Grotte di Pertosa-Auletta (Sa). A tourismA 2025 si presentano i risultati di scavo della campagna appena conclusa: individuata una struttura di culto di età ellenistica e riconosciuta una maggiore estensione della palafitta protostorica


Si è conclusa il 12 febbraio 2025 la campagna di ricerche archeologiche 2025 nelle Grotte di Pertosa-Auletta, la nota cavità turistica situata nel geoparco del Cilento, Vallo di Diana e Alburni in provincia di Salerno. Le indagini, iniziate nella seconda metà di gennaio 2025, si sono concentrate nell’Antegrotta, dove è stato impiantato un cantiere di scavo nell’alveo del fiume che scorre nella cavità (vedi Pertosa (Sa). Iniziata la campagna 2025 di ricerche archeologiche nelle Grotte di Pertosa-Auletta, dove c’è l’unico insediamento palafitticolo sotterraneo d’Europa | archeologiavocidalpassato). Di notevole interesse i primi risultati a cui sono approdati gli scavi, che hanno evidenziato l’esistenza di una struttura di culto di età ellenistica (IV-I secolo a.C.) presente lungo il corso d’acqua sotterraneo. Gli archeologi hanno recuperato nell’area sacra numerosi reperti e nei prossimi mesi sono previsti studi specialistici e varie attività di documentazione. Al tempo stesso sono proseguite le ricerche sulla palafitta protostorica presente nella cavità – un caso unico in Europa in ambiente ipogeo – con l’individuazione di ulteriori estensioni della struttura, sottoposta a campionature di legni per successive analisi di laboratorio. Ora inizierà la fase di analisi e studio e speriamo presto di darvi nuove interessanti rivelazioni.

Bruciatore di incenso di età ellenistica scoperto nella campagna 2025 alle grtotte di Pertosa-Auletta (foto sabap sa-av)
Inoltre, alla campagna di ricerche fornisce un importante contributo anche l’Istituto centrale per l’Archeologia (ICA). L’Istituto del ministero della Cultura, nell’ambito delle iniziative per la definizione di linee di indirizzo metodologiche relative ai contesti ipogei, ha infatti stipulato con la Fondazione MIdA – concessionario delle ricerche – un accordo di collaborazione scientifica. L’accordo ha previsto la realizzazione di un progetto pilota finalizzato alla elaborazione, a cura di ICA, di standard operativi applicati alle ricerche archeo-speleologiche. La ripresa delle indagini quindi è prevista per gli inizi del 2026, ancora una volta in concomitanza con il temporaneo periodo di fermo biologico del sistema sotterraneo, quando le visite turistiche vengono sospese dalla Fondazione MIdA, ente di gestione della grotta.

Scalpello immanicato dell’Età del Bronzo scoperto nella campagna 2025 alle Grotte di Pertosa-Auletta (foto sabap sa-av)
Queste scoperte confermano l’alta rilevanza anche storica del sito, tema che sarà al centro del convegno “Lungo le acque oscure. Archeologia delle Grotte di Pertosa-Auletta” che si tiene nel pomeriggio del 22 febbraio 2025, a tourismA 2025, il Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale in corso a Firenze. Il convegno costituisce un momento per presentare e sottolineare ad un ampio pubblico l’importanza archeologica del sito. Interverranno Irma Della Giovampaola, direttore dell’Istituto Centrale per l’Archeologia; Maria Rosaria Carfagna, presidente Fondazione MIdA; Felice Larocca, direttore del Centro di ricerca speleo-archeologica “Enzo dei Medici” e del museo Speleo-Archeologico di Pertosa; Alessia Fuscone, funzionario archeologo dell’Istituto Centrale per l’Archeologia; e Lorenzo Mancini, funzionario archeologo della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino.
Pertosa (Sa). Iniziata la campagna 2025 di ricerche archeologiche nelle Grotte di Pertosa-Auletta, dove c’è l’unico insediamento palafitticolo sotterraneo d’Europa

Speleo-archeologi impegnati nello scavo all’interno delle Grotte di Pertosa-Auletta (Sa) (foto sabap-sa-av)

È iniziata la campagna 2025 di ricerche archeologiche nelle Grotte di Pertosa-Auletta, nota cavità turistica in provincia di Salerno, riaperta al pubblico – dopo la chiusura invernale – il 14 febbraio 2025. L’attuale cantiere di scavo è stato impiantato a circa 40 metri dall’ingresso in grotta, in un’area particolarmente ricca di reperti e di strutture antiche. Un’équipe specializzata in spelo-archeologia conduce l’esplorazione del deposito stratificato, situato nell’alveo del fiume sotterraneo. Le indagini sono svolte, in regime di concessione ministeriale, dalla Fondazione MIdA – Musei Integrati dell’Ambiente, in accordo con la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino. Al progetto scientifico prendono parte anche l’Istituto Centrale per l’Archeologia e il Centro di ricerca speleo-archeologica “Enzo dei Medici”. Collaborano, inoltre, la Società Iren S.p.a., i comuni di Pertosa e Auletta.

Grotte di Pertosa-Auletta (Sa): giacimento archeologico sommerso (foto sabap-sa-av)

Grotte di Pertosa-Auletta (Sa): giacimento archeologico all’asciutto (foto sabap-sa-av)
Il giacimento archeologico presente nell’ampia antegrotta, noto sin dalla fine dell’Ottocento, ha la particolarità di essere generalmente sommerso a causa di una diga eretta a fini di sfruttamento idroelettrico. Per consentire le ricerche, infatti, l’invaso idrico artificiale deve essere completamente svuotato facendo in modo che le acque sotterranee scorrano in condizioni naturali.
La maggiore evidenza archeologica è rappresentata da un’estesa struttura palafitticola datata col radiocarbonio all’età del Bronzo (attorno a 3500 anni fa), che costituisce l’unico insediamento palafitticolo sotterraneo finora noto in Europa. Questo patrimonio straordinario, unito a stratificazioni che coprono un arco temporale di 8.000 anni, rendono le Grotte un sito fondamentale per lo studio delle relazioni uomo-ambiente.
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