta_scheòetri-e-resti-umani_come-beni-culturali_copertina

Copertina del libro “Quel che resta. Scheletri e altro resti umani come beni culturali” (Il Mulino)

Quel che resta. Scheletri e altri resti umani come beni culturali” (Il Mulino). Che provengano dalla preistoria o da epoche storiche, i resti umani racchiudono uno straordinario potenziale informativo per la nostra evoluzione bio-culturale e per la ricostruzione delle storie di vita del passato. Costituiscono la base della ricerca scientifica in antropologia, ma sono anche di grande interesse per la museologia, per la didattica scolastica e universitaria, per la diffusione delle conoscenze scientifiche sulla natura umana. Rappresentano un vero e proprio archivio biologico delle popolazioni del passato, affiancandosi ai documenti a carattere storico e archeologico; assumono così, a pieno titolo, la valenza di «bene culturale». Nondimeno, quando si tratta di resti umani è necessario confrontarsi su diversi temi: che tipo di patrimonio culturale rappresentano? Quali figure professionali e quali strutture sono adeguati a studiarli e a tutelarli? Quali sono i limiti dell’indagine scientifica e della conservazione? come orientarsi nella formazione e nella disseminazione? L’assenza di chiarezza su questi temi può comportare – e, di fatto, ha comportato e comporta – una serie di problemi, con soluzioni solo di carattere generale, spesso non condivise, che si intrecciano con problemi di ordine religioso, etico e sociale, nonché politico.

associazione-amtopologica-italiana_logoI curatori: Maria Giovanna Belcastro è professoressa ordinaria di Antropologia all’università di Bologna dove è responsabile delle collezioni museali di Antropologia; fa inoltre parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione Antropologica Italiana. Giorgio Manzi è professore ordinario di Antropologia alla Sapienza università di Roma, vicepresidente dell’Associazione Antropologica Italiana e Accademico dei Lincei. Jacopo Moggi Cecchi è professore associato di Antropologia all’università di Firenze e segretario dell’Associazione Antropologica Italiana.